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I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
(questi
ultimi solo se meritano)
OLTREICOLORI
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REPUBBLICA.IT
ROMA - Francesco Totti può attendere, la
Coppa Italia pure. Non c'è spazio nel primo round di
finale per definire un padrone certo di questo
trofeo, nè per concedere al 10 giallorosso uno
scampolo tranquillo di partita. Perché tra Roma e
Inter finisce con un 1-1 non entusiasmante e non
decisivo, ma comunque combattuto fino all'ultimo.
Mancini può rimpiangere di non aver saputo sfruttare
il vantaggio iniziale ma non ha motivi di sorridere
del gioco interista. Spalletti ha il rammarico di
non aver concretizzato la superiorità con un gol in
più. E certo, quando l'ultimo cambio della serata è
per far entrare Alvarez e non Totti, e quello al 91'
si trova sul destro la palla della vittoria, un
motivo ci sarà se ne esce l'ennesimo pari romanista.
Ora per il ritorno le due sfidanti partono
con un piccolo capitale: l'Inter del gol che vale
doppio, la Roma della consapevolezza di un gioco
superiore e della fiducia nell'imminente ritorno di
Totti. L'assenza di una punta è oramai troppo
prolungata per Spalletti, cui il buon senso
sconsiglia però di dar per certo che al rientro il
suo 10 possa essere già al top. A Milano la Roma
dovrà poi fare a meno di Taddei, Perrotta e Mexes,
destinati alla squalifica dopo i gialli di stasera.
In ogni caso il pari dell'Olimpico, risultato
identico a quello di campionato, conferma: la Roma è
un'incompiuta, l'Inter è un'incompleta.
Al via, le scelte dei due tecnici sono
quelle annunciate: Spalletti non azzarda Totti,
costretto a seccarsi la gola in panchina dalla
sofferenza, Mancini dopo aver tenuto sulla corda
Adriano lo manda in campo con Cruz. Il 4-4-2
interista è più ordinato del mischione di
centrocampo romanista dove Taddei e Mancini si
alternano da prima punta. Il gioco romanista è un
biliardo, tocchi rapidi e precisi belli a vedersi ma
senza sbocchi. De Rossi è padrone, Adriano
dall'altra parte è sperduto.
L'Inter parte più decisa, e trova il gol
dopo soli 7' su un'ingenuità romanista: Panucci non
sale sul passaggio filtrante di Adriano, Cruz
ringrazia e solo in area batte Doni. Partita in
discesa? E' solo l'illusione interista. I padroni di
casa nonostante il colpo ripartono a testa bassa,
gli ospiti si assopiscono sul gol in trasferta dal
valore doppio e si lasciano chiudere nella propria
metà campo.
Però non c'è neanche bisogno di marcare, i
tanti palloni buttati in mezzo da Tommasi o Taddei
non hanno sponde giuste. Pizzaro non scocca mai il
contropiede, assist a parte neanche questa è la
volta giusta per Adriano: l'immagine di un'altra
serata no è Mexes che gli sradica il pallone dai
piedi, mentre il brasiliano è in progressione. E
allora non è chiaro se è l'Inter a sprecare
l'occasione di chiudere la partita, o la Roma a
ribadire ancora una volta la sua impotenza da
freccia spuntata.
Dopo un paio di tiri da 30 metri di
Kharja, è di De Rossi al 35' il primo tiro
pericoloso: il destro a giro dal limite è preciso
all'incrocio, Julio Cesar lo smanaccia fuori. Per il
resto, l'offensiva giallorossa è una valanga di
palloni gettati in area, non si sa per chi. L'Inter
prova a scuotersi dal torpore nel finale, prima con
una punizione di Stankovic da 40 metri, deviata in
angolo da Doni; poi al 48' con Cruz in contropiede,
l'uscita del portiere giallorosso lo stoppa. Nel
mezzo, tanti falli e due ammonizioni (Cruz e Taddei,
che salterà il ritorno come Mexes ammonito poi).
Alla ripresa Bovo sostituisce
l'infortunato Chivu, il copione è identico. La Roma
cerca e trova subito l'accelerazione giusta. Cordoba
non è pescato in una manata a Cufrè, da prova tv
perchè alle spalle di Trefoloni. Al 3' Perrotta
crossa rasoterra al centro, Taddei è anticipato; un
minuto dopo il brasiliano gira al volo di poco
fuori. L'Inter prova allora a cambiar registro, ma è
punita in contropiede: al 10' Taddei scappa a
destra, mette dentro dove De Rossi di tacco inventa
l'assist per Mancini, il suo destro a rete è più
comodo di un rigore. E' il pari che riaccende la
partita e apre il gioco.
Al 13' ci prova Mexes con una botta al
volo su calcio d'angolo, la deviazione-scontro tra
il francese e Samuel è respinta sul palo da Cordoba.
Ancora un minuto e Mancini ci riprova su punizione,
ma il tiro è centrale. Ora è la Roma a giocare in
contropiede, e la combinazione giusta è sui piedi di
Taddei che tira troppo in fretta, al 19'. L'Inter
non rinuncia a spingere, e un cross di Figo al
minuto 20 mette in difficoltà Doni che smanaccia. La
fiducia in Adriano è così poca che al 26' una
punizione rimediata dal brasiliano la calcia Cruz.
Poco dopo il brasiliano è sostituito.
Alla mezzora Mancini ha ancora la palla
buona: la piazza con un cross lungo De Rossi, il
brasiliano stoppa bene sotto rete ma il recupero in
angolo di Zanetti è provvidenziale per l'Inter. Al
38' Mancini prova il tuffo in area, Trefoloni non
abbocca alla tentazione del rigore; nè si fa
ingannare da De Rossi a terra per un presunto colpo
in faccia. Spalletti rinvia il ritorno di Totti
scegliendo per gli ultimi cambi Okaka e Alvarez, che
ha la palla della vittoria sul destro, su assist di
Perrotta. Julio Cesar salva in tuffo. E
l'appuntamento con la Coppa è rimandato per tutti. |