gran bella trasferta oggi....partenza da
montecatini con un pulmino da 9 posti...sosta
autogrill pieno di romanisti...arriviamo al casello
e ci scortano fino al settore ospiti... ci
sistemiamo nella parte superiore
il tornello all'entrata gira a vuoto...ci
strappano i biglietti a mano...noi siamo entrati
tutti col biglietto di un altro settore...grande
capitano e ottima roma gliene famo 4 e tutti a
casa...standing ovation all'uscita di totti da parte
di tutto lo stadio..a fine partita ci tengono chiusi
dentro per quasi un ora...poi finalmente in
autostrada per tornare a casa...intanto becchiamoci
sto secondo posto poi all'inter ce pensiamo...daje
roma e adesso aspettiamo i bergamaschi...
Al di là del fatto che sul campo non c'è
stata partita, il primo pensiero va ai 70 ragazzi
trattenuti in Questura per una decisione ridicola e
assurda degli sbirri genovesi, visto che c'era un
ulteriore settore nella gradinata di fronte al
settore ospiti riservato ai Romanisti dove c'era
ancora posto. Un pò di buonsenso e si risolveva
tutto, tanto più che molti di noi sono entrati nel
settore ospiti con biglietti di altro settore, in
quanto i famigerati tornelli, tanto voluti dal
nostro amato Pisanu, erano DISATTIVATI!!!! Inoltre
c’erano Romanisti sparsi dovunque, pertanto bastava
prendere i nomi e far pagare un biglietto popolare,
visto che lo stadio non era certo esaurito!
VERGOGNA. Mi preme inoltre complimentarmi con la
tifoseria doriana, per la quale personalmente ho da
sempre un debole, grande tifo, colore, calore, ogni
partita una coreo, veramente un bello spettacolo, e
anche mentalità visto che noi si arriva come al
solito in ordine sperso e non è volato nemmeno un
ceffone. All'uscita (A PROPOSITO, TRATTENUTI 1 ORA E
20 MIN ALL'INTERNO DEL SETTORE, UNO SCANDALO DA
DENUNCIARE, SEQUESTRO DI PERSONA A TUTTI GLI
EFFETTI), moltissimi ragazzi a piedi verso i
parcheggi ospiti e cimitero, e anche all'arrivo
romani in ordine sparso, ma nulla: DORIANI, ONORE E
RISPETTO PER LA VOSTRA MENTALITA'. E poi, tutta la
Curva ad applaudire il supergol di Totti, e tutto lo
Stadio a d applaudire la sua uscita dal campo....che
dire, veramente uno spettacolo nello spettacolo.
Gente doriana, a voi tutta la mia personale
ammirazione e stima. NOI? voto 10.
Ciao Lorenzo sono xxxx un ragazzo abbonato
in Sud e fedele frequentatore del tuo sito dal 1999.
Ti scrivo per raccontarti quello che è
successo a me e altri 25 ragazzi domenica 26.11.2006
a Genova. Praticamente noi avevamo viaggiato sul
treno che partiva alle 07.46 da Ostiense, arriviamo
a Genova Brignole alle 13.00 ca. Tra di noi c'era
chi aveva il biglietto dello stadio e chi
no (io no). Ad attenderci alla stazione erano stati
predisposti degli autobus di linea. Saliamo sugli
autobus e dopo qualche minuto la sorpresa: invece
dello stadio vediamo davanti a noi l'edificio della
questura di Genova. Dopo essere
stati identificati tutti dichiarando il
proprio nome, cognome e data di nascita davanti alla
telecamera preparano un autobus per quelli che
avevano il biglietto mentre in 25 che ne
eravamo privi veniamo trattenuti in questura fino al
termine della partita. A parte la rosicata per
essermi perso una delle + belle partite della Roma
mi chiedo e tichiedo una cosa: ma se vogliamo dire
che può essere giusto nn farmi entrare allo stadio
perchè non ho il biglietto, ma alla fine perchè
invece di andare dove mi pare a me oppure di
riportarci al treno mi trattengono in questura? Che
turbativa potevo creare all'ordine pubblico? Che
reato ho commesso per essere privato di una
libertà
costituzionale come quella del libero
spostamento su suolo dell stato?In ultima analisi
Lorenzo volevo chiederti ma secondo te rischio
la
diffida? Non voglio scroccarti una
consulenza legale a buffo, però te lo chiedo perchè
so che in materia sei un guru. Bella Lorè e
sempre
forza Roma!
Beh, certamente non è giusto privare della
libertà di circolazione (neanche a livello
preventivo) una persona solo perché tifoso della
Roma senza biglietto: fino a prova contraria, senza
biglietto non mi si fa vedere la partita ma non mi
si impedisce di andare dove mi pare.E' quindi
indiscutibile che quanto fatto dalla Questura di
Genova forzi decisamente la legge, ma è anche
vero che - sapendo come vanno le cose - bisogna
essere più prudenti: se si vuole andare a mangiare
gli spaghetti alle vongole a Genova proprio in
occasione di Sampdoria/Roma, bisogna prendere un
treno diverso da quello dei tifosi oppure scendere
prima oppure ancora andare in incognito in giacca e
cravatta. La diffida, ovviamente non la si rischia
perché non è stato commesso (da te) alcun reato.
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I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
(questi
ultimi solo se meritano)
Daniele
De Rossi primo tra gli umani. Totti a parte - perché
il Totti di Genova non può rientrare in nessuna
graduatoria di rendimento - è stato assolutamente il
migliore in campo dei giallorossi. Un giocatore a
tutto campo, capace di inventare nella metà campo
avversaria (vedi il passaggio per Mancini nel primo
tempo) e decisivo in quella giallorossa (da applausi
il
salvataggio sulla linea, con Doni battuto). E sì che
prima della partita aveva anche qualche linea di
febbre. Un De Rossi leader, insomma, in campo ma anche
fuori con alcune dichiarazioni da capitano vero (era
lui
che a
fine partita aveva la fascia al braccio lasciatagli in
eredità da Totti e Panucci). Messaggi d'amore (e di
scuse) verso i tifosi
giallorossi.
«A fine partita andiamo
sempre a salutare i nostri tifosi, è giusto perché
anche qui a Genova erano tantissimi. Mi dispiace per
quello che è successo in Ucraina, quando non siamo
andati a salutarli dopo la gara. E' stata una
mancanza nostra. Erano un centinaio e considerando
dove siamo andati a giocare erano tantissimi. Ci ho
ripensato dopo la partita ed è dispiaciuto molto a
me, ma anche agli altri compagni». Non solo De
Rossi,
ma tutta la Roma sta attraversando un grande momento.
«A parte la partita di
Donetsk, è un periodo in cui ci va tutto bene. E' un
momento d'oro per tutti, ci riesce tutto facile
perché giochiamo sereni». Un De
Rossi
veramente completo, a tutto campo, che svolge
altrettanto bene sia la fase difensiva e sia quella
offensiva. «Faccio
quello che mi dice l'allenatore, è anche un po' di
farina del mio sacco ma fondamentalmente faccio
quello che mi chiede il tecnico. C'è sempre da fare
un discorso di squadra, di organizzazione, di
concretezza ritrovata che avevamo un po'
perso
dopo le gare con Chievo e Ascoli che sono gli unici
intoppi di una stagione che sta andando molto bene.
E adesso i risultati si vedono, facciamo un bel
calcio, ci divertiamo ed i nostri avversari se ne
accorgono». Sabato
mattina si è infortunato il suo "gemello", Alberto
Aquilani. «E' un
peccato. Purtroppo è sempre così, nei momenti
migliori, quando vorresti che le cose continuassero
ad andare lisce succedono queste cose. Lui però è
giovane ed a 22 anni un infortunio di due mesi non
può
spaventarlo.
Dispiace,
anche perché con l'infortunio di Faty siamo in pochi
a centrocampo, comunque tutti noi gli facciamo tanti
auguri per una pronta guarigione».
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GAZZETTA.IT
GENOVA, 26 novembre 2006 - Undici gol in
due partite. Che cosa dire ancora? Con l'ennesima
prova spettacolare i giallorossi piantano la loro
bandiera anche a Marassi, da dove escono con un 4-2
eloquente (guarda la sintesi). Inter e Palermo sono
avvertiti.
Roma, ovvero come chiudere le partite dopo
soli 45 minuti di gioco. Reduce dal festival del gol
al Catania, i giallorossi si dilettano anche a
Genova dove annichiliscono la Sampdoria andando al
riposo con un 3-1 . Al di là della consistenza dei
blucerchiati, è netta la sensazione che contro i
giallorossi ci sia poco da fare. Archiviata la
serataccia di Donetsk, la squadra di Spalletti
viaggia a pieni giri e grazie a una prestazione
molto più razionale che istintiva spegne gli ardori
di una Samp toccata nel vivo da una contestazione
della tfoseria. Non è il caso di puntare troppo il
dito indice sui liguri che giocano la loro onesta
partita, mostrando però i soliti limiti in difesa,
poco coperta da un centrocampo dove Delvecchio
all'ultimo istante viene preferito a Franceschini.
Già la partenza della Roma è fulminante
con il gran bolide di Pizarro deviato da Berti e le
due occasioni sciupate da Totti. Ma il capitano non
perdona, quando De Rossi gli spiana la strada con
una verticalizzazione: falcate ampie e diagonale
senza scampo per Berti. L'urlo di Novellino scuote
la Liguria e la Samp reagisce immediatamente con
Volpi: fendente angolato su cui Doni interviene
goffamente e inutilmente. Ma è solo fumo negli
occhi. La Roma gonfia il petto e con un uno-due
micidiale stende la Samp. Prima con Perrotta che
fulmina Berti da fuori area, poi con Panucci (ci ha
preso gusto dopo la doppietta al Catania) che
raccoglie l'assist di Totti e affonda da due passi.
Con uno, al massimo due tocchi la Roma
spadroneggia. E non fa paura nemmeno Flachi che ha
preso il posto di Quagliarella, vittima di un
problema muscolare. Reduce dalla squalifica,
l'attaccante nulla può contro la difesa di
Spalletti, dove Chivu e Merxes sbarrano la porta.
L'ingresso di Oliveira per Delvecchio aggiunge un
po' di pepe alla sfida, soprattutto per quel suo
colpo di testa respinto sulla linea da De Rossi, il
baluardo della Roma, il giocatore che fa la
differenza, che dispensa palloni, difende, propone:
strepitoso. L'ingresso di Oliviera e poi quello di
Bazzani per Bonazzoli non sono comunque sufficienti
per contrastare una Roma che quando vuole fa quel
che vuole, fallendo a più riprese il quarto gol.
Il predestinato per la quarta segnatura è
Totti che inventa qualcosa di travolgente e
impossibile. Il 4-1 firmato dal capitano, un
diagonale sinistro al volo da posizione proibita, è
da spedire in busta chiusa a Ronaldinho. Sicuri che
la reazione del brasiliano sarà identica a quella di
Marassi: tutti in piedi ad applaudire. La standing
ovation è universale quando il capitano lascia il
posto a Montella a cui si unisce Rosi che rileva
Perrotta. La Samp accorcia su rigore con Flachi e
alla fine il 4-2 non fa una piega. Incredibile, se
si pensa che i giallorossi, senza una punta di
ruolo, sono andati in gol più di tutti: 30 volte. La
Samp? Il rischio è quello della caduta libera.
"Giocatori iniziate a giocare, mister basta
chiaccherare, società basta stare a guardare",
recitava uno striscione a inizio gara. La protesta
non ha colpito al cuore.
GENOVA - La Roma vince ancora in modo
netto, dimentica la serataccia di Donetsk e continua
la sua rincorsa alla vetta della classifica. A
Genova si vedono una grande Roma per 80', un grande
Totti autore di una doppietta (bellissimo il secondo
gol: tutto il pubblico lo ha applaudito), un ottimo
De Rossi onnipresente. La Sampdoria perde la partita
nel primo tempo, quando la sua difesa crolla sugli
assalti continui dei giallorossi.
La squadra di Novellino ha solo un lampo
subito dopo il primo gol di Totti: Volpi fulmina da
fuori area Doni. Ma poi i giallorossi riprendono a
dominare e a segnare: Perrotta, Panucci. La Roma
sbaglia solo negli ultimi minuti, quando subisce il
secondo gol (su rigore inesistente) da Flachi e poi
rischia di farsi fischiare un altro rigore (che
c'era) per una sciocchezza di Mexes.
Novellino recupera Flachi, tornato
disponibile (discreto, è partito dalla panchina),
mentre Terlizzi e Pieri rimangono in infermeria e la
Samp ha problemi in difesa; a centrocampo Delvecchio
preferito a Franceschini, non è all'altezza.
Spalletti, privo degli infortunati Aquilani,
Tonetto, Ferrari ecc. deve fare affidamento su
alcuni giovanissimi per la panchina.
I giallorossi non vincevano a Marassi dal
1997 e stavolta va benissimo. E il bottino di gol
della Roma arriva a 30, con 11 segnati nelle ultime
due partite.
Nel primo tempo la squadra di Novellino
non riesce a contenere la girandola di azioni
giallorosse, specialmente sul fianco sinistro, dove
gli uomini di Spalletti insistono con gli
inserimenti di Totti (scatenato) e Perrotta, mentre
dall'altra parte si fanno vedere Panucci e Mancini.
De Rossi e Pizarro fanno breccia centralmente.
Proprio De Rossi lancia Totti sulla destra
al 13' e il capitano giallorosso scatta nel deserto
doriano, battendo Berti nell'angolo più lontano,
rasoterra.
Un lampo di Volpi subito riporta la
situazione sul pari: il capitano blucerchiato
approfitta di una brutta respinta di Mexes, quasi un
assist al limite, e mette alla destra di Doni.
Al 32' la Roma torna in vantaggio: su
calcio d'angolo Pizarro a Perrotta che da fuori area
supera Berti sulla sua destra. Meritato vantaggio e
replica blucerchiata: Flachi (subentrato
all'infortunato Quagliarella) serve Bonazzoli che in
tuffo di testa ha messo fuori.
Dall'altra parte i giallorossi continuano
a imperversare e la Samp ad arretrare. Al 44', il
terzo gol: Pizarro apre su Totti a sinistra,
traversone, velo di De Rossi e tocco vincente di
Panucci da due passi. Samp in ginocchio, giallorossi
dilaganti.
Nella ripresa, a ritmi più blandi, la Roma
continua a giocare e Totti al 28' segna un eurogol
da posizione angolata: lungo lancio di Cassetti e
sciabolata di sinistro del capitano giallorosso sul
secondo palo. Tutto lo stadio applaude il capitano
giallorosso.
Nel finale poi i ragazzi di Spalletti
mollano un po': la Samp prima sfiora il gol con
Flachi che poi segna su un rigore (al 47')
"generoso" fischiato da Ayroldi per un intervento
normale di Cassetti sullo stesso Flachi.
Poco dopo l'arbitro Ayroldi non ha il
coraggio di concedere un altro penalty ai doriani,
quando Mexes "cintura" da tergo Bazzani,
trascinandolo a terra. |