Ciao Lorenzo innanzitutto volevo farti i
migliori auguri di pronta guarigione per la tua
bambina e mi associo agli striscioni e ale e-mail
che hai ricevuto ;)
Poi,parlando di calcio (o quasi) volevo
segnalarti una serie di episodi che m'hanno lasciato
alquanto perplesso. Riassumo: Ieri sono andato a
vedere Roma-Parma in Tevere Centrale invece che in
Sud come mio solito grazie ai biglietti omaggio per
aver donato il sangue il 7 Gennaio. Visto che i
soldi scarseggiano ho deciso appunto di seguire la
partita in Tevere e di non mandare sprecati i
biglietti per acquistare la Curva. Ero esattamente
sopra quei ragazzi che cercavano di colorare un pò
la tribuna accendendo qualche torcia dopo i
gol...Ero alla fila 39 settore G esattamente. Me so
avvelenato ti giuro quando quei ragazzi hanno acceso
le torce e la gente intorno a me ha iniziato ad
urlargli "SCEMI SCEMI".....ma che v'hanno fatto?!?
Hanno accesso una torcia...che succederà mai? Al
massimo non vedrete bene le treccine di Mexes per 5
minuti...!! Vabbè...situazione così...un pò
fastidiosa dopo la prima torcia. Al gol di Mancini
altri insulti a quei ragazzi...e il veleno
cominciava a salirmi. Al Gol di Totti...un cretino
si alza e si mette ad urlare offese abbastanza
pesanti a quei ragazzi, li minaccia,li invita a
salire alla fila 42 (era 3 file sopra me)
minacciandoli di mettergli la torcia in posti
facilmente immaginabili. Al che me so
alzato,avvelenato e jo urlato "ma te voi sta zitto?
La partita la facevano vede su Rai3,te la potevi
vede a casa.So 10 ragazzini,ma li voi lascià perde?"
Ha fatto pippa e s'è seduto.
Niente Lorè...solo per dirti che odio sta
gente...e ti giuro,è la prima e ultima volta che
metto piede in Tevere. Ste cose me fanno avvelenà.
Un saluto e un grande augurio per Livia.
Loris
Scrivo solo per ringraziare i ragazzi
autori dello striscione per il CUCS (anche se non
ero presente, dal 1977... sono un ultrà per sempre).
Lo ritengo un grande gesto perchè dimenticare la
nostra storia non è un buon presagio per il futuro,
poi in serate come quelle di ieri ti viene anche un
pò di nostalgia.
Per quanto riguarda il tifo non è stata
una buona prestazione, troppe facce nuove in
silenzio e i soliti a cantare. Che sia un monito per
le prossime domeniche: senza tifo cordinato ognuno
di noi dovrà dare il massimo, voce e colore,
altrimenti la Sud rischia di andare incontro a
brutte prestazioni non degne della nostra fama.
Un grazie a tutti coloro, che con la
solita goliardia, hanno voluto dare un senso alla
serata di ieri, perchè quando si è in Sud non è mai
una serata come tutte le altre...
Forza Livia!
Mauro F38 |
I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
(questi
ultimi solo se meritano)
OLTREICOLORI
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GAZZETTA.IT
ROMA, 10 gennaio 2007 - Tutto secondo
copione, anzi no. La Roma sembrava sul punto di
sbarazzarsi del Parma e di mettere una seria ipoteca
sul passaggio alle semifinali di coppa Italia, senza
neppure affannarsi troppo. Invece, un gol di Dedic a
pochi minuti dal fischio finale riapre il discorso
qualificazione e fissa il punteggio della gara
d'andata sul 2-1. All'Olimpico tutti attendevano
l'esordio di Tavano, fermato dalla febbre: i tifosi
romanisti si consolano per 87' con le giocate
spettacolari della squadra giallorossa, ma vengono
gelati dall'inatteso colpo di scena conclusivo.
Spalletti alla coppa Italia ci tiene, e
molto: per alzare finalmente quel trofeo sfuggito ai
giallorossi in 3 delle ultime 4 finali, il tecnico
manda in campo la formazione tipo nel tentativo di
chiudere la pratica Parma già nella gara d'andata. Gli
emiliani, che invece fanno turn over in vista della
delicata trasferta di campionato a Empoli, non stanno
però a guardare. Quando può giocare libero dalla
pressione, il Parma sa farsi valere su qualsiasi campo
e la fortunata campagna europea in coppa Uefa è lì a
dimostrarlo. E la discreta cornice di pubblico
dell'Olimpico rende più stimolante la partita. Pioli
cerca velocità in attacco con un trio di attaccanti
che vengono dall'Est: Kutuzov, Muslimovic e Dedic. La
difesa giallorossa, però, fa valere la forza fisica e
spegne sul nascere molte delle potenziali occasioni
create dalle punte avversarie, eleganti nel palleggio
ma non sempre concrete.
Così, dopo una ventina di minuti piuttosto
equilibrati, tocca a Mancini punire la prima vera
disattenzione della difesa ospite. Il più colpevole,
nella circostanza, è probabilmente Ferronetti, che si
fa ingannare da una finta del brasiliano e gli volta
le spalle. Il resto lo fa la classe di Mancini, che
dal limite dell'area beffa De Lucia con un cucchiaio
degno del miglior Totti. Incassato l'1-0, il Parma ha
un attimo di sbandamento, ma ha il merito di
riprendersi in fretta e con Dedic e Kutuzov mette
insieme un paio di conclusioni pericolose prima
dell'intervallo. La Roma, dal canto suo, si affida
alle giravolte di Pizarro in regia e alle cavalcate di
un vivacissimo Tonetto sulla sinistra per tentare di
chiudere il conto.
Nella ripresa, la Roma ha il demerito di
concedersi un po' di accademia quando invece dovrebbe
chiudere la sfida. Leziosi o no, comunque, i
giallorossi costruiscono in venti minuti un paio di
palle-gol di pregevole fattura. La migliore capita a
Mancini, imbeccato da un suggerimento delizioso di
Totti. Il brasiliano stavolta si fa fermare da De
Lucia. Il portiere degli emiliani, però, non può nulla
al 22', quando Mancini vince un duello con Paci e
mette l'accorrente Totti nelle condizioni di dover
soltanto appoggiare in rete: 2-0. Sembra fatta, ma nel
finale Ciaramitaro trova il cross giusto per Dedic,
che irrompe e rimette tutto in discussione. Il ritorno
in Emilia, tra una settimana, sarà decisivo. |