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I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
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IL MESSAGGERO
di LUCIANO DANZA
BUCAREST - Quattro a zero a Dortmund lo
scorso anno, tre a uno a Bucarest ieri. Migliora, la
Roma... Che pensa ad allenarsi, a fare esperimenti
ed evidentemente non troppo al risultato. Così deve
essere, specialmente se affronti squadre di gran
lunga più avanti di te nella preparazione. Il
risultato amaro (3-1), in questi casi, diventa
scontato. Logico. I gol della Steaua alla Roma ieri
sono stati tre, ma potevano essere di più specie nel
finale, quando i giallorossi erano fisicamente a
pezzi (lunedì scorso il primo allenamento), mentre i
rumeni continuavano a correre perché in forma
campionato, che comincerà tra una settimana.
Luciano Spalletti nel primo test della
stagione manda in campo le novità estive: Riise
(maglia numero 17), a sinistra nella linea dei
quattro difensori, Loria (maglia numero 15) al
centro, Artur (maglia numero 25) in porta e, se
vogliamo definirla una novità, Montella (maglia
numero 23) punta di riferimento avanzata. Per il
resto, Cicinho e Panucci gli altri due difensori,
Perrotta e Aquilani i due di centrocampo, Esposito,
Taddei e Virga i trequartisti. Il solito e
collaudato 4-2-3-1, con i titolari (e che titolari!)
non presenti e con soli cinque giorni scarsi di
preparazione sulle gambe.
Parte benino la Roma, la vedi perfino
brillante, però in vantaggio passa la Steaua di
Lacatus, ex Fiorentina. Ottavo minuto del primo
tempo, una rete strana, anche col dubbio-fuorigioco.
Ma conta poco. E’ addirittura il portiere della
Steaua, Zapata, a fare l’assist-gol, direttamente da
rimessa dal fondo. Inspiegaibilmente solo davanti ad
Artur, Moreno, che con un pallonetto supera il
numero 25 brasiliano, uscito leggermente in ritardo
e in maniera un po’ scomposta. Una domanda: ma la
difesa della Roma dove era? Distrazione generale,
insomma. La reazione dei giallorossi arriva subito,
ma non da i sfutti sperati.
La Steaua non sta a guardare, il solito
Moreno va vicino al raddoppio (tiro dall’interno
dell’area), ma Artur va a terra e stavolta respinge
bene.
Nella ripresa tanti cambi per Spelletti.
La Steaua davanti al proprio pubblico vuole
aumentare il punteggio, e col passare dei minuti ci
riuscirà. Il raddoppio arriva ad un quarto d’ora
dalla fine (74’) su azione da calcio d’angolo:
Stancu - lasciato un po’ troppo libero da Juan -
mette dentro a pochi passi da Artur. Arriva anche il
terzo gol con Neaga, grazie a un tiro dalla distanza
(anche qui in ritardo Artur). La perla di Vucinic,
punizione alla Cristiano Ronaldo, fa divertire il
pubblico presente, ma serve a poco. «Aspetto i gol
veri in campionato», dice il Montegrino a fine
partita. Lo scopo del match era un altro: la Steaua
doveva fare bella figura e c’è riuscita, la Roma
doveva fare fiato. Però i giallorossi non sfigurano,
nonostante il risultato pesante. Benino Riise, bene
Vucinic, benino Cicinho, alti e bassi (più bassi)
Artur (uscita a vuoto sul primo gol, una buona
parata su Moreno), Loria appare un po’ in
difficolta, è quello che forse risente di più dei
carichi di lavoro. «Abbiamo preso gol da non
prendere, ma la Steaua ha fatto bene. Bisogna
accettarlo perchè per noi era importante fare un
buon allenamento», il commento del tecnico
Spalletti. Taddei ha accusato un problemino
muscolare. |