(Il Messaggero)
VALENCIA
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Subito Totti. Dal primo minuto. Torna in campo dopo la
finale del Mondiale a Berlino. Insieme con lui De Rossi. Lo
scenario è già da Champions League, lo stadio è il Mestalla,
l’avversario è il Valencia del neodiesse Amedeo Carboni,
vecchia conoscenza della Roma. Si assegna il trofeo Naranja
e lo vince la squadra di casa (2-0). Prima del fischio
d’inizio, un premio speciale a Carboni. Emozionatissimo.
Festa? Macché. L’atmosfera in campo non è proprio
amichevole: la Roma torna a casa con una sconfitta (la terza
in all’estreo in questo precampionato), con tre ammoniti e
due espulsi. Ma andiamo con ordine. Spalletti lascia
Perrotta inizialmente in panchina. Totti fa il trequartista,
davanti a lui c’è Mido. Mancini sta a sinistra, Rosi a
destra, in mezzo De Rossi e Aquilani; difesa composta da
Cassetti, Panucci, Chivu e Tonetto. Nel Valencia, da
segnalare tra gli altri la presenza di Emiliano Moretti, più
Morientes e Villa, che ben si è comportato nell’ultimo
Mondiale. Proprio l’ex Real Madrid va vicino al gol dopo
dieci minuti di gioco: il suo tiro finisce fuori di poco. E’
bravo Doni, qualche minuto dopo su tiro di Silva, a deviare
in angolo. La Roma, però, non gioca male, ma si vede che è
indietro rispetto al Valencia sul piano della condizione
atletica e, alla lunga, paga. I giallorossi a sprazzi sanno
rendersi pericolosi, specialmente nelle ripartenze. Funziona
bene l’intesa Totti-Mancini: proprio il brasiliano (che ha
fatto impazzire Curro Torres) si fa vivo in un paio di
occasioni, imbeccato magistralmente dal capitano. Mancini
però sbaglia le conclusioni sotto porta. Totti gioca al
piccolo trotto, il piede però funziona molto bene, però. Il
Mestalla è stato teatro di una sua doppietta in Champions
League tre anni fa. Francesco subisce subito due falli mica
male e poco dopo reagisce entrando a gamba tesa su Vicente:
ammonito. Come lui, Aquilani, per un fallo da dietro su
Marchena. Sul finire del primo tempo, rete del Valencia:
Silva sfrutta un cross preciso di Villa e batte Doni con un
sinistro morbido al volo. La partita poi, si accende: Rosi
entra da dietro su Vicente. Espulso (decisione esagerata,
però) l’esterno giallorosso, con conseguente accenno di
rissa. Presto sedato. L’arbitro Ibanez non è in serata e si
vede. Nella ripresa, esce Totti ed entra Perrotta (ammonito
dopo pochi minuti), Curci prende il posto di Doni. De Rossi
resta in campo per una ventina di minuti e fa quello che può
visti i pochi giorni di preparazione. La squadra di
Spalletti prova a mettere in parità le sorti dell’incontro:
ci prova Aquilani con una botta da fuori su sponda di Mido.
L’egiziano si muove molto ma non tira mai in porta. Poi,
escono De Rossi, Aquilani e Chivu: in campo Faty, Alvarez e
Ferrari. Ma cambia poco. Perrotta viene di nuovo ammonito:
stavolta per una gomitata (molto presunta) su Albelda. E
quindi anche lui lascia il campo. Roma in nove, dunque. La
partita è virtualmente finita. Il Valencia raddopia nel
finale con Albelda, che beffa di testa l’appena entrato (al
posto di Tonetto) Cufrè. Roma da rivedere, insomma. Anche se
a sprazzi s’è visto qualcosa di buono. Mancini uno dei
migliori, già in forma. Come non lo è stato l’arbitro.
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(1745 kb) I gol del Valencia |