Ciao
Lorè sono Luca....Oggi tornando a casa dalla stadio mi sono reso
conto che non sono mai stato così felice per la nostra Roma........Ero
presente in Sud oggi ed è sato stupendo come sempre abbracciarsi
con persone che non si conoscono ma oggi c'era in curva uno spirito fantastico,
con cori, tifo sfrenato e bandiere......Un' emozione grandissima, credimi,
e volevo per questo ringraziare tutti i presenti per il sostegno e la fortissima
passionalità dati alla nostra amata squadra anche se a volte i cori
erano un pò differenti da parte a parte di curva ma questo per via
della mancanza dei megafoni....Piangendo di gioia ti saluto e appuntamento
per tutti giovedi a San Siro per la festa........
Volevo
ringraziare L'Osservatorio, Amato, il nostro caro prefetto la meandri (ancora
reduce dei festini in villa Briatore) e tutti quanti per avermi impedito,
di assistere, allo spettacolo di ieri…Con tanto de litigata furibonda con
il mio principale
Carlo
Ciao
Lorè... volevo renderti partecipe di una cose che m'è successa
ieri allo stadio.
Essendo
io ed il mio gruppo d'amici di Battipaglia (SA), siamo partiti di buon
ora (per fortuna) da qui alla volta della capitale.
Prima
precisazione: Punti LIS nella provincia di Salerno non ce ne sono... ed
io vado a Napoli a farlo.
Comunque,
verso ora di pranzo di accorgo che ho dimenticato il documento a casa...
cosa faccio? Attivo i miei genitori x farmi mandare via fax una copia.
1°
Impresa: trovare un posto che riceva fax... dopo circa 30min di ricerca,
trovo un Santo che mi fa la cortesia di riceverlo... ma la patente è
troppo scura e la foto non si vede
2°
Impresa: riuscire a far capire all'addetto allo sportello delle PosteItaliane
il mio problema e cercare di capire se si può far qualcosa... Riesco
a farmi mandare la fotocopia della carta d'identità via fax al terminale
delle Poste... anche qui la foto è scura e non mi si riconosce.
Vabbè... tentiamo se mi fanno entrà.
3°Impresa:
entrare allo stadio! Qui la cosa bella... tutti i miei amici entrano senza
che gli controllino alcun documento, mentre io dopo aver discusso con tizio
che era davanti ai tornelli (aveva capito che la mia fosse una delega...
e comunque m'avrebbe fatto passare per questa volta) riesco ad entrare!
Cosa
curiosa: all'ingresso mi hanno tolto il tappo dalla bottiglietta d'acqua,
ma tra il primo ed il secondo tempo quando sono sceso al bar a comprarla
me l'hanno data col tappo!
Mi
dici a sto punto a che serve togliere il tappo a quella che porto da fuori
se poi all'interno non lo fanno???
Altra
cosa strana: ma col decreto Pisanu/Amato non doveva scomparire il bagarinaggio???
Se
continuano a non controllare... è ovvio che sti bastardi mangeranno
sempre sui soldi dei tifosi sprovvisti di biglietto.
Scusa
lo sfogo... Ciao a Vito.
Ciao,
da buon tifoso romanista che purtroppo abita a 700km da Roma e quindi
allo
stadio non può mai andare, ho guardato la partita in tv, (lasciando
perdere
il commento indecente da parte del cronista che continuava a
ricordare
le precendenti rimonte da noi subite) è stao fantastico...A ogni
gol
era un gioia incredibile, una scarica di adrenalina, un' emozione che
solo
la ROMA ti può dare...Adesso tutti a Milano, con attenzione e con
la
stessa
fame dell' andata, senza troppa sicurezza come ha detto il grande
Spalletti...VIVA
LA PELATA !!!
DAJE
ROMA...
Andrea
da Bergamo
Ciao
Lorenzo, decido di partire come sempre senza biglietto(su internet ti vendevano
solo dalla Tevere Centrale in su...e senza lo "Speciale Donne"...cioè
minimo 55 Euro anzichè 15!!!)
Soliti
350 Km di passione e via verso il Gran Teatro per i biglietti!
Che
culo esclamo...ho solo 8 persone davanti...infatti dopo 1 ora circa...(che
te lo dico a fa...tutto per sto biglietto nominativo...e poi all'ingresso
il documento non te lo chiede nessuno!)..prendo 2 Curve Nord(così
saluto da vicino gli inter_tristi...)e mi chiedo:
fortuna
che non c'era casino,perchè se no magari ero costretto a spendere
110 Euro via internet anzichè i 30 che ho speso!?!
Partita
indimenticabile e mano destra ancora dolorante per tutte le aggrappate
alla vetrata ad ogni gol!!!Con la sinistra salutavo quei 4 milanesi...
Un
appello per il ritorno...nelle filiali della Banca Popolare di Milano,il
terzo anello costa solo 11 Euro(7 per le Donne e i ragazzini) anzichè
i 23 del primo anello e cioè il classico "Ospiti".Di solito si entra
senza problemi,ma più siamo e meno rischio c'è che ci mandino
realmente al terzo anello.Che poi il rischio è solo per i milanesi...
TUTTI
A MIL..ANO!!!
Daniele(da
Ravenna)
Ciao
Lorè,
sono
Pierpaolo da Lecce. Sono felicissimo per la vittoria di ieri, grande partita.
Stavo in sud (insieme agli ultras romani) e anche se non
ho
visto manco un gol sò contento lo stesso! Grandissima curva sud,
l ho lasciata grande (Roma - milan 3-1 semifinale di CI) e lho ritrovata
senza
megafoni ma con una grande voglia di far vedere che i migliori siamo sempre
noi! Ottimo tifo durante tutta la partita, unica pecca (ma
inevitabile)
cori che a volte partivano da parti diverse nello stesso momento. Meritavamo
almeno 8 1/2 in pagella.
Per
quanto riguarda i neroazzurri il 7 mi sembra troppo, dopo i gobbi
questi so i peggiori... per essere i campioni d'italia fanno proprio
schifo,
io sto ancora a festeggia' lo scudetto del 2001 :-P Saluti a tutti e FORZA
MAGGGICa ROMA!
Pierpaolo
( msn : lordhack@hotmail.it )
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I
VOSTRI RESOCONTI....
....E
QUELLI DELLA STAMPA
(questi ultimi
solo se meritano)
La
Roma umilia l'Inter in Coppa Italia". Così il giornale spagnolo
'Marca'
vede
la disfatta nerazzurra nell'andata di finale contro la Roma. I giallorossi
si godono la vittoria per 6-2 in attesa del ritorno. "La Roma - continua
'Marca' - ha fatto un passo importante per la conquista della Coppa Italia
umiliando l'Inter allo stadio Olimpico e vincendo il primo set (6-2)",
spiega il giornale spagnolo ironizzando sul punteggio tennistico.
"Praticamente
un mese dopo essere usciti sconfitti dall'Old Trafford, in Champions League,
i giallorossi hanno dimostrato che anche loro possono vincere in goleada
come una grande e contro una grande squadra". Metafora
tennistica
anche per 'As'. "La Roma si è travestita da Rafael Nadal ieri e
ha affibbiato un inappellabile 6-2 all'Inter, il Federer che tutti temono,
nella finale di andata di Coppa Italia prenotando il titolo. Con un poderosissimo
inizio -spiega 'As'- grazie ai quattro d'avanti, con una
fascia
destra invidiabile (la coppia Taddei-Panucci è stata superba), e
qualche colpo geniale (il gol di De Rossi), i romanisti si 'merendaron'
i campioni in carica del campionato ed il suo allenatore (Roberto Mancini
ndr.). Giovedì prossimo il secondo set...".
|
GAZZETTA.IT
ROMA,
9 maggio 2007 - La Roma ha le mani sulla coppa Italia. Batte 6-2 (sì,
avete letto bene) l’Inter nella finale d’andata, al termine di una partita
bellissima. I giallorossi, trascinati da Taddei e De Rossi - proprio lui,
il centrocampista tanto stimato da Mancini, migliore in campo - nobilitano
un’ottima stagione, con l’acuto da tenore, quello buono per le grandi occasioni,
che finora era mancato. Giovedì prossimo a San Siro, nella gara
di ritorno, a meno di un clamoroso harakiri, torneranno ad alzare al cielo
un trofeo: l’ultimo entrato nella bacheca giallorossa risale al 2001 (la
Supercoppa italiana). L’Inter, che non perdeva in coppa Italia da 28 gare,
dal 19 dicembre 2002 (1-2 dal Bari), cade in maniera rovinosa per colpa
di un avvio sciagurato e per merito di una grande Roma, l’unica capace
di batterla in campionato. I nerazzurri hanno pagato a caro prezzo l’assenza
di Ibrahimovic, il giocatore capace di regalare fantasia ad una squadra
strapotente. Non è bastato a limitare i danni il solito Crespo,
impagabile sottoporta e autore di una doppietta. Ma la cooperativa del
gol giallorossa (a segno Totti, la differenza rispetto alla finale dell’anno
scorso, De Rossi, Perrotta, Mancini e Panucci, due volte) ha stravinto
il confronto.
TRIS
ROMA - La partenza della Roma è da sprinter. Lascia senza fiato
i suoi tifosi, ma soprattutto manda in apnea l’Inter, stordita da tre gol
incassati in 16’. Sembra Roma-Manchester, ma con i giallorossi che recitano
il ruolo dei Red Devils. L’1-0 arriva dopo appena 54". Cross da destra
di Taddei, Totti appostato a centroarea mette dentro di destro eludendo
la chiusura di Stankovic. E’ il primo gol subìto dall’Inter in questa
coppa Italia, l’ultimo era stato segnato dal romanista Nonda nella finale
di ritorno della passata stagione. La Roma raddoppia subito. Angolo da
sinistra, Mexes al volo, sottomisura deviazione vincente (forse il pallone
tocca la mano) di De Rossi. Taddei sulla destra imperversa, salta Maxwell
in continuazione, regala cross per tutti (Mancini spreca) e si mette pure
in proprio, un suo destro è respinto da Toldo. Il terzo centro della
banda Spalletti arriva grazie ad una discesa sulla sinistra di Chivu, cross
basso in mezzo, Perrotta anticipa Materazzi e mette dentro il 3-0. Sembra
la partita perfetta. Quella che Spalletti sognava, o forse non osava neanche
farlo. Tutto bello: il gioco, il risultato, la coppa Italia ad un passo.
CRESPO-MANCINI
- Troppo bello per essere vero per i giallorossi, e infatti non lo è.
Pizarro sbaglia ingenuamente un retropassaggio, ci si avventa Crespo, il
solito rapace d’area, che dribbla Doni e segna l’1-3. L’incantesimo sembra
spezzato. Viene da ripensare alla rimonta interista in Supercoppa: da 0-3
a 4-3, roba da sballo o da non dormirci la notte, a seconda della prospettiva
da cui la si guarda. Mancini cambia: Stankovic passa trequartista, Figo
si allarga in fascia. La mossa funziona. L’Inter ora preme, poderosa, possente,
sembra tornata l’invincibile (o quasi) armata di campionato. Le due squadre
si affrontano con stili diversi: l’Inter sembra il pugile picchiatore,
capace di stenderti con un colpo solo, la Roma quello tecnico, che gioca
quasi di scherma, sulle punte. Ora sembra poter succedere di tutto. E succcede
che su un cross di Panucci (la fascia destra, quella non ombreggiata, sembra
l’autostrada del Sole, che collega Roma a Milano, con Panucci e Taddei
autotreni inarrestabili) Toldo ribatte corto, Mancini in scivolata mette
dentro a porta vuota. L’Olimpico respira. E’ il gol della paura scampata.
Totti sfiora la conquina su punizione, fuori di poco. Figo, rinato giocando
largo, colpisce un palo. Squadre al riposo sul 4-1. 45’ spettacolari, Roma
da applausi.
SECONDO
TEMPO - Dopo l’intervallo non rientra in campo Mexes (problema al polpaccio
sinistro), dentro Cassetti, che si piazza a sinistra, Chivu centrale. Adriano,
che va a sprazzi e tira da ogni posizione, ci prova da lontano, Doni si
salva in angolo. Poi altro botta e risposta, a suon di gol. Segna Panucci
di testa su angolo di Pizarro, replica il solito Crespo, con la capocciata
vincente sul centro da destra di Maicon. La gara è avvincente. Vieira
entra ed è il solito carro armato, Totti, sempre pericoloso, sfiora
il 6-2 tennistico, da Foro Italico, in diagonale, bravo Toldo a rifugiarsi
in corner. Il finale è denso di emozioni: Inter tutta in avanti,
con Recoba che ci prova con il destro, ma Roma ancora vicina al gol con
Mancini. All’ultimo minuto segna ancora Panucci: è il 6-2. La Roma
ipoteca la coppa Italia.
REPUBBLICA.IT
ROMA
- La Roma in qualche modo ha fatto dimenticare ai propri tifosi la serataccia
di Manchester: sei a due all'Inter campione nella finale di andata di coppa
Italia. Il ritorno si giocherà il 17 maggio a San Siro. Un risultato
imprevedibile che ha messo in risalto lo stato di grazia dei giallorossi,
padroni del campo per almeno un'ora, e l'appagamento dei nerazzurri che,
dopo aver conquistato il titolo, sono sembrati già in vacanza.
Nella
Roma hanno segnato cinque giocatori diversi (Totti, De Rossi, Perrotta,
Mancini e Panucci autore di una doppietta), con la difesa dell'Inter molto
spesso addormentata davanti a Toldo, che -da parte sua- ha commesso qualche
errore. In ogni caso, spettacolare la partita di Panucci, De Rossi, Taddei
e Totti, mentre l'Inter ha avuto in Figo (un palo) e in Crespo (doppietta)
i giocatori migliori.
La
squadra di Mancini è apparsa lenta, poco determinata: non sarà
facile ribaltare il risultato dell'Olimpico. E in ogni caso, i giallorossi
avevano vinto anche a San Siro nel giorno "dello scudetto" nerazzurro (mancato),
dimostrandosi all'altezza.
La
Roma, praticando un bel gioco e mettendo una seria ipoteca sulla Coppa
Italia, si è presa un'altra bella rivincita sui rivali. Spalletti
ha schierato Chivu a sinistra e Ferrari centrale difensivo, come nella
partita di campionato vinta a San Siro. E ha fatto bene. A poche ore dalla
partita, Mancini ha dovuto rinunciare a Cambiasso. Quindi da centrale è
stato schierato Dacourt (maluccio), mentre Adriano (poca cosa) ha giocato
in tandem con Crespo (bene) all'attacco.
Nel
primo quarto d'ora la Roma è stata irresistibile e l'Inter l'ombra
di se stessa. La difesa nerazzurra è stata travolta dai giallorossi
che l'hanno letteralmente ubriacata. Certo, essersi trovata sotto dopo
un solo minuto, per l'Inter non è stato un vantaggio sul piano psicologico:
il gol è scaturito da un'azione corale con azione di Perrotta e
Taddei che da destra ha dato a Totti, pronto ad anticipare tutti e a insaccare.
Disastrosi
i centrali difensivi nerazzurri, ma anche Maxwell sulla sinistra.
La
Roma ha continuato a martellare Toldo e dopo 5' sono diventati due, i gol
giallorossi: su angolo da sinistra, dal limite destro Mexes ha tirato in
porta; la palla sarebbe finita fuori, senza la decisiva deviazione di De
Rossi. Anche sul 2-0, solo Roma: Taddei, Mancini e Pizarro hanno cercato
il terzo gol che è arrivato al 16'. Chivu è andato avanti
sulla sinistra, ha messo rasoterra verso il dischetto dove Perrotta (Materazzi
spettatore) ha insaccato di destro in scivolata.
L'Inter
si è svegliata dopo 20', ma per merito di Pizarro che ha fatto un
retropassaggio verso Doni: Crespo si è inserito, ha aggirato il
portiere romanista sulla destra e ha insaccato a porta vuota. Il gol ha
dato coraggio a un'Inter debole anche a centrocampo, dove il più
vivace è apparso Figo. Ma al 30' ha segnato ancora la Roma. Panucci
da destra, Toldo e Stankovic hanno pasticciato e Mancini ha insaccato.
Roma
alle stelle, Inter buio pesto: Totti ha cercato il quinto gol due volte,
finchè Figo su assist di Adriano al 40' non ha colpito il palo alla
sinistra di Doni con un bel tiro di destro.
La
stessa sequenza dei gol spiega come la Roma abbia dominato per almeno 35'
un'Inter rimasta negli spogliatoi. I nerazzurri hanno tentato di reagire
nella ripresa con un tiro di Adriano che ha sorpreso Doni sulla sinistra:
il portiere ha deviato.
Mancini
a questo punto ha operato un cambio sorprendente: Vieira al posto di Figo,
il migliore fra i nerazzurri. Non è bastato. Comunque, squadra ridisegnata
con Stankovic dietro le punte. Ma la Roma ha trovato il quinto gol: angolo
di Pizarro da sinistra, testa di Panucci mal controllato. Tutto finito?
Macchè: traversone da destra di Maicon e testa di Crespo. Difesa
giallorossa sorpresa. L'Inter ha tentato una reazione, ma sono stati Totti
e Mancini i più vicini al gol: il capitano ha mancato il poco il
sesto (bella deviazione di Toldo), il brasiliano ha sfiorato il palo. Recoba
ha poi fatto volare Doni, ma su un tiro di Totti respinto da Toldo, Panucci
ha infilato fra palo e portiere al 44'. Risultato tennistico e sostanziamente
per l'Inter è stata una brutta, bruttissima scoppola che l'ha riportata
sulla terra. |