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Il servizio |
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Gol
di Vucinic ed esultanza dai Distinti Sud |
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Bella lore… Innanzitutto grande roma ieri sera, abbiamo sofferto durante il secondo tempo ma siamo usciti alla grande. Ieri è stata un’emozione unica, il pubblico è stato veramente il dodicesimo uomo. Io stavo in nord ed è l’ennesima partita che mi faccio lì, e posso dire con assoluta certezze che ieri la nord ha cantato come non mai e al secondo gol della roma nun c’avemo capito un cazzo… I milanesi se so sentiti un paio de volte, so stati bravi pure loro, ma ti posso garantire che sono stati zittiti subito. Particolarmente emozionante è stato il coro d’incitamento alla squadra subito dopo il gol del milan, quando loro cantavano felici e spensierati e noi stavamo a rosica… Abiamo tirato fuori tutta la voce possibile e li abbiamo semplicemente surclassati.. Una lezione di tifo a coloro che il tifo nun sanno manco do sta de casa.. A rega sempre cosi e ora sotto col derby, famoli piagne… Ieri lo stadio ha tremato e tremerà ancora DAJE ROMA DAJE Un saluto alle seguenti persone: davide paolo tommaso ed il vecchio che a roma parma al 3-0 ha avuto il coraggio de chide un rigore e de lamentasse… viva la goliardia… Ah volevo segnalare una bella cosa… ghgh All’ingresso dello stadio sotto la nord ce sta una guardia che ha visto il mio cappotto pieno de tasche e m’ha chiesto, candido:”Che c’hai qua?” io: “Chiavi de casa portafogli e lettore mp3” Lui, senza fare una piega e senza perquisirmi… “Vabbè vai, basta che nun tiri niente…” mmm… Ciao Lorenzo..ecco il resoconto di questo meraviglioso weeek end romano...Siamo partite da Varese verso le 5 e alle 10.30 eravamo in albergo..vicino a rebibbia...nel primo pomeriggio ci siamo incamminate verso la metro e di li a poco eccoci a Fontana di Trevi...ecco la prima meraviglia..ovviamente desiderio e inizio del mio sogno romano...era la prima volta che vedevo Roma,vedevo cose che avevo solo studiato sui libri..ora le potevo toccare con mano...era un continuo rimanere a bocca aperta..era un continuo scattare foto..sembravo una giapponese.. Elena gia la conosceva Roma,per 5 anni ha fatto la pendolare per amore..per me era tutta una novita'...in circa 4 ore siamo state ovunque...ho avuto un infarinatura generale della citta'..ma il tempo scorreva velocemente e noi dovevamo raggiungere anche lo stadio.La cosa che piu' mi metteve ansia era questa..per vari motivi.. Dopo aver visto il colosseo..via di corsa per lo stadio..i tram erano fermi e io avevo paura di non riuscire ad arrivare..e invece con un po' di pazienza tutto si e' risolto...eccoci sopra il tevere...eccoci al cancello...ecco che si entra...ecco che faccio gli scalini..ecco che entro nel cuore vivo e pulsante di Roma...li si respira la vera natura del cuore romano...l'esuberanza..la vivacita'...la schiettezza...la naturalita'..il suo mondo.. Sinceramente non ho guardato molto la partita...ero concentrata a guardare la sud..noi eravamo attaccate al vetro alla dx della curva..e non riuscivo a distogliere lo sguardo da quello spettacolo di colori...io ero li soprattutto per 'la curva'...un'emozione grandissima...la partita e' andata benissimo..il milan espugnato... Aspettavo la fine della partita..ero agitata..felice..ero un vortice di emozioni..Fischio finale..ecco Grazie Roma...mamma mia..mi sembra un sogno sentirla dal vero..l'agitazione saliva ancora di piu'...siamo uscite e ci siamo fermate alla palla...li per caso ho incontrato te..manco farlo apposta...e subito dopo ho rivisto dopo 5 mesi colui il quale mi ha fatto conoscere Roma e i Romani ancora di piu'...si e' parlato,si e' riso,si e' scherzato..poi ci siamo salutati e noi siamo corse verso il pullman...Il giorno dopo...verso mezzogiorno abbiamo lasciato l'albergo..direzione San Pietro...ennesima meraviglia...Verso le 5 siamo tornate alla macchina e dopo un giretto sulla tuscolana siamo ripartite alla volta del freddo nord...freddo in tutti i sensi...qui la vita,la gente ,il tramtram quotidiano e' tutto diverso...la gente qui non si guarda negli occhi...e se qualcuno ti chiede un' indicazione fa finta di non conoscere..noi abbiamo trovato ragazzi che mai visti prima ci hanno accompagnato e aiutato a trovare la strada giusta....qui non sarebbe mai successo...Varese e' una bella citta'..ma Roma e' Roma...avete la fortuna di vivere nella citta' eterna..piu' bella del mondo...dove persino i tombini trasudano di storia e di emozioni....Siamo lontane piu' di 600 km ma mi sono sentita come a casa...questo week end e' stato breve ma ricco di emozioni.... GRAZIE ROMA....sono tornata ed il mio sogno romano si e' concluso ma il mio cuore e' ancora a quella palla....non so perche' ma qui persone cosi non ce ne sono... Un bacione Lorenzo....Marialuisa Caro Lorenzo, l'ultima volta che ti ho scritto era il 29 Luglio 2004 in occasione dell'amichevole ROMA-CHELSEA disputata a Pittsburgh. Allora vivevo li e sognavo di tornare in Italia. Oggi, vivo in Italia, a Milano, e un po tutto è cambiato. Non faccio più il cameriere in un ristorante, non studio più al college, sono un semplice impiegato che vive in una città frenetica, un po snob, un po complessata, sicuramente dinamica ma altrettanto distaccata. Il destino mi ha portato qui e ne prendo atto ma una cosa che non è cambiata è l'amore per la nostra città e per questi colori. Non ti scrivo spesso perchè non voglio ripetere cose e concetti già espressi dai miei fratelli giallorossi. Però oggi lo faccio perchè Sabato sera ho provato emozioni che non avvertivo da anni. Grazie ai miei amici Giggi e Marco riesco a sedermi in distinti sud vicino alla curva. La partita che te lo dico affà...na sofferenza. Però tra l'1-1 e il 2-1 tutto lo stadio ha cantato, sofferto e gioito all'unanimità, come una cosa sola e sembrava che veramente stessimo spingendo la squadra, sembrava che noi eravamo li dentro, che con il nostro fiato spingessimo la palla, è stato qualcosa di magico. Ho avuto la netta sensazione che sia la squadra che i tifosi ci credevano ma no a parole bensì col cuore. Vabbè dopo la partita la soddisfazione è stata incredibile e mi sono fatto dall'Olimpico al Colosseo a piedi fischiettando Grazie Roma. Adesso sono tornato a Milano, in ufficio, co tutti i colleghi che rosicano e la Roma che mi ha fatto tornà il sorriso. Un abbraccio, Francesco Quasi all’improvviso riesco a recuperare due biglietti di Monte Mario, certo vicino a degli scozzasi in kilt e lontano dal settore a me più caro la partita non la si vive intensamente come si dovrebbe ma la non richiesta vicinanza ai milanisti fornisce stimoli particolari, la partita è complicata quasi che il Milan si ricordasse di essere una stata grande squadra solo oggi e la Roma non sembra in formissima. Fatto stà che il primo tempo finisce e la cosa che mi è piaciuta di più e la Curva Sud, unico simbolo di un calcio che fù. Nemmeno inizia il secondo tempo e questi segnano e manca poco che fanno pure il secondo, mi prende quasi lo sconforto mentre invece la Curva continua a cantare, potere del posto dove ti siedi, in un attimo di silenzio sento i milanisti, “voi siete uno di meno” cantano, la Roma pareggia, gioisco ma ho un pensiero fisso: i milanisti. Facciamo il due a uno, mi abbraccio l’amico con cui sono allo stadio e lo lascio li, scavalco il vetrino di separazione ed inizio a correre verso quei maledetti, gli arrivo a pochi metri urlandogli il mio odio quando mi sento tirare per un braccio, mi divincolo da quello che poi ho capito essere un poliziotto e mi avvicino ancora, i poliziotti diventano due e mi tocca desistere. Mi rendo conto di non essere da solo ed almeno due degli altri sette/otto che siamo gli sono arrivati sotto al vetro. Conta poco? Conta molto? Non lo so, ma non ho resistito, anche alla mia età. Grande Roma. Grande Curva Sud. Gianluca |
I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA |