Troppi sono ancora i ragazzi che, come Gabriele, vengono uccisi nelle strade e negli stadi, spesso senza alcun clamore e soprattutto ancora senza giustizia. Oggi insieme al Signor Sandri e a Gabriele, insieme a sua madre a e suo fratello Cristiano, NOI TIFEREMO GIUSTIZIA. E ricorderemo Gabriele vivendo il derby come avrebbe fatto lui: un ragazzo assassinato da una campagna mediatica durata nove mesi, cioè quelli trascorsi tra la morte “misteriosa” di Filippo Raciti (per la quale si è subito “trovato” un colpevole, scarcerato da innocente dopo un anno) e quella per niente misteriosa di Gabriele (per la quale si è cercato e si continua a cercare di inquinare le prove). Nove mesi di feroce campagna anti-ultras, strumentalmente condotta dai padroni del calcio, della politica, dell’informazione (spesso coincidenti tra loro). Una campagna dissennata che ha “armato” emotivamente la mano di chi lo ha ucciso. Oggi ricordiamo, in un giorno che dev’essere anche di festa, un ragazzo assassinato dallo stesso Sistema che ha ucciso, non si sa ancora come, l’agente Raciti. Ricordiamo un ragazzo la cui memoria si tenta quotidianamente di infangare a mezzo-stampa, ma che vive e vivrà sempre per centinaia di migliaia di ragazzi e genitori che chiedono giustizia per lui in ogni angolo d’Europa. Con Gabriele e la sua famiglia nel cuore. Al fianco dei ragazzi detenuti e diffidati dopo l’11 Novembre. NOI OLTRE L’INGIUSTIZIA! - GLI AMICI DI GABRIELE - |
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ciao
lorenzo...
torno adesso dal derby della follia... peccato,poteva essere una notte di magia! arrivo in distinti sud con 3 ''desperados'' una ''ceres'' e un ''bracardi al limone''...nel mio fegato spappolato! la roma perde,ma la sud esce vincitrice. troppo bello vedere la nord con la ''cerniera''di stuart(come c...zo si scrive??!) e la sud che straripava di gente...non c'era piu' posto neanche per uno spillo...tanto meno per le tutine gialle!!! dobbiamo essere orgogliosi di questa sud. usciamo perdenti,ma a testa alta. curva sud ole'! imm Dear Lorenzo..siamo alle solite.Penso che la partita stasera l' abbiamo persa dapprima sugli spalti con la gente troppo impegnata a fare altro e poco a cantare nonostante i ripetuti scossoni dei ragazzi che hanno fatto di tutto per trascinare la curva. Questa volta non dobbiamo prendercela con le nuove "normative" antitifo che penalizzano peraltro entrambe le tifoserie ma solo con noi stessi perche' credo che una curva compatta si possa avere lo stesso. A me da bambino hanno insegnato che la sud e' luogo dove la partita neanche si guarda dove si canta, si gioisce, si esplode...ora penso che chi entra in curva per la prima volta non sa nemmeno a cosa va incontro,gente che viene per dire solo ci sono stato e quanto so forte.Tu dirai ma sta gente c' è sempre stata e hai ragione ma almeno prima vincevamo sugli spalti a mani basse e ora per fare un coro decente ci vuole sempre un calcio d' angolo..Lore' se dovemo da na svegliata..scusa per lo sfogo per fortuna alleviato dalla foto delle chiappe de quella moracciona...mo se spiega perchè stai in tribuna!:) Grazie per lo spazio che ci offri.Gianluca ciao lorenzo, grazie per lo spazio, oggi e' stato il derby di gabbo, ultras senza colore. qualcuno e' sicuramente arrossito, l'italia ricomincia da noi. oltre ogni repressione, go ultras. g london ciao lorè... ieri buona sud che ha continuato ad incitare la squadra fino alla fine al dillà del risultato... il problema è che,specialmente nella parte alta,in molti guardano la partita e non cantano... la sud è fatta pe canta,per incitare la squadra sino all'ultimo...no pe vede la partita e sta zitti! se non ve va de canta annatevene in un altro settore... comunque l'atmosfera del derby di ieri ha dimostrato ancora una volta la stupidità delle "nuove" leggi,che hanno portato via colore,calore,e la giusta goliardia presente nei derby di qualche anno fà... un ultima cosa per favore non chiamatelo più,come si è sentito da tutte le parti,derby della pace... quello di ieri è e rimarra il derby del ricordo... GABRIELE UNO DI NOI... GIUSTIZIA PER GABRIELE E FEDERICO!!! un abraccio daniele. |
I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA |
GAZZETTA.IT
ROMA, 19 marzo 2008 - Ventiquattro punti di differenza in classifica, non in campo. La Lazio vince meritatamente il derby 3-2, stesso punteggio con il quale si era imposta la Roma all'andata. Segnano Pandev, Rocchi su rigore e Behrami a tempo scaduto, quando ormai i giallorossi credevano nel pari agguantato con Perrotta. Invece Spalletti e i suoi scivolano a -7 dall'Inter e il digiuno di Totti s'allunga (dura dal 9 novembre 2003). Troppa la libertà concessa al tridente biancoceleste, intuizione di Delio Rossi che in poche giornate ha riportato la Lazio in zona Uefa. E pensare che la Roma era addirittura passata in vantaggio. CHE GOLLONZO - Quello che accade alla mezz'ora ha dell'incredibile: i giallorossi sono in attacco, Vucinic cerca la profondità ma Behrami è attento e rinvia. Il caso, però, vuole che il pallone sbatta sulla spalla di Taddei e torni indietro, oltre Ballotta, in rete. Sull'Olimpico, per un attimo, cala il silenzio. Perché fin qui, e anche dopo, è solo Lazio, ben disposta dietro e imprevedibile davanti col suo tridente. Kolarov, schierato al posto di Radu, è un attaccante aggiunto ed è sfortunato quando al 7' Doni alza sulla traversa la sua punizione dalla trequarti. Ci provano anche Bianchi e Rocchi, ma Mexes e Juan fanno buona guardia. Nella Roma non va l'intesa tra la mediana e Perrotta che dovrebbe assistere Totti, così anche il capitano giallorosso non si vede. E la Lazio pareggia: splendida l'azione di prima Rocchi-Kolarov e cross al centro deviato da Doni su piedi di Pandev che non sbaglia (44'). BOTTA E RISPOSTA - Spalletti riporta l'ordine e nella ripresa è un'altra Roma anche se va subito sotto: Juan è in ritardo su Bianchi e lo atterra, è giusto il rigore realizzato da Rocchi al 13'. Pochi istanti prima, un palo esterno di Kolarov su punizione. I giallorossi non ci stanno: segna Totti ma è in fuorigioco, poi il capitano offre a Perrotta l'assist per il pari, che arriva al 17': 2-2. Spettacolo in campo, e panchine che si marcano stretto: fuori Taddei e dentro Giuly, fuori De Silvestri e Bianchi per Mutarelli e Mauri. Al 37' Totti ha nei piedi la palla del k.o. ma anziché servire Vucinic s'intestardisce nel dribbling e perde palla. Spalletti si gioca anche la carta Mancini ma è la Lazio a tornare in vantaggio a tempo scaduto: Mauri per Behrami, tiro potente e corsa sotto la curva. Finisce 3-2 come all'andata, ma stavolta l'Olimpico è biancoceleste. |