Evidentemente si ricercano giustificazioni
ed alibi in vista dell'introduzione della tessera,
per poter così dire "visto? E' necessaria, visto che
gli scontri ci sono anche durante le amichevoli".
Nessun percorso prestabilito per gli
ospiti, un paio di transenne a sbarrare il vialone,
un vigile a dare informazioni. Quindi pochissimi
agenti ad evitare il contatto prima della partita.
Solo dopo i primi tentativi di "avvicinamento"
giungono i rinforzi, che lanciano pietre e bottiglie
ai romanisti, spaccano la testa di un malcapitato
con una manganellata la cui unica colpa è stata
quella di voler sedare gli animi in un momento che
gli animi si stavano sedando (quindi non esiste la
giustificazione della concitazione del momento o del
colpo partito nella ressa. Oltretutto era anche di
spalle...) Da notare anche la folle corsa di una
camionetta, che più volte ha puntato le persone in
fuga rischiando di investirle.
Alla fine tifoserie fatte uscire nello
stesso momento, percorso obbligato verso sinistra
per gli ospiti ma alla fine del vialone ci si
ritrova nell'identico punto del pre gara dove molti
hanno le macchine parcheggiate. Cordone non a
dividere, ma alle spalle dei romanisti. Al primo
scontato e prevedilissimo screzio coi locali (visto
che ognuno è libero di andare dove vuole...) parte
la feroce carica della celere che investe il
gruppetto dei romanisti. Carica che "curiosamente"
(...) coincide con l'arrivo dei locali dalla
direzione opposta. Camionetta a tutta birra che
colpisce un ragazzo che miracolosamente non rimane
sotto le ruote, manganellate in testa a chiunque
capita a tiro, due ragazzi pestati mentre sono a
terra e portati via.
Le cose sono due: o è stato gestito male
l'ordine pubblico, oppure è stato gestito fin troppo
bene...
S. |
I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
Scontri tra ultrà di Roma
e Pescara: due accoltellati
ROMA (9 agosto) - E' di due tifosi
accoltellati, dieci contusi, cinque dei quali tra le
forze dell'ordine, e decine di autovetture
danneggiate il folle bilancio degli incidenti
avvenuti tra gruppi dopo l'amichevole Pescara-Roma,
vinta dai giallorossi per 1-0. Le forze dell'ordine
hanno compiuto alcuni fermi. Dura la presa di
posizione dei sindacati di polizia, che chiedono di
non impiegare le forze dell'ordine all'interno degli
stadi. La partita, considerata a rischio per le
ruggini tra le due tifoserie, era stata preceduta da
alcune scaramucce sedate dalla polizia. E' la sesta
amichevole quest'estate contrassegnata da incidenti:
mai come quest'anno erano stati tanti gli incidenti
nel pre-campionato. E mai come quest'anno cresce
l'allarme per l'inizio delle partite con i tre punti
in palio.
Gruppi di tifosi si sono affrontati
vicino lo stadio, nella zona della pineta sul
lungomare sud, dove sono state anche danneggiate
automobili targate Roma. Dei due accoltellati,
entrambi pescaresi, uno è stato colpito a una
gamba, l'altro all'emotorace. Sono stati
ricoverati all'ospedale di Pescara, dal quale sono
stati dimessi in nottata con prognosi di 10 e 15
giorni. Prima della gara vi erano state scaramucce
vicino allo stadio Adriatico, ma l'arrivo delle
forze dell'ordine aveva evitato il contatto fra le
due tifoserie.
La Digos stanno visionando alcuni
filmati per identificare il maggior numero
possibile di responsabili. Fino a questo momento è
stato individuato solo un supporter romanista di
35 anni. Gli ultimi incidenti fra i tifosi di
Pescara e Roma si verificarono due anni (agosto
2008) fa, in occasione dell'amichevole
Roma-Juventus, disputata allo Stadio Adriatico.
Con quella di ieri sera sono sei le
amichevoli che hanno dato luogo a scontri e
feriti. L'elenco vede Parma-Spal, Cagliari-Bastia,
Catania-Iraklis, Brescia-larissa, Pisa-Viterbese e
Pescara-Roma. Una situazione allarmante, come
confermato anche ieri dal Centro studi e ricerche
sulla sicurezza pubblica, che ha ufficializzato
che nell'ultima stagione gli incidenti sono
aumentati del 20 per cento con più feriti sia tra
le forze dell'ordine sia tra i civili. La stagione
che sta per cominciare diventa così già ad alto
rischio.
Prima di Pescara c'erano stati gli
incidenti allo stadio Acquaviva di Montepulciano,
con protagonisti i sostenitori del Pisa e della
Viterbese il 4 agosto. Gli scontri tra ultrà sono
avvenuti fuori dallo stadio e la polizia ha dovuto
sparare in aria per disperdere le tifoserie.
Arrestati una ventina di sostenitori della
Viterbese accusati di rissa, danneggiamento e
resistenza a pubblico ufficiale. Uno di loro era
già stato sottoposto a Daspo. In precedenza era
toccato al Brescia essere coinvolto in una rissa a
Storo, in Trentino, durante una amichevole con i
greci del Larissa il primo agosto. Due espulsi,
entrambi nelle file dei greci, tutti-contro-tutti
al fischio finale dell'arbitro e alcuni tifosi
bresciani presenti sulle tribune che scavalcano la
recinzione per cercare di raggiungere i calciatori
della squadra avversaria. Il giorno prima a
Pinzolo era stata sospesa al 70' Catania-Iraklis,
ancora una volta una formazione italiana contro
una greca: dopo l'espulsione dell'argentino del
Catania Barrientos, calci e spintoni e arbitro che
manda tutti negli spogliatoi. Il 28 luglio altro
episodio in Cagliari-Bastia a Villacidro, nel
cagliaritano: la partita viene fermata al 31'
della ripresa per una rissa in campo.
Ad accendere la prima miccia erano stati
i tifosi di Parma e Spal. Due tifoserie divise da
vecchie ruggini, puntualmente trasformatesi in
violenza in un piccolo centro del Trentino, a
Levico Terme, con un bilancio finale di un ferito
con cinque punti di sutura alla testa e alcune
auto distrutte.
Il Coisp Polizia Abruzzo ha ribadito la
sua contrarietà all'impiego di polizia e
carabinieri dentro gli stadi. «Riteniamo - dice il
segretario regionale Alessandro Rosito - che
possano benissimo provvedere vigilanti privati. A
polizia o carabinieri affidiamo solo la presenza
esterna, nei casi in cui è a rischio la sicurezza.
Quanto accaduto dentro e fuori lo stadio
Adriatico, a Pescara, per una semplice amichevole,
suggerirà sicuramente delle domande al comitato
sicurezza ma, altrettanto sicuramente,
preoccupazione per le prossime gare ufficiali
della Pescara calcio, ora in serie B, in modo
particolare quando si presenteranno delle
tifoserie turbolente all'Adriatico. Allora
mettiamo i vigilanti negli stadi senza distogliere
numeri rilevanti di tutori dell'ordine da altri
servizi, essenziali per la sicurezza dei
cittadini».
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