"Ciao
Lorenzo, sono tornato l’altro ieri da RIO DE JANEIRO e come promesso ti
ho fatto un bel servizio sulla partita FLAMENGO – VASCO (0/2). Domenica
22 marzo (il giorno dopo Roma – Juve che abbiamo visto mestamente via satellite)
ci rechiamo all’appuntamento con il nostro amico brasiliano Helio che ci
ha permesso di entrare nella torcida del Vasco. Durante
il tragitto da Copacabana al Maracanà, Helio ci spiega che il derby
fra Flamengo e Vasco è quello più sentito insieme al derby
con la Fluminense. Tra l’altro il VASCO non vinceva il derby da 6 anni
perciò le tifoserie sono abbastanza in fibrillazione ; i flamenguisti
vogliono umiliare per l’ennesima volta i rivali e quelli del Vasco vogliono
sfatare un tabù che li vede perdere da troppi anni. Già
ad un chilometro dal Maracanà il traffico è bloccato e un
fiume di gente si avvia camminando verso lo stadio. Quando
passiamo con la macchina davanti la curva del Flamengo non capiamo bene
cosa succede ma vediamo almeno 300 persone correre tutte compatte, Helio
ci dice che sono tutti tifosi delle favelas e che probabilmente ci sono
problemi con i pochi poliziotti presenti allo stadio o con qualche tifoso
del Vasco. Passiamo
velocemente con la macchina, anche perché spesso succede che in
realtà gli scontri fra tifoserie sono dei veri e propri regolamenti
di conti fra bande delle favelas e anche se oggi è molto più
raro fino a pochi anni fa volavano anche i colpi di pistola!!!! Comunque
sia arriviamo dall’altra parte ed entriamo in curva, di poliziotti fuori
neanche l’ombra, troviamo solo un cordone all’ingresso. La
perquisizione consiste solo nell’alzare la maglietta davanti alla guardia
e basta, poi ci sono dei tornelli stile metropolitana e siamo dentro il
tempio del calcio. Ti
segnalo che nonostante migliaia e migliaia di persone all’ingresso si entrava
subito e senza calca. Dentro
lo stadio è bellissimo e il colpo d’occhio impressionante, uno stadio
ellittico con due anelli concepito solamente per il calcio. Al
contrario di quanto tu possa pensare, dentro il Maracanà è
modernissimo con sedili larghi e file con lo spazio necessario per fare
il tifo in piedi. Noi
ci posizioniamo nell’anello inferiore anche se i gruppi maggiori si trovano
tutti nel secondo anello, ciononostante la cosa non cambia molto perché
la torcida è tutta compatta nel fare il tifo. Le
torcida delle squadre brasiliane sono la dimostrazione di come nel calcio
non ci siano barriere sociali : in curva ci sono giovani,40 enni,gente
ricca e gente delle favelas e soprattutto tanti padri con i loro figli
che sono felicissimi di trovarsi in mezzo a bandiere,torce,fumogeni e petardi. Già
perché a differenza dell’Italia qui le famiglie vanno allo stadio
proprio perché c’è questo spettacolo!!! Ci
sono almeno 100.000 persone e quando la partita inizia lo stadio diventa
una bolgia. Le
tifoserie in tutte e due le tribune sono divise esattamente a metà
e anche chi si trova in quei settori partecipa attivamente al tifo. I
cori sono incessanti da una parte e dall’altra e le curve si insultano
in continuazione. Come
tifo in generale mi è piaciuta di più la torcida del VASCO,bandiere
sventolate in continuazione,battimani,tamburi,cori secchi all’inglese (bellissimo
il VASCOOOOO VASCOOOOO VASCOOOOO) e cori lunghi e melodiosi tipici del
Sudamerica, anche se la torcida del Flamengo non è assolutamente
da meno!!! Nel
secondo tempo la partita si accende e il Vasco segna due reti nel giro
di 5 minuti……….. ai gol è il delirio allo stato puro, un’onda umana
che esplode e si accartoccia su se stessa,noi veniamo travolti in avanti
per almeno 7-8 metri, è stato bellissimo!!!! Al
secondo gol ancora peggio,gente in lacrime che ci abbracciava (tra l’altro
non capivamo un cazzo di portoghese!!!),bambini alzati in aria dai padri,ragazze
che si spogliavano,persone che tiravano bomboni a bordo campo……….. A
fine partita festeggiamo con i tifosi del Vasco nella loro curva e poi
usciamo tutti insieme, fuori le tifoserie si mischiano e nonostante gli
insulti reciproci (la polizia lì non interviene finché non
c’è il contatto) non succede assolutamente nulla, questo a dimostrazione
che i metodi repressivi delle nostre forze dell’ordine lasciano il tempo
che trovano. Che
dire è stata un’esperienza unica e bellissima e averne fatto parte
è una cosa che terrò sempre dentro di me. Un
paese considerato del 3° mondo che ha uno stadio più moderno
del nostro,dove nonostante tanti problemi la gente di tutte le fasce socioeconomiche
si può permettere di andare allo stadio, di divertirsi e di fare
il tifo liberamente in ogni sua forma………….. Spero
che questo breve resoconto ti sia piaciuto e sia servito soprattutto a
conoscere un modo di intendere il tifo e il calcio diverso dal nostro. Adesso
ti allego un bel po’ di foto, ho fatto anche tantissimi video e se vuoi
te li mando a parte perché sono un po’ pesanti".