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Finalmente un buon numero di bandiere.
Ormai nella parte bassa si sta creando un
sottogruppo di gente che vuole cantare, purtroppo
solo al centro perchè già sui ''confini'' con i
distinti la gente segue beata la partita.
Toccherebbe impedirglielo con sempre più bandiere, sciarpe alte anche quando non c'è l'inno, stendardi(se li fanno passare,anche se ne ho notati più del solito). Se non volete tifare,cazzo ce venite a fa in Curva?Boh. Per il resto la partita non l'ho vista quasi per niente,stavo sempre girato per cercare di incrociare lo sguardo di chi non cantava e... FUNZIONA!!! magari ''s'addormentano'' o s'incantano e il vicino se fomenta pure così!!!! basta ricordaje che bisogna tifare...in basso ci stiamo sgolando anche se mancano molto i megafoni perchè spesso partono 2 o 3 cori. Canzone di Testaccio cantata da più gente del solito, vi prego niente altoparlanti, perderebbe tutto il valore popolare! M'ha fatto emozionà il vecchio coro del Commando '' o-o-o forza magica Roma!''...purtroppo in pochi l'hanno seguito nella parte alta(sarò io, ma non me pare che cantino tanto). per il resto invito tutti a portà bandiere e a usare le sciarpe,se c'avete freddo metteteve er collo alto!!!! Saluti, Giorgio |
I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA |
GAZZETTA.IT ROMA, 9 febbraio 2008 - Soffrire aiuta a crescere, oltre che a vincere. La Roma in tal senso è forse la squadra ideale, ultimamente. Contro la Reggina sono arrivati i tre punti e il momentaneo riavvicinamento all'Inter (-5 con i nerazzurri impegnato nel posticipo a Catania); sul come, meglio affidarsi al classico "il massimo col minimo sforzo". Il 2-0 firmato Panucci-Mancini lascerebbe pensare a una serata tranquilla, e invece i calabresi hanno reso la vita assai complicata a Totti e compagni, troppo molli, specialmente davanti. QUALCHE CAMBIO - Comincia il ciclo terribile, che comprenderà le sfide a Juve e Inter in campionato, nonché l'assalto al Real Madrid in Champions, e Spalletti ripropone il turnover. Un po', quanto basta: Cicinho sulla destra, con Panucci spostato al centro, e Giuly a fare il vice-Perrotta. La Reggina ha tanti fantasisti, ma poco peso in avanti con il solo Ceravolo. CAMPAGNOLO DISTRATTO - La sceneggiatura per partite come questa è scontata. Andamento medio-veloce della Roma, barricate ospiti. Le occasioni per i giallorossi non sono moltissime (ad esempio un colpo di testa di Totti fuori di poco), ma è emblematico il fatto che diversi tiri dei vari De Rossi e Mancini vengano respinti dai compagni di squadra. Segno che lo spazio scarseggia. Così è proprio un difensore, Panucci, a sbloccare la situazione con la complicità di Campagnolo. Bello il cross di Totti dalla sinistra, e addirittura sublime la zuccata dell'ex milanista quasi dalla linea di fondo; ma il portiere della Reggina pare in preda a un attacco di sonno. Idem poco dopo quando smanaccia un cross alla flanella di Mancini sul piede di Totti, che però non riesce a ribadire il 2-0. SVOLTA MAKINWA - Basta un Makinwa a ribaltare una partita? Sì. Il nigeriano, che ieri si è allenato per la prima volta con la maglia amaranto, è la carta che Ulivieri si gioca a inizio ripresa. E' un'altra musica. La Reggina ha finalmente un attacco e la Roma è colta alla sprovvista; va quasi in barca, poi, quando entra anche Amoruso. Il culmine, il gol annullato a Barreto, che batte Doni con un destro da fuori; peccato che lo stesso Amoruso fosse quasi addosso al portiere romanista, al di là dei difensori. Decisione quindi giusta. GIULY FA, MANCINI CONCRETIZZA - Allora la Roma si sveglia, paradossalmente addormentando il ritmo. Il raddoppio è inevitabile. Sul tabellino ci va Mancini, ma è Giuly che fa ammattire la difesa reggina prima di calciare su Campagnolo: la respinta diventa un assist per il buon Amantino, che fa il 2-0. L'Olimpico sta ancora applaudendo il suo giocatore quando Makinwa, lanciato in contropiede, timbra il palo con un destro terrificante. Forse il gol se lo meritava, forse il 2-0 è eccessivo: ma tant'è. Il campionato è vivo, e anche la Reggina. |