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ciao
Lorenzo, ieri causa febbre nn sono potuto andare allo stadio ma guardando
la partita in tv si vedeva 1a importantissima novità in sud: un
bel pò di ragazzi in piedi sulla vetrata centrale. ho notato il
ritorno del
bandierone di mr. magoo e anke dai cori lanciati mi sembrava ke fosse tornato il nucleo degli ASRU. se la cosa è definitiva sn contentissimo xk secondo me questa è la situazione ideale per una sud ke altrimenti andrebbe allo sbando (vedi il recente roma-cagliari, dove nn si cantava propio). mercoledì spero di tornare in sud per vedere di persona tutte le novità. Ciao Lorenzo, In questa domenica speciale vorrei anche io scriverti il mio piccolo commento alla partita, forzatamente vista in televisione! Questa è stata una domenica speciale per quanto riguarda la Curva Sud, come hai giustamente notato domenica era presente la vecchia guardia degli ASRU, sono contento perchè molte persone che per varie ragioni non hanno frequentato molto lo stadio in questi ultimi tempi, domenica sono tornati, sono tornati per dare dimostrazione di cosa vuol dire fare tifo e non solo, è stato necessario dimostrare che non tutto è morto e lasciato allo sbando come molti potrebbero pensare! La differenza in televisione si è sentita e si è vista, ho risentito cori che ultimamanete non sentivo più, ho sentito una compattezza che ultimamanete sembrava fosse finita chissà dove e sono sicuro che sia stato un bene anche ad aiutare qualche giocatore a finire la partita con i campri invece che risparmiare il fiato per il prossimo impegno. Mi auguro solo che il messaggio dato sia chiaro per tutti... A presto Curva Sud Roberto -ASROMAULTRAS- |
I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA (questi ultimi solo se meritano) |
REPUBBLICA.IT
ROMA - L'Inter sarà anche inarrivabile, ma il secondo posto, dopo la caduta interna del Palermo contro la Lazio, parla sempre più giallorosso. Anche senza capitan Totti, squalificato, la Roma tira fuori le unghie e batte un coriaceo Siena per 1-0 con la rete decisiva, al 17' della ripresa, di Vucinic, alla sua prima volta da titolare e finalmente a segno dopo i tanti guai fisici. Allo scontro con l'Inter della prossima settimana, dunque, la Roma ci arriva con la sua quattordicesima vittoria e con il +7 sul Palermo, pronta a giocarsi il tutto per tutto senza troppi affanni. Per il Siena, sempre in partita, c'è la rabbia per l'espulsione nel finale di Locatelli che manda su tutte le furie Beretta, arrabbiato quanto Mancini, che al momento del cambio con Tavano fa il giro largo e si siede in panca con il muso lungo. Con Totti in tribuna per squalifica, Spalletti sceglie Vucinic (e non Tavano) come punta unica, ritrova la mediana De Rossi-Pizarro e, in difesa, non rischia gli acciaccati Panucci e Mexes, dando spazio a Cassetti e Ferrari. A sorpresa, Beretta presenta Cozza trequartista e manda Chiesa tra le riserve, per un attacco che si regge sulle spalle di Frick e dell'ex Corvia. Il Siena è ordinato, ben messo in campo e pungente in contropiede, la Roma ha la responsabilità di fare la gara ma, quando trova spazi in area, trova sempre Manninger attento. Perrotta è il giallorosso più ispirato ma, quando si tratta di finalizzare, non riesce a superare il portiere ospite. Che nulla potrebbe, al 17', sul colpo di testa di Vucinic ben servito da Taddei, che però sorvola la traversa nell'occasione più ghiotta per la Roma nel primo tempo. Anche Pizarro e Mancini tentano delle soluzioni senza troppa fortuna e Doni, pur restando inoperoso, non può mai rilassarsi quando Corvia o Frick si presentano pericolosi dalle sue parti. Ripresa con lo stesso ritmo e copione, Mancini non la prende bene quando Spalletti lo toglie per Tavano e, un minuto dopo (14'), Doni si guadagna la pagnotta sventando in corner una botta al volo di Frick. Sventato il pericolo, la Roma trova subito il vantaggio. Al 17', Tavano suggerisce per Vucinic, che controlla di destro e batte Manninger di sinistro, facendo poi festa sotto la Sud. Scocca l'ora di Chiesa e di Panucci per l'infortunato Cassetti, la Roma non preme più di tanto e nel finale, rimasta in dieci per un acciacco di Tonetto, rischia seriamente per un evidente calo fisico. E Doni, che non sarà un portiere ortodosso, diventa ancora decisivo nel dire no a Chiesa e nel bloccare il colpo di testa di Portanova, e poi su una punizione al veleno dell'ex laziale. Nel momento di maggior forcing, Locatelli si prende da Giannoccaro il rosso diretto per una manata in faccia a De Rossi. E la Roma può tirare un sospiro di sollievo. |