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Lorenzo
Trasferta lunga ed intensa la mia, parto venerdì notte con l'espresso diretto ad Alessandria, vado da un amico con il quale mi sposterò a Milano la domenica mattina. Arriviamo nel capoluogo lombardo verso le 11.30, ce la prendiamo con molta calma e parcheggiamo fra qualche bestemmia (10 euri) verso 12.30... Siamo tra i primi, verso le 13 cominciano a farci entrare, per la prima volta da quando c'è questa utilissima legge mi controllano il documento, dopo tre o quattro controlli siamo all'interno. rampa infinita per accedere al terzo anello verde, lontano da tutto e da tutti in uno stadio ancora deserto. Verso le 14 il nostro settore comincia a prendere forma e colore, cominciamo a farci sentire e i rossoneri ci fischiano un po'... Ore 15. Si inizia a fare sul serio, siamo pochi, ma belli compatti facciamo la nostra solita figura, primo tempo da brividi, e i nostri ci ripagano con una grande prestazione. Inizio secondo tempo siamo più discontinui, il Milan comincia a giochicchiare ed anche lassù, nel terzo anello, si comincia a pensare alla solita Roma, bella ma poco concreta. Metà secondo tempo: Cicinho scende sulla destra mette in mezzo e Mirko insacca... L'apoteosi, due o tre minuti di follia collettiva, ma quella follia dolce, quella che ancora mi spinge a 30 anni a farmi milleduecento km per provarla, il lato sano del calcio... Passano i minuti e siamo sempre più padroni del campo e dello stadio intero... Minuto 34: Rigore! Daje Danieli' incarcajela! ero sicuro cazzo che l'avrebbe fatto! E invece no, un cazzo di cucchiaio, la cosa più stupida fatta dal giocatore che credevo fra i più intelligenti della serie A, m'ha deluso cazzo, da lui non me l'aspettavo... ci rimango male, ma giusto il tempo di riprendermi e giù con la poca poca voce rimasta fino alla vittoria!!!!! E' fatta! Ancora una volta si esce vittoriosi dal Meazza, se penso a quante lacrime amare ho versato qua dentro... Grazie Roma e grazie CURVA SUD "Ciao Lorè, sono apo di modena,è la seconda volta che ti scrivo..Il mio racconto è impreziosito da una chicca che mi è capitata a fine partita, in ogni caso avevo già deciso di scriverti comunque,perchè nella trasferta di milano c'era qualcosa che non mi tornava fin dall'inizio.. Ho visto che ti hanno già scritto in merito alla questione dei biglietti del settore ospiti..ma non era vietatissimo venderli il giorno della partita?non era addirittura proibito andare a milano senza biglietto?Proseguiamo.Io avevo un biglietto di 1°anello verde e come sempre,all'entrata del settore ospiti,ho chiesto a stewards e fdo di poter entrare lì per ragioni di sicurezza(avevo ovviamente anche la sciarpa al collo),ma a differenza degli altri anni non c'è stato verso di entrare.Naturalmente non mi sono arreso così facilmente:sono entrato dal cancello del 1°anello e, una volta dentro,non è stato troppo difficile convincere uno steward ad aprirmi le transenne di ferro per farmi passare in tutta comodità nel settore ospiti..per lo più senza che nessuno mi avesse perquisito(avevo anche uno zaino piuttosto ingombrante!)..pensa la demenzialità!!Della partita non dico nulla, anche perchè quando si espugna mediolanum non c'è niente da dire,solo da godere!Ma il bello arriva a fine partita.Dopo aver atteso come al solito circa 50'all'interno dello stadio e circa altri 20'nell'autobus, finalmente veniamo scortati a sirene spiegate alla stazione.In tanti anni di trasferte non avevo mai visto una cosa del genere:una volta arrivati a milano centrale le fdo ci hanno circondati e ci tenevano isolati in un angolo dell'atrio della stazione.E qui viene il bello:in tutta onestà io,non avrei mai creduto di cadere in uno di quegli episodi in cui le fdo si rendono protagonisti.Non l'avrei mai creduto non perchè io pensi che sono solo gli ultras(per i quali,tra l'altro, nutro una grande stima)ad avere casini,ma per il semplice fatto che io sono un cane sciolto,vado sempre(se non in rarissimi casi)in trasferta da solo e quindi pensavo che l'attenzione delle fdo si concentrasse di più sui grupppi organizzati.E invece non è stato così.Siccome in stazione ci tenevano fermi per aspettare la partenza del treno per ROMA io sono andato da un poliziotto per dirgli che non dovevo prendere quel treno,bensì quello per modena.Questo mi fa passare dal responsabile del servizio d'ordine che,dopo avermi tornato a chiedere se dovevo andare a modena,mi fa passare il cordone di polizia per permettermi di fare il biglietto da un impiegato delle fs che ci era venuto incontro per evitare di farci avere contatto anche con le biglietterie(!).Ma mentre stavo per fare il biglietto il responsabile del servizio d'ordine cambia improvvisamente idea e vuole farmi tornare al di là del cordone di polizia dicendomi che il biglietto me lo avrebbero fatto loro (cioè: me lo avrebbero fatto dei poliziotti???!!!!!).Io,che già avevo un brutto ricordo della trasferta di firenze di settembre(lì le fdo, raccontandomi un mare di cazzate,mi avevano fatto perdere l'ultimo treno per modena),non volendo perdere tempo,rispondo che lo stavo già facendo dall'impiegato,lui s'incazza e mi trascina giù per le scale tirandomi per lo zaino e comincia ad urlarmi in faccia dicendomi:"mi prendi per il culo?""devi fare quello che ti dico se no in treno non ti ci mando e ti teniamo qua,hai capito?"Al che io rispondo:"Non credo.." Non l'avessi mai detto:chiama due celerini che mi prendono ciascuno per un braccio (come un criminale)e, dopo avermi fatto attraversare tutta la stazione,mi fanno entrare nell'ufficio della polizia.Lì per un attimo ho temuto il peggio perchè appena entrato uno dei due ha spinto contro di me la scrivania ed entrambi continuavano a ripetermi che ero capitato male,dopo di che hanno iniziato a perquisirmi facendomi togliere felpa,maglietta,calze e scarpe e hanno ovviamente controllato se avevo dei precedenti.Nel mentre mi sfottevano nel loro accento campano dicendomi che avrei dovuto aspettare per molto tempo..Dimmi comunque cosa centra tutto questo con il dialogo che avevo avuto con il loro superiore..che per di più non mi sembra di avere oltraggiato.La cosa più triste (e qui mi hanno davvero fatto pena)è che prima di lasciarmi andare mi hanno chiesto cos'era successo per farmi portare lì, perchè loro davvero non sapevano neanche che avessi parlato con il responsabile del servizio d'ordine..queste sono le cose che ti fanno capire ancora di più che l'unica certezza che si meritano è..domenicatutti a empoli! a presto, apo. AVANTI CURVA SUD!". |
I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA |
GAZZETTA.IT
MILANO, 28 ottobre 2007 - Mirko Vucinic al 27' della ripresa, dopo una prestazione così così, decide di salire in cattedra e con un colpo di testa batte Dida sul primo palo, deviando in rete un assist miracoloso di Cicinho. E' l'episodio che decide Milan-Roma. La mazzata che nel dentro o fuori della lotta per lo scudetto dà la spallata definitiva alla squadra milanese, ora molto più vicina alla zona retrocessione che alla vetta della classifica. La vittoria rilancia invece le ambizioni del giallorossi che rosicchiano due punti all'Inter fermata a Palermo. A De Rossi che fallisce il rigore del 2-0 corrisponde l'espulsione di Ambrosini per doppia ammonizione. Tant'è che i rossoneri rimediano l'ennesima sconfitta in casa dove non riescono più a vincere. Il k.o. cancella anche certe esternazioni, secondo il quale il Milan fatica a vincere a San Siro contro le squadre che si chiudono. Ed è proprio l'offensiva Roma a conclamare la crisi più grave da quando Silvio Berlusconi è presidente. LA CARTA CICINHO - Carlo Ancelotti vuole colmare il gap di prestazione e nelle sue intenzioni c'è quella di trasferire il Milan di Champions in campionato. Confermati centrocampo e Gilardino in attacco, l'emergenza però è in difesa, dove il tecnico schiera sulle fasce Cafu e Maldini, dovendo rinunciare a Oddo e Jankulovski. I centrali davanti a Dida sono Nesta e Kaladze. All'assenza di Francesco Totti, Spalletti rimedia con una mossa strategica, schierando Vucinic punta unica, mettendogli alle spalle un tridente del centrocampo con Tonetto a sinistra, Perrotta al centro e Mancini a destra. In difesa preferisce Cicinho a Panucci, mentre sul fronte opposto schera Cassetti. PARI E PATTA - Ed è proprio il brasiliano la costante del gioco romanista. Il difensore domina la fascia destra con percussioni puntuali e cross che fiaccano la retroguardia rossonera. Il primo tempo è tutto sommato equilibrato, ma è senza dubbio la Roma a imprimere più spinta esprimendo il meglio del suo gioco. Il Milan non riesce a partire in velocità, una costante della squadra di Ancelotti. Cosa che alla Roma riesce perfettamente. In pressing, i giallorossi schiacciano il Milan nella sua trequarti cercando la conclsuione. A tratti davvero micidiale: quattro tocchi e la palla è già davanti a Dida. Cosa che al Milan riesce raramente. Nella sua macchonosa costruzione offensiva, permette infatti alla Roma di arretrare e chiudere tutti gli spazi. PIRLO GIU' - La prima vera occasione è però di marca rossonera: bello il tocco di Pirlo per Kakà che sfiora il palo con un diagonale morbido. Nella Roma le occasioni più limpide le firmano invece Cicinho e Mexes e ci deve pensare Dida con l'istinto a non far precipitare la situazione. Con un Pirlo poco lucido il Milan soffre nella fase offensiva, ma quando Quando Kakà e Seedorf (un paio di volte vicino al gol) giocano sulle linee della difesa romanista è spettacolo puro e solo gli straordinari Mexes, Juan e De Rossi evitano il peggio alla Roma. Ottima la prova di Cafu, veloce come un ventenne, impeccabile in difesa, con interventi di una precisione chirurgica. Insufficiente invece Vucinic, incapace di creare movimento e mai propositivo nell'area rosonera. GILA CI PROVA - Il Milan nel primo quarto d'ora della ripresa mantiene il baricentro alto e pressa di più, impedendo alla Roma di uscire dalla sua trequarti. Spalletti corregge in corsa, inserendo Brighi per Perrotta che non ha i novanta minuti nelle gambe. Il nuovo entrato va ad affiancare De Rossi, mentre Pizarro avanza a centrtrrcopampo. Mossa astuta che regala più sostanza alla Roma che torna in partita. Gilardino con un balzo prodigioso potrebbe andare in gol di testa, ma la gara non si sblocca. Servirebbe un episodio. Cicihno e Vucinic se lo ritagliano al 27', quando il brasiliano, dopo l'ennesima sgroppata sulla fascia, fornisce la palla perfetta al montenegrino che infila Dida sul primo palo. Paranoia in vista e Ancelotti toglie lo spompato Gattuso per Serginho, mentre Giuly rileva Mancini. Scontato l'assalto del Milan, ma anche la ripartenza della Roma che, dopo l'uscita di Maldini per Favalli, conquista un rigore per una trattenuta di Ambrosini per Mancini: rigore per i giallorossi, espulsione per doppia ammonizione per il rossonero. Calcia De Rossi che si traveste da Totti: cucchiaio che sorvola la traversa. In inferiorità numerica Gilardino sfiora ancora di testa, ma piano piano il Milan si scioglie e consegna le armi alla Roma. L'Inter è più vicina, ma anche più lontana. Questione di punti di vista. Gaetano De Stefano |