SEM
Prima
di tutto un grazie ai ragazzi in campo che ci hanno
regalato un posto nella
storia e tanto entusiasmo. La coreografia a tutto
stadio è dovuta:
veramente d'impatto. Finalmente si vede anche tanta
gente allo stadio (ma
dove stavate fino a qualche settimana fa?). La Curva
Sud canta, c'è
anche parecchia gente "nuova", ma comunque presi
dall'entusiasmo il risultato
è più che ottimo. Bellissimi soprattutto i
bandieroni che
sventolano in basso (alla faccia di chi si lamenta
...). Un commento sugli
interisti: incolori, fermi e, visto la discreta
importanza del match, in
pochi. Un applauso finale per l'appello per la
liberazione di Tommaso:
come ha detto il lanciacori, "questa è la stessa
curva che i giornali
hanno così tanto criticato", vorrà dire che in fondo
un cuore
ce l'abbiamo pure noi ...
|
I
VOSTRI RESOCONTI....
....E
QUELLI DELLA STAMPA
(questi
ultimi
solo se meritano)
OLTREICOLORI
|
(ANSA)
-
ROMA, 5 MAR - A bordo campo, come nel derby:
Francesco Totti ha persino
cantato l'inno della Roma prima della gara con
l'Inter. 'Roma e' imbarazzante',
ha confessato il capitano giallorosso. Dedicata al
motivetto del complesso
White Stripes, intonato dai tifosi romanisti dopo
Lazio-Roma, la coreografia
dello stadio: cartoncini gialli, rossi e bianchi,
sullo sfondo, lungo tutto
l'Olimpico, enormi riquadri bianchi a intervalli
ritmati, con la scritta
'Po- Po'.
REPUBBLICA.IT
ROMA
- Sfuma al 90' il sogno della Roma di conquistare la
dodicesima vittoria
consecutiva, che sarebbe stato un altro record.
L'Inter pareggia con Materazzi
e si mantiene al terzo posto in classifica, i
giallorossi scivolano e ora
hanno davanti, al quarto posto, anche la Fiorentina.
Un match per tempo:
i nerazzurri, dopo un brutto inizio (gol di Taddei al
9'), nella ripresa
sono stati pericolosi: De Rossi ha salvato sulla linea
un colpo di testa
di Martins, ma la squadra di Roberto Mancini è passata
solo in extremis.
L'Inter
ha comunque meritato il pareggio. Dopo un tiro di
Recoba (Doni ha parato
in due tempi) proprio all'inizio della partita, i
nerazzurri si sono incartati
e hanno permesso ai giallorossi (senza Montella e
senza punte) di venire
avanti. Una punizione di Taddei da sinistra con
tocco di Mancini e buon
intervento di Toldo al 7' e quindi il gol che ha
condizionato la partita,
dando un importante vantaggio alla Roma al 9'.
Mancini ha passato bene
Materazzi sulla sinistra, poi quasi dal fondo ha
messo al centro, dove
Taddei è rimasto incontrollato e ha insaccato senza
molti patemi.
Al
35' Mancini ha sostituito Kily con Figo e l'Inter è
cresciuta, anche
se il portoghese non è sembrato irresistibile. Al
43' Cruz (molto
attivo, ma bloccato spesso da Mexes) da sinistra ha
dato a Cambiasso una
palla a mezz'altezza e l'argentino al volo di
sinistro ha tirato bene:
ma il suo tentativo è stato vanificato da una
deviazione. Poi una
buona palla è capitata a Stankovic, al 45', ma il
serbo era troppo
decentrato sulla sinistra e il suo tiro è stato
deviato. Roma più
squadra, al tirar delle somme, col suo muro De
Rossi-Dacourt sulla trequarti
e Perrotta pronto a lottare. Inoltre bene la
retroguardia. Il promettente
Rosi (sostituito al 30' del st da Kharja) ha ben
contrastato Javier Zanetti.
Nerazzurri
in crescita in finale di primo tempo e all'inizio
della ripresa, quando
un tiro di Recoba è stato deviato da De Rossi al 3'.
L'Inter è
apparsa più convinta, Materazzi è andato al tiro
(fuori)
e Stankovic (al 9') ha sfiorato l'incrocio da fuori
area. Ma anche la Roma
è stata pronta a sfruttare il contropiede: all'11'
infatti su imbeccata
di Taddei, Mancini si è ritrovato solo davanti a
Toldo, ma ha tirato
alto. La pressione nerazzurra è continuata e Roberto
Mancini ha
corretto ancora l'Inter: Martins al posto di Cruz.
Invece
di progredire, l'Inter ha regredito: una botta di
Chivu deviata al 21'
e parata di Toldo molto bella. La grande occasione
dell'Inter, al 23',
su un'uscita non molto furba di Doni (spalla
contusa) su una palla alta:
Martins ha messo di testa nella porta vuota e De
Rossi ha salvato di testa
sulla linea. Il tecnico nerazzurro a questo punto ha
voluto dar qualità
al gioco sul fianco sinistro con Cesar, schierato al
posto di Pizarro,
con Stankovic spostato in mezzo. Al 34' Recoba ha
avuto una palla buona
in area ma non è riuscito a tirare.
Un
altro salvataggio di Cufrè con Doni fuori porta e
poi un tiro deviato
dal portiere al 36', poi un finale a striscie
nerazzurre, con angolo vincente
di Figo che ha servito sulla testa di Materazzi il
gol del pareggio.
|