Il gol di Montella 1130 kb) |
Il tifo giallorosso (2755 kb) |
Medley: Juventino pezzo di m./Serie B/Il lunedì che umiliazione/Quanti siete da Torino? (2788 kb) |
La RAI annuncia i soliti deprecabili incidenti tra pseudotifosi (1649 kb) |
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Si tratta di tre pescaresi, anche un'auto in fiamme |
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PESCARA, 4 settembre 2006 - Juve-Roma è sempre
Juve-Roma. Anche quando in palio non c'è nulla, neanche
una di quelle coppette che nei trofei estivi non si negano
a nessuno. E così l'amichevole di stasera a Pescara,
ultima eredità dell'affare Emerson, è stata una battaglia.
Con un inedito testa a testa, letterale, tra Mexes e Del
Piero, non proprio un attaccabrighe. Il giovane esterno
sinistro Giacomini si è fatto espellere per doppia
ammonizione. Ha vinto la Roma, grazie ad una rete segnata
nel finale, di destro, da Montella. Le indicazioni
tecniche sono state poche, ma qualcuna interessante. La
Juve ha ritrovato Palladino, recuperato dall'infortunio.
L'attaccante dell'Under 21 non è al meglio, ma sarà un
giocatore importante per il campionato dei bianconeri. Del
Piero ha confermato di essere in ottima condizione, i
giovani bianconeri hanno dimostrato una volta di più di
essere competitivi. Capitolo Roma. Montella ha ritrovato
la salute. Non ancora la forma. Ma il più è fatto. Sarà
una pedina fondamentale per Spalletti. La rete segnata
conferma che gli anni passano e gli acciacchi aumentano,
ma un centravanti di razza non dimentica mai come si fa
gol. E Montella è non a caso il secondo miglior marcatore
in attività della serie A, dopo Chiesa. Pizarro invece non
ha brillato, ma resta un metronomo che per caratteristiche
non ha eguali nella rosa giallorossa. Entrambi hanno
giocato dal 1'. Ottima poi la prestazione di Tonetto, che
dopo la cessione di Cufrè aspira ad una maglia da
titolare.
LA
GARA - Nel primo tempo più Juventus che Roma. Del Piero
regala una palla deliziosa in profondità a Palladino, ma
l'attaccante ex Livorno sbaglia lo stop e non trova la
rete a tu per tu con Doni. Per la Roma tiro secco di
Ferrari, Mirante alza sopra la traversa. Buon inizio di
ripresa della Roma. Vicina al gol con Giacomini, che se ne
va sulla sinistra, ma spara su Belardi, che respinge. Poi
l'esterno mancino colpisce il portiere bianconero a terra
mentre cerca la presa definitiva. Secondo giallo ed
espulsione. Ma la Roma in 10 uomini trova il gol del
vantaggio: dribbling secco in area e destro in diagonale
di Montella che vale il gol della vittoria. Poi
l'Aeroplanino, sbloccato, sfiora il gol con il suo
sinistro vellutato. Quindi tanti cambi, qualche guizzo del
giovane bianconero Giovinco,Del Piero che sfiora il gol di
testa, ma il risultato non cambia. Roma e Juventus adesso
possono pensare a sabato: i giallorossi affronteranno il
Livorno nell'anticipo pomeridiano che darà inizio alla
serie A 2006-07, la Juventus giocherà a Rimini, inizio
della via crucis di serie B.
(www.gazzetta.it)
PESCARA - Doveva essere una festa dello sport ma non è durata. Roma-Juve all’Adriatico di Pescara è finita con scene da guerriglia urbana, epilogo forse di sfottò e provocazioni cominciate prima del fischio d’inizio, addirittura fuori dallo stadio. Il bilancio finale parla di tre feriti, il più serio è un ragazzo accoltellato a tradimento a una coscia. Portato al pronto soccorso dall’ambulanza del 118, ne avrà per 25 giorni. Bottigliata alla testa per un ragazzo e una ragazza, niente di grave per fortuna. Ma quello è stato solo l’anticipo di ciò che sarebbe successo doppo il fischio di chiusura. Le forze dell’ordine schierate sono riuscite a contenere la sfuriata dei più esagitati nelle vicinanze dello stadio ma qualche decina di metri più in là i focolai si sono accesi a più riprese, soprattutto davanti ai bar della curva Maratona dove insulti e provocazioni si sprecavano. In un attimo è scoppiato il finimondo. Grida e fuggi fuggi tutt’intorno allo stadio, cassonetti rovesciati a incendiati, automobili prese a sassate e finite con i vetri in frantumi. Romani contro pescaresi, perché di sciarpe bianconere neppure l’ombra. «Ma non dite che erano tifosi - si sgola un ragazzo giallorosso all’uscita - noi non c’entriamo niente con quelli là». Centocinquanta, forse duecento le persone coinvolte nei tafferugli. la polizia è riuscita miracolosamente a proteggere le vetture dei romani lasciate nei pressi dello stadio ma è sul lungomare che si sono registrati gli scontri e i danneggiamenti più seri. Ancora sassate, bottigliate ad altezza d’uomo, insulti. Avanti così per più di un’ora dalla fine della partita. Solo verso l’una i tifosi romanisti sono riusciti a lasciare Pescara, sotto scorta della polizia e dei carabinieri. In Questura sono state portate diverse persone coinvolte nei tafferugli e fermate, ma non ci sarebbero stati arresti. Per il bilancio di danni e feriti bisognerà attendere questa mattina.
di PIERPAOLO MARCHETTI
PESCARA - Il clima di festa è durato fino all’annuncio delle formazioni. Soltanto allora si sono arresi anche i più ottimisti. Dei campioni attesi non c’era neanche l’ombra e così quella tra Roma e Juve, che doveva essere un’amichevole di lusso, è diventata una sfida in tono minore tra due squadre imbottite di riserve e di giovani. Niente Totti, nè Buffon, Nedved, Trezeguet. Niente Perrotta, De Rossi. Niente. Per innamorati del calcio e cacciatori di autografi, non è rimasto che consolarsi con il solito Del Piero, il più applaudito. Lui c’è sempre. Quando conta e quando non conta. Sarà mica un caso se è il capitano. Qualcosa in realtà era trapelato già alla vigilia, e l’assenza di tanti fuoriclasse ha tenuto lontano anche il tutto esaurito che, dopo i primi giorni di prevendita, sembrava scontato. La cornice di pubblico comunque non è male. In buona parte sono tifosi juventini arrivati da tutte le province abruzzesi. Insomma, quelli che si muovono una volta all’anno, magari con la famiglia al seguito, solo quando c’è un evento da ricordare. Il colpo d’occhio è buono. L’Adriatico è pieno ma non pienissimo, ma Pescara la sua risposta l’ha data anche se forse, viste le formazioni in campo, la partita non meritava tanto. E ormai, visto che c’era, la gente ha perfino applaudito, magari senza troppa convinzione, alle rare giocate di pregio ricamate sul campo. Pazienza. Forse a pochi giorni dall’inizio del campionato non ci si poteva aspettare di più. Di sicuro in clima campionato sono già i tifosi. In senso positivo. E anche in quello negativo. Prima del match infatti, ci sono stati scontri piuttosto duri tra un gruppo di supporters della Roma e alcuni pescaresi, a quanto pare intervenuti dopo aver visto i colleghi della capitale andare in escandescenza e rompere alcune vetrine. Spunta qualche coltello, ma le Forze dell’Ordine controllano la situazione, dividendo le due fazioni senza affondare i colpi. Nella concitazione, comunque ci sono stati due feriti, una donna ed un uomo, la prima colpita da una bottiglia, il secondo da un’arma da taglio: entrambi sono stati medicati dai sanitari della ambulanze direttamente nel piazzale dello stadio. Nulla di grave. Nella bagarre è rimasto coinvolto per un attimo anche il direttore sportivo biancazzurro Andrea Iaconi, per fortuna senza danni. Poi, prima dell’intervallo, il diesse ha ripreso la strada di casa. Un po’ annoiato e un po’ (forse soprattutto) smanioso di togliere la macchina dal luogo degli scontri. Anche sulle tribune nessun dubbio. Pescaresi e juventini accomunati dal tifo contro i giallorossi.
Sulle tribune anche tante proteste da parte di spettatori che hanno trovato già occupato il loro posto numerato e hanno dovuto seguire la partita in piedi, in condizione disagiata. Vibranti le proteste nei confronti degli steward i quali hanno seraficamente risposto che il problema esulava dai loro compiti. Comunque, un problema organizzativo da affrontare, nell’attesa che anche il Pescara riesca a regolare code ai botteghini e lotte per una poltroncina.
In tribuna, spettatore interessato il tecnico del Pescara. Davide Ballardini avrebbe dato volentieri un’occhiata alla Juventus vera, quella che tra qualche settimana dovrà sfidare in campionato. Dovrà rimandare lo studio dei bianconeri ad un’occasione più propizia. Ha seguito la gara dalla tribuna insieme al presidente e alla squadra. A giudicare dall’espressione annoiata, deve essersi pentito di non essere andato al cinema. Peggio ancora è andata ai suoi colleghi Spalletti e Deschamps. Loro dalla panchina non potevano proprio andar via. Così, tra uno sbadiglio e un’occhiata furtiva alle hostess, arriva il fischio finale con la Roma che vince per 1-0, gol di Montella nella ripresa, il gesto tecnico più bello della partita. Per fortuna, sabato c’è Pescara-Bologna...