Ciao Lorenzo,
piccolo resoconto per Inter Roma,
partenza la mattina presto,siamo in 2
soli,gli altri purtroppo lavorano tutti,che orari
assurdi ormai che ci sono pe ste partite.
Il viaggio scorre come al solito con le
dovute soste e pause birra e snack negli autogrill
ecc., tutto tranquillo nessun episodio di nessun tipo
fino a destinazione,arriviamo e si parcheggia....(vabè
no comment al parcheggio ormai solita tassa...)
Si va agli ingressi,siam pochi un 200,e li
assisto a una scena che mi ha lasciato l'amaro in
bocca,e un po di rabbia,i gruppi entrano il materiale
e ai Fedayn non viene permesso di esporre lo
striscione senza un motivo, il loro motivo senza dare
spiegazioni era testuali parole che ero li vicino: "No
questo qua non va bene e non si puo esporre".... Senza
parole Lorè.....
Si entra coi soliti controlli irrisori alla
fine e noto in effetti che anche in curva da loro
mancano dagli striscioni la parola "San" per i Boys
San e "Alcoolica" da Brianza Alcoolica.
Poco male siamo pochi ma compatti e si tifa,
i ragazzi a cui non è stato permesso l'ingresso
appendono delle felpe ecc. e si dan da fare e tutti li
seguiamo come giusto che sia,primo tempo dominiamo e
siamo carichi e strilliamo a piu non posso per
spingere la squadra e Perrotta ci regala quasi sullo
scadere quello che avevamo atteso per tutta la
ripresa,meritatissimamente veniamo ripagati squadra e
noi pazzi sulle gradinate del settore.
Secondo tempo si rinizia e siamo carichi,un
momento di calo sul rigore (che te lo dico affà...)
inesistente,ma poi penso vabbè guà chi ci arbitra...(e
me ne faccio una ragione).
Si continua a spingere perchè la squadra sta
giocando a livelli pazzeschi e finalmente Francesco ci
fa un regalo stupendo su punizione che ci ha fatto
impazzire,volevo mettemme a piagne, poi Cassetti a
tempo scaduto sigla e conclude l'incontro.
Non te dico Lorè che gioia che
soddisfazione,loro avevano gia tutto lo stadio bello
acchittato per la festa e mi immagino come l'anno
scorso nelle partite di coppa e supercoppa tutto lo
spot TIM già bello che pronto con il loro ridicolo
inno,ma invece no!!! Stavolta no se la so presa
nder....
Troppo bello troppo contenti,poi si
festeggeranno anche ma non davanti a noi,non con la
Roma.
Loro se ne vanno con la coda tra le gambe e
noi siam ancora li a cantare impazziti.
Aspettiamo che ci facciano uscire,fuori il
deserto.... ma vero deserto, TUTTI A CASA ALèèèè
Si torna a Casa, Si torna a Roma con un
orgoglio per questi colori rinnovato,viaggio di
ritorno con piu soste per festeggiare,tanto con il
giorno e l'orario siam stati costretti a prenderci un
giorno al lavoro e quindi si approfitta per
festeggiare agli autogrill con i pochi Pazzi saliti su
a Milano.
Che dire, ho visto la foto sul tuo sito
NebbiaInter, SI ERA AZZECCATISSIMA
Grande Lorè
Sempre forza Roma Forza Curva Sud
Ieri sera il Funzionario preposto
all'ordine pubblico, durante la fase di controllo
preventivo dei materiali, ha impedito l'ingresso allo
stadio agli striscioni FEDAYN e MANIPOLO, adducendo la
motivazione che "essi rappresentano un incitamento
alla violenza in quanto fanno espressamente
riferimento a gruppi terroristici (Fedayn) o ad una
schiera comprendente un limitato numero di combattenti
(MANIPOLO)" (questi
stanno fuori di testa... ricordo che a fine anni '70,
dopo l'omicidio Paparelli, proprio per combattere
queste stronzate i tarantini fecero "Gli angeli della
Nord" n.d.L.). Dopo un
primo momento di botta e risposta e una richiesta di
"elasticità interpretativa", di fronte alla quale il
funzionario si è dimostrato comunque irremovibile, si
è in un primo momento deciso di non entrare, o in
alternativa, di entrare ugualmente senza esporre gli
striscioni, ma di tenerli ripegati: a questa nostra
richiesta, il funzionario ha risposto affermativamente
purchè almeno un membro dei suddetti Gruppi gli
lasciasse il proprio documento, minacciando il DASPO
qualora gli striscioni fossero stati esposti. Il
MANIPOLO (cosi come il FEDAYN) ha fatto poi notare al
Funzionario che la stessa scritta era esposta sulle
magliette e felpe indossate dagli appartenenti ai
Gruppi, e che quindi per coerenza, saremmo dovuti
entrare allo stadio in mutande, ma il Funzionario ha
(testualmente) "chiuso un occhio". Così gli abbiamo
lasciato i documenti, e siamo entrati allo stadio
all'inizio della partita, senza poter esporre gli
striscioni. Per testimoniare comunque la presenza dei
due Gruppi, io ho esposto la felpa, e i Fedayn un
piccolo drappo, che si possono notare nelle foto:
inoltre sono ben visibili le stesse scritte sulle
magliette. Al termine della partita il Funzionario ci
ha riportato i documenti, ed alle nostre ulteriori
rimostranze, ci ha invitato,se lo desideravamo, ad
effettuare un ricorso, "per creare un precedente e dar
vita ad una giurisprudenza in merito" (più che un ricorso, ci vorrebbe una
istanza per chiedere il ricovero in una clinica
psichiatrica, visto che la Legge Amato non dice
assolutamente nulla in ordine agli striscioni dei
gruppi:
Articolo 2-bis.
(Divieto di striscioni e cartelli).
1. Sono vietati, negli impianti sportivi,
striscioni e cartelli che, comunque, incitino alla
violenza o che contengano insulti o minacce. Salvo
che costituisca più grave reato, la violazione del
suddetto divieto è punita con l'arresto da tre mesi
ad un anno
Né Manipolo, né Fedayn rientrano in
tutto ciò, neanche nel modo più estensivo possibile.
Ognuno tragga le sue conclusioni sul punto, n.d.L.)., in quanto trattasi di
interpretazioni discrezionali e personali di un
vocabolo che può avere anche significati diversi, e le
norme del decreto in merito non sono sufficientemente
chiare!!!
Tanto dovevo per chiarezza.
MANIPOLO.
CIAO LORE' SCUSA LA MIA E-MAIL
IRONICA....VOLEVO SOLO DIRE(SO SEMPRE IO LO STEWART
INFAME...TI SCRIVO SPESSO)TUTTI QUELLI DELLA FILA DE
LIONE...DELLA FILA DE MANCHESTER ECC...CHE
VOLEVA SEGUI LA ROMA E CHI ABBONATO DICEVA"PERO' IN
CAMPIONATO SEMO 20MILA...A TRIESTE TREVISO ECC IN
200???DOVE ERAVATE??ECC." BEH..IERI VUOI PER
L'ORARIO,VUOI PER UN PO DI COSE SIAMO ANDATI A MILANO
IN 200CIRCA(TRA CUI 2 STEWART..IO E 1 MIO AMICO...UN
APPLAUSO AI FEDAYN IL MIO GRUPPO PREFERITO PERCHE SONO
DELLO STESSO QUARTIERE)ALLORA ECCO LA DOMANDA:IO NON
SONO ABBONATO...QUANDO POSSO MI FACCIO LE
TRASFERTE(VEDI LIONE,MANCHESTER MILANO ECC...)ALLORA X
I BJETTI...MA NON LI MERITO PIU IO SEBBENE NON SIA
ABBONATO????? (il
discorso della prelazione per gli abbonati non può,
ovviamente, accontentare tutti ma crea a monte una
base di partenza dalla quale non si può prescindere,
non è perché si fa una trasferta disagiata che si può
recriminare qualcosa... è la fedeltà che va premiata,
poi ogni regola ammette l'eccezione, mi sembra
evidente n.d.L.) VABBE
CIAO...UN SALUTO E ORA..SCOMMETTO CHE IN COPPA ITALIA
A MILANO FAREMO ALMENO 2MILA PRESENZE!!!
ciao Lorè, ti mando un pò di foto e video di
ieri sera a milano,sono fatte col cellulare,quindi non
è che siano il meglio.
da segnalare che è più facile uscire da
alcatrax che entrare al meazza.
in molti avevamo un biglietto di terzo
anello blu,come tante volte era successo in
passato,non facevano problemi a farti passare
ugualmente.stavolta no.non c'è stato verso di
convincerli.
così c'hanno mandato a fare il cambio
biglietti al botteghino,che si trovava dalla parte
opposta a noi(praticamente abbiamo attraversato la
nostra tevere fino ad arrivare ai botteghini sotto i
distinti).
fatto il cambio siamo entrati,non prima di
aver passato 4controlli biglietti e 3 perquisizioni,di
cui l'ultima col metal detector....
Vincere a milano dà sempre un'emozione
grande,ma stravincere e rovinargli una festa che già
pregustavano è pura goduria.
il nostro settore con classico,pochi ma
buoni, ha portato un pò di colore tra quella gente
triste,ma veramente triste che è il popolo interista
che dopo aver preso 3 fischioni ci facevano il 7 con
le dita(come se fossero stati loro a farli), invece de
pensà alla loro causa...
ti saluto con la colonna sonora della
trasferta : MA LA FESTA DOVE STA',MA LA FESTA DOVE
STA'.
Bella trasferta! Dopo mesi di assenze
forzate per via dello Stato che vuole reprimere le
curve (sapete, in Italia stabilire le priorità e le
emergenze nazionali è un gioco!), si torna in
trasferta. Pochissimi, meno di duecento (per la finale
di C.Italia appena un mese dopo oltre diecimila!!!
Sempre i soliti "fedelissimi", vero?) e per giunta
molto sparpagliati. Mi chiedo come mai non si riesca
ad unire la gente. Sarà!
Comunque il viaggio così e così. Nessuna
macchina di Roma, solo macchine e pullman di inter
club di tutta Italia (che, al contrario, un mese dopo
non si faranno vedere).
Dentro proviamo a tifare e, per quanti
siamo, pure troppo rendiamo in fatto di cori. Infatti
rubiamo la scena a loro diverse volte, e considerate
che loro erano circa 60.000!!!
Goduria massima alla fine, coi due golletti
che ci ripagano ampiamente del viaggietto! Festa
Inter: ATTENDERE PREGO!
Però niente bandiere, alcuni striscioni off,
niente torce ecc ecc. La Amato purtroppo ha finito di
distruggere quello che gli ultimi governi avevano già
iniziato.
Fa tristezza vedere gli stadi vuoti, ma
forse vogliono dirottare tutti sulla Pay Tv. Giuliano
Amato e Achille Serra, ma quanno finite sotto terra?
Manuel 71 |
I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
(questi
ultimi solo se meritano)
Alla Roma i premi del concorso di
Catersport
Sarà la Roma a incassare i premi del
concorso lanciato da Catersport. A gennaio la
seguitissima rubrica di Radio2ha messo in palio un
premio per riaprire il campionato e ha lanciato
l'iniziativa: "Batti i Bauscia - Una taglia sui
Campioni d'Italia", con un appello ai propri
ascoltatori perché offrissero stimoli concreti
agli avversari dell'Inter. Da domenica 14 gennaio,
le offerte più rilevanti sono state:
- 30 serigrafie realizzate dal pittore
Beppe Farina
- 11 sandali in pitone del valore
commerciale di 180 euro
- 11 bottiglie di Barbera d'Asti
classico
- 11 cassette di arance
- 11 porzioni da un chilo di pignolata
(dolce tipico messinese)
- 140 quintali di intonaco
premiscelato
- il trasporto dell'intonaco fino alla
sede della squadra
- 11 sufflé alla ricotta
- 13 trattamenti shiatsu
- 11 salami Randazzo con pistacchi di
Bronte
- 1 quadro del pittore Lanfranchi
- 1 weekend in un agriturismo del
Monferrato
- 1 scultura con testa mozzata su
vassoio
- 1 CD con colonna sonora originale per
ogni giocatore
- 1 week-end con trattamento di
naturopatia
- 1 coppia di salsicce, 1 coppia di
soppressate e 1 'nduja a testa
- 12 lezioni di sci
- 1 kg. di gelato a tutti i componenti
della squadra
- 1 riproduzione in zucchero filato
della coppa del mondo a grandezza naturale
- 1 prosciutto tipico di Norcia "LUI" e
1 prosciutto stagionato di cinghiale
- 25% di sconto sul materiale per
costruire una villetta a tecnologia avanzata
- abbonamento a 200 caffè e 1 bottiglia
di whisky
- 50 kg. di asparago rosa di
Mezzago
- 20 paia di occhiali da sole o da
vista
- 12 cinture di pitone
- 5 libri a testa per gli 11
titolari
- 2 rotoli di asfalto impermeabilizzante
a testa
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GAZZETTA.IT
MILANO, 18 aprile 2007 - "Eppure dopo
Manchester ci davano tutti per spacciati...".
Francesco Totti sorride. È il sorriso di chi ha
rovinato la festa scudetto dell'Inter, rifilando
anzi ai nerazzurri la prima sconfitta stagionale.
"L'Inter ha devastato il campionato quest'anno - ha
detto il capitano della Roma -, era difficile
comunque starle dietro. È stata una bella
soddisfazione, lo avevamo previsto. Eravamo venuti a
Milano per fare una grande partita e rovinargli la
cosiddetta festa, che comunque sarà rimandata alla
prossima domenica. Noi abbiamo sbagliato 3-4 partite
con le ultime della classe e quelli sono punti
pesanti che mancano. Che serve per il prossimo anno?
Chiedetelo al tecnico, che è meglio. Io faccio il
calciatore...". Anche l'ultima è una battuta:
"Consigli al Milan per Manchester? Non posso darne,
noi non ci siamo stati a Manchester...".
Molto soddisfatto anche Luciano Spalletti,
anche se prima vuole complimentarsi con l'Inter per
il grande campionato: "È giusto che lo scudetto lo
vinca l'Inter, per tutto quello che ha espresso
durante l'anno. Quando una festa si rimanda viene
ancora meglio, fa ancora più rumore. La partita è
stata intensa, in bilico fino alla fine. È venuto
fuori un risultato che ci sta. Ora è importante
arrivare al derby con un margine che ci fa stare
tranquilli per il secondo posto"
MILANO, 18 aprile 2007 - La Roma rovina la
festa dell’Inter. I giallorossi battono 3-1 la banda
Mancini (gol di Perrotta, Materazzi e di Totti e
Cassetti nel finale) che deve rinviare la conquista
dello scudetto. Forse a domenica, a Siena, prossima
tappa di campionato: in caso di vittoria nerazzurra
e sconfitta giallorossa a Bergamo con
l'Atlanta.
È stata una partita bellissima. Degna
sfida tra le prime della classe. La Roma ha dominato
il primo tempo, l’Inter il secondo. Gli episodi
hanno fatto la differenza. Ma la Roma non ha rubato
nulla, ha dimostrato di essere squadra vera,
paradossalmente amplificando i meriti di un’Inter
che ha saputo dominare il campionato pur con
un’avversaria così. L’Inter è stata paralizzata
dall’emozione in avvio, poi gradualmente ha tirato
fuori tutti i cilindri del suo motore da fuoriserie,
ma stavolta non è bastato. Neanche per mantenere
l’imbattibilità.
GRANDE ROMA - Nel primo tempo la Roma che
non ti aspetti gioca a memoria, regalando spettacolo
e chiudendo in vantaggio, 1-0, grazie al solito
Perrotta, prezioso in ripiegameno e letale negli
inserimenti sottoporta. La squadra di Spalletti
torna quella spumeggiante di inizio stagione, e non
sembra neanche lontana parente di quella presa a
pallate a Manchester in Champions. Difesa attenta,
con Mexes che "ammanetta" Ibrahimovic, centrocampo
solido e ispirato con l’ex Pizarro che prova a
togliersi qualche sassolino dalle scarpette, in
avanti Totti fa il centravanti di manovra,
appoggiato da Perrotta e dagli esterni. La Roma
mostra il meglio del suo repertorio: tocchi di
prima, corti, continui, una girandola che fa venire
il mal di testa all’Inter.
Le occasioni giallorosse si susseguono:
Mancini se ne va sulla sinistra, incrocia il
diagonale mancino che finisce largo sul secondo
palo. Poi Julio Cesar ribatte prima il diagonale
incrociato potente di Totti e poi è straordinario
sul tap in ravvicinato di Perrotta, respinto in
angolo. La Roma insiste. Tenendo così il pubblico
nerazzurro fuori partita, incredulo per quello che
vede. Una punizione tagliata di Chivu finisce appena
alta, una girata di Perrotta di poco a lato. La Roma
spreca, e allora immagini che la pagherà cara,
perchè l’Inter quest’anno è bella, ma anche cinica.
Una bordata di Stankovic da fuori area lascia Doni
fermo come un colonnino, ma finisce sulla
traversa.
È la sveglia, la riscossa dell’Inter? No.
I nerazzurri, che chiaramente soffrono la pressione
dell’evento, l’ansia da prestazione, manovrano
troppo lenti, e in avanti non pungono. Così la Roma
prima pareggia le traverse con una botta di Mancini:
Julio Cesar, un po’ fuori dai pali, alza sulla
trasversale con un bel colpo di reni. Poi arriva il
vantaggio: Chivu se ne va sulla sinistra, mette in
mezzo dal fondo una palla filtrante che passa tra le
gambe di Cambiasso: Perrotta, solissimo, irrompe
sottoporta e mette dentro.
RISCOSSA INTER - I nerazzurri nel secondo
tempo partono forte. Non c’è tempo da perdere.
Ibrahimovic raccoglie un cross da sinistra di
Adriano e impegna Doni in uscita. La gara è bella,
perché la Roma non si chiude, cerca il raddoppio.
Andandoci vicina con un destro al volo di Mancini,
Julio Cesar attento. Poi l’episodio che cambia la
partita. Ibrahimovic cerca il taglio in area di
Adriano, che viene a contatto (minimo) con Doni in
uscita. Per Trefoloni è rigore. Molto generoso.
Materazzi dal dischetto non tradisce.
Testa fredda e piede caldo: è l’1-1.
L’Inter si trasforma. Si riversa in avanti.
Possente. La Roma soffre, nervosa. Adriano sfiora il
gol di testa su cross morbido di Maicon, Doni
provvidenziale con un balzo felino controtempo devia
sul palo. Mancini cambia tutto: dentro Dacourt per
Grosso (Zanetti scala terzino sinistro), e Cruz per
l’Imperatore. Salgono di giri Stankovic, che esalta
Doni in allungo con un destro mirabile, e Ibra, che
accende la lampadina per un paio di invenzioni
estemporanee.
La Roma va in apnea, non riparte, e lascia
Totti troppo solo in avanti. Il centrocampo diventa
di proprietà dell’Inter. L’aria elettrica. Il
vantaggio sembra maturo. Ma la Roma tiene. Caparbia.
Coraggiosa. Dimostrando quanto ci tiene ad uscire
imbattuta da San Siro. Lottando allo spasimo. Maicon
fa gridare al gol, ma la rete la trova Totti
all’89’, su punizione deviata da Figo. È il 2-1 per
la Roma. L’Inter, che sfiora soltanto il gol con
Cruz, è costretta a rinviare la festa scudetto. E
nel recupero Cassetti segna pure il 3-1.
Riccardo Pratesi |