(asroma.it)
Una rete di Lauth al 12' del primo tempo
consente al'Amburgo di vincere l'incontro amichevole
contro la Roma.
Buona prestazione dei giallorossi che, rispetto
alla squadra tedesca, sono ancora in fase di preparazione,
ma non si sono rtirati indietro nei contrasti con gli
avversari.
I tedeschi hanno sfruttato l'occasione offerta
dai giallorossi per una leggerezza commessa a centrocampo,
ma nel contempo i romanisti hanno disputato una
buona prova.
Mister Spalletti al termine dell'incontro si è
detto soddisfatto :"Abbiamo giocato complessivamente bene.
Siamo partiti concentrati tenendo palla a terra e
facendola girare, è stata una buona partita di
allenamento. Ci manca ancora un po' di cattiveria in zona
rete, perchè abbiamo prodotto delle buone azioni, ma non
le abbiamo concluse. Ne complesso in ogni caso ritengo che
sia stata una buona prestazione".
IL ROMANISTA
Seconda sconfitta
consecutiva per la Roma, dopo quella di domenica scorsa
contro il Porto. Anche ad Amburgo i giallorossi cedono di
misura, ma fanno registrare un piccolo passo indietro dal
punto di vista della prestazione. Il dato più preoccupante
riguarda l’attacco. Nontanto perché per la seconda volta
consecutiva la Roma è rimasta a secco,quanto perché nei
novanta minuticontro l’Amburgo i giallorossi hanno creato
ben poco. Nonda nel primo tempo, Mido e Okaka nella
ripresa non sono quasi mai arrivati dalle partidel
portiere tedesco Kirschein, adeccezione dell’egiziano che
sul finaledi gara ha colpito una traversa.
Interessantel’esperimento della difesa a tre, proposta da
Spalletti per circa unora, ma è stata una soluzione
dettatapiù dalla necessità di tamponare la superiorità
numerica degli avversari a centrocampo che dalla vera e
propria voglia di sperimentare. Fin dai primi minuti si
capisce che l’Amburgo è più avanti di almeno quindici
giorni nella preparazione. Gli uomini allenati dall’ex
laziale Thomas Doll, infatti, mercoledì affronteranno
l’Osasuna nell’andata dei preliminari di Champions. La
migliore condizione fisica dei tedeschi costringe la Roma
a rincorrere. Il vantaggio per i padroni di casa arriva al
13’ grazie ad un diagonale di Lauth, servito di testa da
Sanogo, bravo ad intercettare un disimpegno erratodi
Cassetti. La Roma è in difficoltà ogni volta che l’Amburgo
aumenta il ritmo: Aquilani e Faty al centro sonoin
inferiorità rispetto alla diga tedesca, mentre Mancini al
centro non riesce a trovare gli spazi giusti. Spalletti se
ne accorge e dopo circa 25 minuti interviene sul modulo:
in difesa passa a tre alzando Cassetti sulla linea dei
centrocampisti, Rosi va a sinistra mentre Alvarez e
Mancini si posizionano alle spalle di Nonda per
un’inusuale 3-4-2-1 pronto a trasformarsi in 3-4-3. Alla
mezzora la Roma ha l’occasione più grande di tutto il
primo tempo. Alvarez parte in contropiede sulla destra e
mette in mezzo un pallone che Mancini deve solo spingere
in porta. Il brasiliano però con Kirschstein in uscita
opta per la soluzione più difficile, il pallonetto, ma non
trova la giusta misura. Nel secondo tempo Spalletti
conferma la difesa a tre, con Panucci al centro
supportato da Comotto e Mexes e mette dentro Mido e
Okaka, che si alternano nel ruolo di attaccante più
avanzato ed a turno rientrano per dare una mano al
centrocampo. Il primo tiro della Roma arriva dopo sei
minuti su calcio di punizione di Mancini ma finisce
lontano dalla porta. Poi poco altro, anche perché pure
Doll, che deve pensare anche alla gara di mercoledì con
l’Osasuna, mette in campo tutta la panchina. La Roma però
non ne approfitta e sono sempre i tedeschi a mantenere il
controllo del gioco ed a rendersi pericolosi prima con un
paio di incursioni sulla destra dell’iraniano Mahdavikia e
poi con un tiro da fuori, al 39’, di Demel. Per la Roma
uno spunto di Mancini, dubbio l’intervento in area di
Reinhardt,
mentre ad un minuto dal termine l’occasione per evitare la
sconfitta ce l’ha Mido, imbeccato dallo stesso Mancini, ma
Kirschstein respinge con laiuto della traversa. Finisce
con il pubblico dell’Aol Arena, erano circa 30000 i
presenti, a fare la ola in attesa della Champions. La Roma
invece per
pensare alla Champions ha ancora oltre un mese di tempo. E
sarà una Roma diversa, rinforzata dai rientri dei tre
campioni del mondo e, si spera, da un paio di nuovi
acquisti invocati a gran voce da Spalletti.
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