ciao
lorenzo... ovviamente sono contentissimo di aver vinto la partita piu'
sentita per me che sono di firenze...e' stata una goduria...la nostra "trasferta"
fatta praticamente in mezzo ai pulman dei tifosi viola
arriviamo
in zona stadio, nascondiamo la nostra macchina targata firenze e andiamo
in curva sud a tifare per la squadra giusta...il secondo tempo abbiamo
giocato alla grande...ottima curva sud,il nuovo coro contro la lazio e'
gia' un tormentone...i fiorentini stanno dentro lo stadio fino a quasi
mezzanotte...noi torniamo nella nostra citta' fieri di essere romanisti...adesso
tutti a milano! daje roma! riccardo, firenze |
I
VOSTRI RESOCONTI....
....E
QUELLI DELLA STAMPA
(questi ultimi
solo se meritano)
OLTREICOLORI
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GAZZETTA.IT
ROMA,
5 novembre 2006 - La Roma resta in scia. Batte una discreta Fiorentina
3-1, in rimonta, e si conferma la terza forza del campionato, a 4 punti
dalla coppia di testa Inter-Palermo. Quella dell'Olimpico stasera è
stata una Roma a due facce. Vecchia, pallida e rugosa nel primo tempo,
- infilzata da una Viola accorta - sbarazzina e impertinente nella ripresa:
un fiume in piena che ha finito per dilagare. Inevitabilmente. La differenza
l'ha fatta l'atteggiamento, la fame di vittoria, e la convinzione maturata
dopo l'1-1. Alla fine i giallorossi sembravano divertirsi tanto a fraseggiare
con tocchi morbidi negli spazi brevi, con la Fiorentina alla mercè,
che ha rischiato la goleada. La Roma ha regalato spettacolo e ritrovato
i propri esterni, con Taddei costruttore ma anche finalizzatore, e Mancini
tornato a disposizione dopo l'infortunio. E poi Totti sta sempre meglio.
Anche se la sua collocazione stabile da centravanti di manovra potrebbe
non essere quella ottimale. La Fiorentina ha giocato bene finchè
il punteggio l'ha premiata, poi ha peccato di personalità, liquefacendosi
quando è andata sotto.
Primo
tempo equilibrato. Non spettacolare, ma capace di produrre sprazzi di ottimo
calcio. Spiccano la capacità balistica di De Rossi e l'eleganza
mai fine a se stessa di Montolivo. La Fiorentina si propone come immagine
riflessa della Roma. Senza Toni, infortunato, Prandelli decide di emulare
Spalletti: dentro un finto centravanti, Mutu, supportato dal veloce Reginaldo
e dal tecnico Montolivo, che agisce da trequartista. La Roma, e non capitava
da un po', è in formazione tipo: recuperati Chivu e Mancini, Pizarro
preferito ad Aquilani come spalla di De Rossi in mezzo. Il primo squillo
- dopo un destro violento di Perrotta da fuori area, con palla a lato di
un niente alla sinistra di Frey - è della Fiorentina. Angolo dalla
destra, sponda di Montolivo, Liverani trova al limite Ujfalusi, che improvvisa
un destro incrociato di rara giustezza su cui Doni non riesce ad arrivare.
La Roma non ingrana: rumina gioco, ma non è al top atleticamente,
e lo 0-1 favorisce l'assetto tattico dei viola, che sembrano fatti apposta
per ripartire in contropiede. Così le palle gol arrivano su calcio
piazzato o grazie a invenzioni personali. Nell'ordine: Fiorentina disattenta
su un angolo, Pizarro, imbeccato al limite, penetra in area e mette di
poco alto di sinistro. Poi il gol del pareggio. Bellissimo. Spunto a centrocampo
di De Rossi che saluta i dirimpettati con un'accelerazione prepotente e
poi inventa l'ormai solito (per lui) esterno destro squassante da lontanissimo:
Frey è piazzato male e riesce solo a toccare. Palla nell'angolo
e 1-1 da applausi. Risultato con cui si va al riposo.
Il
secondo tempo riparte con una Roma arrembante. Che prima sfiora il 2-1
con Mancini (bravo Frey che si riscatta per l'indecisione sul pareggio),
poi lo trova con Taddei. Il brasiliano indovina un perfetto destro al volo
sul palo lungo sfruttando un cross di Tonetto da sinistra deviato (e rallentato)
dal colpo di testa interlocutorio di Kroldrup. La Roma ora gioca come Dio
comanda, regalando lampi deliziosi. Come una rifinitura acrobatica di Totti,
come la palla telecomandata di Pizarro per il taglio centrale in area di
De Rossi che al volo mette di poco alto. Prandelli ha visto abbastanza.
E cambia tutto: fuori l'invisibile Blasi e il poco incisivo Reginaldo,
dentro Jorgensen e Pazzini. Fiorentina a trazione anteriore. Almeno nelle
intenzioni. Perchè la Roma ha palleggiatori virtuosi, e fa girare
palla. La gara adesso è bella. Perrotta sfiora il gol con il consueto
inserimento centrale, su cross di Panucci, Donadel replica con una sventola
che finisce di poco larga. Ma è ancora la Roma a passare. Ancora
con Taddei, che raccoglie un cross di Panucci sul primo palo e lo spedisce
alle spalle di Frey. Gara chiusa. C'è il tempo per un palo di Totti
su punizione, per l'ingresso in campo di Vucinic, che si divora un gol,
e per gli applausi dell'Olimpico. Che stasera si è proprio divertito. |