Buongiorno Lorenzo,
abbiamo vinto il derby,ieri ascoltando le
radioline abbiamo goduto come pazzi,
ma tornando a casa e riflettendoci tutta
la notte,mi sono r conto che probabilmente il nostro
posto al derby d'ora in poi sarà
quello.Fuori dallo stadio.E' stato un derby
terribile
se parliamo della passione e del folklore
che,da sempre,contraddistingue quello
capitolino.Ma come mi aspettavo tra le
varie testate vassalle del sitema calcio
(e non solo) nessuno si è azzardato ad
andare oltre l'aver segnalato 400 ultras
all'esterno dello stadio.C'è gente che è
stata in grado di dire che le frange oltranziste
delle due curve non erano allo stadio per
le difficltà logistiche,parcheggi,e file ai
tornelli.
E non per la tessera del tifoso.
Ma che ne sanno questi,di che ci
inventiamo per seguire la quadra in trasferta?
Di appartheit ai tornelli?
Di che cosa è significato non poter essere
presenti?
La curva era piena!...peccato che quei
"bravi soldatini" non li ho visti a Basilea, e a
tutte le
trasferte,gli anni scorsi
naturalmente.Dove erano.???????????????
Non so come finirà la battaglia,ma di
sicuro VA AVANTI.
Perchè la battaglia,almeno per me,va
condotta sul campo.non da casa,con la presenza,per
far capire
a Maroni che dovrà faticare per
eliminarci.
CI SIAMO MA NON CI TESSERIAMO
P.S:Onore a Cristiano Militello,l'unico
che a suo rischio e pericolo combatte per noi.
Ciao Lorenzo,
Volevo solo farti un brevissimo resoconto
del Derby: arrivo allo stadio in gran fretta perché
in ritardo ma sempre in anticipo per il calcio di
inizio. Mi presento davanti ai cancelli bianchi alle
14 : 50 davanti all’ obelisco dove ci sono altri
ragazzi che cantano cori di protesta e lanciano
qualche petardo per strada ma senza ostacolare in
alcun modo l’ entrata. Cancelli chiusi. Vado all’
entrata disabili vicino allo stadio dei marmi dove i
Carabinieri mi dicono che da lì non si può
assolutamente passare e mi dicono di provare in
curva nord; io gli dico “ ma non è che è
pericoloso?” e loro “...allora te la vedi fuori”.
Ringrazio e mi dirigo in nord. Vado davanti al
cancello e lo stuart mi dice “Che vuoi?” “Vorrei
entrare ma ho il biglietto in sud e lì hanno chiuso
“ e lui mi risponde con gran fermezza “ Io co sto
bietto qua nun te faccio passa “ “Perché?” “Perchè
no”.
"Ma non a casa. Fuori."
ONORE A CHI LO HA FATTO
Ciao Lorenzo,
ti avevo scritto poco prima di
uscire per la partita. Non ostante tutto sono un po'
sorpreso dei soli due commenti inviatiti (ricordo,
senza andare tanto lontano nel tempo, il derby
dell'11 aprile 2009, tra l'altro con la Tevere
romanista colma e avvelenata), quindi mando una mia
impressione dalla sud.
Arrivo alle 12 all'obelisco, proveniente
dalla zona curva nord (dove ho parcheggiato,
mescendomi in incognito ai lazzieli): cancelli
ancora chiusi, verso le 12.20 vengono aperti.
Andando verso la palla partono i primi cori ("La
mamma del laziale..."). Siamo in pochi, quindi
nessuna fila ai tornelli e per le perquisizioni.
Anche dentro cominciano i primi cori. Anche la nord
si comincia a popolare. A poco a poco gli spalti
vanno empiendosi, con cori meno radi e più potenti,
soprattutto per i regionali ("T'insultiamo sempre
più..."; "E la lazzio merda / e la lazzio merda...";
altro sulle note di 'Evita'. Qualcuno azzarda "28
ottobre / giornata storta...", ma i vecchi non
seguono ed i giovani (forse) non lo conoscono; e
così via). I bibbitari mori e filippini che sciamano
qua e là, sorridono e si divertono, soprattutto
ascoltando "La mamma del laziale...". Finalmente
entrano in campo gli ospiti (i regionali sono sempre
ospiti [sgraditi] a Roma), rifiutati con una sonora
bordata di fischi e buuu; poi, finalmente, LI DU'
COLORI DE ROMA NOSTRA! con un discreto boato, viste
le contingenze. Ma era solo un primo assaggio, poi
rientrano. Il tempo passa lento. Dall'altra curva
arriva poco e niente. Arriva il momento del
riscaldamento. Il fomento, non ostante tutto, sale.
La maggioranza rimane silenziosa, ma chi era
assiepato sulla balaustra ha fatto del proprio
meglio e - almeno con l'impegno - non ha
disonorato il settore. Gente divisa dall'età, dal
genere, da stili di vita, da competenze
professionali, da posizione sociale e così via, si
ritrovano fianco a fianco, ad urlare la stessa
irragionevole ossessione, inconsapevoli l'uno
dell'altro, eppure legati da una misteriosa e nativa
coerenza. Cioè il tifo. Già da mezz'ora prima
dell'inizio non ho più voce. Non mi ricordo se viene
prima l'inno dei regionali, il giretto dello
sfortunato pennuto, o la fanfare dei bersaglieri, in
onore di uno dei fondatori dei regionali (era mejo
se faceva 'na cacata!) bersagliere anch'egli, tutti
adeguatamente fischiati e contestati (e i
bersaglieri, cui era stato incautamente consigliato
di sfilare sotto la sud, sono stati festeggiati dal
lancio di pezzi di pane, cartocci, fumogeni ed
epiteti adeguati al contesto). Inizia la partita, ma
del gioco, tattica, azioni ecc non mi ricordo nulla,
un po' perché dalla balaustra non si vede nulla, ed
un po' perché si era troppo presi a tifare. La
maggioranza della curva, comunque, partecipa poco o
nulla. Anche dopo il primo gol pensavo ci fosse
un'esultanza più coinvolgente, che invece c'è stata
dopo il secondo: gente che correva qui e lì con
grida incomprensibili, abbracci, spinte 'vecchie
maniere' ecc. durate praticamente fino alla
fine. Mi è parso che anche la curva alta in
quei momenti sia stata coinvolta. Dopo, i
festeggiamenti dei giocatori (su tutti DDR
arrampicato al cancello) hanno acceso ulteriormente
gli animi. Sberleffi per gli ospiti, che si
affrettano a sloggiare la curva: "Tutti a casa
alé...", "Vincerete, vincerete, vincerete il
tricolor...". E' bello, poi, nel silenzio,
abbandonarsi un po' alla pioggia, che irrora la
balaustra. Dopo una ventina di minuti, di nuovo
verso la curva nord, per recuperare l'auto, mentre
da Ponte Milvio giungono scoppi e fumo (o nebbia?
mah...).
C'è solo la ROMA!
Livio |
I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
LAZIO-ROMA,
qualche contatto
fuori
dallo stadio
Situazione agitata, piove a dirotto, zone
presidiate dalla polizia, ci sono stati scontri
all'altezza della Farnesina dove ci sono stati un
po' di contatti. C'è stato un lancio di petardi e
oggetti dei tifosi della Roma contro la Polizia.
(sky sport)
STADIO
OLIMPICO. Un petardo interrompe esibizione della
fanfara dei bersaglieri.
Un petardo scagliato dalla curva sud ha
interrotto la marcia della fanfara dei Bersaglieri
che si stava esibendo, di corsa secondo tradizione,
sulla pista d'atletica dello stadio Olimpico
prima del derby della capitale. Come riferisce
l'ANSA, l'ingresso della fanfara, la cui apparizione
alla stracittadina era stata voluta dalle due
società per commemorare la festa delle forze armate
ed i 150 anni dell'unità d'Italia, era stato
presentato sui tabelloni dello stadio anche come un
omaggio al fondatore della Lazio Luigi Bigiarelli,
che era appunto un bersagliere e forse per questo i
romanisti non hanno gradito reagendo, non appena la
fanfara si è avvicinata al loro settore, con il
lancio di un grosso fumogeno che ha arrestato la
marcia dei militari, mentre un vigile del fuoco
interveniva prontamente. Poi la fanfara ha ripreso a
correre fermandosi per continuare a suonare sotto la
tribuna Monte Mario, mentre nella curva nord laziale
compariva uno striscione, di notevoli dimensioni,
con la scritta «Adriano ippopotamo». L'uscita della
fanfara è stata poi calorosamente applaudita dai
sostenitori laziali.
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LA SFIDA
ALL'OLIMPICO
Lazio-Roma, festa di rigori
I ragazzi di Ranieri vincono 2-0
Al gol Borriello e Vucinic. Il ct
romanista: stiamo meglio. L'aquila biancoceleste
non vola. Petardo blocca i Bersaglieri. Un
tifoso accoltellato fuori dallo stadio
ROMA - Il primo gol arriva appena
cominciato il secondo tempo. Rigore segnato da
Borriello e la Roma passa in vantaggio: 1 a zero nel
derby capitolino contro la Lazio, forse la partita
più sentita dalle tifoserie romaniste e laziali. Il
secondo è a pochi minuti dalla fine: un altro rigore
ma stavolta lo segna Vucinic, neo papà di
Aleksandar, che dopo il gol salta sotto la curva e
mostra a tutti la maglietta con il benvenuto al suo
primogenito. E così la Roma di Ranieri, quella
squadra da troppo tempo in crisi, porta a casa
un'importantissima vittoria contro la Lazio
capolista nella decima giornata di campionato.
«STIAMO MEGLIO»- «Sono molto soddisfatto,
al di là dei due gol. La Roma ha giocato con
intelligenza e senso tattico». Claudio Ranieri
elogia i suoi dopo l'importante vittoria nel derby
contro la Lazio capolista. Una vittoria che dimostra
come i giallorossi «stiano bene mentalmente -
sottolinea il tecnico nelle interviste televisive
del dopo-partita -, la squadra già a Brescia aveva
reagito. Da lì in poi si è vista una Roma con
volontà e determinazione. Stiamo superando un
periodo difficile, dobbiamo continuare così. Non è
questione di sistemi di gioco, la squadra ha
cambiato mentalità, conta questo, poi gli schemi
cambiano, come cambiano sempre nel calcio». «Sono
molto felice, abbiamo fatto una grande partita -
prosegue -, i ragazzi sono stati splendidi dopo la
grandissima prova a Basilea». La Roma ha vinto
nonostante l'assenza di Totti squalificato. Per
Ranieri il numero 10 «manca sempre, l'assenza del
capitano si fa sempre sentire. Dedichiamo la
vittoria a lui e a chi non ha potuto giocare oggi».
Dal derby di oggi può iniziare un altro campionato
per la Roma: «Il nostro ruolo è quello di cercare di
migliorare la stagione scorsa - spiega l'allenatore
giallorosso -. Stiamo rimettendo in "carreggiata" la
barca. Sono contento per i ragazzi che non hanno mai
smesso di crederci e di impegnarsi, e anche per i
romanisti, quelli veri, che ci sono sempre stati
vicini».
ALL'OLIMPICO - Varchi aperti alle ore 12.
Staccati 52mila biglietti di cui circa 31.000
laziali, (10.000 degli abbonati). e oltre 20.000 tra
i romanisti compresi gli abbonati. La fanfara dei
Bersaglieri ha dato il la, anche se poi un petardo
arrivato dalla curva sud ha costretto i militari ad
uno stop momentaneo sulla pista d'atletica. Poi il
calcio d'inizio: alle 15 è cominciata Lazio-Roma,
derby ad alta tensione che vede su fronti opposti i
biancocelesti di Edy Reja in testa alla classifica e
i giallorossi di Claudio Ranieri in faticosa ripresa
dopo un inizio di campionato molto deludente.
L'AQUILA LAZIALE - Niente volo per
l'aquila della Lazio prima del via del derby contro
la Roma. Olimpia è stata accompagnata dal suo
addestratore per un giro d'onore sotto la curva
Nord, occupata dai tifosi della Lazio, rimanendo ben
salda al braccio del suo addestratore. Mentre la
curva sud dei sostenitori giallorossi ha fischiato
Olimpia, dalla nord quelli della Lazio hanno alzato
uno striscione citando il poeta Trilussa: «L'Aquila
vola, tutto il resto striscia».
I BERSAGLIERI- L'ingresso della fanfara,
la cui apparizione alla stracittadina era stata
voluta dalle due società per commemorare la festa
delle forze armate ed i 150 anni dell'unità
d'Italia, era stato presentato sui tabelloni dello
stadio anche come un omaggio al fondatore della
Lazio Luigi Bigiarelli, che era appunto un
bersagliere e forse per questo i romanisti non hanno
gradito reagendo, non appena la fanfara si è
avvicinata al loro settore, con il lancio di un
grosso fumogeno che ha arrestato la marcia dei
militari, mentre un vigile del fuoco interveniva
prontamente. Poi la fanfara ha ripreso a correre
fermandosi per continuare a suonare sotto la tribuna
Monte Mario, mentre nella curva nord laziale
compariva uno striscione, di notevoli dimensioni,
con la scritta «Adriano ippopotamo». L'uscita della
fanfara è stata poi calorosamente applaudita dai
sostenitori laziali.
TIFOSO ACCOLTELLATO - Un ragazzo di 20
anni, probabilmente tifoso della Lazio, è stato
ferito con un colpo di coltello in maniera non grave
poco prima dell'inizio del derby. È accaduto nei
pressi dello stadio, nella zona di Ponte Milvio
intorno alle 13.20. Il giovane è stato colpito alla
zona lombare ed è stato trasportato all'ospedale
Santo Spirito; i sanitari hanno classificato le sue
ferite con codice giallo.
CONTROLLI - Nel corso della mattinata,
poco prima dell'apertura dei varchi, presso la sala
stampa del Coni si è tenuta una riunione operativa
con gli steward nel corso della quale i funzionari
della Questura hanno ribadito gli indirizzi per
l'attuazione dei controlli di prefiltraggio e
filtraggio. Nel corso delle operazioni all'interno
dell'impianto, prima dell'apertura dei varchi,
personale del commissariato Prati ha rinvenuto
all'interno del settore Distinti Nord-Ovest un
petardo posizionato dentro una piccola cavità. E un
tifoso della Lazio è rimasto ferito mentre tentava
di scavalcare il muro esterno dello stadio Olimpico,
dove è in corso il derby Lazio-Roma. Il ragazzo di
22 anni ha riportato una ferita da strappo che gli
ha causato l'asportazione di una falange. Soccorso
dal 118 è stato trasportato al policlinico Gemelli.
Il giovane è stato sottoposto a Dapso dalla polizia. |