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Serata "rimediata" a cavallo degli impegni
di lavoro. Roma troppo superiore all'avversario, peraltro demotivato. Pubblico superiore alle 5000 unità riportate dalla stampa. Buona prova della Curva Sud, anche se a tratti si è notata una certa confusione nei cori.Con il precipitare della temperatura la Curva si scalda con cori anti -Napoli e anti forze dell'ordine. Ho contato in tutto due esplosioni di petardi. Ogni gruppo espone micropezze dedicate ai propri diffidati, tra un po' credo che non basterà uno striscione tipo quello del Commando per contenerli tutti. Triestini autori di qualche coro... del tutto incomprensibile nei contenuti visto che non si pronunciava mai la parola Trieste o Triestina. Degna di nota comunque la loro presenza se si pensa che la loro è la città con meno giovani d'Italia. |
I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA (questi ultimi solo se meritano) |
GAZZETTA.IT ROMA, 29 novembre 2006 - La Roma si spiana la strada verso i quarti di finale di coppa Italia dopo soli 22': rasoterra di Virga dalla distanza; un colpo di biliardo che scheggia il palo interno e gonfia la rete. Cinque minuti dopo arriva il gol di Montella che insacca di testa alla sua maniera e fissa il 2-0 finale. Due modi per ribadire che il gioco offensivo è nell'anima della Roma di Luciano Spalletti; soprattutto la capacità di andare a rete sempre all'insegna dello spettacolo. Che sia al gran completo o in versione rimaneggiata. Quasi avesse inculcato nella mentalità della rosa, ma anche in alcuni elementi della Primavera, il gioco veloce e d'attacco. Con la Triestina i giallorossi avevano già vinto 2-1 nella gara di andata. Questa volta, con Montella, i giovani Defendi (per Chivu), Virga (per Taddei) e Vucinic, ancora lontano dalla sua migliore condizione, impiegano davvero poco per domare una pur volitiva Triestina che cerca di sfruttare i cali di ritmo della Roma per impensierire Curci prima con Ruopolo poi con Lima. Ma i padroni di casa con i consueti due-tre passaggi tagliano campo e tempi, arrivando davanti a Dei che deve superarsi per non trasformare la sfida alla Roma in un naufragio umiliante. Con il visto in mano, Spalletti all'inizio della ripresa toglie De Rossi per Marsili, mentre i giuliani propongono Bianco per Gorgone e falliscono con Marchini un gol a porta vuota. La sensazione è che la Roma non voglia infierire, dopo le critiche per il 7-0 al Catania in campionato. Basta e avanza la strepitosa azione di Mancini che penetra in area e poi solo davanti a Dei perde tempo, facendosi togliere la palla da Marchini. Oppure, quando i difensori si dimenticano di Rupolo che manca un gol fatto. L'accademia è scontata, ma i meccanismi sono perfetti, anche quando Mancini lascia il posto a Okaka e Vucinic a Perrotta. Unico neo l'assurda entrata di Mexes in pieno recupero su Azizou, costretto ad abbandonare in barella. La Roma ai quarti affronterà la vincente fra Parma e Napoli (1-0 per i campani nella gara di andata), in programma il 7 dicembre. |