Coppa Italia
Semifinale di andata
PALERMO/ROMA 2-1
Palermo, Stadio La Favorita
mercoledì 22 marzo 2006
ore 18.15

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Tabellino partita:
PALERMO/ROMA 2-1 (1-1)
Palermo (4-3-2-1): Agliardi, Zaccardo (23' Codrea), Barzagli, Terlizzi, Conteh, Mutarelli, Corini, Grosso, Di Michele, Brienza (54' Gonzalez), Caracciolo (62° Godeas)
Allenatore: Giuseppe Papadopulo
Roma (4-2-3-1) Curci, Panucci, Mexes, Kuffour, Bovo, Aquilani, Kharja, Alvarez (56° Okaka), Perrotta, Mancini (81° Tommasi) Taddei (62° Rosi) Allenatore: Luciano Spalletti
Arbitro: Emidio Morganti (Ascoli Piceno)
Marcatori: 1° Perrotta, 4° Brienza, 69° Mutarelli
Ammoniti: Aquilani al 58°
Spettatori:

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Tifosi della Roma alla fine
(5847 kb)
 

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Il gol di Perrotta
(2119 kb)
 

GIANLUCA
Partita che ricorda molto quella di campionato dello scorso anno (sempre a Palermo): pioggia incessante prima della partita, campo allagato e tifosi bagnati (noi). Su questo faccio subito notare che ci è stato impedito di portare ombrelli sugli spalti (ce li hanno fatti lasciare alla base delle scale).
In vent'anni di stadio non mi era mai successo e ho protestato con la dirigente di P.S. responsabile del nostro settore facendole notare che, senza ombrello, è praticamente impossibile vedere la partita (senza bagnarsi fino alle ossa ovviamente) in quanto, pur essendo la parte superiore del settore ospiti provvista di copertura, la visuale è impedita dalla rete di protezione che è a maglie così fitte che a malapena lascia intravedere parti di campo e, visto che ho pagato il biglietto per vedere la partita e non le strutture metalliche dello stadio, vorrei che mi fosse permesso esercitare questo diritto senza prendermi una polmonite. Risposte della dirigente P.S.: 1) mica ve l'ho detto io di venire 2) ormai li abbiamo tolti a tutti gli altri 3) ve la potevate vedere su La7 col digitale (non sapeva nemmeno che la partita era in diretta sulla Rai ma il 
concetto non cambia). Infine, quando le faccio osservare che nel resto dello stadio TUTTI avevano l'ombrello, mi risponde che nel settore di sua 
competenza decide lei.
Ragion per cui, penso io, se la prossima volta le verrà in mente di farci lasciare anche scarpe e giubbotti non potremo obiettare alcunchè, visto che ogni dirigente di P.S. può decidere le regole nel proprio settore di 
competenza.
(vogliono fare lo stadio come il teatro? Pensate se al teatro vi rispondessero in questo modo! n.d.L.)
Segnalato questo piccolo episodio di uso arbitrario dell'autorità, passiamo oltre.
Situazione molto tranquilla sia allo stadio che fuori. Con i palermitani l'amicizia regge, ci rispettano e appena dalla loro curva sud (quella "non ultras") partono dei fischi verso i nostri giocatori entrati in campo per il 
riscaldamento, noto che un ragazzo si adopera perchè la smettano.
L'anno scorso, pur essendo stati trattati comunque piuttosto bene, c'era stata un pò più di ostilità. Evidentemente i venti punti di distacco in campionato hanno riportato i tifosi "normali" a più miti consigli.
Nel nostro settore non siamo molti in senso assoluto, ma considerando la distanza, il giorno feriale e che è una partita di coppa italia a 3 giorni da Juve-Roma, direi che il numero è più che discreto (sicuramente meglio 
dell'anno scorso).
A inizio partita un paio di torce accese nel nostro settore, mentre la curva sud palermitana si dà ai fuochi d'artificio (nel vero senso della parola). 
Evidentemente questi sono meno pericolosi degli ombrelli.
Il nostro tifo è davvero ammirevole. Probabilmente in televisione non si è sentito molto perchè eravamo comunque pochi, ma è stato veramente incessante 
e secondo me abbiamo fatto una gran figura, molto meglio di quello che ho visto in tante altre partite in cui eravamo 2.000.
Peccato che a metà secondo tempo molti abbiamo dovuto "abbandonare" in quanto la P.S. aveva dato l'ultimatum a chi doveva riprendere il treno per Roma (chi c'è c'è e chi non c'è non c'è, parole testuali).
Per quanto riguarda la partita, in queste ultime settimane si vede che la squadra è stanca e soprattutto cala alla distanza, oltre al fatto che siamo senza attaccanti (Okaka ha sbagliato un gol che nemmeno 
nell'interregionale). Peccato, speriamo vada meglo al ritorno.Infine piccolo appunto: Decreto Pisanu? Ma di che si parla? Tornelli esistenti ma non funzionanti, nessuno ha chiesto un documento, dall'anno scorso non è cambiato niente. Tra l'altro l'ingresso ospiti continua ad essere sotto la curva nord (quella degli ultras del palermo) da dove parte una specie di tunnel fatto con delle reti che porta fino all'altra parte dello stadio (il settore ospiti è tra curva sud e tribuna "tevere"). Nel nostro caso, data l'amicizia, non ci sono problemi. Ma quando arrivano le tifoserie "nemiche"? Forse, invece di spendere soldi e tempo in tornelli 
(che poi nemmeno funzionano) sarebbe il caso di organizzare le cose con un minimo di logica.

I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
(questi ultimi solo se meritano)
   
 

GAZZETTA.IT
PALERMO, 22 marzo 2006 - Il Palermo vince il primo round di coppa Italia contro la Roma. I rosanero si impongono 2-1 al termine di una gara divertente ed equilibrata: la qualificazione alla finale resta in bilico, si deciderà tutto all'Olimpico il 12 aprile. Le due squadre hano dato all'impegno il peso che merita: la coppa Italia è anzitutto un trofeo importante, la Roma, dopo la finale persa l'anno scorso, cerca l'ottavo successo assoluto, ma è anche, per il Palermo, l'autostrada per l'Europa, in modo da evitare i pericolosi tornanti del campionato. E così le due squadre ci hanno messo l'anima, pur condizionate da un terreno di gioco molto penalizzante. Si è imposto il Palermo grazie ad un bel gol di Mutarelli, che ha spareggiato i centri di Perrotta e Brienza: un premio ad un buon giocatore, che abbina qualità e quantità, ma resta sempre nell'ombra di colleghi più illustri.
Le formazioni. Papadopulo preferisce Conteh a Codrea. Il terzino della Sierra Leone è schierato a sinistra sulla linea difensiva, con Grosso mezzala sinistra. La Roma, senza nove indisponibili, è costretta a fare per l'ennesima volta di necessità virtù. Quindi Aquilani si inventa mediano davanti alla difesa, e Taddei è confermato in versione centravanti. Terreno di gioco in inedita versione pozzanghera, per colpa della pioggia caduta su Palermo fin dalla mattinata. A peggiorare le cose ci pensa poi un vento forte, che condiziona pesantemente la gara.
Si parte con i fuochi artificiali. Pronti via, e la Roma è subito in vantaggio. Alvarez se ne va sulla destra con uno sprint da Speedy Gonzalez, centra per Perrotta che di piattone sinistro fulmina Agliardi. E l'uno a zero per i giallorossi, con il classico inserimento centrale del centrocampista della Nazionale. Neanche il tempo di gioire per la banda Spalletti, che il Palermo trova il pari con un pasticciccio generale della difesa della Roma. Curci non trattiene, complice l'erba bagnata, una conclusione velleitaria da sinistra di Conteh, Mexes non riesce a liberare, e Bovo non trova niente di meglio da fare che sparare il rinvio sulle gambe di Brienza, che di rimpallo mette dentro l'1-1. Una rete, la sua quinta stagionale, da calciobalilla. Le occasioni si sprecano da una parte e dall'altra, con l'arrembante Perrotta ed il dinamico Mutarelli pericolosissimi. Poi, dopo un quarto d'ora di emozioni continue, la gara si stabilizza, ed il ritmo scende inevitabilmente. Grosso esce acciaccato, entra Codrea. Ora il Palermo, a favore di vento, fa la partita, e la Roma riparte in contropiede. L'occasione più grossa capita sui piedi di Codrea, che spedisce di poco a lato da buona posizione. Il primo tempo termina sull'1-1, un giusto risultato di parità.
Si riparte, con la Roma più propositiva ed un paio di innesti, uno per parte, dopo pochi minuti. Gonzalez sostituisce il vivace Brienza, vicino alla doppietta con un sinistro secco deviato da Curci, ma limitato da un colpo subìto da Bovo, Okaka entra per Alvarez, perchè Spalletti vuole vincere. Ma il gol lo trova il Palermo, dopo un'azione alla mano di stampo rugbistico non finalizzata da Di Michele, grazie alla sponda aerea del nuovo entrato Godeas per il maratoneta Mutarelli, che di controbalzo, di sinistro, trafigge l'incolpevole Curci in diagonale. La Roma non molla, e prova un forcing finale, ma non va oltre la botta potente di Kharja, che Agliardi devia in angolo. L'assenza di un centravanti di ruolo non può essere regalata ogni volta senza conseguenze, ed il promettente Okaka ha i numeri, ma non ancora la consistenza per fare male alle difese a questo livello. Vince il Palermo, solido come il suo allenatore, ma tutto sommato la Roma può accontentarsi: in prospettiva Olimpico il gol di Perrotta promette di essere molto pesante. 

ROMA - Totti in curva Sud mischiato ai tifosi e Tommasi che in campo fa il bomber. Sta tutta qui la Roma che vola in finale di Coppa Italia, dove affronterà l'Inter dell'ex laziale Mancini. Il Palermo è piegato all'Olimpico per uno a zero. Risultato striminzito che è sufficiente però a ribaltare il 2 a 1 dell'andata per i siciliani.
TOMMASI DECISIVO - La rete giallorossa arriva al 30' del primo tempo: cross dalla sinistra, difesa del Palermo ferma e Tommasi infila di testa. Fino a quel momento erano stati i rosanero a rendersi più pericolosi con Caracciolo e Zaccardo: clamorosa soprattutto l'occasione capitata sui piedi dell'«Airone», che si presenta solo davanti a Doni ma svirgola il «cucchiaio». Caracciolo ribatte a rete ma trova Panucci a salvare sulla linea. Gli ospiti recriminano anche per un mani in area di Tommasi sugli sviluppi di una punizione di Corini: l'arbitro Racalbuto lascia correre. Nella ripresa l'occasione più ghiotta ce l'ha il difensore del Palermo Terlizzi, specialista nelle reti pesanti, che sfiora il pareggio che valeva il passaggio del turno. Ma in finale ci va la Roma.

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