Ciao
lorenzo mi hiamo nicholas,sabato er nel settor
ospiti e quanto ho goduto
al gol di riise... ero proprio attaccato alla
vetrata che ci dividev da
quei gobbi maledetti,che poverini venivano li a
farci i versi(giust quello
possono fare)..AL gol ho abbracciato decine di
person che manco conoscevo
ma unite da questo folle Amore che si chiama ROMA ma
è propio questo
che ci differenzia da tutte le altre tifoserie..Ci
hanno tenuti dento un
ora ma ptevano tenerci pure tutta la notte a cantare
la societa dei magnaccioni
e il piu bello tornerete in serie B ai gobbi..Ti
giuro h visto persone
piangere a fine partita..... Ho fatto il viaggio di
andata e di ritorno
con 4 amici miei juventini e non immagini quanto li
hi insultati..Grazie
per lo spazio che mi hai dato....NICHOLAS DA LA
SPEZIA ... PER QUEST MAGLIA
COMBATTO E ME NE VANTO
Non
ci sono parole per descrivere l'emozione che abbiamo
sentito al secondo
gol dove un giocatore di nome Riise, ha cambiato le
sorti dell'incontro,
dopo tutto quel freddo che c'era in quella maledetta
città! Nonostante
le temperature polari il settore ospiti ha risposto
abbastanza bene all'appello,
anche
se va detto che l'anello centrale al 1° tempo
cantava a singhiozzi
creando una spaccatura dai gruppi situati nella
parte bassa, e quelli della
parte
alta! Nel secondo tempo con la partecipazione di
tutti si sono elevati
bei cori compatti e il settore si colorava di
bandierine giallo-rosse!
Va notificato che ci sono stati vari bomboni che
sono stati lanciati nel
settore da parte degli juventini ma fuori i cancelli
nessuna ombra del
famoso corteo da
parte
dei bianco-neri! ONORE AI DIFFIDATI CHE NON SONO
POTUTI STARE CON NOI A
TIFARE
LA NOSTRA ROMA! Rosella Vattene |
I
VOSTRI RESOCONTI....
....E
QUELLI DELLA STAMPA
FONTE:
ROMANEWS
ROSELLA
SENSI a Centro Suono
Sport
"È
una serata bellissima, perché abbiamo battuto una
grande squadra,
grazie ai tifosi a quelli in trasferta in modo
particolare un grazie di
cuore
Puntiamo
allo scudetto?
"Io
non parlo mai di queste cose e vorrei rimanere con i
piedi per terra. I
ragazzi hanno ricevuto delle critiche eccessive. Io
ho sempre creduto in
questa squadra, ora sono molto felice e ci meritiamo
di festeggiare. Poi
torneremo con i piedi per terra".
Tutti
bravi però secondo me Riise merita una parola del
presidente
"Grande
giocatore e uomo. E poi ha fatto quella pennellata
che non ci credevo.
Da quando ha segnato John festeggio da ultrà. Non ci
credo, siamo
felici perché abbiamo battuto una grande squadra
come la Juve anche
se sta attreversando un momento di difficoltà".
I
seicento milioni di Fioranelli?
"Di
queste cose non ne parlo, sono felice solo che
nonostante un periodo di
sofferenze per la squadra e per la mia famiglia ora
stiamo raccogliendo
i frutti. Sono molto felice in questo momento".
Crederci
fino alla fine, gol a tempo scaduto, partita emblema
della stagione...
"Con
Ranieri ci comportiamo in maniera diversa ed è una
caratteristica
fondamentale per una grande squadra".
Ha
sofferto al rigore di Totti?
"Sì,
ma tanto Francesco è così, solo lui poteva segnare
quel rigore.
Questa è la grandezza del nostro capitano".
Complimenti
per LucaToni, perché l’ha voluto Rosella Sensi
"Era
importante per tutti, magari un acquisto ad agosto
era meglio. Toni era
nostro obiettivo ed era quello che volevamo. Un
grande omaggio per i tifosi".
Domani
capelli rossi per tutti...
"Sì,
grazie a Riise e a tutti i ragazzi, spero che
tornino presto a Roma".
TOTTI
a Roma Channel
“A
inizio campionato eravamo pochi sul carro e
camminava da solo. Solo il
gruppo lo portava a spasso. Adesso è facile
parlare di grande squadra.
Purtroppo Roma è così, la conosciamo. Adesso è
arrivato
un grande allenatore che ci ha tornato su, poi è
romano, ci intendiamo
al volo.”
Toni
unica nota stonata…
“Peccato,
sto To-To arriverà ancora più tardi. Ci dispiace,
è
un giocatore che abbiamo voluto e che ci sarà
utile. Speriamo torni
presto”,
Riise
protagonista…
“È
una grande persona e un giocatore formidabile e
che fa spogliatoio, uno
che scherza su tutti. Un grande professionista.
Siamo contenti di averlo,
è un giocatore che fa la differenza”.
TOTTI
a Sky
Francesco
cosa si prova dopo una vittoria del genere e dopo
aver sfatato il tabù
della Juventus a cui non avevi mai segnato?
"Si
vede che era destino. Un gol importantissimo che
vale tre punti. Siamo
contenti e sono contento di aver raggiunto un
altro giocatore importante
come Signori, ma sono più contento di aver preso i
tre punti e aver
allungato su una squadra importante come la Juve".
Cosa
ha fatto la differenza in una partita difficile
che si era messa male?
""Lo
spirito della squadra, un gruppo che è venuto a
fare una grande
partita e che sta attraversando un grande periodo
con un risultato positivo
dietro l'altro. Li abbiamo affrontati a viso
aperto e abbiamo ottenuto
una grande vittoria".
Difficile
entrare a freddo dopo l'infortunio di Toni? Non
avevi fatto neanche un
minuto di riscaldamento...
"Sono
entrato veramente a freddo senza un minuto di
riscaldamento, inoltre il
campo era pesante e dopo tre settimane che ero
fuori è stato complicato.
Però con lo spirito giusto e la cattiveria che
abbiamo avuto abbiamo
meritato questa vittoria".
Dove
può arrivare questa Roma? Siete a -8 dall'Inter e
a -2 dal Milan.
Domani c'è il derby: non so se domani tiferai per
una delle due
squadre...
"Sinceramente
no. Pensavo più alla nostra partita di oggi e a
fare una grande
gara come l'abbiamo fatta. Ovviamente quando vinci
cerchi sempre le squadre
che ti stanno davanti ma oggi non ci penso".
VUCINIC
a Roma Channel
"Che
bello vincere a Torino! Abbiamo fatto un casino
negli spogliatoi, piu bello
di cosi non poteva essere stasera. Rimontare 2-1
e vincere al novantesimo
è ancora più bello. Grazie ai tifosi, li ringrazio
perché
sono venuti così numerosi. Non abbiamo mai avuto
paura di aggredire
la Juve, abbiamo subito un gol strano ma ormai
abbiamo vinto. Abbiamo vinto
contro una grande squadra e a casa loro. Adesso
dobbiamo stare tranquilli
e andare avanti per la nostra strada".
PERROTTA
alle radio
"Dopo
aver iniziato con il rombo, siamo passati al 4-4-2
e siamo stati molto
piu' compatti. Subìto il gol abbiamo dato la
sensazione di squadra
allo sbando, ma fortunatamente, come ci accade
spesso, abbiamo saputo rimontare
e ribaltare il risultato".
PRADE'
alle radio
Dal
2001 non si gioiva così...
"E'
stata un'emozione veramente grande. Vai sotto in
svantaggio, hai paura
che ogni volta qui a Torino succede sempre la
stessa cosa e invece la riprendi
stai sul pezzo, ci credi; l'espulsione di Buffon,
la squadra che sta in
campo alla grande, ritovi Taddei, ritrovi
Perrotta; loro hanno questa corsa.
I ragazzi sotto il profilo della corsa sono
veramente devastanti e poi
ecco, questo cuore giallorosso, questa grandissima
voglia è veramente
quello che fa piu' piacere al dirigente e al
direttore. Sono contento di
lavorare con questi ragazzi, l'ho sempre detto e
li ho sempre difesi anche
nei momenti piu' brutti perche' danno sempre il
100% e ci credono, anche
quando non c'è la vittoria, pero' sono ragazzi che
credono nel nostro
progetto".
La
Roma è tornata la Roma: i meriti come vanno divisi
secondo te?
"L'importante
è lavorare, credere nel lavoro che uno fa, la
societa' ci ha sempre
messo tutto: l'impegno. La dottoressa Sensi, io,
Bruno Conti, un grande
affiatamento. Alla fine ci stanno i risultati.
Ranieri ha portato una mentalita'
nuova, è avvenuto un cambiamento. Ha fatto
ritrovare le motivazioni
a un gruppo che aveva dato tanto precedentemente,
ma che forse aveva perso
qualche cosa dal profilo mentale. Ranieri è stato
bravissimo a farcelo
ritrovare, a darci quell'emozione. Oggi mi sarebbe
piaciuto che ci fosse
stata una telecamera nello spogliatoio dopo la
vittoria, perché
si riesce a capire quello che siamo, quello che ci
trasmettiamo".
Difficile
pensare che una Roma così possa essere migliorata,
tu lavori per
questo, però.
"Diciamo
che il mio lavoro è a stretto contatto con quello
del tecnico, quello
che serve per migliorarci è che noi ci mettiamo
seduti. Siamo una
societa' che valuta ogni tipo di situazione e
iniziamo dal presidente,
fino all'allenatore. Io sono l'esecutore, porto le
mie idde, le guardiamo
insieme e la migliore la mettiamo in pratica. Ci
si prova almeno, perche'
non tutte si possono realizzare. Speriamo
l'infortunio di Toni non sia
un infortunio importante perche' sarebbe davvero
una beffa".
A
riguardo dell'interessamento del Manchester City
su Motta?
"C'è,
pero' non hanno mai parlato con la societa. So che
c'è stato un
interessamnto tramite il suo procuratore, adesso
sono situazioni da valutare,
ma è troppo presto per dire".
MONTALI
a Sky
Sulla
gara
"Siamo
molto contenti di questo risultato, dà la
dimostrazione che la squadra
è sulla strada dell'assoluta eccellenza in questo
ultimo periodo.
Sono quindi molto felice per il nostro allenatore
e per la squadra e i
giocatori poichè era una partita molto importante,
e molto sentita"
E'
la notte dei tabù infranti: Totti che in
campionato non aveva mai
sgnato in casa della Juventus, Ranieri che da
allenatore non aveva mai
battuto la sua ex-squadra e tutto questo è
arrivato insieme. Perchè
la Roma sta trovando la forza di conquistare
questa continuità?
"Ho
sempre detto anche quando il momento era più
delicato, il momento
in cui sono arrivato, che l'impatto che ho avuto
era molto positivo con
la squadra lo spogliatoio, i giocatori. Credo che
la Roma è una
squadra speciale. Lo abbiamo detto ai giocatori e
partita dopo partita
hanno acquisito un' autostima straordinaria nel
team e a livello individuale.
E lo stanno dimostrando. Il merito di questo è
soprattutto dei giocatori
che vanno in campo ogni domenica".
MONTALI
a Roma Channel
“Venire
a vincere a Torino è stata una grande
soddisfazione dal punto di
vista professionale per Ranieri e per il suo
staff. La compattezza dello
spogliatoio è l’arma in più della Roma. Mi dicono
ci sia
un grande numero di tifosi della Roma a Fiumicino
ad attendere la squadra.
Io non conosco ancora bene la squadra, ma li ho
visti oggi, sembrava di
giocare in casa”.
RIISE
a Sky
Sulla
gara
"Il
gruppo è davvero forte, abbiamo cambiato la
partita e vinto 2 a
1 e tutti nello spogliatoio sono molto contenti".
A
questo punto qual'è il vostro obiettivo? Il terzo
posto o guardate
anche più avanti?
"Sì,
guardiamo sempre avanti. Ma il nostro obiettivo
rimane la Champions League
per l'anno prossimo. Io e tutti gli altri
guardiamo avanti, adesso siamo
al terzo posto, ma noi guardiamo anche al Milan e
all'Inter, anche se credo
che per lo scudetto sia un pò difficile".
RANIERI
a Sky
Che
vittoria è stata quella della Roma? La vittoria
del gioco,del carattere,
del sacrificio?
"La
vittoria di lottare fino in fondo. I ragazzi ci
credevano, erano 9 anni
che la roma non vinceva qui a torino e volevamo
vincere per i nostri tifosi
che erano saliti fin qui molto volentietri, perchè
la città
comincia a credere a questa squadra si sta
divertendo stiamo giocando bene
per cui sono proprio felice per i nostri tifosi"
Per
lei è la prima vittoria contro la Juventus. Che
vittoria è
anche sul piano personale? lei aveva detto che non
era in cerca di rivalsa,
ma vale qualcosa in più questa vittoria?
"
No non vale sotto il piano personale. Io faccio
parte della Roma. Io sono
contento perchè vogliamo stare tra le prime
quattro. Era una partita
importante perchè la Juventus vuole restare
attaccata al treno Champions,
e una vittoria oggi voleva dire metterla sotto di
diversi punti e questo
è stato. Io non cercavo rivalse e ripeto io sono
contentissimo di
quello che ho fatto nei due anni qui a torino e
ora sono contentissimo
di essere tornato a Roma che è casa mia".
Hai
deciso di mettere Burdisso in mezzo alla difesa e
ci voleva carattere nel
mettere in discussione Mexes che era il titolare,
e Casetti che era in
grande difficoltà ad inzio campionato con
Spalletti e tu lo hai
riproposto e ora è titolare. Inoltre la grande
partita di Pizarro
che anche aveva che anche lui è stato escluso a
volte da Spalletti.
E' questa la tua Roma?
"La
mia Roma è cambiata nella mentalità perchè ogni
allenatore
cerca di portare la sua mentalità, il suo gioco,
la sua esperienza
per cui quando dissi scordatevi il bel gico era
proprio per far capire
alla squadra che non era importante soltanto il
giocar bene ma era importante
far punti e cercare di non prendere goal. Pian
piano ci siamo assestati;
piano piano determinati giocatori che l'anno
scorso avevano avuto problemi
fisici parlo di Perrotta o Taddei, si sono
ritrovati, ed ora è una
Roma che sta facendo molto bene, che gioca un buon
calcio è compatta,
crede in quello che gli dice l'allenatore per cui
maggior soddisfazione
per me non ci può essere"
11
vittorie e 3 pareggi nelle ultime 11 partite. La
Roma gioca da scudetto?
"Io
credo che lo scudetto sia una parola grossa.
Lasicamolo all'Inter, il MIlna
sta provando a mettergli i bastoni tra le ruote.
Noi dobbiamo lottare per
stare in Champions League e migliorare la
posizioni attuale. Ci sono diverse
squadre che concorrono alla soluzione finale che è
quella di andare
in Champions, quando il campionato è solo
all'inizio del girone
di ritorno. Per cui era importante vioncere propio
per mettere la Juventus
ancora più sotto di noi e cercare di prendere più
punti possibili
alle avversarie che ci sono in questo lotto, in
cui ci sono squadre molto
forti".
Ha
salutato i suoi ex-giocatori?
"Sì,
tutti quanti ".
E
i dirigenti?
"No,
i dirigenti no".
RIISE
a Mediaset
E'
stato il gol più importante della tua carriera?
"Sì,
certo. E' un gol importante per me e per la Roma.
Gli ultimi cinque minuti
ho giocato da attaccante, ho fatto gol e sono
molto contento".
E'
stato molto bravo anche Pizarro a darti quel
pallone...
"Sì,
bella palla di Pizarro, lui è sempre così. Nel
primo tempo
ero sempre solo a sinistra, nel secondo sono
salito, sono riuscito a segnare
e abbiamo vinto".
L'importanza
di questa vittoria. E' una Roma che non si ferma
più. Siete terzi
dove volete arrivare?
"Sì,
è vero, siamo terzi e vogliamo continuare così. Io
guardo
sempre avanti non indietro".
State
quindi pensando a qualcosa di più importante ?
"La
prima cosa è il quarto posto che è molto
importante per la
Champions League del prossimo anno".
Visto
che tu arrivi dalla patria delle grandi imprese,
Liverpool, Anfield, la
parola scudetto comincia a sentirsi nello
spogliatoio?
"Io
voglio vincere qualcosa a Roma di sicuro, ma lo
scudetto quest'anno è
molto difficile. Io voglio vincere una Coppa,
l'Europa League. Ma per lo
scudetto è un pò difficile adesso...".
Durante
la partita, soprattutto nel primo tempo, la Roma
sembrava più attenta
a coprire che ad attaccare. E' cambiato qualcosa
dopo il gol di Del Piero?
"No,
abbiamo cambiato il tipo di gioco nel secondo
tempo, perchè nel
primo tempo è stato difficile giocare, dopo l'uno
a zero abbiamo
giocato molto bene, abbiamo vinto 2-1 e siamo
tutti molto contenti nello
spogliatoio".
RANIERI
a Mediaset
Avrebbe
mai immaginato una situazione simile, di fare ben
undici punti in più
della Juve nelle gare che lei ha diretto? Avrebbe
pagato di tasca proprio
per vincere stasera, vero?
"Io
pagherei ogni cosa per vincere perchè il mestiere
dell'allenatore
è far punti, e sfruttare al massimo la rosa di
giocatori che si
hanno a disposizione. Non avrei pagato perchè
affrontavo la Juve,
la mia ex squadra, non m'interessava era
importante la vittoria proprio
perchè affrontavamo una squadra che lotta cvome
noi per entrare
in champions League e la volavamo mantenere sotto,
ci sentiamo riusciti.Ma
questo non significa che la lotta sia terminata,
la lotta comincia adesso
perchè adesso mancano 17 gare alla fine del
campionato e le pretendenti
alla Champions League sono molte, noi in questo
momento siamo in posizione
privilegiata, sappaimo che il campionato è lungo,
come adeso abbiamo
il vento in poppa può cambiare... Stiamo lavorando
affinchè
questo vento si riesca sempre a prenderlo dalla
parte giusta".
E'
innegabile che una serata così la rende molto
orgoglioso? Dove volete
arrivare?
"Sono
felicissimo, credo di avre lavorato benissimo nei
due anni alla Juve.Il
rimproverop è proprio quello, se non fossimo
arrivati terzi il primo
anno, forse sarebbe stato tutto molto
normale.Invece essereg giunti terzi
il primo anno e secondi il secondo ha fatto un pò
stravolgere e
pensare che ormai la strada era in discesa, io
quello che ho fatto l'ho
fatto bene e sono stato benissimo qui a
Torino.Pazienza per l'ultimo periodo,
per me l'importante è lavorare con giocatori che
ti seguono, che
si crei un buon feeling con la società".
Questa
partita la Roma l'ha saputa anche rimontare, con
ghrande compattezza di
gruppo, una dote che lei è riuscito a trasmettere
a questo gruppo...
"La
forza di questa strada sta nella qualità dei
giocatori unita al
carattere, se sono stato 10 anni all'estero
qualcosa avrò di più
di qualcun altro... Tutto quello che ho lo do ben
volentieri alla mia squadra".
Abbiamo
visto grande affetto, baci e abbracci con i suoi
ex giocatori...ha incontrato
proprio tutti quelli che non voleva incontrare
stasera?
"Quelli
che volevo incontrare li ho incontrati".
In
casa grande cammino, 8 vittorie e 2 sconfitte, in
trasferta non un cammino
da grandissima.Questa vittoria può daere
convinzione per andare
a giocarsela su tutti i campi?
"Si
poteva mancare la vittoria importante fuori casa,
ma quello che mancava
era la concentrazione come si è visto a Cagliari,
in una partita
che era chiusa 2-0 per noi, non c'era stata
partita però abbiamo
perso due punti importanti ma questo fa parte di
un campionato.Sicuramente
andremo a prendere questi 2 punti da qualche altra
parte.la squadra ha
sempre lottato, ha ripreso molte partite negli
ultimi 15 minuti, io sono
molto contento dell'atteggiamento mentale di
questi ragazzi.Oggi siamo
riusciti a restare sereni, sapevamo che la Juve
sarebbe partita molto forte,
cercando di metterci sotto ma non ci siamo
disuniti quando siamo andati
in svantaggio".
Riise
da quando siete andati in superiorità numerica è
diventato
devastante, ha fatto l'attaccante aggiunto, ha
fatto espellere Buffon e
ha fatto il gol decisivo, è stata una tua
invenzione?
"Si,
l'ho spronato ma quelle sono intelligenze tattiche
del giocatore.Io l'ho
esortato ad attaccare con più forza, lui mi diceva
che non cambiavamo
mai gioco.Ma io gli ho detto di non preoccuparsi e
inserirsi, che sarebbe
arrivata. Lui ha cominciato a spingere
perchè è un
ragazzo generosissimo, ma oggi aveva badato per lo
piu' a coprire, ma quando
eravamo in svantaggio era il momento di
rischiare".
|
IL
MESSAGGERO
ROMA
(23 gennaio) - La Roma vince a Torino (1-2) e
solidifica il terzo posto
e si porta a 2 punti dal Milan. Risultato giusto
anche se crudele per la
Juventus di Ferrara, alla miglior partita degli
ultimi tempi, un'altra
squadra rispetto ai fantasmi di Verona sponda
Chievo. Protagonista nel
finale Riise che prima ha fatto espellere Buffon con
un fallo da ultimo
uomo e poi ha battuto di testa Mannninger segnando
il gol della vittoria.
Bianconeri in vantaggio con Del Piero, pareggio
giallorosso con Totti su
rigore: il suo primo gol a Torino alla Juventus. Il
capitano, inizialmente
in panchina, è entrato dopo 4 minuti perché Toni si
è
infortunato. Pizarro il più bravo della Roma, Diego
il migliore
della Juventus.
Si
comincia con Totti in panchina. Confermate le
altre scelte: davanti a Julio
Sergio, Cassetti, Burdisso, Juan e Riise. A
centrocampo De Rossi con Pizarro
dietro a Taddei, Perrotta e al montenegrino. Per
la Juventus novità,
annunciata, a centrocampo con Sissoko rientrato
dalla Coppa d'Africa, mentre
il nuovo acquisto Candreva comincia in panchina.
In avanti Del Piero e
Amauri supportati da Diego.
Al
primo lancio ricevuto, Toni s'infortuna al
ginocchio e Ranieri deve effettuare
il primo cambio. Totti si scalda per alcuni
minuti, poi entra in campo.
Bell'azione giallorossa in velocità all'11'
conclusa da Vucinic
con un tiro sull'esterno della rete. La Roma è
messa bene e la Juventus
presenta le solite difficoltà ad arrivare nei
pressi dell'area giallorossa
con un'azione manovrata. Al 17' Legrottaglie
sbaglia e regala una conclusione
in area a Totti, tiro altissimo. Palla buona
subito dopo per Amauri, da
dimenticare il colpo di testa. Cresce la Juventus,
preme di più
ed è pericolosa con i traversoni da destra e le
conclusioni di testa.
Il primo tempo si chiude con una conclusione alle
stelle di Vucinic. Perrotta
ben piazzato, se ne lamenta e il montenegrino lo
manda a quel paese. Zero
gol, pochissime occasioni, ma meglio la Roma.
Secondo
tempo senza cambi. Al 6' il gol della Juve: merito
di Del Piero che prima
difende con vigore un pallone, poi favorito da un
rimpallo se lo trova
sul sinistro e da posizione molto difficile batte
Julio Sergio con una
conclusione di classe e precisa. La Roma reagisce
rabbiosamente, ma il
furore giallorosso dura poco e la Juventus
s'impossessa del centrocampo
e gioca meglio dei giallorossi. Forse la Roma è
nervosa perché
pensa che il gol di Del Piero sia stato realizzato
in fuorigioco. Ranieri
parla con i giocatori a bordocampo: tutto
regolare, pensate a giocare.
La Roma ascolta e si getta in avanti e al 22'
conquista il rigore. Grosso
butta giù Taddei dopo un errore di Chiellini:
pareggia Totti dal
dischetto, è il suo primo gol alla Juventus.
Ferrara fa debuttare
Candreva. Grosse complicazioni per la Juventus al
37': Riise si lancia
in contropiede in un corridoio centrale, Buffon
deve uscire per evitare
il gol e lo atterra. Espulso il portiere e
bianconeri in 10. Ferrara sostituisce
Del Piero per fare entrare Manninger. La partita
sembra avviarsi ad una
conclusione scontata, ma al 47' Pizarro
riconquista un pallone e serve
Riise che di testa batte Manninger. Tre punti
pesantissimi per la Roma.
Finisce con la gioia di Ranieri, che non aveva mai
battuto la Juventus,
dei romanisti che si abbracciano, e con gli occhi
stralunati degli juventini
che stentano a capire cosa sia successo.
LA
STAMPA
Juve,
sfila il corteo dei tifosi e contro la
dirigenza
TORINO
Prima
gli applausi e l’incitamento ai ragazzini delle
giovanili. Poi le candele
accese in ricordo dell’avvocato Giovanni Agnelli
(domani ricorre il settimo
anniversario della morte), la marcia verso lo stadio
Olimpico e la contestazione
nei confronti di società e giocatori. Le ore che
hanno preceduto
Juventus-Roma sono state del tutto particolari per i
tifosi bianconeri
nella serata della curva chiusa per i cori razzisti
nei confronti di Balotelli.
Prima tappa alle 14 al campo del Pertusa Biglieri, a
poche centinaia di
metri dall’hotel dove la prima squadra era in
ritiro.
Si
sono ritrovati circa 150 sostenitori appartenenti ai
gruppi dei Bravi Ragazzi,
Tradizione e Antichi Valori per seguire i Pulcini
bianconeri impegnati
nel torneo "Anteprima 2010-Memorial Maurizio Laudi"
contro le J-All Stars,
i ragazzini delle Soccer Schools della Juve. «Con i
Pulcini pago
di meno e mi diverto di più», era scritto su un
grande striscione.
«Finalmente si vedranno in campo veri giocatori che
onoreranno la
maglia e correranno per puro divertimento e non solo
per il dio denaro»
sentenziava il volantino affisso all’ingresso del
campo sportivo. La partita
è durata 45’, vissuti in maniera assolutamente
pacifica (sono stati
accesi solo un paio di fumogeni) tra applausi,
incitamenti. «Forza
Pulcini» e «La Juve siete voi» hanno scandito i
tifosi.
A ogni gol dei piccoli calciatori arriva anche il
classico boato che di
norma accompagna le prodezze di Del Piero e
Trezeguet. «I bambini
sapevano che sarebbero venuti a vederli anche i
tifosi della curva - dice
Enrico De Marino, padre del bomber Davide e del
portiere Simone -, ma non
li ho visti emozionati, per loro il calcio è una
festa». E
infatti una festa è stata. Tra esultanze mutuate dai
loro idoli
e la corsa finale verso la tribuna a raccogliere
l’invito che normalmente
si sente fare ai più grandi: «Venite sotto la
curva».
Giusto il tempo per staccare gli striscioni e poi
tutti in Piazza Caio
Mario, dove il 1ø luglio 2006 partì la marcia dell’
"Orgoglio
bianconero" in piena bufera Calciopoli.
Qui
si è radunato circa un migliaio di tifosi,
appartenenti ai Drughi
e a Orgoglio Gobbo, che ha espresso tutto il
malcontento verso la dirigenza
e i giocatori, intonando i soliti cori contro il
presidente Blanc («Di
gente come lui non ne abbiamo bisogno»), il ds Secco
e Cannavaro.
«C’è bisogno di juventini veri» spiegava il capo dei
tifosi al microfono, concetto seguito da incitamenti
a Bettega e ad Andrea
Agnelli. Poi, alle sei e mezza della sera, con il
termometro abbondantemente
sotto lo zero, è partito il serpentone diretto
all’Olimpico. In
testa una gigantografia dell’Avvocato Agnelli. Il
corteo si è svolto
senza incidenti fino allo stadio, dove invece ci
sono state scaramucce
tra alcuni tifosi juventini, che risulterebbero
estranei al corteo, e quelli
romanisti. Il grosso dei tifosi si è fermato invece
lungo via Filadelfia:
«Grideremo la nostra rabbia contro questa società di
incapaci». |