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Ciao
lorenzo, innanzitutto complimenti x il sito.. Volevo
commentare la serata
di Roma-Cagliari!
Entriamo in Monte Mario io ed un mio amico e ci accomodiamo comadamente sopra la tribuna stampa, proprio come due signori xD non mi era mai successo di recarmi in quel settore e ti confesso ke se mi kiedessero di andarci nuovamente non ci tornerei MAI PIU', infatti ce so annato GRATIS!!! xD Premesso ke AMO la Curva Sud, mercoledì ero triste xkè non c'erano tifo e colore e devo ammettere ke nn sentire i cori rende il contorno ancora più triste.. Sono d'accordo con TUTTI i gruppi della Sud, ci stanno togliendo la passione e oltretutto si vuole anke passare sopra alla morte di Gabbo!!! Non ci sto, sono favorevole alla protesta, facciamo gli vedere cm stanno riducendo IL NOSTRO calcio!!! Ci sarei voluto essere domenica scorsa al Circo Massimo, xò il lavoro me lo ha impedito.. Facciamoci sentire, dimostriamo ke non siamo finiti!!! Non sono un ultras, xò mi rispekkio fedelmente nelle loro idee e SONO FIERO di avere una curva con una grande mentalità!!! La partita è passata in secondo piano, la Roma ha vinto xò non è quello ke conta.. Forza ragazzi.. UNITI FACCIAMO PAURA!!! di dicembre 2007 |
I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA |
GAZZETTA.IT
ROMA, 5 dicembre 2007 - Totti è tornato, ma soprattutto Taddei si è ripetuto. Tredicesimo marcatore giallorosso domenica contro l'Udinese, stasera ha siglato la doppietta con cui la Roma ha superato il Cagliari nel recupero della dodicesima giornata (lo scorso 11 novembre la gara non venne giocata per la morte di Gabriele Sandri). Unico neo: la distanza dall'Inter rimane inalterata, a -3. Ma questo non è certo una colpa della Roma. Che anzi si conferma antagonista vera, vincendo contro un Cagliari tosto e deciso, ben lontano dal ritratto tipico di un'ultima della classe. LE SCELTE - La Roma fa registrare due novità al prezzo di una: Totti rientra dal 1', dopo la panca lunga 90' con l'Udinese, e per la prima volta gioca in compresenza con Vucinic, schierato sul lato sinistro nel tris di rifinitori cui Spalletti non rinuncia mai. Il sacrificato stavolta è Giuly, con Mancini a destra e Taddei a fare il Perrotta in mezzo. E il brasiliano si rivelerà pedina fondamentale della partita, per l'abilità sotto porta (leggi gol) ma non solo. Il Cagliari adotta invece uno schieramento più guardingo del consueto. Pisano e Bizera (Lopez è bloccato da un problema fisico) fanno metà difesa, Ferri rinforza un centrocampo a quattro, con anche Mancosu, mentre Foggia cura i rifornimenti per Acquafresca unica punta. Una scelta sconfessata nella ripresa, quando Sonetti, sotto di due gol, inserisce Matri al posto di Pisano. LA GARA - Parte forte la Roma, che cerca subito di affondare i colpi: Taddei triangola con Totti e conclude fuori la prima occasione giallorossa (dopo 3'), poi è Vucinic a sfiorare il gol due volte, la seconda in modo clamoroso: il montenegrino supera anche il portiere salvo sbagliare il tiro a porta vuota. E' il 6', e il Cagliari decide che tocca a lui. Così Ferri sbaglia di poco la mira all'8' e Budel colpisce una traversa al 9'. Prendono morale i sardi, che spingono e sprecano, la Roma non è la solita stasera: poca velocità, poco movimento, attenzione intermittente. E tanti, troppi colpi di tacco, che si trasformano in altrettanti palloni persi. La fase difensiva riesce così così, e allora ci pensa Taddei a tirar fuori dagli impicci se stesso e i suoi: al 28' salta tutto solo in piena area su una punizione di Pizarro e al 36' il suo destro a fil di traversa non lascia scampo a Marruocco. Il Cagliari incassa il doppio colpo e perde brillantezza, la Roma si sforza di metterci più attenzione ma certo non è giornata di grazia. E infatti nella ripresa l'episodio che più scuote gli animi sugli spalti è l'avvicendamento Totti-Giuly: al 18' un lunghissimo applauso accompagna il capitano a bordo campo, con la fascia che passa a Panucci. Passano 13 minuti, e stessa sorte tocca a Taddei, cui subentra Cicinho. C'è Foggia che sfiora un gol (bravo Doni) e un Cagliari che insiste fino alla fine, pur senza creare pericoli (mentre Mancini colpisce unaa traversa). Sonetti insomma può non disperare, mentre Spalletti può continuare a guardare in su, aspettando il momento buono... Livia Taglioli |