Precampionato
ROMA - STANDARD LIEGI 3-0
Castelrotto, Stadio Laranza
sabato 22 luglio 2006
ore 19.00


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ROMA (4-2-3-1): Curci (Julio Sergio dal 23' s.t.); Comotto (Okaka dal 23' s.t.), Ferrari (Freddi dal 23' s.t.), Chivu (Panucci dal 1' s.t.), Tonetto (Cassetti dal 1' s.t.); Faty (Palermo dal 14' s.t.), Aquilani (Galloppa dal 1' s.t.); Alvarez (Rosi dal1' s.t.), Taddei (Cerci dal 1' s.t., Galasso dal 36' s.t.), Mancini (Giacomini dal 14' s.t.); Nonda (Tulli dal 14' s.t.). All. Spalletti.
STANDARD LIEGI (4-4-2): Renard; Deflandre, Costa, Sarr, Matias (Witsel dal 14' s.t.); Pelaic (Kovalenko dal 1' s.t.), Gevaerts (Cuelho dal 14' s.t.), Dembele (Junior dal 14' s.t.), Jovanovic; Dafour, Rapaic. All. Boskamp.
MARCATORI: Cerci al 3' , Rosi al 9' , Tulli al 16' s.t.
ARBITRO: Girardi di San Donà di Piave.
NOTE: spettatori 1.500 circa.



Il gol
                  di Rosi (Foto tratta da La Roma)
 

Taddei dipinge uno striscione




gazzetta.it
La Roma fa festa pure senza big
I giallorossi battono 3-0 lo Standard Liegi. In gol i giovani in attesa dei reduci dal Mondiale

dal nostro inviato ALESSANDRO CATAPANO BOLZANO «L uciano Moggi pelato, il calcio ci hai rovinato...». I soliti tifosi della Roma intonano un nuovo coro. Un pensiero per la Juventus ce l' hanno sempre, anche se si gioca un' amichevole a Bolzano. E poi come fai a dargli torto a due giorni dalle decisioni della Corte federale? Tutti aspettano la buona novella. Lucianio Spalletti prepara il terreno: «Noi siamo arrivati quinti nello scorso campionato, ma se verrà confermato che qualcuno ha fatto il malandrino ripartiremo da secondi. E ci faremo trovare pronti...». RIPARTENZE Per carità, non è ancora una Roma da Champions League. Le mancano i nazionali (Cufrè e Kuffour rientreranno il 31, Totti, Perrotta e De Rossi solo l' 8 agosto) e deve fare a meno di Doni e Mexes (guai muscolari). Ma la cura Spalletti nei 12 giorni di ritiro dà già qualche risultato. Modulo vecchio fa buon brodo. E allora si riparte dal collaudato 4-2-3-1. Pure la strategia non è cambiata: partenza ad andamento lento, crescita col passare dei minuti e quando meno te lo aspetti ecco le terribili ripartenze. Oddio, lo Standard Liegi è poca cosa se l' uomo simbolo è il croato Rapaic, vecchia conoscenza del calcio italiano che si segnala soltanto per una pancia da competizione. LINEA VERDE Piacciono i giovani, del resto l' età media della squadra è sotto i 24 anni. E piace il centrocampo, che pure è il reparto numericamente più povero. «Acquisteremo una punta e un mediano, ma senza fretta. Aspettiamo le sentenze», annuncia a fine partita il direttore sportivo giallorosso Pradè. Intanto, Aquilani regala lampi di classe e il francese Faty, che in vita sua ha disputato soltanto spiccioli di partite con lo Strasburgo, gioca con la saggezza di un veterano. Alla Roma bastano i dieci minuti in avvio di ripresa per tramortire l' avversario. Galloppa, un ragazzo di 21 anni che ha poco da invidiare ad Aquilani, avvia tutte le azioni dei gol: ispira Mancini, che libera Cerci per il vantaggio; poi serve ancora Cerci, che colpisce l' incrocio dei pali, palla sui piedi di Rosi e gol facile facile; lancia in profondità Tulli, che scatta sul filo del fuorigioco e brucia Renard. «Tutto sotto controllo - racconta a fine gara Luciano Spalletti -, è già una buona Roma. Con un paio di giocatori in più...». Attendiamo la buona novella.



CASTELROTTO (Bolzano), 22 luglio 2006 - Dodici giorni di ritiro tra i boschi delle Dolomiti son bastati alla Roma per fare polpette dello Standard Liegi. I vicecampioni del Belgio, non un avversario qualsiasi. E dire che cominceranno il campionato tra una settimana. "Noi invece abbiamo più tempo - racconta Spalletti alla fine dell'amichevole vinta 3-0 - eppure siamo già sulla buona strada".
Mille persone sulle tribune del Druso di Bolzano assistono all’amichevole che chiude il ritiro estivo della Roma. Finisce tre a zero per i giallorossi, le reti tutte in avvio di ripresa. In dieci minuti lo Standard è tramortito: apre Cerci al 3’, piattone destro dopo slalom in area di Mancini; al 9’ raddoppia Rosi che raccoglie il pallone scagliato all’incrocio dei pali da Cerci. Al 16’ tris con classico contropiede: Galloppa lancia Tulli, che scatta sul filo del fuorigioco e brucia Renard in uscita.
Senza i nazionali (Kuffour e Cufrè rientreranno il 31, gli azzurri l’8 agosto) e priva degli infortunati Doni e Mexes, è una Roma in versione "la meglio gioventù". Età media sotto i 24 anni e tanti giovani in vetrina. Il centrocampo già funziona: Aquilani e Faty nel primo tempo sono padroni assoluti, Galloppa e Palermo nella ripresa formano una coppia ben assortita. Alla fine del match, la squadra è rientrata a Roma a bordo di un volo charter. Riprenderà la preparazione a Trigoria mercoledì.
(Gazzetta.it)
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