Si parte per Monaco con treno proveniente
da Napoli e diretto a Torino Porta Nuova alle 23:58
da Roma Termini.
Appena saliti sul treno ci accorgiamo che
il viaggio sarà tutto purché comodo.. immaginate,
treno proveniente da Napoli !!
Si arriva alle 5e50 circa a Genova
Frignone dove
velocemente si prende un altro treno
direzione Ventimiglia.
Nonostante il caldo torrido, e pensate
sono le prime ore del mattino, arriviamo a
Ventimiglia puntuali, dove nuovamente prendiamo un
altro treno, per fortuna l’ultimo, per Montecarlo.
Si arriva con 10 minuti di ritardo questa
volta, a Monaco e la prima impressione che si ha è
pura fantasia…
Come città Montecarlo è un gioiello, ne
una sigaretta per terra, ne mondezza, giardini
curatissimi e macchine e navi da sogno…
La giornata trascorre bene e tra un giro
in porto ed un po’ di sole sugli scogli, andiamo a
fare i biglietti.. incontriamo il pullman della
squadra del Monaco, appena uscita dalla palestra,
che si trova sempre all’interno dello stadio, per
una seduta di rifinitura e facciamo alcune foto con
i giocatori
e scambiamo due chiacchiere con Leandro
Cufrè
che è stato molto gentile con noi, così
come tutto lo staff del Monaco e gli addetti alla
sicurezza.
Entriamo finalmente allo stadio verso le
19e30, siamo cotti dopo la lunga giornata e dopo la
notte trascorsa in treno tra un dormi-veglia e
l’altro, ma la voglia di tifare è tanta che neanche
il sonno ci ferma.I gruppi presenti mettono i
loro striscioni ed anche in questo caso la
sicurezza risulta essere molto gentile a tal punto
da far scendere alcuni ragazzi sulla pista di
atletica che
circonda lo stadio per far apporre meglio
i loro striscioni.. L’unica cosa da sottolineare è
stato che all’ingresso ci hanno perquisito
abbastanza ed ahimè mi hanno fatto buttare il
deodorante per paura che lo tirassi.. ma vabbè!!
Saremo intorno alle cento unità, mentre lo
stadio risulta essere completamente vuoto,se non che
in Tevere e monte Mario, sono presenti genitori con
bambini ed il club “Roma Montecarlo”.. Per il resto
nessun monegasco presente, se non con uno striscione
in Curva Nord di un gruppo di cui
neanche ricordo il nome.
Il primo tempo ci facciamo sentire, bei
cori, belle urla, grandi battimani per tutti i 45
minuti…
Il secondo tempo invece, la fatica si
comincia a sentire, e tra una risata e l’altra
partono alcuni cori contro le tifoserie italiane
(Bergamo, Napoli, Milan, Inter,J uventus,
Bologna, Fiorentina, Lazio,
Cagliari,Genova/Samp,Verona con a seguire
un bel.. “ e se noi odiamo tutti”), e cori
goliardici come “ Ve rubamo tutti i Ferrari” o
ancora “V’affonamo tutte le Barche”, che come al
solito però, qualche giornalista IMBECILLE della
Gazzetta dello sport, non sapendolo interpretare lo
ha riportato sul proprio quotidiano in versione
negativa e dispregiativa nei confronti di noi
Romani..
La partita finisce comunque sullo 0-0, la
Roma deve sicuramente migliorare, ma qualcosa di
positivo si è visto.
De Rossi, Loria e Cufrè vengono sotto la
curva dove ci trovavamo noi e ci lanciano maglietta
(Cufrè) e pantaloncini (De Rossi e Loria).
L’uscita dallo stadio è fluida e non ci
sono problemi…
Ed ora?? Ci si vede a Londra…
Ciao Massimo (Monte Verde)
Vorrei fare i complimenti ai pochi veri
tifosi presenti che per tutto il primo tempo si sono
fatti sentire ininterrottamente e poderosamente.
Hanno rimbombato in particolar modo un
paio di lazio merda e le diverse invettive contro
Spaccarotella & le FFOO.
Sono poi fisiologicamente calati nel
secondo tempo per adeguarsi con i loro cori
goliardici al carattere amichevole della partita.
Vorrei anche correggere alcuni
pennivendoli della carta stampata che hanno scritto
di un presunto alterco tra un fischiato Mexes ed il
pubblico francese : niente di più errato in quanto
si trattava di Vucinic puntualmente fischiato dopo
che alla fine di un’azione, avendo perduto il
pallone si era sfogato con un tabellone
pubblicitario prendendolo a calci e rovesciandolo!!!
Pare che non ce so’ abituati qui…
Peccato che non gli abbia fatto un bel gol
per ammutolirli come era stato fino a
quell’episodio!!! Grande prova la sua, assieme a
quella di De Rossi, migliore in campo.
Anche Cicinho ha lanciato la sua maglietta
a dei ragazzi di Roma presenti in Tribuna d’Onore,
pero’ nell’intervallo tra primo e secondo tempo.
Ma soprattutto, voglio sottolineare il
grande cuore di questa squadra e di questa dirigenza
: in effetti avendo avuto la fortuna d’incrociare
tutti i giocatori all’arrivo del pullman ed il
pomeriggio nell’albergo dove alloggiavano, sono
rimasto stupefatto dalla simpatia e affabilità di
ognuno di loro, dal primo all’ultimo, dalla Sigra
Fioravanti el Gen. Di Martino, per poi passare da
tutto il management Conti-Pradé-Scaglia-Cicoria
senza dimenticare la Dssa Turra e Spalletti che
cercava sempre di « calmierare » il fomento…
E se proprio dovessi stilare una
classifica di cordialità tra i giocatori presenti
segnalerei De Rossi, Perrotta, Mexes ed un
simpaticissimo Baldini !!!!!!
Un GRAZIE DI CUORE per aver trasformato
questo sogno in realtà : mai avrei immaginato di
trovare delle persone cosi’ disponibili ed alla
mano, merce veramente rara de ‘sti tempi,
soprattutto è bastato veramente poco, (probabilmente
si tratta di quella normalità importata dal Mister)
adesso c’ho i ragazzini che stanno ancora a camminà
sulle nuvole !!!
Perdonatemi la parentesi personale, ma è
troppo bella per non essere evidenziata.
Alessandro
Piccolo resoconto della trasferta +
tranquilla che abbiamo mai fatto, siamo partiti in 3
da firenze e in 4 ore e mezzo siamo arrivati a
Montecarlo, alle 15.30 siamo sotto lo stadio che si
mimetizza in una città pulita e ordinata. Ferrari
porsche e barche da sogno...
Biglietto 10 euro e facciamo un giro , un
caldo insopportabile ci spinge dentro i centri
commerciali della zona. Manca ancora un pò alla
partita.
Fuori dallo stadio tutto tranquillo
giriamo senza alcun problema , verso le 19 andiamo
all'ingresso dei pulman , arriva il pulman del
Monaco e i giocatori salutano senza alcun problema i
tifosi, Leo Cufrè saluta anche noi tifosi delle a
Roma, arriva il pulman della Roma che pargheggia
stranamente vicinissimo alla porta e nessun
giocatore ci rivolge lo sguardo !!! Solo Spalletti
viene a salutarci , complimenti a tutta la squadra ,
nemmeno un cenno !!!
Entriamo allo stadio , minima
perquisizione e siamo nel ns settore, lo stadio e
bello anche se piccolo, ci sono una 20 tina di
ragazzi di Roma, in tutto saremo circa 200 ma
negl'altri settori ci sono moltissimi tifosi della
Roma. Tifo nel primo tempo da campionato nel secondo
tempo goliardia e un pò di stanchezza, ma va bene
così è un sabato d'agosto , uno 0-0 scialbo completa
il tutto.
Ciao alla prox CRISTIANO SEZ.FIRENZE |
I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
|
IL MESSAGGERO
MONTERCARLO - Nuova stagione, vecchi
difetti. La Roma crea e spreca tanto. E non riesce a
vincere, pur meritando, come spesso gli è accaduto
in passato. Solo zero a zero a Montecarlo, contro il
Monaco allo stade Louis II e davanti a Spinelli che
vorrebbe acquistare il club del Principato, nella
seconda trasferta consecutiva all’estero. Vucinic è
in forma, De Rossi si conferma leader e Artur
stavolta c’è.
Spalletti presenta la Roma migliore del
momento, con otto titolari in campo e comunque con
nessun giocatore fuori ruolo. Nonostante l’organico
incompleto, otto indisponibili rimasti a Roma e due
rinforzi che devono ancora essere acquistati, la
formazione inizale è più che decente e può, anche in
piena preparazione estiva, essere competitiva.
Sabato il Monaco debutta in campionato qui a
Montecarlo, contro il Pars Saint Germain di Giuly:
il gruppo di Ricardo fisicamente sta meglio. Non
basta, però. I giallorossi come qualità, esperienza
e organizzazione sono un’altra cosa. La linea
difensiva con Cicinho, Mexes, Juan e Riise è la più
chic che si può vedere pescando nella rosa. La
coppia dei mediani è quella ben collaudata con De
Rossi e Pizarro, il trequartista è Perrotta,
l’esterno sinistro è Vucinic. Gli altri tre sono il
portiere Artur, alla seconda gara consecutiva e
sotto lo sguardo curioso di Spalletti che lo sta
valutando, l’aletta nera Alvarez che prima o poi
andrà via, il centravanti di scorta, quel Vincenzino
Montella che ormai fa meglio da rifinitore che da
punta.
I progressi rispetto a Bucarest, anche
grazie al Monaco tanto modesto da essere innocuo
(4-2-3-1 come la Roma), sono evidenti. La presenza
di De Rossi in campo, alla prima gara stagionale e
sempre sostenuto da un bel gruppo di tifosi arrivati
dalla capitale, fa la differenza. E Vucinic, a
sinistra, forma una catena efficace con Riise, il
norvegese che si è già inserito alla perfezione nel
coro giallorosso. Cicinho sta studiano la fase
difensiva per convincere Spalletti, Juan va un po’
meglio di Mexes che discute alla fine del primo
tempo con qualche spettaore che lo insulta, Perrotta
è efficace con i suoi inserimenti. Alvarez si
sacrifica, ma i limiti tecnici lo escludono dalle
fasi che contano.
La Roma nel primo tempo ha due occasioni
per passare in vantaggio, entrambe con Vucinic. La
prima su splendida verticalizzazione di Montella. Il
montenegrino, bravo a lasciare sul posto Mongongu,
piomba in area da sinistra: pallonetto sull’uscita
di Ruffier che però riesce a respingere. Nel finale
dellla prima parte, su pennellata di De Rossi,
Vucinic si presenta stavolta a destra: sull’uscita
del portiere, esterno destro a lato.
Spalletti nella ripresa fa subito quattro
cambi: Loria per Juan e Tonetto per Riise in difesa,
Brighi per Perrotta e Okaka per Alvarez a destra. De
Rossi e Pizarro guidano la squadra, Cicinho parte
con più continuità, ma è sempre Vucinic a essere
ispirato sulla fascia di sua competenza. Subito un
assist per Montella che si fa ribattere il sinistro
da Roma. Okaka si muove bene anche partendo da
destra (finirà da centravanti), Brighi spreca
calciando alto. Vucinic scatenato e altruista, ma
Montella, ormai stanco e senza lucidità davanti alla
porta, sbaglia due gol grandi così: prima fallisce
l’aggancio davanti al portiere, nonostante sia solo,
poi calcia fuori a porta vuota. Spazio anche ad
Andreolli, Della Penna, Palermo e Brosco. Il Monaco
riesce finalmente a centrare lo specchio della
porta. Va al tiro da fuori, ma Artur è attento sui
tiri di Pino e Nimani e soprattutto sul destro
improvviso di Alonso, deviato sul palo, e su quello
di Menez, bloccato in due tempi. E il portiere
brasiliano diventa la nota positiva della serata:
meglio che niente. Il ruolo del vice Doni è
fondamentale per una squadra da vertice. In Italia e
in Europa. |