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notizia (non immagini) dei 30 tifosi della Roma nonostante il "divieto" del fantomatico Osservatorio |
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Ieri
alle 14:30, dopo che l'osservatorio mi aveva demoralizzato con gli utlimi
decreti, facendomi quasi rinunciare alla trasferta genovese, mi ha
chiamato un collega doriano e, vista la giornata spettacolare mi ha proposto di andare a Genova: nel giro di 15 minuti ho fatto firmare il permesso al capo e sono schizzata fuori dall'azienda. Alle 17 eravamo a Genova a comprare il biglietto e verso le 17:30 entravamo a Marassi. Genova ieri era splendida: il sole permetteva di godersi degli scorci da cartolina, restituendoci una città bellissima, come quella cinematograficamente perfetta ammirata in "Giorni e Nuvole". Ma ieri non c'erano nemmeno le nuvole, solo un pomeriggio quasi primaverile ed un quarto di finale di coppa Italia giocato a viso aperto, ma senza grande apprensione. Una bella partita ed una bella esperienza: ho rivisto Montella, in versione intellettuale con l'occhiale, venuto a salutare i suoi compagni di scudetto, ed anche Cassano che, come al solito, voleva strafare. E' un giocatore tecnicamente sublime, ha fatto delle giocate che i suoi compari della Samp spesso non hanno capito, però è stato molto limitato dalla precisione di Cassetti e dai recuperi di De Rossi. A parte la stupidità di Mexes (2 falli da dietro in zone non troppo pericolose del campo ed evitabilissimi. Ingenuo, direi), per il resto tutta la squadra ha giocato benissimo: in 11 contro 10 avremmo fatto molto male alla samp e non abbiamo segnato solo per la solita voglia di entrare in porta col pallone bendati, su un piede solo, in acrobazia. Una volta in svantaggio numerico, la partita è stata equilibrata. Il gol doriano è stato un bellissimo tiro di Ziegler, ma nessun patema d'animo per la Roma, e quando Mazzarri avrebbe voluto ipotecare il passaggio del turno inserendo Maggio, la Roma ha trovato lo spunto in velocità, grazie ai due giocatori che più si sono sacrificati a causa dell'inferiorirà numerica, Mancini e Vucinic. De Rossi ha fatto il solito partitone ed anche Ferrari ha retto bene in difesa; encomiabile Cassetti, ma tutti sono stati bravi e si sono messi a disposizione della squadra. Stupenda l'atmosfera dello stadio: curva piena e distinti idem, con tantissime famiglie, un sacco di over 70 ed un'atmosfera rilassata. Ed il manipolo di giallorossi festante e chiassoso ha potuto sostenere la squadra senza troppi timori, grazie anche alla sportività del tifo doriano. Bello il calcio così! Katia di Torino |
I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA |
ROMA
(23 gennaio) - Partita vera a Marassi fra Samp e Roma con i giallorossi
che, in virtù dell'1-1, guardano con fiducia il ritorno ed il più
che possibile passaggio in semifinale contro Udinese o Catania. Risultato
importante anche perché la squadra di Spalletti lo ha ottenuto giocando
dal 17' in dieci per l'espulsione di Mexes al secondo giallo per un fallo
inutile su Cassano. Ed è stato questo, tutto sommato, il maggiore
pericolo creato dal temuto ex.
Nel primo tempo la Samp ha attaccato di più, ma le azioni più pericolose sono state della Roma, micidiale nelle ripartenze e sventata in zona gol. Dopo la forzata uscita di Mexes, Spalletti ha disposto un 4-4-1 con Panucci difensore centrale molto efficace e la Roma non ha mostrato di soffrire l'inferiorità numerica grazie al collettivo e al gran lavoro di tutti, soprattutto di De Rossi e di Mancini oggi più volenteroso che mai. Giallorosse vicini al vantaggio due volte: con un tiro cross di Mancini che passa davanti alla porta doriana senza trovare un piede amico e, soprattutto, con un colpo di testa di Vucinic solo e tranquillo davanti al portiere finito a lato. In questa circostanza Spalletti è addirittura costretto ad alzarsi dalla panchina per fornire spiegazioni ad un paio di tifosi. Per la Samp solo un gol annullato al 35': lo aveva realizzato Sala, ma l'arbitro ha visto un precedente fallo di mano di Cassano. Nella ripresa la Roma non perde la sua sicurezza neanche al 17', quando la Samp passa inaspettatamente in vantaggio con un tiro da lontano di Ziegler sul quale Curci non è parso esente da colpe. Pochi minuti e arriva il pareggio: grande assist di Mancini e stavolta Vucinic non sbaglia. Alla squadra di Spalletti va bene così. La Samp ci prova, ma ancora una volta sono della Roma le occasioni migliori. Le più nitide capitano sui piedi di Mancini che però è stanco e sbaglia. Ma stavolta non gli si può rimproverare nulla. |