Castelrotto (BZ), Stadio Laranza
22 luglio 2006, ore 19.00
Roma / Standard Liegi 3-0
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Taddei dipinge uno
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gazzetta.it
La Roma fa festa pure senza
big
I giallorossi battono
3-0 lo Standard Liegi. In gol i giovani in attesa dei reduci
dal Mondiale
dal nostro inviato ALESSANDRO CATAPANO BOLZANO «L uciano
Moggi pelato, il calcio ci hai rovinato...». I soliti tifosi
della Roma intonano un nuovo coro. Un pensiero per la
Juventus ce l' hanno sempre, anche se si gioca un'
amichevole a Bolzano. E poi come fai a dargli torto a due
giorni dalle decisioni della Corte federale? Tutti aspettano
la buona novella. Lucianio Spalletti prepara il terreno:
«Noi siamo arrivati quinti nello scorso campionato, ma se
verrà confermato che qualcuno ha fatto il malandrino
ripartiremo da secondi. E ci faremo trovare pronti...».
RIPARTENZE Per carità, non è ancora una Roma da Champions
League. Le mancano i nazionali (Cufrè e Kuffour rientreranno
il 31, Totti, Perrotta e De Rossi solo l' 8 agosto) e deve
fare a meno di Doni e Mexes (guai muscolari). Ma la cura
Spalletti nei 12 giorni di ritiro dà già qualche risultato.
Modulo vecchio fa buon brodo. E allora si riparte dal
collaudato 4-2-3-1. Pure la strategia non è cambiata:
partenza ad andamento lento, crescita col passare dei minuti
e quando meno te lo aspetti ecco le terribili ripartenze.
Oddio, lo Standard Liegi è poca cosa se l' uomo simbolo è il
croato Rapaic, vecchia conoscenza del calcio italiano che si
segnala soltanto per una pancia da competizione. LINEA VERDE
Piacciono i giovani, del resto l' età media della squadra è
sotto i 24 anni. E piace il centrocampo, che pure è il
reparto numericamente più povero. «Acquisteremo una punta e
un mediano, ma senza fretta. Aspettiamo le sentenze»,
annuncia a fine partita il direttore sportivo giallorosso
Pradè. Intanto, Aquilani regala lampi di classe e il
francese Faty, che in vita sua ha disputato soltanto
spiccioli di partite con lo Strasburgo, gioca con la
saggezza di un veterano. Alla Roma bastano i dieci minuti in
avvio di ripresa per tramortire l' avversario. Galloppa, un
ragazzo di 21 anni che ha poco da invidiare ad Aquilani,
avvia tutte le azioni dei gol: ispira Mancini, che libera
Cerci per il vantaggio; poi serve ancora Cerci, che colpisce
l' incrocio dei pali, palla sui piedi di Rosi e gol facile
facile; lancia in profondità Tulli, che scatta sul filo del
fuorigioco e brucia Renard. «Tutto sotto controllo -
racconta a fine gara Luciano Spalletti -, è già una buona
Roma. Con un paio di giocatori in più...». Attendiamo la
buona novella.
ROMA-STANDARD LIEGI 3-0 MARCATORI:
Cerci al 3' , Rosi al 9' , Tulli al 16' s.t. ROMA
(4-2-3-1): Curci (Julio Sergio dal 23' s.t.); Comotto
(Okaka dal 23' s.t.), Ferrari (Freddi dal 23' s.t.), Chivu
(Panucci dal 1' s.t.), Tonetto (Cassetti dal 1' s.t.);
Faty (Palermo dal 14' s.t.), Aquilani (Galloppa dal 1'
s.t.); Alvarez (Rosi dal1' s.t.), Taddei (Cerci dal 1'
s.t., Galasso dal 36' s.t.), Mancini (Giacomini dal 14'
s.t.); Nonda (Tulli dal 14' s.t.). All. Spalletti.
STANDARD LIEGI (4-4-2): Renard; Deflandre, Costa, Sarr,
Matias (Witsel dal 14' s.t.); Pelaic (Kovalenko dal 1'
s.t.), Gevaerts (Cuelho dal 14' s.t.), Dembele (Junior dal
14' s.t.), Jovanovic; Dafour, Rapaic. All. Boskamp.
ARBITRO: Girardi di San Donà di Piave. NOTE: spettatori
1.500 circa.
CASTELROTTO (Bolzano), 22
luglio 2006 - Dodici giorni di ritiro tra i boschi delle
Dolomiti son bastati alla Roma per fare polpette dello
Standard Liegi. I vicecampioni del Belgio, non un avversario
qualsiasi. E dire che cominceranno il campionato tra una
settimana. "Noi invece abbiamo più tempo - racconta
Spalletti alla fine dell'amichevole vinta 3-0 - eppure siamo
già sulla buona strada".
Mille persone sulle tribune del Druso di Bolzano
assistono all’amichevole che chiude il ritiro estivo della
Roma. Finisce tre a zero per i giallorossi, le reti tutte in
avvio di ripresa. In dieci minuti lo Standard è tramortito:
apre Cerci al 3’, piattone destro dopo slalom in area di
Mancini; al 9’ raddoppia Rosi che raccoglie il pallone
scagliato all’incrocio dei pali da Cerci. Al 16’ tris con
classico contropiede: Galloppa lancia Tulli, che scatta sul
filo del fuorigioco e brucia Renard in uscita.
Senza i nazionali (Kuffour e Cufrè rientreranno il
31, gli azzurri l’8 agosto) e priva degli infortunati Doni e
Mexes, è una Roma in versione "la meglio gioventù". Età
media sotto i 24 anni e tanti giovani in vetrina. Il
centrocampo già funziona: Aquilani e Faty nel primo tempo
sono padroni assoluti, Galloppa e Palermo nella ripresa
formano una coppia ben assortita. Alla fine del match, la
squadra è rientrata a Roma a bordo di un volo charter.
Riprenderà la preparazione a Trigoria mercoledì.
(Gazzetta.it)