EREDI DI UN IMPERO

Ciao Lorenzo,rispondo ad Alberto di Genova.
Nessuno vi vuole dar contro, nessuno vi vuole togliere il merito e il rispetto che vi siete guadagnati facendo un tale show a Roma.
Parlo di rispetto, perchè quello e' stato il pensiero di alcuni ragazzi che stavano in nord.
Sicuramente avrai capito di chi parlo.
Dapprima impedivamo il più possibile di non far partire cori tipo "buffoni" o cose del genere, per il rispetto del numero effettuato. Poi una volta saputa l'infamata (quando una persona viene indicata io la chiamo infamata, te chiamala come vuoi) son partiti tutti cori offensivi e a fine partita si cercava il vostro sguardo e voi niente.
Mi domandavo e mi domando, ma una tifoseria che fà un tale show, per dio, perchè non canta? perchè la maggior parte porta un profilo basso? dovrebbero andare  a testa alta e invece....
Per me si tratta di "coda de paja"...anche se a detta loro era di un normale tifoso.
Quel ragazzo firmerà...
Niente di personale... d'accordo con Lorenzo...10 e lode per la presenza!
Fede

Ps: anno 1992-1993 nono/92 civitavecchia. quando potevo ero in curva sud in alto a destra, accanto ai fedayn. sciarpa del genoa. mai avuto un problema. anzi. rispetto e stima. ho sempre adorato quella curva. potete capire come mi sento ora che due amici porteranno il segno, secondo me senza motivo. tutta la vita, per aver fatto qualcosa di unico e forse irripetibile. mi e' stato detto che dovevamo uscire col tappeto rosso. concordo, ma non rosso sangue.

in ultimo, non so chi sia stato guardato negli occhi. noi finita la partita abbiamo continuato a cantare per il grifone, per questo siamo venuti. per dimostrare, rispettando la legge demenziale dei signori che comandano, che il nostro amore va oltre le allucinazioni perverse di quattro incompetenti. abbiamo cercato per questo di evitare di cadere in provocazioni in quanto non eravamo li per quello, e  comunque sappiamo tutti che fuori e dentro lo stadio ci sono piu telecamere che a cinecitta'. nessuna polemica a riguardo, solo, a carattere del tutto personale nn capisco come si possa passare dal tappeto rosso e rispetto a provocare e cercare lo scontro in una situazione che secondo me non lo prevedeva affatto. anzi. ma questa e' una mia idea. e per fortuna non siamo tutti uguali. onore agli ultra', tutti, tutti quelli che sono degni di effigiarsi di tale nome.
A.

1) La trasferta non era vietata ai tifosi del genoa (sarebbe una discriminazione incostituzionale... almeno finché c'è la Costituzione!), ma era semplicemente chiuso il cosiddetto 'settore ospiti': rammentiamolo per il futuro... Dunque, come pare, nessuna disposizione elusa, né da parte loro, né da parte della biglietteria Lottomatica di Civitavecchia (un'ottantina di biglietti tutti insieme per il campionato, capirai, e quanno je ricapita!). Spero che ora non tirino fuori dal cilindro un fantomatico documento ad hoc - tenuto fino ad ora accuratamente segreto - che dovrebbe provare che la vendita era solo per i residenti bla-bla (nel paese di pulcinella, anzi di Ustica e del G8, nulla deve meravigliarci...).

2) Non mi sono accorto della faccenda del drappo, quindi personalmente non posso dire nulla. Tuttavia anche i genoani intervenuti sul sito hanno ammesso che ci si è rivolti ad un'istanza diversa per la restituzione e, sia come sia, la cosa lascia perplessi. Molti anni fa fu sottratto dai granata a Torino uno striscione ai romanisti, e questi certo non si rivolsero alle guardie... Mi spiace molto per i grifoni che hanno avuto problemi (non ne sapevo nulla): i puncicatori tradiscono l'idea ultras, come pure le spie. E un infame è un infame, a Roma come a Genova, come a Firenze (esempio non casuale).
Approvo ed ammiro il gesto, che purtroppo risulta segnato da questa sconcertante ambiguità: a Roma (forse anche altrove) si dice che "non si può portare la croce e cantare [ironia involontaria!] in coro".

3) Il coro "buffoni!" lanciato dalla nord bassa, che aveva certi obiettivi, è stato purtroppo ripreso da una parte della curva (grosso modo, dal tabellone verso i distinti) indirizzandoli ai genoani, insieme all'insulso "chi non salta è genoano", che si commenta da sé. Da menzionare che "Roma, Roma" iniziale, spento non si sa per quale motivo a metà, è stata poi continuata con la sola voce da tutto lo stadio (molto più bella).
Mi ha rattristato vedere il genoa con una maglia stile Juve, lontanissima dalla tradizione: grifoni, fatevi sentire! (attenzione perché pare fosse la maglia del centenario.... avevo avuto anche io la stessa impressione!)

4) Una piccola nota "sociologica", di una sociologia che è tutta interna a me, ma forse condivisa da molti: nelle città con derby le due fazioni si connotano fondamentalmente in due tipologie: una "popolare", schietta, sanguigna, eccessiva, smodata, di immediata e - direi - inevitabile identificazione con la città, anzi con lo spirito della città, con l'idea platonica stessa (stricto sensu, dico) della città (non è semplicemente un fenomeno legato al nome: quello, semmai, ne è una conseguenza). E per dire tutto con una parola, innamorata e felice di esserlo. In questo primo gruppo metterei Roma, Genoa e Torino, mentre il milan, che pure ce l'aveva, credo ormai l'abbia persa. Nell'altro gruppo, anche qui inevitabilmente, lazie e doria (la juve è un caso a parte): "borghese", snob, supponenza alimentata da senso d'inferiorita, idea di decoro, decenza, apparenza, frustrazione (non si gioisce per la propria squadra, ma per le sconfitte dell'altra).
Per tutto questo ho simpatia per il genoa e i genoani. Spero che si torni ad essere avversari che si affrontano lealmente (il che non significa essere gemellati ecc.).
Livio