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Rissa nel
settore Ospiti |
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Pronto per la mia prima trasferta italiana
(dopo la prima fatta in terra londinese a Chelsea)
parto insieme ad altri quattro amici. Affittiamo una macchina all'aeroporto di Ciampino, e in cinque ci dividiamo tutte le spesucce, condividendo lo spazio di una nuova Opel Corsa. Appuntamento all'aeroporto di Ciampino alle 9.20. Circa un'ora dopo saliamo in macchina e ci avviamo nell' uggiosa terra longobarda. Prima sosta dopo 390 Km a Cantagallo Bologna! Sosta all'autogrill. Qui incontriamo vari tifosi giallorossi, ed è bello incontrarsi nello stesso posto, per che cosa? Per Colpa Della Roma. Ripartiamo e intorno le 17:00 arriviamo dinanzi stò Meazza...parcheggio nel settore ospiti (10 Euro, tacci loro) e via una bella biretta lì vicino. 4,50 Euro per una birra da 33 cl...ok, pazienza. Riempita la panza di un pò di birre, entriamo nello stadio senza neanche troppi controlli, giusto uno fatto bene dallo steward. Entriamo e con fierezza, vedo che siamo belli e abbastanza colorati, non tantissimi, ma diciamo buoni. Si canta sin dal 1' minuto...poi quando quell'omino giallo si incomincia ad inventare stronzata, la curva s'ammoscia un pò...ma ormai penso che chi ha fatto varie volte la trasferta a Milano, ha capito che lì si vince poche volte...per colpa degli omini gialli. Tifoseria interista, come sempre, mediocre. Finisce la partita, innervositi ma fieri di sostenere la Roma. Alle 23.00 circa usciamo dallo stadio e prendiamo la macchina per ritornare a Roma, visto che la mattina tocca andà a lavorà. Allora altri 600 Km, di cui 300 tra la nebbia di merda milanese-emiliana...almeno 6 soste in autogrill, e continui cambi alla guida... Arriviamo a Ciampino alle 06.23. Io e un altro amico scendiamo e andiamo a lavorare...alle 06.30 si attacca. Giornata lavorativa passata con gli occhi rossi dal sonno, per aver dormito appena 1 ora tutta la notte. La giornata di lavoro termina alle 16.00...e dopo tutte queste ore, rimane solo il rammarico di aver fatto 1200 Km per fare una prova sul campo e sugli spalti da 8...ed essere presi per il culo da un ragazzino nero fomentato e da un altro omino giallo senza palle. Ma tanto a Roma ce dovrete tornà. Quando potrò, ti seguirò. A.S.Roma Ti Amo. di seguito ti racconto la mia trasferta. Partiamo da Varese (un mio carissimo amico vive li, romano e romanista doc) verso le 17,30. Autostrada e tangenziale, arriviamo a San Siro. Oramai siamo veterani, sara' la sesta/settima volta che vediamo la partita dal settore ospiti contro le milanesi e devo dire subito una cosa, saranno stronzi, freddi e diffidenti ma le cose le fanno.. e pure bene.. ogni volta che vado a Milano rimango meravigliato, parcheggio comodo, settore ottimo, da tutte le angolazioni vedi la partita e la vedi bene, anche dal 3 anello contro il milan.. ci perquisiscono gli stewart, non le guardie, molto meticolosi, cercano per forza di trovarci qualche cosa, ma rimangono delusi.. mi sequestrano l'accendino ma fesso io che non l'ho nascosto bene.. entriamo nel settore, siamo meno del solito, ma calcolando che e' domenica sera e che non tutti hanno la mia fortuna, direi che il numero e' + che sufficiente. Interisti solita musica, non mi spreco neanche a dare voti o commentare, non mi sono mai piaciuti e lo ripetero' all'infinito che sono SOPRAVVALUTATI. Il nostro settore, prova a cantare, qualche treno e coro viene anche bene, ma a mio modesto parere manca una figura di riferimento ed un gruppo da seguire per tutti e 90 i minuti. Ci divertiamo ad insultare Balotelli, ma niente +, gli interisti a fine partita se ne vanno a casa, lunedi' vanno a lavura'.. grande roma, hanno giocato col cuore.. ma a milano non basta mai..alla prossima. Mauro. Ciao lorenzo sono nicholas quell ragazzo di la spezia .. ieri sera ero a milano nel settore ospiti proprio come un mese fa in coppa italia eri sono arrivato intorno alle 20;00 insieme a un mio amico…. Secondo me il tifo e” stato abbastanza buono contando che senza megafoni e’ difficile coordinare il tifo anche perche magari al centro partiva un coro e dai lati altri due…. Comunque la partita e’ andata cosi con tana delusione per aver pareggiato una partita gia vinta e una rosicata per quel gesto infame di balotelli verso di noi quanto lo odio e poi dicono di noi tifosi….. Questa volta rispetto alla coppa italia ci fanno uscire dopo 20 minuti e all’una e mezza siamo a casa con l’ORGOGLIO E LA TENACIA DI AVER SOSTENUTO LA SQUADRA CHE AMO.. grazie dello spazio che mi hai dato, un saluto ci vediamo a genova carica ragazzi |
I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA Il video |
GAZZETTA.IT MILANO, 1 marzo 2009 - Pazzesco 3-3 a San Siro. L’Inter recupera una situazione apparentemente compromessa contro la Roma, avanti di due gol all’intervallo grazie a De Rossi e Riise. Doppietta di Balotelli nella ripresa (contestato il 2-3 su rigore). Gli ultimi centri sono di Brighi e Crespo prima del finale. GLI ASSENTI - In un certo senso il testa a testa comincia già dal riscaldamento: Totti prova qualche movimento ma alla fine si arrende alle bizze del suo ginocchio destro; Ibrahimovic non va in campo per un piccolo problema muscolare, restando fuori dai 18 per la seconda volta in questa stagione. Così è Balotelli a ritrovare un posto da titolare a più di due mesi dall’ultima volta (Siena-Inter 1-2). TILT INTER - A Spalletti mancano sette giocatori con Pizarro in condizioni problematiche per una caviglia in disordine. C’è Panucci di nuovo in campo dopo oltre un mese ma il tecnico toscano è quasi obbligato a cambiare modulo, piazzando Brighi dietro Baptista, con Vucinic e Taddei più larghi in un 4-2-3-1 di difficile interpretazione per i nerazzurri. Il risultato infatti è devastante: in 46 minuti Julio Cesar incassa due gol, come solo a Bergamo era accaduto, e si salva in altre tre occasioni. Il tilt interista è totale e all’intervallo il punteggio è di 2-0 per la Roma, grazie al magnifico colpo di testa di De Rossi (su servizio da destra di Motta), e all’inserimento di Riise sulla sinistra, con palleggio sulla testa e tocco beffardo sotto le gambe di Julio Cesar. LA MANATA DI PANUCCI - Il passivo, come già accennato, è addirittura benevolo per Mourinho, che osserva impietrito i salvataggi disperati di Cambiasso su Baptista e di Burdisso su Vucinic, cui va aggiunto il rigore in movimento fallito da Brighi al 7’. Filtrando le scorie di un primo tempo da incubo restano solo il triangolo di Maxwell con Santon, chiuso dal brasiliano con un tentativo poco preciso, e il contatto tra Panucci e Adriano nell’area giallorossa, una "manata" meno lieve di quella con cui Ferdinand ha fermato l’Imperatore martedì scorso. BRIGHI TRIS - Nella "prima" da protagonista vissuta accanto a Santon, mai insieme dal primo minuto i due ex Primavera dell’Inter, Mario segna una doppietta che tiene in piedi la prima della classe. L’opera l’avvia Mourinho, che ribalta la squadra rischiando di brutto: fuori Maxwell e Burdisso, dentro Vieira e Figo con Cambiasso centrale difensivo e tre uomini dietro Adriano. La scossa è garantita, anche se ad incendiare la partita è un rigore molto controverso, quello del 2-3. Dopo il primo centro di Balotelli, scaturito da un affondo di Adriano all’alba del secondo tempo, la Roma mette il dito nella piaga di uno schieramento improvvisato. Baptista sfrutta l’errore di Cambiasso ed è bravo a girarsi dopo l’anticipo fallito dall’argentino in veste difensiva. Tocca materialmente a Brighi mettere dentro il 3-1 scrivendo una parola comunque non definitiva sulla partita. MARIO SOFFIA SUL FUOCO - Passano sei minuti e Mario costruisce il quinto gol della sua tormentata stagione cadendo in area dopo un doppio dribbling. Il rigore è generoso, oltre che indigeribile per Pizarro e Mexes. Balotelli trasforma, fa il gesto del "tutti zitti" alla curva giallorossa riscaldando ulteriormente il tono della contesa, e per poco non inchioda pure il 3-3 con una girata poco fortunata. IL VECCHIO HERNAN - Questione di minuti, anche se l’eroe della serata finirà per essere Hernan Crespo. L’inerzia della sfida "gira" definitivamente quando Vucinic brucia la carta del 2-4, deviando di testa senza crederci la traiettoria disegnata da Pizarro. Un errore pesantissimo, visto che "Valdanito", pochi secondi dopo essere entrato in campo, stacca come ai tempi d’oro trasformando un passaggio alto di Figo. Da non credere, soprattutto per Spalletti. CHE RISCHI - Partita malissimo, tenuta a galla dal più giovane e contestato dei suoi attaccanti, l’Inter cerca il successo nelle ultime curve del tracciato esponendosi al contropiede giallorosso. Menez, e soprattutto De Rossi, sprecano l’opportunità di capovolgere un match incredibile. Che premia il coraggio dell’Inter e in definitiva mantiene in linea di galleggiamento anche la Roma, che guadagna un punto sul Milan. Antonino Morici |