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Ciao
lore'...le feste nn ci hanno fatto x niente bene!
siamo alle solite...curva
sud insufficente si canta poco e male. il clima si
scalda solo dopo il
vantaggio e il pareggio della roma(cosi' non va')
voto 5.5 x quanto riguarda
gli ospiti, il numero nn fa' qualita' nn si sentono
mai nemmeno quando
sono in vantaggio voto 5 tra i peggiori visti
all'olimpico... edo fila
70
Ciao Lorè, ti invio il mio resoconto di Roma-Milan: ke dire,Sud inguardabile,così come dall'inizio della stagione,per quanto riguarda bandiere e bandieroni ok,ma ormai nn canta più nessuno,c'è una scoglionatezza in curva ke nn ti immagini,inutile ripeterlo ogni volta ma purtroppo è così...poi basta co sti cori del cavolo,e l'altra volta contro mijalovic e sta volta contro beckam e la moje,perkè nn pensamo a sostenè la Roma??!!...per finire ti segnalo ke dopo il secondo gol di vucinic nn sò ke è successo,cè stata una sorta di mobilitazione dei ragazzi di un gruppo della parte bassa ke improvvisamente hanno preso e sono saliti verso l'alto attraverso la scala gialla centrale per poi riscendere dopo qualke minuto,ma non ho capito il motivo...alla prossima Ivano90 Sono un abbonato di Curva Sud e mi trovo d' accordo con te sul voto alla curva.Purtroppo,come hai detto,i cori partono da mille parti e quindi alla fine non si capisce più niente e sembra che la curva stia in silenzio.La voglia di cantare c'è perchè appena si riesce ad alzare come si deve un coro viene seguito,però manca,come abbiamo detto mille volte,un gruppo trainante in basso.Abbiamo un grande potenziale secondo me,dobbiamo riuscire a tirarlo fuori per poter tornare a cantare 90 minuti..daje Curva Sud... ciao lorenzo sono un tifoso della ROMA e mi dispiace dire che ormai la sud non esiste piu'.................. si canta poco e i pochi cori che partono sono a inizio partita o quando si passa in vantaggio ,credo che tutte le tifoserie hanno problemi di organizazione per i vari motivi di repressione ma nessuna tifoseria e calata cosi tanto come quella della Roma una tifoseria conosciuta x essere una delle migliori al mondo ormai e' tramontata ........................... troppa politica ,troppi soldi cose che col calcio nn c'entrano niente ............e' sopratutto col tifo ..i napoletani vengono a Roma e zittiscono la sud .............. ma quando mai si e' vista una cosa cosi a Roma mi spiace ma forse essere ultras ormai in sud e solo una moda . nn credo siano tutti cosi ma ora piu' che mai bisognava dimostrare la vera mentalita' della sud e invece credo che sarà difficile risollevarsi ma oggi cm oggi bisogna prendere lezioni da altre tifoserie per capire il significato ultras . con la speranza che le cose abbiano un cambiamento di rotta ......... xche' cosi e' meglio che resti chiusa la sud x tifare in questo modo.................................la Roma sopra ogni ideale ciao Ciao Lorenzo ti invio a caldo più che il resonto un paio di riflessioni riguardanti la partita di oggi: Senza dare alcuna importanza a Beckam, Ronaldinho, Pato, Kakà , bisogna dar loro due meriti: il primo di aver fatto riempire lo stadio olimpico e il secondo di aver fatto il modo che tuti i tifosi aprissero i "cassetti" per prendere la macchina fotografica in modo tale da poter immortalare l'evento. Tutti questi flash che in continuazione scattavano solo al momento di attacco della milan ti fanno capire il perchè della gente stesse allo stadio... Onore a chi ci ha lasciato con la Roma nel cuore... Antonio De Falchi Vive... vedo gente che purtroppo preferisce pensare alle stelle del calcio piuttosto che ricordare un ragazzo che non c'è più. Onore a chi ha la Roma nel Cuore... Rispetto per Carlo Ancelotti. Federico. Hai stra-ragione: in Tribuna Tevere era pieno di milanisti (di quelli sfigati che tifano Milan per rivalsa contro un destino sicuramente assai duro nei loro confronti) ed era pieno di questi coglioni che scattavano fotografie a distanza di 100 metri ai divi del Milan. Che tristezza. Ciao Lorenzo ti scrivo prima di crollare, ho la gola a pezzi come sempre e sono profondamente avvilito. Hai presente la sensazione che ci avvolge quando rientriamo a casa dopo una giornata storta, quella sorta di sicurezza e conforto che solo le tue quattro mura e soprattutto le persone a te più vicine riescono a darti? Quell’atmosfera mi ha accompagnato spesso (per non dire ogni volta) anche nell’attraversare il viale che dall’obelisco arriva all’entrata della sud. Essere in un altro luogo e sentirsi a casa; ci rifletto ma non trovo altri posti che mi appartengono intimamente così come la mia curva. Nelle soste di campionato, o nel periodo estivo sento la mancanza delle partite, ma se supero questa banale considerazione mi accorgo che più del gioco, più dei contrasti o dei passaggi di prima mi manca lo “stare in piedi a cantare sul mio seggiolino”. Quando me ne sono accorto mi sono sentito quasi un traditore. Come se la mia ossessione per la Magica (io la chiamo ancora così) passasse in secondo piano a causa di una sorta di feticismo. Ora mi sono convinto che un aspetto è conseguenza dell’altro e viceversa perché nella vita trovare uno spazio proprio, trovare il proprio seggiolino, diventa indispensabile, soprattutto per un ragazzo che magari fuori di casa si sente perso. Oggi purtroppo la curva non riesce più a rappresentare quello spazio; chiaramente non me ne accorgo ora, ma stasera per la prima volta mi sono sentito un estraneo in casa. L’ho percepito chiaramente. Negli anni sono passato sopra,con grande sforzo, al tifo all’inglese (come porta portese), all’ultras mercante, alle restrizioni assurde, alle lame infami, ai tifosi delle grandi occasioni, e a tutte le altre trasformazioni distruttive che abbiamo vissuto, ma stasera è scattato qualcos’altro. Ho cantato a squarciagola come infinite altre volte insieme a quei pochi fedelissimi del tifo che mi circondano e che ancora credono che la partita vera si gioca sugli spalti e non sul campo, né tantomeno nei vicoli..ma mi guardavo intorno e non riconoscevo più la mia casa..eppure i volti a cui sono legato erano tutti lì..ho provato,e la provo tuttora, una sensazione di malessere dovuta all’estraneità, ero lì ma potevo essere in qualsiasi altro luogo perché quella non era più casa mia. Spero paradossalmente che tutto questo sia dovuto all’ennesima prestazione pietosa della sud,che sia dovuto ai modaioli che nemmeno conoscono Antonio de Falchi, ma in fondo ho il presentimento che per me stasera si sia rotta una magia..ho il terrore di aver perso il mio seggiolino.. Fabrizio Un po' tutti, per via delle trasformazioni che il nostro mondo ha avuto, abbiamo passato momenti come il tuo. Anche io pensavo di morire in Curva Sud ed invece non è stato così. I motivi sono due, che pensavo non potessero avere influenza su di me: il tempo che passa e i tempi che cambiano. Ciò non toglie che, anche dalla Tribuna, non possa fare a meno di guardare ogni settimana quel settore, o meglio, che all'interno dello stadio cerchi di vedere qualche sprazzo di tifo che sia degno di quel settore. E questo può avvenire in Curva Sud, in Curva Nord o in Tribuna Tevere. In attesa che il tempo, e i tempi che cambiano, rendano del tutto inutile il proseguire dall'andare allo stadio Olimpico piuttosto che stare in un pub. E' per questo che, nella decadenza assoluta, auspico uno stadio nuovo: avrebbe - almeno per il sottoscritto - la funzione che può avere la nascita di un figlio in un rapporto consolidato da anni che si trascina un po'. ieri hanno superato i limiti della decenza...è stato portato un pezzo di striscione per una ragazza che ha avuto un gravissimo incidente con la macchina 4gg fa proprio davanti all olimpico.. con fratture in tutto il corpo compreso vertebre della spina dorsale.. nn si sa nemmeno se riuscirà a camminare.. cmq volevamo portare un "forza Sara" al posto dove si metteva lei in sud.. visto che è stata abbonata per 12 anni..la digos lo ha fatto sequestrare in maniera vergognosa con sorriso sotto i baffi, dicendo "è di carta, niente carta".. dopo averne fatti entrare altri 4 davanti a me di 10 metri l uno..le offese non sono servite a nulla! vorrà dire che bisogna sempre e cmq usare altri metodi.. i mezzi termini so finiti co questi! un saluto, ciao In realtà il problema non è se è di carta o meno (che è la scusa che vien data lì per lì a fronte di uno striscione di questo tipo), ma se è stato fatto o meno il fax alla Questura. Rientriamo nel discorso del buon senso che dicevamo negli aggiornamenti di oggi 12 gennaio che dovrebbe assistere chi dirige una questura (visto che la digos esegue gli ordini e non ha potere direttivo). |
I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA |
ROMA
- Aspettando Beckham, il Milan a sei stelle ha
rischiato di vincere all'Olimpico
con un formidabile uno-due all'inizio della ripresa.
Chi era venuto per
vedere Beckham, ha visto Pato, autore della
doppietta che ha messo sotto
provvisoriamente la Roma, in vantaggio con un gol di
Vucinic dopo un buon
primo tempo. Quando nel secondo tempo si è
risvegliato il trio brasiliano,
il Milan è cresciuto in maniera esponenziale facendo
breccia sulla
sinistra. Ma il formidabile Vucinic in tuffo di
testa ha pareggiato: il
2-2 è sembrato giusto e ha mostrato i limiti delle
due squadre,
in fase di contenimento.
Il secondo tempo è stato più elettrizzante del primo e le due squadre hanno giocato a sprazzi facendo vedere belle giocate ed errori. Il risultato sostanzialmente non è servito né al Milan, né alla Roma per la classifica. La decisione di rinunciare all'incontrista Flamini e Ambrosini in favore di Beckham, i problemi personali di Ambrosini e quelli fisici di Kaladze (coppia centrale difensiva Maldini- Favalli: 77 anni in due) hanno costretto Ancelotti a schierare una squadra leggera in fase d'interdizione, ma più spettacolare. Spalletti ha preferito Taddei a Pizarro forse come contromossa. Le assenze di Totti e Menez, il dirottamento di Cicinho, Panucci e Aquilani in panchina hanno reso piena di incognite la partita, dandole un alone di mistero sin quando le squadre non sono andate in campo. La pantomima di Spalletti che prima della partita ha abbracciato Ancelotti offrendogli di sedersi sulla panchina della Roma ci ha fatto capire cosa è diventato il calcio: una commedia a uso e consumo dei media. Fuori dal set cinematografico, il Milan ha giocato qualche buona palla in fase offensiva (senza tirare e creando tuttavia solo una vera situazione difficile come al 31', quando Doni ha deviato un traversone da destra anticipando Ronaldinho), ma ha un po' sofferto l'azione della Roma che ha tirato al 9' con Riise, costringendo Abbiati in due tempi; al 16' una punizione di De Rossi sulla sinistra verso Mexes che per poco non è riuscito a toccare in porta. Le difficoltà dei rossoneri in fase difensiva si son viste sul gol romanista al 22': Riise da sinistra ha messo in mezzo per Vucinic che, mal controllato da Jankulovski, ha avuto tutto il tempo di controllare di sinistro, girarsi, insaccando di destro. Dopo la reazione rossonera, con quella palla deviata da Doni, Perrotta al 33' ha tirato forte ma centrale su respinta di Maldini. La Roma avrebbe potuto far meglio al 47', quando Vucinic invece di servire Baptista a destra, ha tirato in bocca ad Abbiati. Direte: e Beckham ? Come da copione consegnatogli prima di andare sul set, ha fatto il compitino: passaggini, qualche traversone da destra col suo piede vellutato, preda della difesa romanista, ma niente più di una utile prestazione scolastica, almeno nel primo tempo. Il fatto è che nemmeno il trio brasilero ha fatto molto contro l'attenta difesa giallorossa che l'ha aspettato al varco non dandogli spazi, grazie anche alla grande prestazione di De Rossi che ha cominciato con un gran sinistro alto. Al 3' Kakà si è inventato un dribblig su Cassetti e ha crossato da sinistra: Pato da due passi ha insaccato, con la difesa giallorossa ferma, forse credendo nell'offside. Roma choccata e raddoppio di Pato dopo quattro minuti: il brasiliano è andato via sulla sinistra a Mexes e da posizione "impossibile" ha scavalcato Doni in uscita. Un uno due formidabile di Pato, ora a quota otto gol. Poi Spalletti ha chiamato in causa Pizarro al posto di Taddei, portando avanti Baptista. Una pericolosa punizione di Pirlo, un destro di Beckham, due iniziative di Baptista poi Ambrosini ha preso il posto di Ronaldinho (non in serata eccezionale). Poi il pareggio di Vucinic: Baptista da destra vince un rimpallo, Brighi la mette verso sinistra dove Vucinic (solissimo) in tuffo di testa ha insaccato sul secondo palo. Un'occasione per Kakà al 35' non sfruttata al meglio, una gran botta di Aquilani fuori al 43', qualche sprazzo qua e là, hanno chiuso una partita abbastanza divertente, ma che ha confermato che senza Totti la Roma ha perso molto e con Beckham (sostituito al 44' da Flamini) il Milan ha guadagnato poco. Almeno per ora. |