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Roma alé |
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Ciao
Lorenzo,
impressioni sul tifo, dalla curva nord. In generale giornata un po' moscia, come clima, esito del derby e rango dell'avversario lasciavano presagire. 1) Lo spicchio basso mi sembra migliorato rispetto a qualche tempo fa, per la presenza di di bandiere e bandieroni. Per quanto riguarda il numero è ancora basso, almeno in partite di non particolare richiamo, come questa con il lecce (anche se è vero vero che i tifosi occasionali, richiamati dalla partita di cartello, poi difficilmente si unisce al gruppo). Rispetto alla prima parte della stagione mi pare che i cori vengano tenuti più a lungo, e cantati più o meno da tutti (all'inizio non tutti quelli che erano in basso cantavano o cantavano sempre). Cori (e striscioni) particolarmente dedicati alla presidentessa, agli ospiti, ed ai giocatori ("Solo la maglia" ecc.). 2) A proposito degli ospiti:non sono ultras; il tuo voto mi è parso un po' generoso. Buono il loro numero, ma come cori praticamente zero assoluto (mai risposto ai nostri saluti...), movimento zero, colore quasi zero, con pochissime bandierette. Visto che lottano per la salvezza, con ancora (pochissime) chance sarebbe stato lecito aspettarsi di più 2) La sud si è sentita a sprazzi, ma è anche vero che quando si canta o si fanno i cori è più difficile sentire l'altra curva. C'è solo la Roma! Livio ciao lorenzo sono Alessio(21 anni) abbonato da 8 in curva sud perche figlio di una vera lupacchiotta che a 50anni ancora viene in curva!seguo sempre il tuo sito ti faccio i complimenti...mi sono sempre astenuto dallo scriverti divertendomi a leggere i resoconti delle persone!Oggi non cel ho fatta proprio piu e dopo aver visto l atteggiamento di alcuni pseudo tifosi della curva mi sono deciso a scriverti!come è possibile che la gente in curva sud stia seduta per 90 minuti??come mai invece de cantare tutti insieme de bruciasse le tonsille e de fa arrivà la nostra voce a ponte milvio su 10 persone 8 non cantano???NON E' PIU' POSSIBILE andare avanti così...ci vantiamo di essere e di avere la curva e la tifoseria piu bella del mondo quando quest anno semo stati presi in giro in casa nostra da molteplici tifoserie(guardare le partite con inter e juve)...se la curva deve esse un pretesto pe vedesse la partita pagando il meno possibile statevene a casa e lasciate spazio a gente che pe canta 90 minuti e sventolare na bandiera in curva sud darebbe l anima!!!dopo questo chiudo...TUTTI A FIRENZE E ONORE ALLA PARTE BASSA DELLA CURVA NORD! |
I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA |
GAZZETTA.IT
ROMA, 19 aprile 2009 - La Roma alla fine supera il Lecce 3-2 e si avvicina all'agognato quarto posto, da cui ora dista 5 punti, complici le sconfitte del Genoa (ieri) e della Fiorentina (oggi). La Roma dei sette infortunati (l'ultimo in ordine cronologico è Taddei, che si fa male durante il riscaldamento) e due squalificati (Mexes e Panucci), oltre a Spalletti rimpiazzato in panca da Domenichini, va di fretta. Perché l'Olimpico è il suo stadio preferito, perché la sconfitta di ieri del Genoa ridà fiato alle velleità da quarto posto, perchè l'opaco Lecce da trasferta è boccone goloso per chi ha certe ambizioni. E anche perché il pesante k.o. pre-pasquale nel derby rivendica riscatto immediato. PRIMO TEMPO - Così si affaccia in campo una squadra determinata a realizzare tutti i suoi desideri e a dare concretezza alle sue velleità. Così Totti dopo 3' già trova la via del gol: è la sua rete n. 174, nonché l'aggancio (momentaneo) ad Amadei, decimo bomber di serie A di tutti i tempi. Il capitano è pronto a superare Benussi con un tap-in di destro, dopo una respinta del portiere leccese su punizione di Baptista. Caserta non ci sta, ma al 6' la sua conclusione termina alta e soprattutto lui è costretto a lasciare il campo per infortunio. Visti gli altri tre indisponibili (oltre agli squalificati Giacomazzi, Vives e Schiavi), anche il Lecce vive una situazione di semi-emergenza. E soprattutto dà l'impressione di non riuscire più ad arginare il centrocampo giallorosso, che diventa padrone del campo, De Rossi su tutti. Al 13' arriva il raddoppio (nonché il gol n. 50 della Roma in questo campionato): Brighi anticipa Benussi da distanza ravvicinata su un cross di Motta, la difesa del Lecce non dà segni di vita. Fino alla mezzora è monologo giallorosso, con Totti e soprattutto Baptista vicini al tris. Poi però il Lecce si scuote: Munari prima fa le prove generali, con un colpo di testa che non trova lo specchio su cross di Zanchetta, poi dimezza lo svantaggio al 31': De Rossi devia involontariamente un cross di Polenghi e Munari è pronto a infilare Artur. La gara si riapre, la Roma reagisce e cerca l'aggressività perduta. Ma è Tiribocchi, al 40', a sfiorare il pareggio. SECONDO TEMPO - La Roma sa di averla fatta grossa, consentendo al Lecce di riaprire l'incontro. Ma certo il 2-2 non era nemmeno nei suoi peggiori incubi: e invece il pareggio arriva, al 10', siglato da Papadopoulos, alla sua prima rete italiana, su assist di Tiribocchi. Ma dalla delusione alla gioia per i giallorossi il passo è breve: al 14' Mazzoleni vede quel che non c'è, ossia un fallo di Edinho su Baptista e concede un generosissimo rigore. Totti non sbaglia dal dischetto, sigla il suo decimo gol in campionato, superando Vucinic nella classifica giallorossa e toccando quota 175 gol in A. Superato anche Amadei, ora è a tre reti da Giampiero Boniperti (178). Ma il Lecce non demorde: Artur si oppone a una punizione di Zanchetta, poi Konan, appena entrato, viene stoppato in extremis da Motta. Un minuto dopo, al 27', Ariatti commette un fallo a piedi uniti su Pizarro e viene espulso. Risale dunque in cattedra la Roma, così com'era stato nella prima mezz'ora di gara, e torna a macinare gioco e occasioni, ma la girandola del gol si ferma qui. Livia Taglioli |