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ore 02.11 stanchissimo nel mio ostello ho
l'adrenalina a mille e tutti i miei sogni si
materializzano, pensando subito alle possibili
destinazione dei quarti o alla fila interminabile
per prendere i biglietti.Ma la gioia di questa notte
e' favolosa tutti insieme ci credevamo e con il
passar dei minuti prendevamo fiducia e il coro
avanti roma saliva sempre piu forte dalle nostre
voci fin su nel bernabeu, mantre i tifosi snob dei
galatticos si rendevano conto che la roma e forte, e
ci crede piu che mai .Orgogliosi perche abbiamo
dimostrato di essere la squadra italiana piu
forte in europa, senza chiacchiere rosso nere o
nerazzurre, che sono e andranno a casa, perche
incapaci di costruire una squadra che vada oltre al
nome dietro la maglia .fieri di voi oggi piu che mai
Ciao lorè trasferta bellissima, uno stadio monumentale con le lampade calde che dall'alto ti riscaldavano (qui se lo sognamo). ora capisco che vuole dire giocare in quello stadio, mette paura e la nostra vittoria vale doppio. una bellissima roma che ha dominato e che ha riscaldato i nostri cuori, la gente ai gol piangeva era incredula non ci credeva e invece era tutto vero la roma oltre a passare il turno ha espugnato il bernabeu con tanti saluti a chi sempre la critica. Nello stadio solo due momenti di tensione, all'entrata quando eravamo accalcati per entrare (entrata veramente piccola per far entrare la gente) e ho fatto passare la mia ragazza davanti per farla entrare perchè non si respirava e poi dentro quando un poliziotto ha rotto la testa a un ragazzo con una manganellata senza sapere il motivo e ci è voluta veramente la presenza dei ragazzi dei gruppi che hanno fatto un grande lavoro per calmare la gente che si voleva scagliare contro la celere spagnola, per il resto siamo atterrati a fiumicino alle 4 di mattina, eravamo tutti stanchi ma la stanchezza non si sentiva, era troppo grossa la felicità e la gioia per aver battuto il real e per aver sentito una grandissima curva al bernabeu, di trasferte ne ho fatte tante ma questa è una delle più belle e rimarrà sempre dentro di me, orgoglioso e fiero di essere romano e un ultras della roma ciao fulvio Ciao Lorenzo, sono Marco, ti invio la mia avventura.... [u][b]"Implosione"[/b][/u] Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Per [i]implosione[/i] si intende un fenomeno opposto all'esplosione il cui effetto finale è una concentrazione in un piccolo spazio di materia ed energia. Ad esempio, si dice che un edificio implode quando viene demolito mediante uso di cariche esplosive, in modo che le sue strutture collassino su se stesse. L'implosione è, in altri termini, un collasso verso l'interno. Eccomi qua, di ritorno dalla trasferta di Madrid. Allora, preparateve che è un'avventura... Partiamo il giorno della partita, alle ore 07:40 stiamo a Fiumicino, con volo diretto a Barcellona alle 9:40. Siamo in 7, 3 con il ticket, 4 no. Chiediamo a tutti coloro che stanno a Fiumicino se hanno disponibilità di biglietti, ci scambiamo telefoni e contatti. Arriviamo a Barcellona accolti da una giornata stupenda, ma con una tramontana che ci segava le orecchie. Continuano i contatti con chi già sta a Madrid, niente, non si trovano... Prendiamo il volo per Madrid che portava un'ora di ritardo (già dovevamo arrivare alle 18.00......) e si decide che i 3 che hanno il biglietto vanno negli alberghi a posare i bagagli e noi 4 con un taxi andiamo allo stadio. Mettiamo fretta al tassinaro che si esalta in un Alonso durante la partenza del GP, cambiando corsia come in un videogioco, tanto che ad un certo punto apriamo tutti i finestrini per fare entrare aria, cazzarola ci stava a fa male più lui che una mezz'ora di tramontana in quota... Mi arriva una telefonata di un amico che ha trovato un avvocato italiano che lavora in spagna che si sta vendendo due biglietti a 360€. Gli diciamo di bloccarlo e gli offiramo 300. Ad un certo punto non potendosi smaterializzare, ci troviamo imbottigliati in mezzo al traffico e decidiamo di accannare il novello Alonso ed andare a piedi. Moooolto in campana.... camminiamo ad un paio di metri ognuno, guardando il meno possibile le persone in faccia, tutto il flusso di gente che va al Bernabeu, sorpassiamo un capannello di persone intorno ad un italiano aperto su un sopracciglio, e seguiamo con la punta dell’occhio 4 persone con i guanti neri, accelerando il passo come girano l’angolo. Intanto l’amico mio teneva bloccato l’avvocato, che aveva fretta e li raggiungiamo alla Torre C. Ci accordiamo per 320€ (160 a biglietto) e ci fa vedere che se andiamo in quei posti, lui ci starebbe vicino, mostrandoci una carta dorata con scritto “F. Cannavaro” e il posto seguente ai nostri. Prendiamo i biglietti, ci scambiamo il numero di telefono, e ci avviciniamo al settore ospiti. Guardiamo la locazione dei nostri ticket: TRIBUNA FONDO SUR Puerta 40 Vomitorio 216-S Sector 220 Fila 005 Asiento 0020 Mmmmmmhhhh, io e mio fratello già venimmo al Bernabeu nel lontano Marzo del ’99, dopo Atletico Madrid – Roma a vedere Real Madrid – Dinamo Kiev e prendemmo e vedemmo la partita in quella zona…… Vabbè, assicuratici che tutti avevano il biglietto, proviamo ad entrare nel settore ospiti. Uno zelante e non proprio accomodante addetto alla porta ci dice che non possiamo entrare in quel settore, ma che dobbiamo andare alla “puerta 40”, noi insistiamo, gentilmente, facendogli capire che andremmo nel settore ospiti, lui non ne vuol sapere, allora scatta la genesi: -malanimadelimejolimortaccitua, ma lo vedi chi siamo? Ce vòi manna’ a fa’ le polpette?- “puerta 40!” – ma vaffanculo e (seguono una serie di improperi non proprio forumeschi…) Decidiamo di andare alla puerta 40, giriamo lo stadio, questa puerta non arrivava mai, folla di gente, 20 e 40, passiamo davanti l’entrata della curva loro, 46, 44, 42, 40, eccola! Entriamo, seguiamo le indicazioni, CAZZO!!! stiamo 10 metri sopra gli UltraSur….. Ci defiliamo, andiamo più in alto, ci spostiamo verso destra e raggiungiamo una posizione relativamente più tranquilla, la partita intanto è iniziata, ci mettiamo seduti in due posti che vediamo liberi. In alto, davanti a noi, si sentono le Legioni Romane che intonano cori, e sostengono la Squadra. Non riusciamo a vederle perché stanno dietro i fari, in una zona d’ombra, ma li sentiamo in lontananza, perché abbiamo come sottofondo gli 80 che cantano sulla sinistra, con il tamburo, insulti in italiano…. Al 20imo si presentano i titolari del posto (AL VENTESIMO!!!!!) allora ci alziamo e chiediamo ad uno steward se possiamo rimanere vicino a lui “no, non si puote”, glielo chiediamo per favore, lui ci chiede il biglietto e ci accompagna ai “nostri posti”, lo scongiuriamo, niente, ci vuole accompagnare… vabbè, ci prepariamo una scusa plauisibile per pararci il culo, arrivando quasi a dire che siamo romani della ……non ci riesco , ma immaginatelo…. Come il Mago Forrester Luca, mio fratello, tira fuori dallo zainetto, una sciarpetta del Real con Raul in primo piano… e mo’ questa? L’aveva raccolta per terra dopo una mezza carica della guardia civil…. Bene, altri alibi… Nel frattempo Aquilani prende il palo (cosa vista da me il giorno dopo in televisione….) Ci mettiamo seduti ai posti nostri (magicamente rimasti liberi) e comincia la sofferenza…… Io mi auguro che la partita finisca 0 a 0, così non ci sono rischi per nessuno, ogni tanto il mio vicino mi dice qualcosa, ma se mi chiedeste che faccia aveva non ve lo saprei dire, MAI GIRATO LA TESTA….finisce il primo tempo. Si alzano quasi tutti, noi rimaniamo lì, seduti, guardandoci in giro e cercando di pianificare l’uscita. Decidiamo di uscire con tutti ed andare in albergo, poi da lì organizzare la serata. Comincia il secondo tempo, il Real attacca verso di noi, la tifoseria è sempre più gasata e sempre più “ingasata” con i nostri per le perdite di tempo. Incrocio di Baptista su punizione, visto da noi benissimo, perché perfettamente in traiettoria, stretta di culo, ma poi, man mano che passava il tempo, sia noi che i nostri avversari “sentivamo” che il real non ce l’avrebbe fatta, difatti stava uscendo benissimo la Roma. Seguivamo attentamente le azioni, non lasciando trapelare nessuna emozione, sussurrando quando dovevamo parlare, m’era venuto un mal di testa…… Le azioni si susseguivano, principalmente con più lucidità nostra, loro arrembanti ma confusionari. Traversa di Vucinic, espulsione di Pepe (Ferrari lo vale 10 volte, n.d.B) sentivamo che era l’occasione buona. Ad un certo punto, cross di Max Tonetto, vediamo un giocatore sfrecciare a fianco di un blanco, roteare il corpo, impattare la palla di testa ed insaccare il pallone alle spalle di Casillas immobile. IMPLOSIONE!!!!!! Ci diamo una cosciata in contemporanea….. boato da parte del nostro settore e di quelli che stavano in basso, implosione nostra, di una sofferenza sovrumana, ma di positivo, forse, è l’unica volta che son riuscito a vedere i giocatori esultare…. Intanto i miei vicini smoccolavano improperi ….. eheheheheheheh Dopo un minuto pareggia Raul, esultano i madrilisti, anche noi ci alziamo in piedi, sfiatando un po’ di gioia accumulata. Comunque siamo abbastanza tranquilli del risultato, non vediamo grandi rischi, anche per la buona prova dei ragazzi in campo. Esce Cicinho ed entra Panucci, applausi anche dal settore blanco. Cross dalla destra proprio dell’ex, Vucinic, vero incubo da quando è entrato, si infila fra Caccavaro e Casillas e sigla il risultato. ARIMPLOSIONE!!! Non siamo passati negli ottavi, ABBIAMO VINTO AL BERNABEU, dopo due anni di imbattibilità! Escono i tifosi, approfittiamo della confusione per unirci a loro, decidiamo di andare verso l’albergo a piedi, lo raggiungiamo abbastanza agevolmente, e finalmente, davanti all’albergo ci lasciamo andare allo sfogo!!! Ci raggiungono i nostri amici e l’abbraccio è liberatorio. La serata è finita in un ristorante, in albergo la nottata è passata ottimamente. La mattinata i giri per Madrid, il pranzo al museo del Jamon, con prosciutto e piattone de paella. Altra trasferta da mettere nel curriculum TO BE CONTINUED….. Tafferugli nei 2 giorni prima della partita in singoli locali madrileni dove i romanisti l'hanno fatta da padroni da per tutto, essendo soprattutto più organizzati e sempre in superiorità numerica, da segnalare piccoli agguati degli Ultras Sur nei vicoli nascosti di Madrid ai danni di ragazzi universitari dell'Erasmus madrileno che andavano a tifare la Roma, il gesto più bello è stato nel metrò quando circa 50 tifosi romanisti hanno creato una ressa svuotando e facendo scappare tutto il vagone, senza l'intervento di nessuna fdo spagnola, una scena degna di un film di Bud Spencer. Scontri ultras nulla da segnalare le aspettative sono state tutte confermate gli Ultras Sur sono dei degni gemellati dei lazieli, non solo non hanno cercato il minimo contatto con la Curva Sud dopo gli scherzetti di Roma ma anche in casa loro si sono dovuti far cercare e far proteggere da l'esercito spagnolo, ma si sono impegnati nei vicoletti con i futuri dottorini italiani in trasferta studio a Madrid. In Spagna non si può pretendere nulla soprattutto da questi innoqui ultras del Real. Anni luce dagli inglesi e da noi italiani stessi. A che scopo certi gemellaggi vengono fatti solo per una dimostrazione mediatica mitomane pseudo-politica?? Bè in Italia ultras di estrema destra come si definiscono i SUR durerebbero dai 5 ai 10 minuti e basterebbero 50 livornesi o ternani in Italia o 50 ultras del Basilea per cancellarli dalla storia. E lo dice obbiettivamente un ultras della Roma con ideale politico di estrema destra. Pecorelle: VOTO 4,5 |
I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA I galacticos del tifo sono i Romanisti 07/03/2008 - di Goal.com Per tutti i 90' si sentono solo i settemila romanisti. I romanisti, più che nel sacco, Madrid l'avevano messa sotto scacco fin dal giorno prima. Cento, mille, poi "de più". A conti fatti, i romanisti della lunga marcia verso il Bernabeu sono stati seimila. Il Bernabeu è un gigante sopito, svegliato dalle grida de "de noantri". Siamo seimila? Per una noche , una noche ancora sotto le stelle di Spagna, semo centomila. E nun ce vonno sta'. |
REPUBBLICA.IT MADRID - Una Roma, attenta e matura gioca una partita praticamente perfetta: batte il Real Madrid nella sua tana, conquista i quarti di Champions e si regala la consapevolezza di essere, finalmente, una "grande" in Europa. Spalletti e i suoi hanno imparato a memoria la lezione del 7-1 di Manchester: la partita di questa sera, dal punto di vista tattico e del comportamento della squadra in campo, è stata l'esatto contrario della tremenda serata dell'Old Trafford. Questa sera, allenatore e giocatori hanno preso la laurea europea. Un botta e risposta Taddei-Raul nella ripresa, due legni per i giallorossi (Aquilani e Vucinic) uno per il Real (Baptista), poi il gol del formidabile Vucinic su assist di Panucci nel finale. Dopo la vittoria dell'Olimpico, la squadra di Spalletti si conferma al Santiago Bernabeu. I giallorossi sono ormai in grado di andare avanti sulla strada di Champions: i Totti, i De Rossi, i Vucinic sono giocatori di rango in grado di condurre la Roma verso qualsiasi traguardo. Il capitano giallorosso aveva già segnato e vinto a Madrid, ma stavolta il sapore della vittoria è più significativo. Ottimi i cambi di Spalletti: Vucinic e Panucci hanno dato la spinta decisiva ai giallorossi. La squadra di Spalletti è stata di una precisione chirurgica in difesa, ha imposto alla partita il ritmo (non elevatissimo) che preferiva e ha impedito al Real di accendersi e di diventare pericoloso. Solo per una dozzina di minuti, dopo il pareggio di Raul, si è avuta la sensazione che ci fossero in campo le vere "merengues", quelle praticamente imbattibili tra le mura amiche. Ma Vucinic, con il suo colpo di testa per il 2-1 finale ha cancellato questa sensazione e tutti i suoi compagni, insieme, avevano già spento il Real. Schuster, privo di Sergio Ramos, Robben, Van Nistelrooy, Metzelder, Saviola e Snejder, sceglie Salgado per il ruolo di terzino destro, mentre ha avanzato Guti alle spalle di Raul, unica vera punta. Spalletti ha puntato sulla velocità di Cicinho (anche lui l'ex madridista, come Panucci che è andato in panchina) e sul dinamismo di Aquilani a centrocampo (al posto di Pizarro). La necessità di vittoria porta il Real subito in avanti, ma i primi tiri veri sono di Aquilani: al 17' spara da fuori e colpisce l'incrocio dei pali alla destra di Casillas. Sul rimbalzo, la palla torna ad Aquilani che spara basso verso l'angolo opposto. Ci vuole un grande Casillas per la deviazione in angolo. che, poco dopo, è volato a deviare un siluro del Al 21' però il Real ha un'occasione d'oro con Baptista (assist di Robinho) che da due passi mette alto di sinistro. Il brasiliano aveva costretto Doni a un salvataggio sulla sinistra già al 17'. La Roma, passata la mezzora, comincia a "fare" la partita e si presenta spesso nei pressi dell'area madridista, ben presidiata da Cannavaro e compagni. Totti fa qualche "numero", ma sostanzialmente i giallorossi cercano di tenere palla per impedire alla squadra di Schuster di avvicinarsi troppo all'area di Doni. In campo c'è un Real meno determinato del previsto: la ragnatela della Roma gli impedisce di costruire l'azione in mezzo al campo dove Diarra gioca molto male, mentre fa meglio Gago. Così Raul non la vede quasi mai (il gol era in netto fuorigioco), Baptista sembra molto presente ma poco preciso, Robinho non incanta nessuno (anzi commette qualche errore banale) e la Roma regge la scena in maniera sicura. Nella ripresa il Real sembra un attimo più aggressivo. Julio Baptista al 4' su punizione colpisce la traversa con Doni fermo. Mancini al 7' chiama in causa Casillas da pochi passi vicino il palo di sinistra, poi su un lancio di Cicinho al 12' Perrotta di testa mette fuori. Il Real cerca di prendere il sopravvento e al 13' Diarra costringe Doni a una deviazione sulla sinistra. Ci prova pure Totti (parato), ma in definitiva non succede nulla. Schuster allora, capita l'antifona, ha inserisce Drenthe al posto di Diarra e finalmente si vede un colpo di testa di Raul, anche se a lato. Si fa male Salgado (sostituito da Torres), mentre Spalletti manda dentro Vucinic (al posto di Mancini) che si presenta subito con una splendida girata al volo dal limite su imbeccata di Tonetto dal fondo. Casillas è nettamente battuto, ma la palla s'infrange sulla traversa. Il Bernabeu piomba in un silenzio spaventato. Ci prova Robinho con un pericoloso colpo di testa, fuori d'un pelo al 24'. Poi, di nuovo Vucinic fa impazzire Pepe sulla linea di fondo: il difensore si arrangia con le mani e becca il secondo giallo: Real Madrid in dieci. I giallorossi ne approfitano quasi subito. Al 28' il bravissimo Tonetto da sinistra pennella una palla per la testa di Taddei che infila alla sinistra di Casillas. Qui c'è l'unica vera reazione del Real. Al 29' Raul (in offside) beffa Mexes che non lo contrasta centralmente e segna un gol tanto facile quanto irregolare. Il gol dà coraggio al Real: Drenthe si guadagna un angolo, i madrileni si riversano nell'area giallorossa. Angoli su angoli. La Roma va un po' in sofferenza, sembra stanca e fioccano errori e cartellini gialli. Ma anche il Real è poco lucido, ma anche le "merengues", a poco a poco si spengono. Spalletti fa entrare Panucci al posto dello svagato Cicinho. De Rossi al 42' manca da due passi l'appuntamento con il gol su un colpo di testa di Taddei da destra. Poi al 47' il colpo di scena: Panucci, dalla tre quarti destra batte una punizione e dà a Vucinic la palla della vittoria. La Roma passa alla grande. La festa può cominciare. |
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