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- 200 nel settore, di cui 50 dei clubs e gli
altri tutti ultras (seppur in un’accezione "larga" del
termine). Da segnalare una comitiva di 6-7 ragazzi
sloveni discretamente “seri” e tifosi della Roma
(avevano tutti maglie della roma e/o materiale di
curva) nonché qualche ragazzo della Dinamo Zagabria in
amichevole visita.
- A differenza di 3 anni fa stavolta non ci
sono comitati di accoglienza o visite di cortesia, ma
tra i presenti nessuno le rimpiange. La conseguenza è
che, com’è giusto che sia per qualsiasi tifoseria che
ti accoglie con le insegne dei propri amici
biancocelesti, questa volta i cori offensivi sono
numerosissimi e continui, soprattutto da parte
giallorossa. Pietoso lo stato della Tribuna Ultras
(perché chiamarla curva se il 90% è seduto?).
- Il nostro tifo è discreto ma non
eccezionale. Buona invece la resa “audiovisiva” ,
nobilitata da 6-7 torce a inizio gara e qualcun’altra
ai gol, molte bandiere, molti striscioni, 3 bomboni.
Rosella paga le multe? A lei lo stato ha spalmato i
debiti di famiglia, a mio padre e ai vostri no.
- I più “bravi” tra i presenti
dimostrano mentalità svuotando il settore alla notizia
di un ragazzo fermato per una modica quantità di droga
leggera (in una regione dove tutti i paganti di ieri
allo stadio hanno perso almeno un parente a causa
dell’alcool), Ma dimostrano anche saggezza nel
decidere di non accettare la provocazione del
dirigente del famigerato nucleo padovano della Celere.
Questi campioni di (censura), dagli anni ’70 ad oggi i più (censura),
non mancano occasione per dimostrarsi l’Elite della (censura).
Ancora non avevo mai visto un dirigente, provocando
verbalmente, accennare una sorta di “carica a due”;
lui e un povero cristo armato di telecamera, avanzano
mentre il dirigente incita il suo operatore: “dai dai
riprendili” “qual è il problema ragazzi? E tu
dai...riprendilii” “E daiiii…riprendiliiiii”. E dai
commissà, RIPRENDITI.
Un Grazie a quel bravo ragazzo talentuoso
che mi ha dato una “mano”. D’altronde in questo senso
con lui la Natura è stata assai generosa.
La Teppa Unita fa paura. |
I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
(questi
ultimi solo se meritano)
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DATASPORT
(AGM-DS) - Trieste, 8 novembre - Due gol di
Montella abbattono la Triestina in trasferta: la Roma
vince negli ottavi di Coppa Italia per 2-1. Il
risultato si sblocca al 44`. Montella e Vucinic
duettano splendidamente ma la conclusione viene parata
dall`estremo difensore della Triestina Dei, uscito con
i piedi. Ma la sfera resta la` in una mischia
all`altezza del dischetto di rigore. A questo punto,
pero`, arriva Montella che di sinistro la infila per
l`1-0. Il secondo tempo inizia come si era chiuso il
primo, e il protagonista e` sempre l`aeroplanino.
Mancini crossa con precisione chirurgica dalla
sinistra, e Montella di testa fissa il risultato
sull`2-0. Ma la Triestina non ci sta a perdere, e
continua a giocare. Alla fine, gli sforzi della
squadra di casa vengono premiati da Rossetti, che dopo
una combinazione con Graffiedi conclude in spaccata di
destro. La palla si infila ed e` il 2-1 finale. I
giallorossi di Spalletti hanno quindi ipotecato il
passaggio del turno, anche se la disattenzione
difensiva potrebbe pesare sulla gara di ritorno.
IL MESSAGGERO
TRIESTE - Non chiamiamole riserve quelle che
spingono la Roma verso i quarti di Coppa Italia: due a
uno a Trieste con doppietta di Montella. Il successo è
merito di chi spesso resta in panchina, a cominciare
dal piccolo centravanti, nell’occasione anche
capitano. Bravo anche Curci nel finale. E
nell’atteggiamento in campo, tutto il gruppo
giallorosso conferma di voler restare in corsa su tre
fronti.
In partenza, per questa gara d’andata degli
ottavi contro la Triestina, Spalletti rinuncia a sette
titolari della partita di domenica sera contro la
Fiorentina, pensando all’anticipo di sabato con il
Milan. In panchina siede Chivu, per lui staffetta dopo
l’intervallo con Mexes, e a casa restano Doni,
Panucci, Tonetto, lo squalificato Pizarro, Perrotta e
Totti. Ma chi affianca Mexes, De Rossi, Taddei e
Mancini si comporta da titolare. La squadra c’è nello
spirito, nel comportamento e nel gioco. E dai primi
dieci minuti, tre occasioni in sequenza, si capisce
che la Roma non snobba la Coppa Italia. Il
quattro-due-tre-uno giallorosso è decisamente
offensivo. Montella fa il centravanti, le ali sono
Mancini a destra e Vucinic a sinistra, Taddei parte
trequartista e se capita si scambia la posizione con
il connazionale. Montella, su inviti di Vucinic e
Taddei, sbaglia due gol: liscia di sinistro e tocca
male in scivolata ancora con il suo piede preferito.
Di testa Aquilani, su torre di Vucinic dopo cross di
Cassetti, conclude centralmente e Dei può bloccare.
La Triestina, quattordicesima in serie B,
con un quattro-uno-quattro-uno cerca di rischiare il
meno possibile. Agostinelli ha la metà dei titolari in
panchina e si affida alle ripartenze di Kalambay, con
Rosi inizialmente in difficoltà, e Groppi,
appoggiandosi sul rapido centravanti, Eliakwu,
nigeriano che fece una breve esperienza, due
settimane, anche a Trigoria.
Vucinic è ispirato. Preciso e ordinato come
esterno, efficace in rifinitura, suo un gran numero in
slalom, in un fazzoletto, su tre avversari e
pennellata sul secondo palo ignorata da Montella e
Mancini che si accentrano entrambi. Il montenegrino
conclude due volte da fuori di destro, senza però
angolare, e in acrobazia di sinistro, reattivo Dei,
prima del vantaggio giallorosso con Montella al
quarantaquattresimo. Mancini, da destra, chiama al
tiro Taddei che invece appoggia al centro di piatto:
deviazione di Briano e sinistro vincente e lesto di
Montella, appostato in mezzo all’area.
La ripresa inizia proprio come si era chiusa
la prima parte. La Roma raddoppia, sempre con Montella
al quarto e ipotecando la qualificazione. Corner corto
di Mancini per Aquilani che restituisce al compagno:
cross del brasiliano sul secondo palo e colpo di testa
facile facile del centravanti. Montella segna anche la
terza rete, pallonetto delizioso, ma Banti annulla su
segnalazione errata del collaboratore Giachero che non
si accorge che la palla arriva all’attaccante
giallorosso da Kyriazis. L’azione non incide tanto sul
risultato quanto sui piani di Spalletti. Salta il turn
over in corsa: si blocca Vucinic, problema al
polpaccio sinistro (accenno di crampi, niente di
grave) dopo un’ora, e il tecnico non può più fare
uscire Taddei, come segnalato dalla lavagna luminosa
del quarto uomo Peruzzo. Entra Marsili ed esce il
montenegrino. A seguire, fuori pure Mancini, e non De
Rossi come avrebbe voluto Spalletti: con l’imprevisto
a Vucinic, a tre giorni dalla sfida con il Milan, il
brasiliano è da preservare. Spazio, dunque, a Virga.
La Roma rallenta e Agostinelli ne approfitta
inserendo, dopo Graffiedi, altri due titolari,
Allegretti, efficace e concreto, e Piovaccari. La
Triestina è più vivace e al trentatreesimo Rossetti,
anticipando in scivolata Cassetti che si fa un bel
sonno, supera Curci con un tocco di destro. Graffiedi
e Piovaccari, prima del recupero, falliscono una
chance a testa per il pari, sul secondo, prima della
ribattuta a lato, è decisivo Curci, bravissimo dubito
dopo anche su un altro destro di Graffiedi, deviato in
angolo. |