MANCHESTER
UTD/ROMA
7-1
Manchester,
Old Trafford 10
aprile 2004 ore
19.45 locali invia
una e-mail per i resoconti
RESOCONTI
Inizio
questo resoconto poche ore dopo il rientro dalla base di partenza che per
questa trasferta è stata Parigi, con poche ore di sonno, fame e
un grande rodimento. Allora,
da Parigi avevo trovato un volo low cost per Manchester così alle
16 sono partito e anche su questa tratta “insolita” trovo altri due ragazzi
provenienti da Roma. Arrivati
a destinazione alle 16,30 locali, si prende subito un cab e poco
prima delle 17 sono fuori all’ old trafford. Atmosfera
rilassata e quasi solo romanisti intorno allo stadio. Nell’angolo
che potrebbe essere tra la nostra tevere e la sud, al di la della strada
c’è l’hotel Golden Tulip dove ho appuntamento con l’incaricato dell’agenzia
di Barcellona attraverso la quale via internet, con prezzi da strozzinaggio,
ho acquistato il biglietto settore ospiti. Ritiro
il tagliando e mi incammino, da solo, verso il piazzale antistante il settore
ospiti che si trova come i nostri distinti sud lato montemario. Arrivato
sotto il settore incontro casualmente i miei amici del gruppo di Parigi
e subito dopo iniziano i primi problemi. Proprio
dalla direzione dove ero appena arrivato si notano un po’ di tafferugli
sembra tra i nostri e la polizia, probabilmente come reazione alla visita
resa dai nostri ai primi gruppi di MIB che si avvicinano da sud. Comunque
la calma torna subito anzi ho visto fraternizzare tifosi e bobbies con
tanto di scambio di cappelli e foto di gruppo… insomma sembrava una scampagnata. Passano
i minuti e l’afflusso degli inglesi inizia ad aumentare, dal lato della
montemario ci sono i pub dove i nostri amici fanno il pieno, all’orizzonte
si vedono arrivare in gruppo i famosi MIB, le loro truppe d’assalto tutti
rigorosamente in nero e jeans. Da
questo lato non si indietreggia ma i ragazzetti d’oltremanica fanno tanta
scena ma di avanzare oltre la strada che ci separa neanche ci pensano,
però da bravi bambini iniziano un fitto lancio di bottiglie….ovviamente
di vetro e di sassi. Interviene
la polizia a cavallo, coi cani, ecc ecc e crea un cordone di fatto consentendo
agli ubriaconi di continuare a tirare le loro bottiglie e a noi di non
reagire spingendoci coi cavalli verso i cancelli del settore ospiti. A
proposito di cancelli, settore ospiti, 4000 persone, cancelli….3 porte
con controllo ad uno ad uno dei biglietti, morale: rischio di essere schiacciati
con i cavalli che pressavano la gente verso il muro. La
polizia locale continuava a provocarci cercando il pretesto per caricarci,
sono arrivati a passare varie volte coi cavalli in mezzo alla gente pressata
usando il cavallo tipo ariete. Intanto
la pressione degli inglesi era notevole, eravamo completamente accerchiati,
pioveva di tutto e i poliziotti pensavano più ad impedire ogni nostra
reazione che ad altro. L’ingresso è stato lentissimo. Alla
fine sono entrato tra gli ultimi, pochi minuti prima dell’inizio. L’old
trafford è bello, però l’ambiente mi era piaciuto più
ad Highbury, il tifo inglese solito, quando canta tutto lo stadio da paura
ma poca continuità….e dire che per festeggiare ne hanno avute di
occasioni… All’interno
settore in alto, seggiolini tipo cinema che quasi impediscono i movimenti,
stewart, polizia e comunque tutti in piedi e gente sulle scale! La
partita è andata come sappiamo, dal punto di vista del tifo bellissimo
secondo tempo con tanti cori, un inno Roma Roma Roma cantato alla grande
così come la società dei magnaccioni e bellissima sciarpata
su quel che serà serà. Alla
fine si rimane nel settore per circa 45 minuti. All’uscita cordone non
troppo fitto di polizia ai due lati e calma apparente. I
pullman ripartono quasi subito, per me e per gli altri arrivati autonomamente
c’è il problema di muoverci dallo stadio chi per raggiungere i propri
hotel chi le stazioni ferroviarie e così via. La
metro chiaramente off limits così penso di ritornare all’albergo
dove nel pomeriggio avevo preso il biglietto e da li chiamare un taxi. La
mia stessa idea l’hanno in molti gruppetti, così alla fine saremo
una trentina fuori all’hall dove le guardie dell’hotel ci impediscono di
entrare. Tentiamo
di chiamare i taxi ma ci rispondono che non saranno disponibili prima di
un’oretta. Intanto
fuori dell’albergo sembra tranquillo, scambiamo qualche chiacchiera con
dei tifosi inglesi non di Manchester ospiti dell’hotel che ci raccomandano
di evitare il centro città. Ci
allontaniamo un po’ per tornare verso lo stadio, ma saranno un centinaio
di metri, per mangiare una cosa in un chiosco e qui cominciano a gironzolare
un po’ di ubriaconi che insultano chi sembra essere dei nostri ma niente
di che. Rientriamo
verso l’albergo quando vediamo che i sobri amici inglesi si sono raggruppati,
a questo punto serriamo i ranghi, se c’e’ da difenderci saremo pronti,
ma inaspettatamente anziché caricare i bastardi iniziano un fitto
lancio di sassi e bottiglie, impossibilitati a rispondere per mancanza
di materia prima cerchiamo riparo nell’hall dell’albergo, i vigilantes
provano ad opporsi al nostro ingresso ma li travolgiamo mentre intorno
si sente il rumore delle vetrate rotte dell’hotel e delle bottiglie che
piovono. Ci
infiliamo nel ristorante e con le sedie dello stesso ci prepariamo all’ultima
difesa ma gli ubriaconi non si fanno avanti, allora riguadagnamo l’ingresso
dell’albergo e cinte in mano siamo pronti a difenderci ma in quel momento,
scortati dalla polizia arrivano i taxi che avevamo richiesto e abbastanza
tranquillamente ce ne torniamo al nostro hotel. Qui
smaltiamo delusione ed adrenalina chiacchierando naturalmente su questa
e le tante trasferte precedenti e finalmente alle 4 di mattina ci meritiamo
un riposino. In
mattinata si ritorna a Parigi che, incredibile mi sembra già quasi
casa dopo aver lasciato la triste, uggiosa e sfigata Manchester. Considerazioni
finali: Come
sapevamo il modello inglese è buono solo per le TV perché
all’interno degli stadi non succede quasi nulla ma fuori è una Cambogia. Piazzale
settore ospiti una trappola per topi con il carico da undici messo dall’ottima
polizia locale evidente bramosa di vendetta che ha pensato più a
provocare che a sedare disordini. Leggo
oggi delle lamentele UEFA perché la polizia italiana non parlava
inglese….sarò stato sfortunato, ma non ho incontrato molti solerti
funzionari di Scotland Yard padroneggianti la lingua di Dante. In
definitiva
una trasferta movimentata, peccato per il risultato….ma spero di riavere
il piacere ancora una volta di incontrare i Red devils, per rigiuocarcela
e magari andare a trovare in albergo qualche amico inglese qui a Roma….
Le visite si rendono sempre altrimenti è maleducazione! Alla
prossima, Gianfranco Ti
scrivo giusto per chiarire i motivi di ciò che è successo
sotto il nostro settore prima dell'inizio della partita. I
tafferugli sono iniziati a seguito di un fermo effettuato dalla polizia
inglese, a carico di un romanista, "pizzicato" per aver rubato
qualcosa al Megastore. Nel
primo "movimento" c'è stato un primo contatto con gli inglesi. Alcuni
di quelli che sono tornati nei ranghi, parlavano del contatto avvenuto:
a mani nude come tanto piace ai puristi degli scontri. Nel
frattempo la nostra alterazione era alle stelle, perchè c'era una
ragazzo della Roma ammanettato circondato dalla Polizia; i cui modi tuttavia,
e questo va sottolineato, tranne l'odioso "Moveeeeeee baaaaaaaack" urlato
con tono gutturale da un secchetto che aveva il solo effetto di far incazzare
la gente, erano di estrema tranquillità, e la maggiorparte di loro
erano intenti con facce non fomentate e gesti tranquilli a mantenere l'ordine
pubblico (ed io che pensavo che l'ordine pubblico fosse sinonimo di sfogare
la violenza a suon di manganellate da distribuire a chiunque non indossi
una divisa). In
quei frangenti moltissime persone impaurite hanno abbandonato la fila,
all'altezza della "porticina" più vicina al megastore per intenderci. In
quell'area vuota stazionavano alcuni di quelli che avevano partecipato
al primo contatto. Altri erano intenti a coprirsi il viso o a sfilare le
proprie cinte. In
quell'area secondo me, a parte qualche attempato volto noto, erano presenti
molti "difensori non di professione", per intenderci. Alcuni
addirittura cercavano di fomentare gli altri a travolgere l'esiguo cordone
di camicie gialle (subito fatti desistere dalla maggior parte degli altri,
che forse pensavamo alle conseguenze di un'azione del genere), non più
di 25 in quel momento, il quale serviva a coprire solo il marciapiede,
lasciando libero lo spazio dalla strada fino al muro del parcheggio per
intenderci. Dal
primo contatto saranno passati sì e no, due minuti, quando individuato
quel passaggio libero verso i Mancunian, un gruppo di una cinquantina- sessanta
persone, è passato dalla difesa, all'attacco che ha letteralmente
fatto scappare e sparire gli inglesi non scarfers, protagonisti di
certo di qualche mirabolante azione descritta in qualcuno dei più
dei mille libri editi nella terra di Albione. A
quel punto, oltre ad un'altro contingente di camicie gialle "pedonali",
si sono materializzati dal nulla 3 poliziotti a cavallo, tra cui una donna,
e tre poliziotti con incazzatissimi cani. Gli
altri, e credo di non sbagliarmi, a meno che la concitazione del momento
non abbia alterato le mia facoltà di memoria e di percezione delle
cose (e questo potrebbe essere, vista la concitazione di quei momenti),
sono arrivati dopo. Ricordo
poi nitidamente che dietro, il secondo contingente che si stava schierando
sul campo, i temibilissimi protagonisti del mito hooligans, hanno provato
a sfruttare questo vantaggio. Ricordo
bene questo particolare, perchè in quel momento la rabbia per quello
che sembrava un "vantaggio", che gli stavano regalando, era tantissima. Qualcuno
ha protestato coi poliziotti del cordone, per questo motivo: la loro
risposta è stata disarmante; te l'immagini qui in Italia un celerino
che ti risponde "Stai tranquillo non è successo niente e non succederà
niente. Stai calmo". Io
penso che atteggiamenti del genere servano, non ti dico a far diventare
simpatiche le forze dell'ordine, ma quantomeno quasi ad accettare la loro
presenza sì. Da
notare che i fermati non sono stati "salutati" a suon di manganellate e
calci dietro la schiena; semplicemente bloccati e portati via. Più
tardi ho saputo che anche nelle "segrete stanze" non è stato torto
loro un capello. Di
fronte ai cancelli chiusi chiedevo spiegazioni ai poliziotti, facendogli
capire che era una cosa stupida, se avessero aperto prima la calma avrebbe
regnato sovrana, almeno tra le persone il cui unico scopo era vedere la
partita;mi hanno risposto che l'orario di apertura dei cancelli non dipendeva
da loro. Dopo
essere entrato allo stadio ho saputo che la situazione di calca e nervosismo
fuori è peggiorata; la gente è sempre stata più pressata
dalle forze dell'ordine, e chi stava in fila di fronte a quelle tre assurde
porticine è stato fatto oggetto di lancio di bottiglie; alcune persone
sono riuscite ad entrare solo a partita iniziata; mi è sembrata
una vendetta anche abbastanza vile, a dirla tutta. A
fine partita sembra che le persone che avevano le macchine, siano state
aggredite; ho saputo anche di 5 persone che avevano fraternizzato (!) con
loro dentro un pub, e a circa un paio d'ore dalla partita abbiano fatto
i conti con il carattere mutevole degli inglesi. Da
notare all'aereoporto la presenza di una 40ina di agenti in assetto antisommossa
più altri poliziotti normali; al primo controllo ho notato che hanno
controllato se il mio nome coincideva con una lista in cui c'erano scritti
4 nomi. Addirittura
il controllo per entrare al Gate, prevedeva una perquisizione.....senza
scarpe! L'idea
che mi sono fatto leggendo anche le loro cronache, è che fossero
molto preoccupati dalla nostra presenza, in parte per "salvarsi la faccia"
e per farci passare come i cattivi, ad uso e consumo dell'opinione pubblica
di tutta Europa ...in parte però c'è da dire che le
cronache che ci riguardano dall'84 in poi danno fondamento alla nostra
fama. Ti
dico solo che la notte all'aereoporto la Polizia inglese si è comportata
anche peggio...2800 persone perquisite una alla volta a gruppi di dieci,con transenne
montate al volo da improponibili Signore di mezza età starnazzanti... X
quanto riguarda tutto il resto che dire? Solo che la scarica adrenalinica
del pomeriggio mancuniano non la dimentico... La
foto numero 1072 ritrae un vicoletto sul viale Trafford dove una decina
di Manchester hanno provato a caricarci mentre eravamo impegnati in una sosta
pipì...respinti anche grazie all'arrivo dietro di noi di qualche
Padrone di Casa... Saluti
dal GFR! Ciao
Lorenzo, ero a manchester e vorrei urlare al mondo lo schifo che è
accaduto ieri. Arriviamo allo stadio con i Pullmans e l'atmosfera è
goliardica, facciamo un giro della zona per goderci il TEATRO DEI SOGNI:
gli stewards e la polizia è insolitamente affabile, si fa le foto
con noici presta i cappelli, ride e scherza, insomma sembra che il modello
inglese funzioni!! Tifosi dello United passano tranquillamente in mezzo
a noi senza che nessuno gli dica qualcosa. Ci muoviamo verso il Trafford
(il famigerato Pub) e notiamo 4 rasati che presidiano la porta di ingresso,
ma nulla di più. Mangiamo una cosa negli infimi "Zozzi" della zona
(devo riconoscere che a confronto il cibo dei nostri è spettacolare).
Entriamo nel MU MEGASTORE e noto una marea di gente ordinata che compra
di tutto e di più (tranne qualche cretino che ruba, il 99% fa acquisti
in maniera legale). Uscendo decido di fare il giro dall'altra parte per
vedere la Walk of Fame e il Museo, chiedo informazioni ad uno steward che
molto gentilmente mi accompagna: il museo è chiuso, lo ringrazio
e lo saluto. Torno verso il settore romanista e noto alcune bottiglie di
whisky inglese in VETRO poggiate in un angolino (non so se fossero dei
romanisti o dei mancuniani), ma mi domando come è possibile una
cosa del genere (visto che la polizia dalla nostra parte toglieva tutto
ciò che era simile al vetro). Verso le 17,30 ora italiana (loro
non si adeguano al resto del mondo, io non mi adeguo al loro mondo), vengono
arrestati due ragazzi ma niente di più. Gira la voce che apriranno
i cancelli verso le 17:30, chiediamo ad un poliziotto che mi risponde che
non lo sa (secondo Platini non dovrebbero esserci poliziotti che parlano
la lingua dei tifosi ospiti?!?). Decidiamo di metterci nel gruppo e aspettare:
nel frattempo ci divertiamo a fare cori! L'attesa diventa frenetica quando
alle 18 finalmente aprono i cancelli: la situazione non è più
idilliaca, come in precedenza! Appaiono i poliziotti a cavallo e un elicottero
inizia a sorvolare la zona. Gli stewards bloccano tre micro cancelli da
dove dovrebbero passare 4000 tifosi, perquisendo uno alla volta. Dopo 10
minuti la situazione è molto pericolosa e solo il buon senso dei
romanisti fa evitare il peggio: davanti agli ingressi, gli stewards non
fanno entrare e ci spingono indietro supportati dai romanisti che non riescono
a respirare; dietro ai tifosi, la polizia a cavallo preme per far contenere
la massa, creando una compressione molto pericolosa (Hillsborough non ha
insegnato nulla! Ma è chiaro che è una cosa sistematica).
Tra di noi si decide di non caricare, perchè è quello che
loro vogliono! Così nessuno potrebbe entrare! Si divertono, gli
inglesi a chiudere anche le porticine, aumentando la tensione. Nel frattempo
ecco arrivare i famigerati tifosi locali, che dopo alcuni tentativi andati
a vuoto, decidono di attaccare quando noi siamo ammassati e contenuti da
cordoni di poliziotti (bastava creare un doppio cordone con una zona franca
e non sarebbe successo nulla, soprattutto se avessero aperto i cancelli
prima): vengono lanciate bottiglie di vetro contro di noi e alcuni ragazzi
hanno la peggio! riesco ad arrivare quasi davanti agli ingressi quando
un ragazzo alle mie spalle si sente male e non riesce a respirare, viene
portato dentro facendolo passare davanti agli altri. Ora sono proprio davanti
agli stewards e in inglese gli dico che è una vergogna! Lui mi risponde
che è pazzesco! io gli dico che sono vergognosi, che si stanno comportando
da bastardi, che bastava aprire le porte prima! Lui mi dice chehanno avuto
disposizioni dal Manchester United. CMQ riesco a passare, insultandoli
un po' in inglese e poi in italiano affinche' non capissero! Entro e vengo
perquisito: gli dico in inglese che ho i miei effetti personali e vengo
lasciato stare! Neanche mi chiedono il biglietto! CAVOLO...il modello inglese
si che funziona!!!! salgo per una scaletta angusta tutta recintata molto
utile in caso di incendio o di ressa (forse è stata progettata da
qualche architetto per la soluzione finale, impossibile avere vie di fuga!!!).
Entro finalmente allo stadio che è bellissimo, anche se siamo in
piccionaia! La loro curva è vuota, ci sono solo due striscioni fissi!!
Tralascio la partita e la GRANDISSIMA PROVA DELLA CURVA SUD! L'unica cosa
che voglio raccontare è che ad un certo punto alcuni ragazzi si
sono seduti presi dallo sconforto con le mani nei capelli: due ragazzi
accanto a loro li hanno strattonati e gli hanno detto: "DOVETE CANTARE
PER CHI NON E' VENUTO A MANCHESTER! NON ABBIAMO FATTO MIGLIAIA DI CHILOMETRI
PER STARE ZITTI!" E tutti si sono alzati per cantare! E' stato commovente,
da film! E' lì che abbiamo vinto la nostra partita! Terminato il
Match ci portano all'aeroporto e notiamo l'ultimo intoppo creato ad arte
da STI MALEDETTI INGLESI: due soli metal detector per 4000 tifosi! Altra
calca, altra ressa, altra chiusura della polizia e tutti ad aspettare....d'altronde
nel paese delle file... Chiudo
ringraziando tutti quelli che erano presenti! Attendo con ansia di rivedere
sta massa di GAY (i froci so' molto più virili de loro) il prossimo
anno!! CHE DIO STAMALEDICA IL MODELLO INGLESE! Un saluto al pre-effetto
Serra e al Governo Italiano che sicuramente interverrà per tutelare
i propri connazionali! Filippo Ciao
Lorenzo,
sono da poco tornato a casa da Manchester e volevo informarti di un paio
di cose accadute ieri sera e che mi sembra di capire che nessun giornale
o sito abbia riportato. Innanzitutto
arriviamo a Manchester alle 12, di romanisti ce ne sono ancora pochi nel
centro della città, si incontra qualche amico, si va a vedere la
cattedrale; la situazione è tranquillissima, anche se i romanisti
non sono spavaldi come a Lione. Mangiamo, beviamo due birre e siamo pronti. Una
piccola premessa io e altri miei amici avevamo il biglietto non nel settore
ospiti ma nel North West stand, detto New Quadrant, in pratica il secondo
anello dei distinti, per capirci. In quel settore eravamo diverse centinaia
e praticamente quasi tutti della Roma. Credo che tutti quelli che avevano
comprato i biglietti tramite internet o le agenzie fossero stati dirottati
lì. Anche se poi vedrò due diversi gruppi consistenti di
giallorossi anche nella tribuna di fronte, quella da cui fanno le riprese,
che si notano soprattutto all'entrata per il riscaldamento dei nostri ragazzi.
Comunque arriviamo verso le 17,20 allo stadio, il pullmann parcheggia insieme
a tutti gli altri dei gruppi della Sud sotto il settore ospiti. A quel
punto usciamo dal parcheggio custodito sotto il settore ospiti e raggiungiamo
senza problemi il non vicino ingresso del nostro posto. Prima sorpresa:
ci dicono che non si può entrare fino alle 18, ma intanto i pochi
inglesi che stanno nel nostro stesso settore vengono fatti entrare. Per
ammazzare il tempo prendiamo un panino in un chiosco di fronte e ci fumiamo
una sigaretta, la situazione sembra così tranquilla che praticamente
ci giriamo quasi tutto il perimetro dello stadio fin sotto la la Stretford
stand, covo dei reds: ma qui, capiremo poi, la gente arriva allo stadio
al massimo 15 minuti prima della partita e in giro prima delle 18 ci sono
molte più guardie che tifosi inglesi, praticamente nulli. Ore
18 decidiamo di entrare: con noi troviamo tutti i romanisti venuti col
nostro pulmann, ma qui l'assurda decisione delle guardie inglesi: noi tifosi
della Roma non possiamo far entrare nessun colore giallorosso dentro lo
stadio, neppure tenendoli dentro lo zaino!: CHE BELLO IL MODELLO INGLESE!
ci gridano ''no colors''... che bello sto modello! Un
ragazzo è costretto persino a levarsi la felpa della Roma. Io ho
con me sciarpa , bandiera e maglietta della Magica; a tutte e 3 sono molto
legato per ricordi di altre trasferte(anche per scaramanzia perchè
le avevo a Lione) e non voglio assolutamente buttare via tutto. Alla fine
un gruppo di signori e ragazzi si mettono a raccogliere tutte le sciarpe,bandiere
e magliette e così con centinaia di vessilli sotto le braccia si
dirigono verso i pulmann per lasciarli sperando di trovare ancora l'autista.
Missione compiuta- torneranno poi sani e salvi nel nostro settore: ma quando
li ho visti allontanarsi sembravano quei venditori ambulanti sul ponte
Duca d'Aosta, per fortuna- ci diranno- arrivano nella zona degli scontri
quando ormai sono esauriti e nessuno gli rompe le scatole. Dentro
lo stadio si prende l'ascensore per raggiungere il secondo anello, nei
vari piani ci sono Burger King, ristoranti dove vendono vino, bagni ben
diversi dall'Olimpico, Televisori appesi alle pareti dove a fine gara puoi
rivedere le immagini principali. Io vorrei un'altra birra che hanno ma
non mi vendono, probabilmente perchè italiano. Entro
nell'impianto e scopro con sorpresa che non esistono divisioni in nessun
settore dello stadio; così, forse un po' imprudentemente, decido
di farmi da solo un giro per il secondo anello per curiosità e per
vedere le varie prospettive, passo anche per il secondo anello della Stetford
Stand ( quello che dovrebbe essere il loro settore più caldo) nessuno
mi dice nulla, nè tifosi nè stewart, inoltre non esistono
gruppi come noi li intendiamo di ultras ne mi sembra di vedere ''facce
da ultras'', faccio qualche foto e torno al mio posto. Poi
vediamo la partita tutti tristemente senza sciarpe, ma quelle poche decine
di inglesi in quella zona hanno ovviamente maglie e sciarpe dello United...vabbè;
poi la partita, ed evito commenti. Passiamo
a fine match: intorno alle 23.10 ora locale tutti i pulmann dei tifosi
giallorossi, mi sembra diverse decine, possono finalmente lasciare lo stadio:
per nostra sfortuna il nostro pulmann è l'ultimo della colonna,
dietro di noi neppure una moto della polizia, scorta zero!!! Lentamente
ci allontaniamo dell'Old Trafford e al primo semaforo,a solo circa 200
metri dall'impianto, parte contro di noi una sassaiola: un vetro della
fiancata di destra si incrina pesantemente ma prima di crollare regge un
minuto e per fortuna cade all'esterno e nessuno si ferisce: La gente è
avvelenata, malgrado sia un pulmann di persone relativamente tranquille,
e vorrebbe scendere verso quel manipolo di neanche una decina di reds,
ma il conducente inglese impaurito sul rettilineo accellera subito dopo
l'agguato, forse fa bene perchè nel veicolo ci sono anche famiglie
e ragazzini, così rapidamente ci troviamo molto distanti dall'accaduto
e dei coraggiosi inglesi nessuna traccia: in tutto questo la polizia non
c'è, non c'è scorta e non arriva nemmeno dopo: MA CHE BELLO
STO MODELLO INGLESE!!! Nella principale strada che collega lo stadio, a
neanche 200 metri da questo, non c'è neppure un poliziotto.
Dimmi? forse sono maligno se penso che non si voleva garantire la sicurezza
degli ospiti? E perchè nessuno ha parlato della sassaiola?? A
Roma incontro infine stasera all'aereoporto la signora inquadrata piangante
da tutte le tv, Sky,BBc,ecc, come ho avuto la possibilità anch'io
di vedere in albergo. Le chiedo cosa fosse accaduto, la donna, dal forte
accento toscano, mi racconta che prima della gara si era creata una grossa
fila davanti al settore. La polizia che non faceva entrare i tifosi romanisti,
non trova di meglio che schiacciare con una leggera carica a cavallo la
folla, mi dice la donna che nell'occasione si procura una gomitata allo
sterno da persone prese dal panico per l'irrompere delle guardie a cavallo.
In tutto ciò, mi aggiunge, che nessuno, NESSUNO, dei romanisti risponde
a quelle che sembrano delle provocazioni della polizia locale in cerca
di arresti facili e immotivati, polizia che nel frattempo lascia che i
tifosi ospiti possano lanciare bottiglie e sassi. Commento
finale: ero già stato in stadi inglesi e tutti seduti è sempre
una tristezza,ma qui l'ambiente è comunque caldo e a livello sonoro
40.000 che cantano sembrano 100.000, lo stadio come struttura è
pazzesco. Mi spiego: da noi in curva la partita la vedi poco, quasi la
immagini, ai distinti dell'Olimpico(l'equivente del mio posto di ieri all'Old
Trafford) vedi mezza partita, qui nei loro distinti( North Stand New Quadrant)
si vede meglio che in tevere parterre o in certi posti di tevere laterale.
Questo credo sia veramente uno dei motivi che riempie gli stadi, altro
che modello inglese de sto c... Un
abbraccio - Niente e nessuno può fermare il nostro amore per la
Magica ULTRA'
INDIPENDENTE Ciao
Lorenzo, sono
tornato solo ieri sera da manchester (via Blackpool e Barcellona), e sono
uno di quelli che, soprattutto per scelta personale, è andato, insieme
a tre suoi amici, non proprio considerabili tifosi "normali" (insomma tutti
con un certo numero di trasferte alle spalle), sciolto a manchester. Questa
è la mia testimonianza. Arriviamo allo stadio verso le 18. Avevamo
noleggiato una macchina, che mettiamo nel parcheggio giusto prima del viale
che conduce al nostro settore, con una scelta che, se inizialmente sembrava
errata, si rivelerà successivamente giusta. Praticamente imbocchiamo
il viale proprio nel momento da te descritto, quando cioè era ormai
in mano agli inglesi. Ci rendiamo subito conto della situazione perchè
prima di noi un altro gruppetto sciolto viene attaccato duramente. Arrivati
all'imboccatura ovviamente ci 'tanano' apostrofandoci "fucking bastards",
oppure provocandoci: "you have a knife?", "you are ultras?". Due o tre
si avvicinano a uno di noi e appena fanno per toccarlo lui gli sferra un
pugno che quello più vicino di loro schiva e prova a rispondere
anche lui senza colpire il bersaglio, ma questo, stranamente è come
se ci guadagnasse un po' di rispetto, perchè avanziamo (puoi capire
quanto il racconto sia lento rispetto all'adrenalina del momento e alla
velocità del tutto). Vediamo la disposizione ridicola dei bobbies:
2 filette, poi 50 metri, e altre 2 filette: ecco, in quei 50 metri fra
i due gruppi di guardie - tipo forche caudine - bisognava correre e sperare
di non subire troppi danni dalle ali folte di inglesi. Succede questo:
i miei tre amici passano, nonostante l'opposizione della polizia, e nella
corsa solo uno viene preso al ginocchio da qualcosa (resta un livido) e
un altro evita la presa di tre inglesi, io vengo ricacciato indietro da
un bobby impauritissimo che, nonostante le mie proteste, mi urla "Come
back!". Beh, io mi ritrovo al punto di partenza con tutti gli inglesi di
prima che mi guardano e me ne dicono di tutti i colori. Che fare? Ostento
sicurezza e li guardo negli occhi: non so perchè, non mi attaccano,
e io istintivamente ricomincio a camminare e vado verso il parcheggio della
macchina. Là mi calmo un attimo, mi guardo intorno (nel frattempo
telefonata dei miei che sono sotto il settore), e vedo che dalla parte
opposta c'è un ponte, apparentemente più tranquillo che costeggia
il parcheggio ospiti e che arriva al settore dal lato opposto. Becco altri
sciolti e gli dico cosa sta succedendo, decidiamo velocemente di tentare
per il ponte, dove effettivamente si procede con tranquillità. Arrivati
là mi accorgo tuttavia che il settore è assediato (con l'aiuto
della polizia, come mi sarà chiaro dopo poco), ma che attraverso
il boccaporto successivo posso aggirare l'accerchiamento. Spiego alle guardie
che quello è l'unico modo che ho di passare e per fortuna non mi
chiedono il biglietto, perchè in realtà non è quello
ospiti, che non sono riuscito a prendere. Finalmente sotto il settore,
ci rimango con i miei amici fino quasi all'inizio della partita, per i
motivi da te spiegati. Non penso di dover fare altri commenti, se non che
un altro mio amico ha beccato a fine primo tempo Conti e Tempestilli fuori
dai cancelli e gli ha chiesto una mano per entrare nel settore ospiti e
Bruno gli ha allungato un tagliando e, scusa cavolo (vedi che educazione...),
anche questa SI COMMENTA DA SOLA (su come la as Roma ha gestito i biglietti...).
Sulla partita non ho nulla da dire. ciao e a presto, L. Mi
ritrovo a Manchester per il quarto di finale di CL,biglietti pressoché
irreperibili tranne che le erosissime tribune,ma il vero spettacolo è
fuori tra due tifoserie fra le più toste d’europa. Il
gruppo “buono” dei romani si ritrova nel piazzale di fronte il pub Old
Trafford luogo di ritrovo dei supporter dei Red Evils. Noto
molte facce anche meno giovani tra i romanisti,c’voglia di movimento e
gira voce che i Mib vogliano farsi vedere. C’è
già qualche tensione coi Bobbies,due tifosi vengono arrestati per
furto e altri vengono presi e poi liberati dai loro compagni. Intorno
alle 18 di fatti si affacciano sotto lo stadio un bel gruppo di MIB tutti
in giacche e maglioni neri,arriva voce ai romanisti e parte dal viale che
porta sotto lo stadio la carica dei capitolini,sono tanti,moltissimi con
ombrelli in mano,altri con cinte e anche qualcosa di più pesante,arrivano
sotto lo stadio c’è un contatto con qualcuno della prima linea inglese
che ha la peggio,intervengono i Bobbies che mandano via gli inglesi e caricano
a piedi e a cavallo i romanisti. Vengono
arrestate diverse persone,io riesco a scorgere 3 romanisti ammanettati
e 2 bobbies feriti. La
situazione rimane tesa,i romanisti caricano di nuovo i bobbies che a malapena
li contengono chiamando a rinforzo le guardie antisommossa. Gli
inglesi tornano dal lato opposto e le due fazioni fino al fischi finale
tentano in continuo di forzare il cordone ma tranne brevi contatti non
avviene nulla di grosso. All’uscita
i Reds vigilano il loro pub e vengono poi fatti disperdere dalla polizia,nel
deflusso dei romanisti 30minuti dopo la fine del match non succede nulla
di rilevante Dopo
il tanto vociferare sui fatti dell'andata, dal mondo ultras italiano, istituzioni
e media... ecco l'arrivo del grande giorno. Il
prefetto Achille Serra parlava di tranquillità, Sir Alex Ferguson
invitava i tifosi giallorossi a non preoccuparsi (e chi si preoccupa?)
che non sarebbe accaduto nulla. Puntualmente
smentiti, specie il primo, che quando parla c'e' poi sempre qualcosa che
va per storto, il derby sospeso insegna. Ma
andiamo ai fatti. Gia'
dal giorno prima da Roma, con voli low cost e non sono in molti apartire
per l'Inghilterra, ma il grosso, partirà la mattina con voli charter. Gia'
dalle 14 con l'arrivo di tutti i charter con relativo spostamento in pullman
verso lo stadio, nella zona dell'Old Trafford è un proliferare di
colori giallorossi, ma la situazione è tranquilla, ci sono solo
pochi fosforescenti a presidiare, vengono "presi d'assalto" i vari negozietti
di fish and chips, e lo store ufficiale del Man Utd. Intorno
alle 16 arriva in corteo senza scorta, un gruppone di circa 100 ultras
romanisti radunatisi in centro ed arrivati con la metropolitana, corteo
di 500 metri al grido di "boia chi molla" e "roma roma", attirano l'attenzione
di tutti i romanisti gia' presenti, che inizialmente li avevano scambiati
per mancuniani, una volta risolto l'equivoco si finge una carica tra romanisti,
tra risate e goliardia. Le
voci che girano sono di imminenti arrivi inglesi nei paraggi, si presidia
la zona, mentre iniziano le prime code di romanisti che si accalcano davanti
due piccole entrate per il settore destinato. Col
passare del tempo la coda aumenta visibilmente e si intuisce che sara'
un problema entrare dentro lo stadio. Arriva
una voce che i manchester hanno fatto gruppo dall'altra parte del viale,
il gruppo giallorosso, si sposta senza dare nell'occhio ed arriva a contatto
immediatamente con i rivali, chiamando alla carica e facendo correre per
molti metri gli inglesi molto impreparati. Intervengono
bobbies a cavallo che provano a sedare le ostilità e ad arrestare
persone, qualcuno viene strappato dalle loro mani, qualcun'altro viene
arrestato e portato via. Nel
frattempo la tensione è alle stelle, e i fosforescenti effettuano
piu' cariche di alleggerimento per allontanare le due fazioni, i manchester
si rifanno avanti sfruttando il territorio lasciato libero dalla polizia
inglese, il gruppo giallorosso riparte alla carica ma stavolta non c'e'
alcun contatto, e sembra che la situazione si sia placata, ma non sara'
cosi, perchè nel giro di una ventina di minuti, con i romanisti
circondati da polizia a cavallo e non e quindi abbastanza confinati intorno
l'entrata del settore, si rifanno vivi gli inglesi, che sono quasi a ridosso,
e per molto tempo sono soltanto sguardi (cosa che in italia sarebbe gia'
sfociata in cariche lacrimogeni ecc ecc) che ben presto pero' si trasformano
in tentativi di scontro, gli inglesi si fanno avanti, a dividere le due
fazioni alcuni bobbies, ma non sembrano convinti, mi sembra che facciano
solo la scena, molto teatrali e plateali con il famoso "c'mon c'mon" ,
belli da vedere senz'altro, ma poco efficaci visto che ad ogni controcarica
indietreggiano visibilmente verso una specie di tunnel che porta dall'altra
parte dello stadio. Sara'
cosi per diversi minuti, la calma viene riportata a fatica, due gruppi
che cercano lo scontro, un plotone che li divide a fatica, vola qualche
bottiglia, ma obiettivamente l'oggettistica non è molta, in italia
sarebbero volate torce bombe sassi ecc ecc. Il
gruppo degli inglesi aumenta visibilmente, cosi come aumentano i fosforescenti,
qualche inglese tenta la sortita, ma la risposta è una decisa carica
romanista, che apre il loro gruppo, e vedo benissimo i loro volti sorpresi,
e i loro corpi che si accalcano per indietreggiare, si regge botta e si
attacca alla grande, come nessuno ha mai osato da queste parti. I
cavalli scalciano impazziti e i gruppi si dividono per l'ennesima volta,
nessuno molla il campo, e si rimane in attesa di chi faccia la prossima
mossa, come in una partita a scacchi. La
partita sta quasi per iniziare la coda dei tifosi della Roma per entrare
è ancora incombente, partono bottiglie dagli inglesi, i romanisti
cercano di sfondare, gli inglesi anche, la partita mi dicono abbia inizio
piu' tardi per via degli incidenti, non me ne sono nemmeno curato, la partita
di noi ultras si stava svolgendo fuori e la stavamo vincendo. Cala
la sera, e ormai i giochi sono fatti, il gruppo inglese si assottiglia
sempre di piu', ed è arrivato il momento di entrare a partita ormai
iniziata da diversi minuti, un pomeriggio cosi sara' difficilmente dimenticabile. Del
tifo e della partita non mi interessa di parlare, sul campo non c'è
stata storia, sugli spalti, in England non esiste tifo organizzato, il
settore romanista anche sul 7-1 sostiene l'A.S. Roma, piu' per proprio
orgoglio che per altro. A
fine partita mi giunge voce che qualche macchina di tifosi giallorossi
è stata presa a bottigliate nei pressi del pub Old Trafford, ma
non ne so di piu'. Signor
Prefetto sei stato smentito per l'ennesima volta! Come
da ormai 6 anni anche questa trasferta inizia a Parigi . Parto
insieme a Gianluca e due amici del Palatino : l’idea d’attraversa’
la manica c’alletta- non avendo io i biglietti dello stadio per lo meno
divertimose in viaggio, cosi partiti in autobusse lunedi alle « nove
» (e 3 ore de ritardo) , attraversamo la manica in ferry -
manco a dillo, appena lassate le coste Normanne tiepide ma soleggiate ,
er barcone s’embosca in una nebbia degna der castello der vampiro
de Fracchia. Me dico : beh vedi mo’ perché l’inglesi so cosi’ :
mica é colpa loro se ortre a quell’isoletta non vedono un cazzo.
E penso ma guarda l’avi nostri ai tempi loro come erano riusciti a arivà
fin quassu’. Divino. Perse
le corrispondenze da Londra , sempre ‘n autobusse co’ ‘n cambio a
notte fonda a Birmingamme s’ariva a Mancunia all’alba del martedi’. Er
cabbe ce porta sotto a Montgomery House, il nostro ostello. Mettemoce ‘n
vecchio travesito che ce guarda da ‘na finestra e paro paro ecco la casa
de Psyco . Semo rimasti ‘n ora al citofono …niente . Famo er giro de’ sto
manicomio e entramo da ‘na finestra sul retro : ner mentre che Formichina
e io cercamo ndo fregà du tovaje pe’docciasse trovamo ‘na
cameretta aperta e ‘n par de’ letti. Gianluca e Massi
presi da sonnolenza se ne impossessano : Massi pero’ finisce
a terra colla branda spaccata in due . Na
doccia zozza cosi’ manco da sordato m’era capitata. Stanchi ma sbarbati,
schizzamo su un tassi finito li solo pe’ n malcapitato come noi buggerato
dalle belle foto su internet de st’ospedale dismesso . Ore 9 : siamo
all’Old trafford : davanti : 200 capitolini.. Palloni volanti, famije a
fa spesa. Penso : questi je lo sanno che aria tirerà tra poco
? Se saranno sbajati :o me saro’ sbajato io : ce sarà n’eurodisney
qui vicino; e io sto senza bijetto! A sorpresa pero’ sbuca fuori
un « away » venduto al triplo che compro « solo »
ar doppio . Controvoglia da parte mia giramo pel negozio del manchester
– ma non so se ci ho dedicato piu’ de du sbattiti de cijo: cammino come
n sonnambulo mentre chiedo in giro se ci sono biglietti : mi rispondono
che vendono solo artcoli sportivi :non compro a Roma, figuramose
qui ! Sgranello l’occhi quanno vedo Picchia Sebino e Brunetto mondiale.
Qualche giornalista inglese me chiede se temo scontri: dopo aveje spiegato
che le botte delle guardie stanno all’Italia come sto cesso de tempo
all’Inghiltera, je faccio presente che i 200 « Black
Hoodies », ( cappucci neri) a campo de’ fiori alla vigilia
nun erano certo venuti in gita de’ pellegrinaggio. Ore
11. Andiamo fin sotto lo stanford end : li’ c’é la biglietteria
ma niente da fà . Solo accrediti. Arifamo er giro e li davanti
ar piazzale so’ spariti tutti. Sento già che aria tirerà
tra qualche ora. Andiamo a pranzare in centro , E’ giorno di lavoro chiaro,
ma dalle cinque le cose nn saranno le stesse . Recuperiamo
stendardo e pezza Parigi : sentiamo la stanchezza delle 24 di viaggio.
Monta la tensione delle ore che ci attendono: vai cor taxi e siamo
di nuovo di fronte la statua di Matt Busby. Sotto l’old trafford
. Mi sento improvvisamente bene : al biglietto nn ho+ voglia
d preoccuparmene neanche : voglio godermi il presente e basta
: nn entrero’ allo stadio ? Amen. Davanti ? Roma e i suoi vessilli : riconosco
molti volti tra i quali alcuni che non vedo da parecchio. Raggiungiamo
alcuni amici in cima al viale : ci uniamo ai numerosi elementi della
Vecchia e nuova Sud ; cosi numerosi che controllano su entrambi
i lati l’accesso a matt busby way , il viale che porta allo stadio. Il
numero é impressionante : mi dico come potrà mai accadere
qualcosa se nn x mano nostra : chi avrà assai fegato per sfidarci.
Infatti a 70m. circa ecco un pub gremito di Uniteds che si abbeverano.
Queste botti viventi nn verranno fin qui se nn rotolando
x inerzia. Di fatti pur essendo proprio li di fianco nessuno c viene incontro.
Noi, Birre, buon umore, e anche un lieve raggio di sole a ricordarci che
anche in cielo c’é uno spicchio di Roma qui con noi.
Improvvisamente
c’é movimento : ecco che il ritmo comincia a salire.
Si comincia a scendere il viale Siamo gente che si adatta alla tradizione
locale : avanzano i veterani, a seguire i piu’ premurosi del tempo
con ombrelli, e guanti . Nn capisco questa manovra : ma come
lasciamo il presidio dell’accesso al viale x tornare nel piazzale
gremito di famiglie e tifosi in gita ? Mi chiedo – poi apprendero’
dell’attacco di una ventina di MiB davanti lo store che ha provocato i
primi fermi. Ci sono ampi spazi di gioco : a guardia e ladri in particolare.
I bobbies sfoderano i loro manganelli a estensione, appare la fanteria
. C’é agitazione ora anche da parte della police. Da qui sarà
un crescendo di tensione fino a notte fonda. Salto
gli scenari che tutti abbiamo vissuto. ( cavalli nella folla ecc.) Ore
19 e 30 ; la situazione fuori, con l’ingresso della quasi totalità
dei romanisti, si fa parecchio tesa : rimaniamo in circa duecento
, forse meno : continuiamo ad essere circondati su tre lati ,spalle al
muro. Continua il lancio sempre piu’ fitto di bottiglie e lattine da mezzolitro
-da mani invisibili,cioé da conigli- uno sui 22 anni viene preso
alla tempia pur avendo tentato di schivarla ma la distanza tra noi e loro
si é ridotta ad appena 30m., la lunghezza di una carrozza, ed é
facile colpire . Sono circa 500/600, molti sui 40. Alla partita
chi ci pensa + : di noi rimasti giu’ nessuno credo che nessuno sappia
che siamo al quarto d’ora , che siamo quasi sotto di 3 gol. Nessuno
. Ma tutti gli altri ? Questa domanda mi rimane ancora in mente.
Qui guai a chi pensa solo a se: siamo in quaranta scarsi schierati , cinte
in mano, compatti con dietro il resto della gente che cerca il modo di
farsi un varco tra quei loculi - mi guardo intorno, per capire se
possiamo realmente difenderci : ritrovo nella concitazione l’amico Carlo
da Berlino che cercavo dal pomeriggio: l’amico Carlo che nn tradisce .
Anche Gianluca é sempre li’e anche Marco: mi richiedo e ridomando
perché tutti gli elementi di forza che riempivano siano entrati
é piu’ importante forse essere in prima fila dietro lo striscione:
bah non so cosa pensare.. riconosco non piu’ di cinque volti a me noti
: cerco di togliermi dalla mente l’idea che finiremo la notte in infermeria
quando per un attimo vedo sulla destra un anello della maglia sfaldarsi.
Li non so come, ho uno slancio represso da un poliziotto che mi frena :
un agente sbatte lo scudo in pieno viso ad un bove che fa x superare
il cordone e si riappropria del braccio del collega – quanti pensieri possono
venirti in mente in quei momenti di pura adrenalina-. Poi da dietro mi
sento spingere contro il cordone : vedo nel trambusto un porcello di steward
che assale un ragazzo xche insiste ad entrare nel settore con un
biglietto di upper north F22 -mi spiegherà poi un suo amico che
nel settore upper north gli era stato proibito l’ingresso poiché
dentro non era aria- cosi’ lo steward gli straccia il
biglietto e lo afferra x il braccio con la complicità di altri
due « cani » inglesi. Cerco di fargli mollare la presa e ne
nasce un parapiglia che coinvolge altri due ragazzi e due agenti di polizia.
Vengo preso , sbattutto vs il muro e gli leggo negli occhi la sua convinzione
che sia senza biglietto ; alla sua domanda glielo mostro (lo avevo poi
comprato tra la folla ammucchiata) e di forza mi spinge nel cunicolo d’ingresso.
Cosi come gli altri . Riusciamo
ad accedere sugli spalti solo intorno al 35’ dopo l’ intervento di agenti
in assetto che liberano l’accesso al centinaio di posti vuoti
in alto a destra. Tifo
della Sud da nove.
Ore 23 h .Dopo gara al Golden Tulip Hotel : il gruppo di partenza si é
ricomposto : mi sono ritrovato persino con l’amico Gianfranco del Gruppo
Insalata. In 10 ci dirigiamo verso il golden tulip hotel dopo esserci visti
proibire l’accesso a Nord di matt busby way per motivi di sicurezza.
Almeno ci berremo una birra prima di tornare nell hotel -casa “Addams”. Invece
no : siamo circa 30 davanti l’ingresso e due addetti alla sicurezza c fanno
capire di nn essere graditi ; riesco appena ad entrare xchiamare un tassi
che nn arriverà prima di un ora.Cosi anche per gli altri gruppi.
Lascio la sacca con gli stendardi al resto del gruppo x cercare un cab
in strada. Incrocio 3 maialetti obesi che colpiscono con piccole
botte un’auto di ,diciamo tifosi moderati della roma, che non sembrano
voler rispondere alle provocazioni . Qui faccio un’osservazione : l’esperienza
mi ha insegnato in questi casi che é imperativo attaccare x evitare
ulteriori complicazioni : il fatto che in quel monovolume da sette posti
nessuno gli abbia alzato le mani… (io li avrei voluti mettere sotto
pure in retromarcia !) Ha
portato i tre porcellini a radunare altri maiali che attaccavano gruppetti
di romanisti ( quelli che si credevano a eurodisney). E’ da
sapere che gli ultimi usciti dallo stadio si sono ritrovati contro duecento
dei loro poiché il cordone di police si era aperto in due
file lasciando un varco ( il turno era finito ?) SISTEMA INGLESE..
Dopo 15min tornando indietro senza aver trovato un benedetto taxi mi accorgo
che l’hotel é stato attaccato da una ventina di black hoods : una
mattonata manda in frantumi una della porte ; loro possono vedere
bene in quanto I nostri sono sotto le luci d ingresso ma non viceversa
visto che sia la strada che il parcheggio sono in oscurità.
Alcuni si rifugiano nell’atrio travolgendo i due agenti di sicurezza che
ci avevano impedito pocanzi l’ingresso, e si procurano della sedie
nella hall per ripostare. Altri, in netta minoranza,vengono inseguiti
da un gruppo appostato all’angolo dell’albergo che colpisce un ragazzo,
caduto x uno sgambetto, con un calcione . Ero troppo lontano dallo svolgersi
dell ‘aggressione : di fatti mi accorgo solo di un tipo corpulento in mimetica
nera lanciare un calcio senza poter vedere il suolo poiché diviso
da un muretto : ne avro’ poi la conferma dai ragazzi coinvolti una
volta rientrato in albergo. Li mi sono pentito amaramente di nn aver “allontanato”
I primi tre porcelli. Giunta
la polizia “casualmente” si presentano cinque sei taxi davanti l’ingresso. Accertato
che l atto non aveva procurato danni fisici la mia preoccupazione é
per gli stendardi rimasti fuori che pero’ ritrovero’ sotto un auto abilmente
appizzati da Massimiliano del Palatino. 24H
Si torna cosi’ all’ostello dove incontreremo altri ragazzi
tornati da uno scontro acceso nel quale uno é tornato col
naso rotto. Vengo
a sapere che la uefa dopo aver aperto un inchiesta sugli scontri di Roma
non farà altrettanto sui fatti di Trafford … a buon intenditor !
Certo per gli inglesi non ci sono stati feriti , loro hanno sempre ragione,
la frontiera del mondo é il mare del nord e la fica é quadrata. Segnalo
due professionisti dell’informazione : Stefano Boldrini e Alessandro Catapano
che riportano sulla gazzetta : « E’ bastata una fila di steward
a dividere pacificamente romanisti e inglesi. » « il
bilancio é stato soddisfacente » « prendere nota
in italia per migliorare i nostri stadi in vista della prossime sfide europee
». Che dire ? Invito
chi fosse rimasto fuori dallo stadio a scrivere la loro storia per sapere
come si sia conclusa. Saverio Gruppo
Parigi.