Essendo
sprovvisti di biglietto,e a causa dei ferrei controlli ai cancelli di Grosseto,
siamo andati allo stadio di baseball del Grosseto a vederci l'allenamento.Ingresso
libero !
ciao
lorenzo, due righe su questa partita agostana. arrivo allo stadio verso
le 20, purtroppo mi devo accontentare della gradinata (comunque piena per
un buon terzo di romanisti) perchè il settore ospiti, al solito,
lo vendevano solo in provincia di roma. bella cornice di pubblico, stadio
gremito, e buona prestazione dei gruppi: il solito "nocciolo" di un centinaio
di ragazzi che ha cantato senza sosta, coinvolgendo a tratti buona parte
del settore nel primo tempo; meno nel secondo, quando il tifo si è
ammosciato parecchio, complice anche una delle partite più brutte
che mi sia capitato di vedere dal vivo (dilettanti inclusi). come si può
immaginare, sempre troppi i gitanti che hanno seguito la partita seduti,
facendosi sentire solo nei momenti di maggior fomento: maroni ci vorrebbe
tutti così (però s'attacca ar cazzo). al fischio d'inizio
sono partiti insulti verso pescara e i pescaresi, per i noti fatti recenti.
dei 30 ultrà grossetani - che per ovvi motivi si sono sentiti molto
di rado - apprezzabili i cori contro la tessera e, aggiungo, i senesi.
e mò tutti a milano. IO NON MI TESSERO. |
I
VOSTRI RESOCONTI....
....E
QUELLI DELLA STAMPA
|
(IL
TEMPO)
Una
Roma legnosa e monocorde esce da Grosseto con una sconfitta ai rigori sul
groppone e in ansia per Julio Sergio. Sette nazionali e il non voler rischiare
Pizarro (il ginocchio risponde bene: dovrebbe essere ok per Atene e, soprattutto,
per la Supercoppa) significa parecchie seconde linee dall'inizio. Ranieri,
alle spalle della coppia Totti-Adriano, rispolvera Cerci, Pit, Antunes
e dà spazio a Rosi. C'è anche Guillermo Burdisso («Buon
esordio», ha detto Ranieri), spedito subito in campo con l'autorizzazione
(giunta nel pomeriggio) del Rosario Central. Dovrebbe essere la Roma a
fare la partita, invece è il Grosseto. Giallorossi imbambolati,
padroni di casa indemoniati. Dopo un quarto d'ora da Roma balneare, arriva
anche un pizzico di paura, specialmente a nove giorni dalla Supercoppa:
Julio Sergio avverte una fitta al flessore della coscia destra e sventola
bandiera bianca. L'Inter può essere a rischio. «Mi auguro
che non sia nulla di grave», ha detto Ranieri: oggi il portiere si
sottoporrà alle visite mediche ma, in ogni caso, non partirà
per Atene. Al suo posto è entrato Pena, sottoposto immediatamente
al fuoco di fila grossetano. Con un Adriano immobilizzato e un Totti isolato,
le luci della ribalta sono tutte per Guidone. Un palo e due incornate che
esaltano i riflessi di Pena. Al 45', dopo due buone cose, il giovane portiere
romeno si arrende, con più di qualche responsabilità, su
un diagonale di Alessandro che manda il Grosseto in vantaggio. Ranieri,
particolarmente scuro in volto, lascia negli spogliatoi Burdisso junior
(discreto esordio), Juan, Totti e Adriano. Entrano Loria, Andreolli, Greco
e Baptista. Brighi scala in avanti, Cerci azzecca la prima giocata della
serata e Pit pareggia dopo quattro minuti. Poi, prima di arrivare ai rigori,
poco e niente: la solita girandola di cambi, un'occasione per Bondi, un
tiro centrale di Brighi e un lampo isolato di Baptista. Dal dischetto fanno
cilecca Brighi, Antunes e Greco: fa festa il Grosseto.
Presente
anche il procuratore Franco Zavaglia in Tribuna. Dal settore romanista
cori contro la Tessera del Tifoso, il ministro Maroni, Rosella Sensi e
Valon Behrami
(LAROMA24) |