Un ringraziamento da parte di tutti i
150/200 tifosi presenti questo pomeriggio al
Whitehart Lane, all' ASRoma Calcio, per NON averci
dato informazioni sulla partita di questo pomeriggio
contro gli "Spurs": VERGOGNA !!
A parte questo piccolo sfogo, che ci sta
tutto, ti racconto come è andata la giornata.
Parto all'insegna di Tottenham Hale
intorno alle 11 locali. Il viaggio si complica
subito perchè la Victoria Line che ferma li, la
domenica chiude. Decido allora di prendere un treno
da Liverpool Street, ed una volta giunto alla
fermata giusta, chiedo informazioni su come arrivare
allo stadio. La distanza è notevole e prendo perciò
un autobus che in 20/25 minuti mi lascia proprio di
fronte lo stadio.
Insieme ad altri ragazzi, incontrati sul
posto ed anche loro senza biglietto, iniziamo la
ricerca dei ticket, ma niente, solo bagarini che per
un settore qualsiasi, (considera che che oggi era la
presentazione della squadra e che lo stadio era SOLD
OUT già da una settimana, GRAZIE ASROMA PER AVERCI
AVVISATO), chiedevano da 60 ai 100 pound.. cose
allucinanti. Passa circa un'ora e mezza e cominciano
ad arrivare folti gruppi di tifosi romanisti tutti
senza biglietti e tutti desiderosi di assistere alla
partita. Ci troviamo appoggiati tutti all'angolo con
il settore ospiti, di fronte proprio ad un pub degli
"spurs". Verso le 14e15 i bobbies iniziano a
circondarci,perchè vedono che scalpitiamo per
entrare anche senza biglietto. Iniziano i primi
cori, mentre una folta fila di guardie appiedate e a
cavallo, ci separano dagli "spurs" che nel frattempo
passano di fronte a noi.
Ci facciamo sentire, bei cori, ma di
entrare non se ne parla. Inizia perciò una lunga
attesa (1 ora circa), che finisce con una
perquisizione seria ad ognuno di noi e poi con un
lungo viaggio verso la stazione, sempre scortati.
Il tempo nel frattempo, ci mette del suo,
tra sole, vento e pioggia, non si sa più cosa
fare...
Alla stazione saliamo su due vagoni con i
bobbies a bordo che ci scortano.
Scendiamo a Liverpool Street e sempre
scortati, ci obbligano a prendere la Central Line
(Metro Rossa), per arrivare a Oxford Street, che
risulterà essere poi la nostra tappa finale.
La pioggia ci mette del suo, ed una volta
usciti dalla metro di Oxford, tutti bagnati, non so
per quale cavolo di motivo, ci infilano dentro un
fottuto pub.
Passano 10 minuti, e tutti siamo liberi
finalmente..
Anche questa trasferta è andata.. ed
incazzato per non aver assistito alla partita (
anche se abbiamo preso 5 fischi), aver visto lo
stadio, sono comunque stato contento di essere stato
anche questa volta uno dei 200 tifosi presenti... ne
è valsa la pena.
Per le foto e i video, aspetta martedì
mattina che torno!!
MASSIMO (MONTEVERDE)
CARO LORENZO,
INIZIO COL DIRE QUESTO: NON PRETENDO UNA
SOCIETA' CHE COMPRI DROGBA MESSI E CRISTIANO RONALDO
(ANCHE SE LI MERITEREMMO PER QUELLO CHE
FACCIAMO PER QUESTA MAGLIA) VORREI AVERE PERO' UNA
SOCIETA' CHE NON SNOBBI I PROPRI TIFOSI UNA SOCIETA'
CHE NON ABBANDONI I PROPRI TIFOSI COME E' SUCCESSO
IERI A LONDRA PER LA PARTITA CON IL TOTTHENAM.IERI E
NEI GIORNI PRECEDENTI E' STATO IMPOSSIBILE COMPRARE
I BIGLIETTI DI QUESTA PARTITA SIA ANDANDO DI PERSONA
ALLO STADIO (COME HO FATTO PERSONALMENTE NELLA
SETTIMANA PRECEDENTE ALLA PARTITA PER DUE VOLTE)
STESSA COSA PER LA PRENOTAZIONE VIA INTERNET E PER
QUALCHE STRACCIO DI NOTIZIA DALLA NOSTRA AMATA
ROMA.INFINE QUALCHE GIORNO FA LO STADIO E'
DICHIARATO COME DICONO LORO SOLD OUT. COME SOLD OUT?
MA NON DOVREBBE ESSERE SEMPRE RISERVATO UN
QUANTITATIVO MINIMO DI BIGLIETTI PER LA TIFOSERIA
OSPITE? NON POTEVA BALENARE A QUALCUNO L'IDEA CHE DA
ROMA SI SAREBBE MOSSO QUALCHE TIFOSO? EPPURE SOLO LO
SCORSO ANNO DI QUESTI TEMPI AVEVAMO GIA' GIOCATO A
LONDRA QUINDI PER RIGOR DI LOGICA NON C'ERA
NEMMENO TANTO DA BRANCOLARE NEL BUIO..SEMBRA TUTTO
COSI' SEMPLICE EPPURE NON LO E' STATO..POSSIBILE CHE
DEBBA SEMPRE CADERE TUTTO NEL DIMENTICATOIO SENZA LA
MINIMA SPERANZA DI FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE NELLA
STANZA DEI BOTTONI SIA DELLA NOSTRA SOCIETA' SIA
DELLE AUTORITA' COMPETENTI? TI RISPARMIO IL RACCONTO
DELLE 4 ORE SCORTATI TRA STADIO LIVERPOOL E OXFORD
STREET. TI RINGRAZIO CRISTIAN
Caro Lorenzo,
sono Pasquale e ti scrivo in merito alla
trasferta londinese della nostra amata Roma.
Lasciando da parte il risultato e l'incontro in
generale, volevo soffermarmi sulla questione
"settore ospiti". Io vivo a Londra, quindi ho
acquistato il biglietto di persona (tral'altro hanno
voluto il mio documento e il mio indirizzo
londinese) due settimane prima del match, ma i miei
amici che sono venuti da Roma hanno trovato una
spiacevole sorpresa. La dirigenza degli Spurs ha
pensato bene di destinare il "settore ospiti" a
tutti, ovvero sia tifosi ospiti che tifosi di casa.
Il che è veramente ridicolo. Parlando con alcuni
addetti ai lavori mi è stata data questa risposta:
"Il settore ospiti non esiste, abbiamo venduto i
biglietti a chi è arrivato prima. E visto che sono
arrivati prima i nostri supporters loro vedranno il
match.". Sentite queste parole subito replico
chiedendo come si fa ad organizzare un evento
sportivo in questo modo, sapendo benissimo che
arriveranno almeno un centinaio di tifosi ospiti che
vogliono comprare il biglietto per la partita. E lui
pensa bene di dirmi: "Non è un mio problema, se ne
tornano a Roma." Cose dell'altro mondo. In ogni modo
domenica ho assistito al match nel "settore ospiti"
completamente circondato da tifosi del Tottenham.
Eravamo circa 25 della Roma, naturalmente nessuno di
loro mi ha dato l'idea di essere un vero Ultras. Gli
altri erano tutti di fuori e sinceramente non so
dove sono stati portati. La rabbia saliva, oltre per
i 5 goal, anche per il loro continuo cantare e il
nostro stare in silenzio. Il culmine è stato
raggiunto quando loro cantavano "Where's your
firm?". Che veleno. Quello che io mi chiedo è: ma si
può esser trattati così? E' veramente incredibile.
Spero tanto di poter giocare contro il
Tottenham in una partita dove ci sono enrtambe le
tifoserie, così vedranno chi siamo veramente.
Un saluto
- Lindo -
sono Valerio e ieri 10 agosto stavo al
White Hart Lane per la vergognosa prestazione della
nostra squadra. Ebbene c'è stata anche un'altra
vergogna e non parlo dei gruppi che non avevano il
biglietto per entrare.
Ricapitolando: ho comprato il
biglietto della partita circa un mese fa alla
biglietteria del Tottenham sita a Paxton Road, in
pratica una stradina vicino allo stadio. La prima
cosa che il commesso mi ha chiesto è stata: "Are you
a Roma supporter?". Io ho risposto di sì e mi sono
intascato la bellezza di due biglietti di settore
ospiti per la modica cifra di 40 sterline.
Il giorno della partita io ero off a
lavoro, mentre il mio amico al quale avevo preso il
biglietto lavorava fino alle 12 e 30. Siamo arrivati
allo stadio in due modi diversi: io con il bus
numero 149 preso da Liverpool Street, il mio amico
con lo Stansted Express. Ci siamo dati appuntamento
davanti al settore dello stadio. Arrivato lì davanti
ho notato che i gruppi organizzati erano stati
fermati dalla polizia a cavallo e posti a sinistra
dell'entrata. Mi sono fatto i fatti miei e sono
entrato, pensando di trovare all'interno il mio
amico, che nel mentre aveva il cellulare staccato.
Ebbene all'entrata mi hanno fatto storie e hanno
fatto di tutto per dire che il mio biglietto non era
del tutto valido e me lo hanno cambiato. Mi sono
visto la partita in un parterre in basso in un posto
che NON era quello assegnatomi e SENZA la minima
traccia del mio amico. In un modo o nell'altro era
come se le persone cercassero un minimo segno di
maleducazione da parte del sottoscritto per
sbattermi fuori.
Il settore per i tifosi della Roma era
pieno di sostenitori degli Spurs e noi eravamo quasi
schiacciati dall'impossibilità di rispondere alle
prese in giro dei sostenitori di casa.
Il giorno dopo, a casa, ho rivisto
il mio amico che mi ha raccontato una cosa piuttosto
GRAVE e spero vivamente sia fatta luce su questa
cosa. Lui, possessore di biglietto VALIDO comprato
da me stesso alla BIGLIETTERIA del TOTTENHAM F.C.,
E' STATO OSTACOLATO ALL'ENTRATA DALLA POLIZIA
INGLESE solo per AVER FATTO DELLE FOTOGRAFIE AI
GRUPPI DELLA SUD BLOCCATI DALLA POLIZIA A
CAVALLO.
Gli hanno chiesto se fosse un terrorista
(cosa successa anche a me un po' di tempo fa a
Westminster mentre facevo fotografie ai
manifestanti) e gli hanno spiegato che non avrebbe
potuto assistere al match per misure precauzionali
verso una fantomatica associazione terroristica
riguardanti i tifosi italiani che vorrebbe colpire
la polizia inglese (e io devo credere al mio amico
perché sempre quella notte a Westminster i
poliziotti con i quali poi feci amicizia
continuavano insistentemente a darmi del
rappresentante addirittura dell'ETA per quanto
continuassi a ribadire di essere italiano e non
catalano).
Insomma un ragazzo provvisto di biglietto
non ha potuto vedere la partita per la quale aveva
pagato e io non ho potuto usufrire del posto
assegnatomi. Che dobbiamo fare?
-COMPLIMENTI ALLA SOCIETA TOTTENHAM E ALL
A.S.ROMA CI HA LASCIATO FUORI DALLA PARTITA
ADDIRITTURA UNA SPECIE DI SEQUESTRO PERSONALE DA
PARTE DELLA POLIZIA INGLESE CHE CI HA PORTATO IN
GIRO X LONDRA SEQUESTRATI...ANCHE A CHI ABITAVA LO
STESSO A LONDRA!!!! MANDERO ANNCHE UN EMAIL ALLA
ROMA NON E POSSIBILE ARRIVARE LI E NON AVERE IL
BIGLIETTO DEL SETTORE DEDICATO A NOI VERGOGNA SONO
RIMASTI FUORI PARECCHI ULTRAS MENTRE VEDEVO ENTRARE
TANTI"TURISTI"E SOPRATTUTTO IL COLMO UNA FAMIGLIA
CHE TIFAVA JUVE...MAH SENZA PAROLE!!!
Caro Lorenzo,
Sono uno dei tanti romani che vive a
Londra. Anche io domenica 10 sono andato a vedere la
Magica e ci tengo a raccontare l’atmosfera che ho
trovato (completamente diversa da quella riportata
finora dagli altri…). Arrivo allo stadio con 2 ore
di anticipo per godermi il prepartita fuori e dentro
lo stadio. Il biglietto lo avevo acquistato
sul sito internet del Tottenham ai primi
di luglio visto che i tagliandi erano in vendita
dalla meta di giugno poiche era la presentazione
della loro squadra. Comprarlo e’ stato un gioco da
ragazzi: ho scelto il posto che volevo tra quelli
disponibili (ho scelto la tribuna centrale per una
migliore visuale, infischiandomene di essere in
mezzo agli Spurs), pagato 25 sterline e dopo 3 gg il
biglietto mi e’ stato recapitato a casa! Ovviamente
indossavo la maglia della Roma con tanto di numero
10 sulle spalle, fuori lo stadio gia c’era tanta
gente, molti in fila per entrare nel Tottenham
Store, altri ad attendere il pullman dei giocatori,
altri semplicemente a mangiare
hamburgers; non poteva mancare la polizia,
alcuni di loro a cavallo, ma la situazione era
totalmente tranquilla. Dopo un po ecco arrivare
i
famosi tifosi senza biglietto, molti dei
quali venuti da Roma appositamente per il match,
vedendomi con la maglia della Roma mi chiedono se ho
il biglietto, ed ad una mia risposta
affermativa,
chiedono se ho visto bagarini in giro.
Potevano mancare i bagarini?
Certo che no…chi lo aveva comprato da loro
diceva di aver speso 40, 50, 60 sterline, prezzo
variabile insomma…Ricordo in particolare 7-8 tifosi
romanisti aggirarsi nei miei paragi, nervosi che non
trovavano i biglietti, inveivano contro la societa
Roma e contro il Tottenham per la modalita di
vendita, addirittura uno di loro mi ha consigliato
di levarmi la maglietta perche secondo lui (era
sicuro di quello che diceva…) avrei rischiato di
brutto soprattutto alla fine della partita.
Inutile dire che la maglia l’ho tenuta
prima, durante e dopo la partita! Finalmente mi
accingo ad entrare allo stadio: ero in fila, l’unica
maglia giallorossa in una folla di tifosi inglesi,
biglietto alla mano arrivo all’ingresso, chiedo se
il settore era quello riportato sul biglietto, uno
steward gentilmente mi dice di si, passo attraverso
il
tornello e salgo sul mio settore. Arrivato
li mi accoglie lo steward che vedendomi con la
maglia della Roma mi dice che se voglio ho la
possibilita’ di raggiungere gli altri tifosi
romanisti in un settore a loro dedicato (dietro la
bandiera del calcio d’angolo), allora chiedo se la
mia incolumita e’ a rischio ma lui risponde dicendo
che posso tranquillamente sedermi al mio posto da me
riservato e godermi in tutta tranquillita la
partita, anzi mi ha anche augurato buona partita. Lo
stesso steward (persona gentilissima) e’ poi venuto
da me per sapere come funzionano gli stadi in Italia
e cosa penso di quelli inglesi, uno
scambio di opinioni insomma…Addirittura
prima del fischio d’inizio un tifoso inglese mi ha
chiesto se poteva farmi una foto, tanto gli piaceva
la maglia della Roma!
Durante la partita nessuno degli inglesi
intorno a me mi ha insultato o deriso, quando c’e’
stata la rissa in campo ho davvero temuto che se la
prendessero anche con me, ma nulla, sono rimasti
composti, inveivano contro i giocatori della Roma e
basta (grande esempio di civilta!).
Terminata la partita un paio di tifosi
inglesi mi hanno fatto una battuta, ma fa parte del
gioco, dopo aver vinto 5-0 e’ normale essere
contenti e fare un po di sfotto, anche questo e’ il
bello del calcio. Nonostante le 5 pappine prese, e
nonostante aver visto giocare solo il Tottenham,
sono tornato a casa sano e salvo, contento comunque
di aver passato una bella domenica allo stadio!
Un’esperienza da ripetere!
Una voce fuori dal coro…
Mario (Londra)
Ho comprato il biglietto tramite un amico
che studia a Londra: entrambi avevamo pensato di
attendere la vendita dei biglietti da parte dell'AS
Roma, ma poi per la frenesia di avere i biglietti e
non rimanere fregati (io avevo già prenotato il
volo), abbiamo deciso di telefonare al numero
fornito dal sito ufficiale del Tottenham e
assicurarci di rimediare i biglietti del settore
ospiti (come accuratamente precisato dai comunicati
del Tottenham, si trattava del settore OSPITI). Dopo
due settimane ("you will receive your tickets very
shortly", riceverà i suoi biglietti in breve tempo,
secondo il tizio del call center), il mio amico ha
ricevuto via posta i biglietti del settore 37.
Arriviamo allo stadio alle 14.00 con il
bus 149, nonostante un bel po' di traffico, e
notiamo poco più indietro un gruppo di tifosi
romanisti. Noi li precediamo e entriamo nel settore
37 dopo minuziose perquisizioni.
La sorpresa è che, all'interno del
"settore Ospiti", di ospiti ce n'erano ben pochi.
Eravamo sì e no una ventina in tutto, almeno nel
lower tier, e la maggior parte ragazzi italiani di
Londra o tifosi romanisti stranieri, gente che
quindi si era organizzata in modo autonomo rispetto
alla Roma.
Dopo un po' si avvicina una sorta di
steward, occhiali e camicia bianca da nerd con penne
biro nel taschino, che ci approccia chiedendoci se
vogliamo cambiare posto: lo staff dello stadio sta
infatti cercando di compattare i pochi tifosi
romanisti in un'unica zona del settore. Noi in un
primo momento accettiamo, hai visto mai che arrivano
gli altri tifosi in trasferta in modo da poter
tifare in modo più compatto? Diamo i nostri
biglietti in cambio dei biglietti per i nuovi posti,
ma poi ci rendiamo conto che non siamo compattati
manco per niente, che di tifosi romanisti in questa
zona ce ne saranno 2-3 (ma come detto stranieri, non
ultras) e che alcuni tifosi locali ci dicono che
hanno il nostro stesso posto. Ottima organizzazione
quella del famigerato modello inglese e del
Tottenham in particolare: non si coordinano con la
società ospitata (l'A.S. Roma, che pure è colpevole
di lassismo e assenza di tutela dei suoi tifosi),
decidono arbitrariamente e senza avvisare nessuno
che il settore ospiti diventa un settore qualunque,
mischiano tifosi locali e tifosi ospiti,
distribuiscono biglietti doppi per tentare una
segregazione che poi è inutile...
Decidiamo di riprenderci i nostri posti e
lo steward, consapevole di seguire direttive
improvvisate quindi approssimative e senza senso, ci
restituisce i nostri biglietti.
Ci siamo divertiti a scambiare qualche
coro a 10 metri di distanza con ciò che si
avvicinava di più a un gruppo ultras del Tottenham,
intonando cori come: "C'avete solo la pioggia", "Chi
ve se ncula, inglesi chi ve se ncula" (in risposta a
loro cori rivolti a noi), La Regina Elisabetta è na
troia maledetta", ovviamente qualche coro sulla
Lazio (in risposta ai loro "La...zzzio!
La...zzzio!") e sulla Juventus.
Però di certo sarebbe stato un centinaio
di volte più divertente con i nostri tifosi (quelli
rimasti fuori) a formare un zoccolo duro per
sopraffare i tifosi locali: ma ahimé eravamo davvero
pochi tifosi da stadio. Anche perché i tifosi del
Tottenham a cantare di più erano una ventina, e
durante la partita c'erano lunghissimi momenti di
silenzio. Un teatro, come si dice spesso.
Che dire, il modello inglese è abbastanza
ridicolo, ma questo lo può sapere solo chi decide di
andare in trasferta, non certo chi legge i giornali.
La Roma dal canto suo si dimostra ancora una volta
indifferente rispetto ai suoi stessi tifosi. Se
decidi di non vendere i biglietti ai tuoi tifosi, se
decidi di non contattare il Tottenham per avere
notizie, ALMENO potresti degnarti di divulgare un
comunicato in cui dici: "Cari tifosi dell'AS Roma, a
noi della vendita dei biglietti per il Tottenham non
ce ne frega niente, organizzateve pe' cazzi vostra".
Neanche, silenzio assoluto.
Ciao!
Andrea.
Ho approfittato della partita per farmi 4
giorni di vacanza a Londra con i miei due figli.
Arrivato allo stadio,brutta sorpresa:sold
out.Trovo un bagarino che adescava la gente senza
biglietto tramite una bellissima biondina.Voleva 170
sterline per 3 biglietti.Ho rifiutato,anche perchè
non avevo tutti quei soldi.
Vedo altri tifosi della Roma davanti allo
store e tutti come me,niente biglietto.
Insomma dopo una trattativa estenuante
riesco a prendere i tre biglietti per 120 sterline
ripetendo dentro me:il cuore ha delle ragioni che la
ragione non conosce.Ero in "Tevere" centrale;dentro
tutto bene tranne la partita sul campo. |
I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
|
IL MESSAGGERO
LONDRA - Figuraccia da arrossire e
all’inglese: crolla la Roma, sull’esempio poco
edificante di altre italiane. Anzi, proprio come il
Milan contro il Chelsea a Mosca: 5 a 0 per il
Tottenham e via a casa, a testa bassa. Meno male che
la sberla arriva in un’amichevole in piena estate,
anche se a Londra è già autunno, pioggia, vento e
tredici gradi di minima. Perdere adesso e in questo
modo può agevolare allenatore e società: sanno dove
e come intervenire.
Basta poco per spiegare che cosa sia
successo, serve tanto (investimenti di primo piano)
per rimettere subito le cose a posto. La Roma si
presenta a Londra con l’abito poco adatto per l’aria
che tira qui, dove il Tottenham sabato inizia il
campionato, in trasferta contro il Middlesbrough. Al
White Hart Lane, per la prima degli Spurs di Juande
Ramos, c’è il tutto esaurito, non la diretta tv: in
Inghilterra, la priorità va a Manchester
United-Portsmouth, in palio la Charity Shield, la
nostra Supercoppa (3 a 1 per i Devils ai rigori). I
giallorossi non si rendono conto di che cosa li
aspetta. Eccoli distratti e nervosi. E incompleti,
con cinque titolari fuori, cioè Doni, Cicinho,
Taddei e Totti, più Pizarro venuto inutilmente sin
qui; con i due rinforzi chiesti da Spalletti che non
ci sono. Ma mancano e tanto. Proprio sugli esterni,
come dice il tecnico che, presentando il 4-1-4-1
(che spesso diventa 4-3-2-1), da un lato mette
Vucinic e dall’altro Perrotta, guarda caso nella
gara i meno inguardabili in una prestazione poco
corale e tanto sciatta.
Da una parte Juande Ramos, venuto da
Siviglia, presenta i gioielli di un mercato sfarzoso
e al tempo stesso concreto: il portiere Gomes, il
gioiello croato Modric, simile a Pirlo e anche più
veloce, il talentino messicano Giovani e il giovane
inglese Bentley, guarda caso loro due esterni.
Dall’altra Spalletti con un modulo equilibrato che
si sfascia prestissimo. Cedono le fondamenta. Juan è
come se fosse ancora in vacanza e lo perdona solo
l’amico di Leverkusen, Berbatov; De Rossi, il
mediano basso, va in tilt come se avesse messo la
testa in un flipper. L’uno-due sorprende anche il
pubblico che se la ride. Punizione da sinistra e di
destro di Bentley, si abbassa Brighi e non si
capisce perché, Juan non interviene e inganna Artur
che rimane immobile: non sono passati nemmeno tre
minuti ed è già 1 a 0. Il raddoppio al quinto:
retropassaggio lento di De Rossi, Juan prosegue il
sonno, da destra entra Bent che si presenta da solo
in area e infila lesto Artur.
Il Tottenham non vuole infierire, la Roma,
però, non si riprenderà più. Anche se sul finire del
tempo, ci prova Vucinic: iniziativa da sinistra
verso il centro, con l’attaccante che smista per
Aquilani, svelto e abile ad entrare in area e non a
concludere: palla gol, sprecata con un sinistro
troppo lento e bloccato facilmente da Gomes. Prima
dell’intervallo, Vucinic chiede il rigore, fallo di
Dawson dopo lancio di Aquilani, e il Tottenham
ottiene il tre a zero. Dal regalo dell’arbitro a
quello dei giallorossi. Ancora un passaggio
sbagliato di De Rossi: la palla non arriva ad
Aquilani ma a Bentley. Destro dal limite, vicino al
palo lontano: la traiettoria a uscire rende inutile
il volo di Artur. I cambi di Spalletti nella ripresa
non incidono: fuori Riise e Montella, entrano
Panucci, a destra, Okaka che si piazza a sinistra,
davanti a Cassetti, spostato su quel lato. L’inizio
è in apnea, come nel primo temo: numero di Giovani
che si beve Mexes e scarica al limite per il quattro
a zero di Lennon al quinto. Da corner, torre di
Woodgate che spinge Cassetti e rete semplice di
Bent, doppietta come Bentley, al decimo. Sale
l’isterismo giallorosso. Accenno di rissa, al
sedicesimo, per un fallaccio di Zokora su Cassetti
che reagisce. Vucinic va in suo aiuto. In campo
anche Spalletti. Mexes alza un gomito in area
avversaria e dalla panchina preferiscono sostituirlo
con Andreolli. Espulso Aquilani al quarantunesimo,
secondo giallo (in pochi minuti) per un calcione a
Lennon. Meglio tornare a Roma. Subito. Montella non
è rientrato con la squadra: per lui un giorno di
permesso a Londra. |