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I
VOSTRI RESOCONTI....
....E
QUELLI DELLA STAMPA
(questi ultimi
solo se meritano)
OLTREICOLORI
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REPUBBLICA.IT
ROMA
- La Roma risponde ai viola e rimane in scia, il Messina sarebbe in B se
il campionato finisse oggi. Questi i verdetti del posticipo della 30esima
giornata di serie A, al termine di una partita vinta (2-1 Perrotta e Aquilani,
poi Di Napoli) da una Roma bella nel primo tempo, insicura e stanca nella
ripresa. Il Messina dell'Olimpico, invece, nei primi '45 ha denunciato
tutti i propri limiti, mentre nella ripresa ha giocato con il cuore, cosi'
come aveva fatto contro il Lecce quando era arrivata una vittoria che aveva
fatto respirare aria di salvezza ai siciliani. E' andato tutto male ai
peloritani, a cominciare dalla vittoria del Cagliari che sabato ha espugnato
Treviso, poi il successo di oggi pomeriggio dell'Empoli sul campo della
Reggina, quindi la sconfitta in casa della Roma che, invece, torna a vincere
dopo il pareggio interno con l'Inter, l'eliminazione in Coppa con il Middlesbrough
e la sconfitta di Ascoli.
Un
successo importante per la Roma che rimane incollata alla Fiorentina, quarta
con un punto in più e attesa dai 61 minuti ancora da giocare contro
il Cagliari. Vincere, dunque, era fondamentale. La Roma c'è riuscita
nonostante le gravi assenze: Doni, Chivu, Cufrè, Mexes, Totti, Montella
e Nonda. Sicuramente ancor più gravi, visto l'organico, le assenze
del Messina. Mutti deve rinunciare a Zanchi, Cristante, Rafael, Coppola
e Donati, deve, dunque, ridisegnare la difesa e inventarsi il centrocampo.
Ci prova, ma i risultati sono modesti e non convince neanche la scelta
iniziale di preferire Muslimovic a Di Napoli.
Eppure
era stato proprio il Messina ad andare vicino al gol dopo un'indecisione
di Curci che si era fatto anticipare da Floccari, bravo Panucci a salvare
sulla linea. Poi solo Roma e al 7' arriva il gol del vantaggio: lo firma
"jolly" Perrotta bravo da incontrista (il suo ruolo), sorprendente da trequartista,
spietato da attaccante: da vero centravanti il suo gol di testa, su cross
di Panucci, ad anticipare l'incerto Storari.
Il
Messina soffre soprattutto a sinistra, dove Parisi è lasciato solo
ed esposto alle incursioni di Panucci e Alvarez, tra i migliori in campo
e bravi a mettere in mezzo tanti palloni. Molto ispirato anche Mancini
che va vicino al gol in tre occasioni: di testa, su punizione e con una
splendida semirovesciata. Messina alle corde, al 30' si riscatta Storari
che prima respinge il destro di Aquilani e poi, da terra, fa il miracolo
su Perrotta. Al 35' la Roma raddoppia, Bergonzi convalida, l'Olimpico esulta,
ma dopo le proteste dei giocatori del Messina, De Rossi confessa il suo
fallo di mani, stretta di mano con l'arbitro e si "torna" all'1-0. Dopo
il bel gesto di fair-play di De Rossi, si va negli spogliatoi.
Mutti
prova a cambiare volto alla sua squadra e passa al 4-4-2 arretrando Aronica
in difesa e avanzando Parisi come esterno sinistro di centrocampo, mentre
Floccari va ad affiancare Muslimovic. Incoraggiante l'avvio dei siciliani,
ma al 4' è bravo Curci a respingere il bolide di sinistro di Parisi.
A
spegnere il rinnovato entusiasmo del Messina, il raddoppio di Aquilani
che ha il tempo di prendere la mira, guardare Storari e batterlo con un
bel destro a girare. La partita sembra chiusa, non è così
perchè il Messina ci mette il cuore e al 15' prova a riaprire la
partita con Floccari dopo un bel triangolo con Muslimovic, bravo Curci
a respingere con i piedi.
E'
un altro Messina, anche perché Mutti si è ricordato di Di
Napoli che rileva uno spento Muslimovic. Al 23' lo stesso Di Napoli brucia
sullo scatto Kuffour e batte Curci che smorza solo la conclusione, poi
Rosi non riesce a salvare in scivolata, il Messina dimezza lo svantaggio
e comincia a credere in una rimonta che non si concretizza solo per i grandi
interventi di Curci su Floccari e Zoro. La Roma in contropiede potrebbe
andare sul 3-1 ma Storari dice no a Mancini e Okaka, finisce 2-1.
Vince
una Roma bella per quasi un'ora, timorosa negli ultimi 30'. Il Messina
è terz'ultimo ma se giocherà le ultime 8 gare con la grinta
esibita nell'ultima mezz'ora, la salvezza sarà possibile.
CORRIERE.IT
Oscar
del fair-play per Daniele De Rossi. Il centrocampista della Roma, al 35',
porta i giallorossi sul 2-0, ma segna con la mano (come si nota in questa
foto Lapresse). L'arbitro Bergonzi e il suo assistente non si accorgono
di nulla e convalidano il gol, ma dopo le proteste dei giocatori del Messina
De Rossi ammette di aver toccato la palla con la mano. Bergonzi si congratula
con il giocatore per la sua sportività, si riparte con un calcio
di punizione per il Messina. Per De Rossi, nazionale azzurro, i complimenti
dei giocatori del Messina e anche di Spalletti. |