Precampionato
AMBURGO/ROMA - 1-0
Amburgo, AOL Arena
sabato 5 agosto 2006
ore 17.30


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AMBURGO (4-3-1-2): Kirschein; Mahdavikia, Boulahrouz (13’st Reinhardt), Kompany, Demel; Jarolim (1’st Trochowski), Wicky (16’st Klingbeil), De Jong (1’st Laas); Van Der Vaart
(13’st Fillinger); Sanogo (13’st Berisha), Lauth.
A disposizione: Wachter.
Allenatore: Doll.

ROMA (4-2-3-1): Doni; Cassetti (1’st Tonetto), Ferrari (1’st Mexes), Chivu (1’st Panucci), Comotto; Faty (1’st Galloppa), Aquilani (42’st Palermo); Rosi, Mancini, Alvarez (1’st Okaka); Nonda (1’st Mido).
A disposizione: Curci, Giacomini, Galasso, Virga.
Allenatore: Spalletti
ARBITRO: Babak Rafati
MARCATORI: 13’pt Lauth,
NOTE: ammoniti: Alvarez, Faty, Boulahrouz, Rosi

Amburgo/Roma

(asroma.it)
Una rete di Lauth al 12' del primo tempo consente al'Amburgo di vincere l'incontro amichevole contro la Roma.
Buona prestazione dei giallorossi che, rispetto alla squadra tedesca, sono ancora in fase di preparazione, ma non si sono rtirati indietro nei contrasti con gli avversari.
I tedeschi hanno sfruttato l'occasione offerta dai giallorossi per una leggerezza commessa a centrocampo, ma nel contempo  i romanisti hanno disputato una buona prova.
Mister Spalletti al termine dell'incontro si è detto soddisfatto :"Abbiamo giocato complessivamente bene. Siamo partiti concentrati tenendo palla a terra e facendola girare, è stata una buona partita di allenamento. Ci manca ancora un po' di cattiveria in zona rete, perchè abbiamo prodotto delle buone azioni, ma non le abbiamo concluse. Ne complesso in ogni caso ritengo che sia stata una buona prestazione".

IL ROMANISTA
Seconda sconfitta consecutiva per la Roma, dopo quella di domenica scorsa contro il Porto. Anche ad Amburgo i giallorossi cedono di misura, ma fanno registrare un piccolo passo indietro dal punto di vista della prestazione. Il dato più preoccupante riguarda l’attacco. Nontanto perché per la seconda volta consecutiva la Roma è rimasta a secco,quanto perché nei novanta minuticontro l’Amburgo i giallorossi hanno creato ben poco. Nonda nel primo tempo, Mido e Okaka nella ripresa non sono quasi mai arrivati dalle partidel portiere tedesco Kirschein, adeccezione dell’egiziano che sul finaledi gara ha colpito una traversa. Interessantel’esperimento della difesa a tre, proposta da Spalletti per circa unora, ma è stata una soluzione dettatapiù dalla necessità di tamponare la superiorità numerica degli avversari a centrocampo che dalla vera e propria voglia di sperimentare. Fin dai primi minuti si capisce che l’Amburgo è più avanti di almeno quindici giorni nella preparazione. Gli uomini allenati dall’ex laziale Thomas Doll, infatti, mercoledì affronteranno l’Osasuna nell’andata dei preliminari di Champions. La migliore condizione fisica dei tedeschi costringe la Roma a rincorrere. Il vantaggio per i padroni di casa arriva al 13’ grazie ad un diagonale di Lauth, servito di testa da Sanogo, bravo ad intercettare un disimpegno erratodi Cassetti. La Roma è in difficoltà ogni volta che l’Amburgo aumenta il ritmo: Aquilani e Faty al centro sonoin inferiorità rispetto alla diga tedesca, mentre Mancini al centro non riesce a trovare gli spazi giusti. Spalletti se ne accorge e dopo circa 25 minuti interviene sul modulo: in difesa passa a tre alzando Cassetti sulla linea dei centrocampisti, Rosi va a sinistra mentre Alvarez e Mancini si posizionano alle spalle di Nonda per un’inusuale 3-4-2-1 pronto a trasformarsi in 3-4-3. Alla mezzora la Roma ha l’occasione più grande di tutto il primo tempo. Alvarez parte in contropiede sulla destra e mette in mezzo un pallone che Mancini deve solo spingere in porta. Il brasiliano però con Kirschstein in uscita opta per la soluzione più difficile, il pallonetto, ma non trova la giusta misura. Nel secondo tempo Spalletti conferma la difesa a tre, con Panucci al  centro supportato da Comotto e Mexes  e mette dentro Mido e Okaka, che si alternano nel ruolo di attaccante più avanzato ed a turno rientrano per dare una mano al centrocampo. Il primo tiro della Roma arriva dopo sei minuti  su calcio di punizione di Mancini ma finisce lontano dalla porta. Poi poco altro, anche perché pure Doll, che deve pensare anche alla gara di mercoledì con l’Osasuna, mette in campo tutta la panchina. La Roma però
non ne approfitta e sono sempre i tedeschi a mantenere il controllo del gioco ed a rendersi pericolosi prima con un paio di incursioni sulla destra dell’iraniano Mahdavikia e poi con un tiro da fuori, al 39’, di Demel. Per la Roma uno spunto di Mancini, dubbio l’intervento in area di Reinhardt,
mentre ad un minuto dal termine l’occasione per evitare la sconfitta ce l’ha Mido, imbeccato dallo stesso Mancini, ma Kirschstein respinge con laiuto della traversa. Finisce con il pubblico dell’Aol Arena, erano circa 30000 i presenti, a fare la ola in attesa della Champions. La Roma invece per
pensare alla Champions ha ancora oltre un mese di tempo. E sarà una Roma diversa, rinforzata dai rientri dei tre campioni del mondo e, si spera, da un paio di nuovi acquisti invocati a gran voce da Spalletti.




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