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I
VOSTRI RESOCONTI....
....E
QUELLI DELLA STAMPA
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BERGAMO
- Spalletti l'aveva detto, forse sentendo giù puzza di bruciato.
"Solo se saremo umili faremo risultato a Bergamo". E la Roma, che quest'anno
si diverte a sfoderare la maschera di Giano Bifronte, lo ha tradito con
una prestazione sconcertante. Il 3-0 conclusivo è lo specchio della
prova impalpabile dei giallorossi ma anche, e gliene va dato atto, di una
splendida Atalanta che, all'Azzurri d'Italia, si conferma squadra schiacciasassi
(9/a vittoria in 13 partite). L'unica consolazione per la Roma, in una
giornata nera, arriva da Marassi: il 3-3 in extremis nello scontro diretto
tra Genoa e Fiorentina lascia, infatti, inalterato ogni discorso per il
4° posto. E dunque Spalletti potrà archiviare in fretta la malefatta.
ROMA
IMMOBILE - Con Motta e Perrotta messi a presidiare la fascia destra per
sopperire alle assenze di Cicinho e Perrotta, la Roma non ha mai trovato
modo di cambiare passo. Sempre lenta ed in ritardo, si è fatta subito
togliere l'iniziativa da una brillante Atalanta che, al contrario, non
ha affatto patito i forfait di Talamonti e Cigarini, sostituiti più
che degnamente da Capelli e Padoin che, alla fine sono risultati tra i
migliori in campo. Il primo si è tolto la soddisfazione addirittura
di siglare il gol che ha aperto la festa nerazzurra, il secondo, con le
sue ottime geometrie in mezzo al campo, è stato l'anima e il polmone
di una squadra che si è mossa in maniera armonica per tutti i 90'.
LE
AVVISAGLIE DEL PRIMO TEMPO - Le prime avvisaglie ai rivali l'Atalanta le
ha mandate già nel primo tempo con le conclusioni da lontano di
Ferreira Pinto e Padoin di poco a lato e con un colpo di testa di Manfredini
su azione d'angolo, salvato poco prima della linea di porta da Perrotta.
La Roma ha invano replicato con lanci in verticale per Vucinic: l'Atalanta
ha applicato sempre alla perfezione la tattica del fuorigioco e per i giallorossi
non è rimasto che sperare in un jolly di Totti, che ha tentato per
due volte di sorprendere il giovane Consigli con tiri dalla distanza, per
infilare gli avversari. Il problema, però è stato che il
fantasista non ha mai trovato lo specchio della porta.
CAPELLI
APRE IL DONI-SHOW - Proprio quando la Roma, in avvio di ripresa, sembrava
intenzionata ad alzare finalmente il baricentro ecco che l'Atalanta, nel
giro di appena 6', le ha rifilato tre colpi in serie che l'hanno spedita
ko: al 51' è stato Capelli ad aprire la marcature in mischia sugli
sviluppi di un angolo. Poi, 3' dopo, è iniziato lo show di Doni:
prima ha deviato in tuffo al volo con la punta del piede un cross dalla
sinistra di Padoin poi, al 59' ha triplicato con un perfetto contropiede
concluso magistralmente dopo un doppio dribbling ai danni di Juan e De
Rossi.
ATALANTA,
EUROPA PIU' VICINA - La gara si è chiusa praticamente qui. Anche
perché la Roma si è subito rassegnata e l'Atalanta ha continuato
a gestir palla con grande facilità in mezzo al campo. L'unico a
provarci è stato Motta che, con un destro da fuori, ha costretto
Consigli a volare sotto la traversa per mantenere inviolata la porta. Troppo
poco per riaprire la partita. Mentre la Roma, dunque, torna nella capitale
a meditare su un approccio mentale sbagliato l'Atalanta gongola: l'Europa
è tornata a portata di mano. Con questo stesso atteggiamento si
può tranquillamente sognare. |