Ciao
Lorenzo, volevo fare un paio di considerazioni: innanzitutto la Curva
Sud fa sempre un certo effetto quando è incazzata (come durante
lo scoppio ripetuto di bomboni questa sera), cosi come fa un certo effetto
quando sostiene la squadra, a prescindere dal gioco e dal
risultato,
come lei sa fare, romanticamente (che sarà sarà)...detto
questo stasera sul 2 a 1 soprattutto si sono sentiti i primi fischi
all'indirizzo
della nostra squadra, se non ho capito male...non è un atteggiamento
nuovo, no?!?altra cosa...secondo me la Curva subisce in maniera eccessiva
l'andamento della partita, il risultato...a tratti si ha l'impressione
che sia la squadra a trascinare noi e invece dovrebbe essere il contrario...detto
questo ancora un grazie a Marco Delvecchio, straordinario,come sempre...quando
dopo il gol l'ho visto trattenersi sinceramente è stato capace di
strapparmi un piccolo applauso di
ringraziamento,
facendomi dimenticare per qualche istante il gol che ci aveva fatto...questa
sera colgo l'occasione, per la mia esperienza
vissuta
in curva, di ringraziare Gabriele degli ASRU che purtroppo in Curva non
vedo più e tutto il gruppo che hanno segnato in maniera forte
i
miei primi anni in Curva Sud...un grazie, chiaramente, anche a tutta la
Sud! a presto
Antonio
ciao
lorenzo... grande curva sud anche ieri sera...omaggio a marco delvecchio...grande
professionista ci ha segnato un gol contro chiedendoci scusa..a fine partita
e' venuto sotto di noi quasi commosso...
a
cantare lazio merda! i nostri giocatori erano gia' usciti dal campo quando
pizarro li ha richiamati a lanciare le maglia in sud... bomboni anche ieri
(ho sentito di un ragazzo ferito)
abbiamo
perso punti importanti in queste ultime 3 partite...a cominciare da udine
dobbiamo rifarci perche' secondo me la squadra c'e'...ci manca un po' di
fortuna e recuperare la forma...daje..lottiamo insieme...curva sud!
DYD
Più
che un resoconto sulla partita sono un paio di considerazioni personali
che ho fatto ieri.
Molto
belli ed emozionanti i cori per Marco Delvecchio, sopratutto quelli a fine
partita dopo che c'aveva pure segnato contro, alla faccia
di
chi dice che i romanisti se la prendono coi giocatori che lasciano la Roma!
Evidentemente i romanisti sanno distinguere chi se ne va da infame (emerson,
capello...) e chi se ne va per altri motivi. Essere ultrà o ultras
per me vuol dire anche questo, saper ringraziare un giocatore che
ha
giocato con la maglia della Roma anche se ci ha segnato contro.
Mi
è piaciuto molto lo striscione "aridatece l'ultras vecchio stampo
senza radio e guadagno". Peccato che qualcuno non l'ha potuto vedere "in
diretta",
spero che lo veda in foto e capisca. Quando vedo dei pischelli che portano
felpe o cappellini di qualche gruppo "ultras" ma non sanno manco com'è
fatta la Sud mi rendo conto che c'è qualcosa che non va.
Premetto
che non faccio parte di alcun gruppo, per me il materiale dei gruppi ultras
è giusto che lo abbiano solo gli appartenenti al gruppo,
altrimenti
se basta andare su internet per comprare una sciarpa di un gruppo...quanto
può valere quel gruppo?
Considerazione
sui bomboni: QUANDO SAREMO NELLA CURVA SUD COME UNA BOMBA
IL
TIFO ESPLODERA'! LA ROMA E' QUA! LA ROMA E' LA! LA ROMA E' FORTE E VINCERA'!!!
Lorenzo
A. |
I
VOSTRI RESOCONTI....
....E
QUELLI DELLA STAMPA
(questi ultimi
solo se meritano)
OLTREICOLORI
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GAZZETTA.IT
ROMA,
25 ottobre 2006 - L'Ascoli si illude di conquistare la prima vittoria stagionale
e il primo successo all'Olimpico della sua storia in un sol colpo. Ma al
46' della ripresa Mexes realizza per la Roma il gol del definitivo 2-2
e regala ai giallorossi un punto ormai insperato dopo la mezza rimonta
centrata da Totti che aveva risposto alla rete di Delvecchio (guarda la
sintesi). Poi era andato a segno Bjelanovic, con Totti capace di procurarsi
un rigore ma anche di farselo parare da Pagliuca. E il sogno ascolano stava
per avverarsi.
Segnare
e chiedere scusa per aver segnato. Protagonista dell'episodio - insolito
se non unico - è stato Marco Delvecchio, giallorosso per 10 anni
(con 227 partite in campionato, oltre sessanta reti in giallorosso, campione
d'Italia, capocannoniere romanista nei derby) e stasera autore del gol
dell'1-0 per l'Ascoli all'Olimpico. Al 22' pasticcio orrendo fra Taddei
e Ferrari in area, Delvecchio non può non approfittarne e di testa
realizza. Poi va verso la curva Sud, quella dei suoi vecchi tifosi, che
lo aveva accolto con cori e striscioni che ricordavano i suoi gol contro
la Lazio e resta immobile, statuario e muto.
Ma
intanto intorno al suo gol l'Ascoli costruisce il resto del primo tempo,
che fino a quel momento aveva veleggiato su un sostanziale equilibrio.
Poco ispirata la Roma, più attento e reattivo l'Ascoli, che però
non aveva mai forzato sull'acceleratore. Il gol spezza ovviamente la routine
della gara, con la Roma che cerca di stringere i tempi e si fa sotto con
maggior frequenza e pericolosità. Pagliuca dice di no a Montella
e De Rossi, Totti, secondo quanto aveva preannunciato in un comunicato
stampa in risposta a Spalletti, cerca "di dare qualcosa di più",
ma non è facile di fronte a un Ascoli così determinato e
organizzato nonostante l'imponente turnover praticato da Tesser.
Nella
ripresa si presenta in campo una Roma nuova, animata da uno spirito tangibilmente
diverso. E così, dopo i fischi dagli spalti che ne avevano accompagnato
l'uscita dopo 45', ora il pubblico giallorosso si fa caldo e trascinante.
E al 5' arriva il pareggio, con una punizione violenta di Totti, alla seconda
realizzazione in campionato, dopo il pareggio col Chievo firmato tre giorni
fa. Ma non è finita: escono Montella e Delvecchio, sostituiti da
Vucinic e Bjelanovic. Ed è il croato ad essere decisivo, tre minuti
dopo il suo ingresso in campo: cross di Lukovic, la sua deviazione di testa
riporta in vantaggio l'Ascoli al 19'. Passano altri due minuti e Rocchi
vede e fischia un fallo di Cudini su Totti in area. Fioccano le proteste
ascolane, ma la terna non cambia idea: Totti batte di destro, Pagliuca
devia sulla traversa. Fallita l'occasione del 2-2, la Roma perde convinzione
e brillantezza, mentre l'Ascoli sembra non faticare a condurre in porto
il suo primo successo stagionale. Ma è solo un'illusione ottica:
a tempo scaduto Pagliuca respinge come può una punizione di Totti,
e Mexes è pronto al facile tap in di sinistro. E' il 2-2 finale,
al 46'.
(ANSA)
- ROMA, 25 OTT - L'attaccante dell'Ascoli
Marco Delvecchio ha chiesto scusa, con la mano alzata, ai suoi vecchi tifosi,
in curva sud, dopo il gol alla Roma. Dieci anni nella Roma con 227 partite
in campionato, oltre sessanta reti in giallorosso, campione d'Italia, capocannoniere
romanista nei derby: quando al 22' Delvecchio ha approfittato dello svarione
di Ferrari e Taddei per segnare il vantaggio dell'Ascoli all'Olimpico,
la sua non e' stata una 'non esultanza', ma una vera e propria ammissione
di colpa. |