ciao
lorè so parsifal
La
partita di ieri per me è stata una completa
delusione, ma non solo
dal punto di vista del gioco (vabbè erano
effettivamente messi meglio
in campo), ma anche negli spalti. Io sto sempre
nella zona su vicino agli
ultras romani e purtroppo in queste zone così
alte ci si mette la
gente
che
vuole vantarsi di poter dire il giorno dopo.. io ero
in curva.. e però
pretende che vengano abbassate le bandiere o i
striscioni perche
non
si vede la partita. Purtroppo non potevo io da solo
andare li e fargli
storie.. ma penso che gente così deve
andarsene in tribuna a vede
la partita perche la curva è questa non ci si
vede tutta la partita,
ma intanto hai lasciato che la tua curva si
colorasse. Primo punto.. Poi..
un'altra cosa che nn mi è piaciuta è
la categoricità
con cui certa gente rifiuta il famoso coro
popopopo. Tutt'italia
ormai quando ci segna canta sto coro.. gli interisti
in primis durante
la finale di supercoppa e ieri. Ora quello che dico
io è .. mostrare
a tutti che quel coro è nato da noi.. e ogni
volta che lo si ritiene
necessario farlo roboare per tutto lo stadio.
Così facendo dimostreremo
una cosa semplice ma decisa, NOI NE VANTIAMO LE
ORIGINI.. E SOLO CON NOI
AVRA' FINE! se noi non continuiamo a cantarlo..
tutt'italia ci tirerà
appresso sto coro e
pensa
che siamo dei codardi! Dobbiamo continuare a
cantarlo semplicemente per
il fatto che solo noi possiamo cantarlo!
nessun'altro
in
italia! questo noi dobbiamo rivendicarlo!! Vedrete
cosa succederà
ad un derby SE (il che sarà abbastanza
difficile :-) ) la
lazie farà un
gol
come ci verrà subbito cantato appresso sto
coro... per il resto
molto colorata ieri la curva.. bellissimi i
battimani molto molto coinvolgenti.
altrettanto belli i nuovi bandieroni apparsi in
sud!
speriamo
di buttarci alle spalle questa parentesi negativa e
andare avanti coscenti
della nostra forza!
Parsifal |
I
VOSTRI RESOCONTI....
....E
QUELLI DELLA STAMPA
(questi
ultimi
solo se meritano)
OLTREICOLORI
|
GAZZETTA.IT
ROMA,
20 settembre 2006 - L'Inter c'è. Più
forte della Roma e delle
polemiche. La settimana nera, quella appena passata,
è alle spalle.
La banda Mancini espugna l'Olimpico della
lanciatissima Roma con un gol
gioiello di Crespo. Mancini chiedeva dallo scorso
anno un centravanti vero,
un uomo d'area, che gli facesse quelli che lui
chiamava "i gol stupidi".
Adesso ce l'ha. E non fa solo gol stupidi, ma sa
collezionarne anche di
molto belli. Lui che la Roma l'aveva già
punita in Supercoppa entrando
dalla panchina con l'Inter sotto, e contribuendo con
un gol a ribaltare
il risultato. Valdanito è la punta
dell'iceberg di una squadra che
oggi è stata solida e a tratti spettacolare.
Il Mancio è
stato umile: ha preferito schierare a centrocampo
Zanetti e tenere in panchina
Figo. Scelta che si è rivelata azzeccata per
arginare i tanti piedi
buoni del centrocampo giallorosso. A dare
qualità ci ha pensato
Ibrahimovic, al solito sciagurato in fase di
conclusione, ma eccellente
negli uno contro uno. L'Inter ribadisce così
di saper vincere in
trasferta, dopo l'impresa di Firenze, e di saper
battere la Roma, già
superata un mese fa. Adesso dovrà evitare
altre picchiate tipo quella
di Lisbona, serve continuità, i picchi di
rendimento sono già
ottimi. La Roma esce ridimensionata solo in parte.
La sfortuna ci ha messo
lo zampino privandola dei due esterni, chiave del
gioco di Spalletti, che
ha perso Taddei prima della gara e Mancini nel primo
tempo. Una postilla:
la gara è stata bella, addirittura
spettacolare nel primo tempo.
LA
GARA - Spalletti deve fare a meno di Taddei,
acciaccato. Fiducia ad Aquilani,
con Perrotta che trasloca sulla fascia destra.
Mancini tiene in panca Figo
preferendo un'Inter più accorta: a
centrocampo giocano Zanetti e
Dacourt come schermo difensivo, con Vieira con
maggiore libertà
d'azione e Stankovic più avanzato. In attacco
Ibrahimovic preferito
ad Adriano. Il primo tempo è bellissimo ed
equilibrato. Entrambe
le squadre giocano a viso aperto, la Roma palla a
terra, l'Inter sfruttando
lo strapotere atletico dei suoi tanti talenti. La
prima emozione la regala
una punizione violenta di Totti, respinta di piede
da Julio Cesar. Immediata
la replica nerazzurra con Ibrahimovic, più
concreto del solito.
Lo svedese ci prova di testa su uscita errata di
Doni, ma non ha fortuna.
Poi è il turno di Crespo di rendersi
pericoloso: cross da sinistra
di Grosso, l'argentino anticipa i difensori, ma la
sua girata finisce di
poco a lato. Botta e risposta si susseguono.
Stupenda azione corale dei
giallorossi, il tocco morbido di Mancini è
respinto sulla linea
da Materazzi. Poi Ibra ci prova di sinistro, Doni si
salva in angolo. Quindi
la svolta della partita: Mancini si fa male
(problema muscolare), entra
Montella. Spalletti ridisegna la squadra varando un
rombo di centrocampo
con De Rossi vertice basso e Aquilani vertice alto.
Coppia d'attacco Montella-Totti.
L'equilibrio è spezzato da una "magata" di
Crespo. L'argentino si
beve Mexes con un dribbling secco in area, poi
uccella un incerto Doni
sotto le gambe.
Secondo
tempo. Mexes ingenuo stende Crespo, che aveva
protetto di mestiere palla
in area. Rigore e ammonizione per il difensore
francese. Ibrahimovic calcia
male: Doni para e si riscatta dall'errore sul gol.
La Roma, che passa alla
difesa a tre e spinge con gli esterni con Tonetto
(avanzato) e Rosi, subentrato
ad Aquilani, compie il massimo sforzo, ma l'Inter
è attenta (ottimo
Corodoba) e può approfittare degli spazi
larghi in contropiede.
Montella prova a pescare il jolly di destro con un
guizzo in area dei suo,
Julio Cesar è attento e si rifugia in angolo.
Ibrahimovic risponde
con una botta secca, Doni ancora strepitoso. Nel
finale sfiora il gol anche
Zanetti, che colpisce il palo a portiere battuto con
una bordata da fuori.
La Roma è generosa e attacca, ma è
l'Inter in contropiede
ad essere insidiosa e a legittimare il successo, pur
rimanendo in dieci
per la doppia ammonizione comminata a Vieira.
Roma-Inter:
accoltellati due tifosi
E'
accaduto nel piazzale della Farnesina,
vicino
a Olimpico
(ANSA)
- ROMA, 20 SET - Due giovani tifosi sono stati
accoltellati, in modo non
grave, nel piazzale della Farnesina, a poca distanza
dallo stadio Olimpico.
E' accaduto dopo l'inizio della partita tra Roma e
Inter. I due ragazzi
sono stati medicati al pronto soccorso dell'ospedale
San Giacomo e poi
dimessi. |