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Roma, Stadio Olimpico, 27 maggio 2007 ore 15.00 
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ROMA-MESSINA 4-3 (2-1) MARCATORI: 9' e 13'st Riganò (M), 10' e 28' st Totti (R), 19' pt Mancini (R); 30' st Cordova (M), 39' st Rosi (R) ROMA (4-2-3-1): Curci; Panucci (37' st Vucinic), Mexes, Chivu (27' st Rosi), Tonetto; De Rossi, Aquilani (23' st Wilhelmsson); Taddei, Perrotta, Mancini; Totti. (Julio Sergio, Defendi, Faty, Tavano). All. Spalletti MESSINA (4-5-1): Cesaretti; Lavecchia, Zanchi (1' st Morello), Calà, Giallombardo; Alvarez, Pestrin, D'Aversa, Masiello, Parisi (28' st Cordova); Riganò (27' st Montella). (Paoletti, Bombara, Tummiolo, De Vezze). All. Bolchi ARBITRO: Pierpaoli di Firenze NOTE: giornata primaverile, terreno in buone condizioni. Ammonito Masiello (M). Recupero: 1' pt, 2' st. Spettatori 60 mila circa. Al 18' st Totti (R) si è fatto parare un rigore. |
Da quando vado allo stadio, fatta eccezione per i primi anni '80 in cui le tifoserie avversarie non venivano a Roma, ho sempre visto i tifosi ospiti, anche della squadra ormai retrocessa. Si tratta di una questione di orgoglio della tifoseria che prescinde dal risultato della squadra. Oggi ce ne erano 5, che meritano il plauso per la presenza, anche se non avevano nessun segno di riconoscimento. Se non fosse stato per quei 5 il voto sarebbe stato 0. Voto: 1 |
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www.romanisti.it |
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| GRANDISSIMA
CURVA SUD........ACHILLLE SERRA VA A (censura,
n.d.L.)'..........NN
POTRAI MAI FERMARE IL NOSTRO TIFO..... DAJE ROMA E DAJE CURVA SUD CONTINUAMO COSI.......un ultras Ieri bella partita, ma sinceramente ci sono tre cose che non mi vanno giù. Prima cosa, forse la meno grave: la coreografia con la maglia, non capisco perchè hanno dovuto metterci il nome della diadora (che dopo che per anni c'ha fatto giocare con le maglie con la striscia nera ora sarà contenta per la pubblicità gratuita). Seconda cosa, si..sono stati molto divertenti i cori contro il "71" della squadra avversaria (spettacolare il coro "come te chiami? 71 come te chiami?") al quale ha partecipato tutta la curva; però non capisco perchè i cori contro achille serra non sono stati seguiti allo stesso modo, o almeno dalla metà della curva (perché ogni volta che partiva venivano sovrastati per il fatto che la Roma attaccava, n.d.L.). Quell'uomo (se così si può definire) vuole distruggere la curva sud e la gente che fa? ... Terza ed ultima cosa, forse la più grave: ennesima prova della grandissima MANCANZA DI RISPETTO che la dirigenza ha per i tifosi della Roma. a fine partita hanno mandato Roma Roma Roma e Grazie Roma a rotella finchè lo stadio non si è svuotato, canzoni interrotte solo per fare l'applauso a franco sensi, poi subito di nuovo con la musica a palla.... c'avevano paura che facevamo qualche coro? pensavano che non sappiamo festeggiare anche senza bisogno di fare il karaoke? (una cosa insopportabile. Bella cosa che si trasforma in autentica borata. Una volta va bene, due pure ma, cazzo, fate fa qualche coro ai tifosi! n.d.L.) SENSI VATTENE!!!!! E anche questa stagione è finita. Saranno 4-5 anni che non ti scrivo un resoconto della partita, da quando avevo appena 18 anni e vivevo la sud in maniera completamente diversa. Da allora le cose sono cambiate, sia dentro di me e soprattutto allo stadio. Nonostante tutto però, nonostante diffide, repressione, processi, Achille Serra vari io continuo a restare li ,su quella vetrata, circondato dagli amici di sempre che anche nei momenti più brutti mi sono stati vicini,continuo a stare in quello spicchio di stadio che regala emozioni, che mi e ci fa vivere momenti indimenticabili. L'ultima partita della stagione 2006/07 l'ho vissuta con un pizzico di malinconia, perché se è vero che rifaranno la Sud, Roma Messina è stata l'ultima partita vista su quelle storiche gradinate. Quindi tra un sorriso e l'altro mi sono girato spesso e il mio sguardo si è perso tra la folla, pensando a quante ne ho viste e vissute all'interno e all'esterno di quel magico settore. Ma veniamo a domenica: l'ultima giornata di questa stagione è stata qualcosa di unico, e il voto 10 alla sud è davvero meritato. Prima del fischio d'inizio l'appuntamento è a Ponte Milvio, dove partirà il corteo per festeggiare la Coppa Italia, e un anno di sud, che ci ha visti protagonisti in tutti gli stadi d'Italia e d'Europa. Non siamo tanti, e forse è anche meglio, sono presenti gli striscioni di quasi tutti i gruppi della parte bassa, ed è un vero spettacolo. Marciamo su lungo Tevere gridando il nostro amore per la maglia e il nostro dissenso per il prefetto, è davvero emozionante, non si poteva scegliere modo migliore per chiudere la stagione. Verso le 14:30 entriamo in sud, lo stadio è già pieno e la prima cosa che noto è la totale assenza dei tifosi ospiti. Assurdo neanche dai veronesi del Chievo mi sarei aspettato un simile comportamento. Ho sempre avuto una totale indifferenza per i Messinesi ma non pensavo potessero cadere così in basso. La partita intanto inizia, ma nessuno ha voglia di seguirla, in curva è una festa continua, con gavettoni che mi fanno tornare a casa completamente zuppo, e cori di ogni genere. I Fedayn si distinguono sempre per la loro goliardia e lo fanno anche stavolta, facendo partire i cori per il mitico 71. Non cantiamo così neanche per la Roma e lo facciamo per un autentico sconosciuto. GRANDI!!!La festa finale della squadra pensavo fosse per le famiglie, per i tifosi "normali" invece i giocatori hanno dimostrato il loro attaccamento a noi, almeno la maggior parte. Rosi ha lanciato la sua maglietta con un messaggio ad un diffidato, e questo gli rende onore, ma il momento più bello è stato quando la coppa italia è stata alzata in curva. A dimostrazione che quella coppa è tanto nostra quanto dei giocatori. Chissà cosa avrà pensato il nostro caro Achille nel vedere il trofeo in mano ai "violenti" ultras...Purtroppo però la giornata finisce presto e si ritorna a casa, salendo le scale mi fermo a guardare la curva dall'alto, vuota, e spero di potermela ricordare così forte, romana, goliardica, piena di sentimenti, a volte dura e a volte tenera. Qualunque cosa faranno io me la ricorderò così la mia sud, unita, cuore pulsante di questa città, aristocratica e popolare, dove i miei sogni per 23 anni sono sempre diventati realtà. Matteo ultras libero Ciao,mi trovavo in Curva Sud domenica scorsa,nella parte bassa,vicino"Padroni di casa".La parita è stata piacevole,ma nessuno aveva troppa voglia di guardarla.Sono d accordo con chi dice ke c'è stata una mancanza di rispetto da parte della dirigenza,che ha mandato gli inni fino a farceli odiare,solo per evitare qualke coro offensivo da parte nostra...Grandissimo gesto di Vito Scala,ke ha dato la coppa ai"vandali,violenti"...Davvero,chissà ke avrà pensato Achille vedendo quelle immagini...Per il resto grande Curva Sud,ottimi i cori per Agostino,Abel,Thomas,ecc...e spettacolari i cori pro e contro Cesaretti alias "71".Ultime due cose,sono rimasto deluso dai giocatori,che hanno tirato solo le maglie celebrative della coppa Italia invece di quelle da gioco(mi è sembrato di vedere solo Daniele e Aleandro lanciarle),e per ultima cosa un commento sui tifosi del messina:VERGOGNOSI.mai vista una cosa simile... |
 I
VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA (questi ultimi solo se meritano)  |
GAZZETTA.IT
ROMA, 27 maggio 2007 - Obiettivo raggiunto: l'unico spunto di questo Roma-Messina di fine stagione era il tentativo di Totti di segnare almeno una doppietta per vincere la Scarpa d'Oro. Il capitano nel 4-3 inflitto al Messina trova le due reti che lo avvicinano al prestigioso trofeo: sorpassato il brasiliano Alves (che gioca nell'Heerenven), il neo-papà di Chanel dovrà guardarsi dal ritorno di Ruud Van Nistelrooy, che ha a disposizione due partite col Real per segnare almeno tre gol e raggiungerlo. Per il resto è stata la classica gara di fine stagione: qualche giocatore desideroso di mettersi in evidenza, molti altri con la testa già alle hanno regalato al pubblico parecchie occasioni, scaturite da due squadre lunghe e da marcature allegre. Il bilancio giallorosso di fine stagione è lusinghiero: la Coppa Italia vinta, un campionato da unica rivale credibile per l'Inter e un'eliminazione in Champions League che dalle parti di Trigoria ha lasciato qualche rammarico, al di là del 7-1 incassato in Inghilterra. Il Manchester United era battibile: lo stesso Milan ne ha messo a nudo i suoi evidenti limiti, soprattutto difensivi. E un'eventuale semifinale italiana sarebbe stata apertissima. Il Messina invece onora quest'ultima recita in serie A: non è bastata una buona partenza con Giordano per evitare una retrocessione da molti pronosticata la scorsa estate. E ora, conseguenze di calciopoli 2 a parte, non sarà facile risalire. LA PARTITA - Spalletti concede la passerella ai suoi titolari, a parte gli infortunati Pizarro e Doni. Nel Messina Bolchi fa esordire in A a 39 anni il portiere romano Alessandro Cesaretti e propone il baby Calà in difesa, con Riganò unica punta. D'Aversa manda subito in gol per la diciottesima volta proprio Riganò, Totti risponde subito in diagonale, poi Mancini fa il verso al suo capitano con un il pregevole "cucchiaio" del 2-1. Si gioca in scioltezza e la Roma potrebbe segnare ancora nel finale di tempo, anche se neppure il Messina sta a guardare. Nella ripresa il ritmo si abbassa ancora, ma Pestrin assiste Riganò per il 2-2, con la difesa giallorossa non particolarmente attenta nei suoi centrali. Così il bomber siciliano sale a quota 19 e la sua stagione resterà comunque negli annali. Totti ha su rigore l'occasione per segnare ancora dopo che Riganò lo trattiene in area, ma non è un'annata brillante per il capitano dal dischetto e arriva l'errore numero 7 dagli undici metri. Poco male, perchè Totti segna ancora (assist di Wilhelmsson), prima del nuovo pari di Cordova su punizione con la complicità di Curci. Ma le difese sono un di più, così Rosi di testa firma il 4-3 finale e tutti vanno a casa felici e contenti: Totti, la Roma, Riganò e pure il Messina, che saluta la serie A con una prestazione più che dignitosa. |
