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I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
(questi
ultimi solo se meritano)
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ASCOLI PICENO - La Roma non va oltre il
pari sul campo dell'Ascoli ultimo in classifica. E'
il secondo pari dopo quello di mercoledì scorso con
il Chievo e per giunta i giallorossi l'hanno
acciuffatto soltanto al 40' della ripresa,
invertendo l'inerzia della partita solo dopo
l'ingresso di De Rossi e Mancini. Un risultato
sicuramente non esaltante per la squadra di
Spalletti ma l'importante era non arrivare alla
sfida di Champions a Lione con una sconfitta.
All'inizio Totti e compagni dominano ma
è un dominio sterile e il primo tempo si chiude
con i padroni di casa in vantaggio grazie al gol
di Soncin al 31'. Roma spenta e imballata, poi più
tonica nei secondi 45' e in grado di pareggiare
con un tap-in di Wilhelmsson al 41' sull'unica
incertezza dell'ex Eleftheropoulos.
Pensando ovviamente al Lione, Spalletti
opera un turn-over quasi obbligato: Perrotta è
squalificato; Doni e Taddei infortunati (ma in
Francia ci saranno) come Aquilani; De Rossi,
Mancini, Mexes e Tonetto spediti in panchina per
farli rifiatare. E così, spazio a Faty nella
mediana a due con Pizarro, e piccolo ritocco
tattico: Totti gioca da seconda punta con Vucinic
più avanzato e Wilhelmson e Tavano sugli out.
Tanti gli assenti nell'Ascoli di Sonetti: oltre
agli squalificati Bonanni e Zanetti, mancano gli
indisponibili Lombardi, Di Biagio, Fontana,
Bjelanovic, Delvecchio e Pagliuca.
Nonostante ciò, i marchigiani non hanno
timori particolari nell'affrontare la seconda
della classe. La Roma ha un avvio a gran ritmo,
sfiorando anche il vantaggio con un colpo di testa
di Cassetti al 6' deviato sulla linea da Soncin.
La posizione di Totti costringe a un lavoro
supplementare la difesa bianconera ma l'Ascoli ci
mette poco a capire che, in contropiede, può
trovare ampi spazi di manovra.
Pesce e Fini mettono in crisi la fascia
di competenza di Wilhelmsson e Cassetti e Soncin è
una vera spina nel fianco per i centrali
giallorossi. E così, il vantaggio dell'Ascoli al
31' non è proprio un fulmine a ciel sereno: Pesce
può crossare in area dalla sinistra, Foglio
controlla e serve Soncin, che incolla il pallone
al piede evitando gli interventi di Chivu e
Pizarro prima di battere Curci sul secondo palo.
I giallorossi ripartono a testa bassa
nella ripresa ma acquistano peso specifico solo
quando Spalletti opera il doppio cambio: De Rossi
e Mancini per gli spenti Faty e Vucinic.
Soprattutto il brasiliano entra subito nel match e
al 23', dialogando stretto con Totti, spara una
botta che termina a lato. Eleftheropoulos commette
il suo unico errore al 41', nell'occasione del
pari giallorosso, ribattendo il tiro di Pizarro
sui piedi dell'accorrente Wilhelmsson, che
riscatta così una partita non eccezionale.
Spalletti chiede il forcing finale ma la
Roma ha speso tanto e, soprattutto, ha la testa
alla trasferta di Champions, decisiva per
l'approdo ai quarti. Per il Lione, però, toccherà
ruggire e rivedere una Roma che, contro l'Ascoli,
è stata convincente solo a tratti.
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