|
|
|
||
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
||
|
|
|
||
|
|
|
||
|
|
|
||
|
|
|
||
|
|
|
||
|
|
|
||
|
|
|
|
||||
|
|
|
||
|
||||
|
||||
|
|
|
||
I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA Sono in corso i riscontri della Digos per la ricostruzione della dinamica dei fatti. Un terzo sostenitore del Bayern, nella stessa circostanza, ha invece riportata una leggera ferita ad una gamba. Durante i controlli di prefiltraggio tre tifosi tedeschi sono stati fermati dalla Polizia perchè trovati in possesso di uno striscione con una scritta in italiano contro la tessera del tifoso. I tre nascondevano sotto gli indumenti le singole parti in cui lo striscione era stato suddiviso con l'intento di ricomporlo una volta all'interno del settore ospiti ed esporlo. I tre supporters del Bayern sono stati fermati e sanzionati per la violazione del regolamento d'uso (ecco la malafede: forse per gli altri strisioni non è stato violato il regolamento d'uso? Questo dava fastidio a Sua Maestà Maroni, ecco perché è stato sanzuionato!). Ai tre è stato impedito l'accesso allo stadio (e perché???). Gli stessi, sottoposti all'attenzione degli spotters della Polizia tedesca, sono risultati già noti per precedenti violazioni in occasioni di manifestazioni sportive in Germania. Una tifosa della Roma, di 33 anni, è stata invece fermata mentre tentava di superare i controlli di prefiltraggio occultando nella borsa oltre 40 petardi di media grandezza. La Fan Zone allestita in piazza delle Canestre per l'accoglienza dei tifosi tedeschi ha fatto registrare il tutto esaurito. Oltre 70 i chili di pasta distribuiti per un totale di circa 1.500 porzioni tra pasta all'amatriciana ed al pesto. Dall'area di Villa Borghese i supporters del Bayern Monaco si sono poi diretti allo stadio usufruendo dei bus-navetta gratuiti messi a disposizione dall'Azienda di trasporto pubblico. Ad assistere alla gara anche una delegazione di poliziotti inglesi, olandesi e spagnoli, in Italia come osservatori del modello adottato dalla Questura di Roma per la gestione della sicurezza dell'evento, soprattutto per le misure adottate per l'accoglienza dei tifosi ospiti. Agguato ai tifosi del Bayern, 3 feriti. A una donna ultrà trovati 40 petardi CORSERA - Agguato serale all’Olimpico a un gruppo di tifosi del Bayern. Prima dell’incontro di ieri, tre supporters tedeschi sono rimasti feriti quando, in via dei Robilant, alcuni giovani accerchiato la loro comitiva. I tre, presi a bottigliate, sono stati ricoverati al Policlinico Gemelli. I primi due hanno riportato ferite alla schiena, il terzo a una gamba. Le loro condizioni non sono gravi. Sull’aggressione indagano gli investigatori della Digos. Sempre durante il prefiltraggio dei tifosi all’Olimpico, inoltre, la polizia ha fermato una tifosa della Roma di 33 anni: nella borsa nascondeva oltre 40 petardi ad alto potenziale. La donna è stata denunciata. Bloccati anche tre ultrà tedeschi, già conosciuti dagli investigatori di Monaco, in possesso di uno striscione componibile, in italiano, contro la «tessera del tifoso». Nella «Fan Zone» a Villa Borghese, dedicata ai tifosi ospiti sono stati serviti circa 1.500 pasti con 70 chili di pasta all’amatriciana e al pesto. Alla fine i tedeschi sono stati accompagnati allo stadio con i bus-navetta. Traffico in tilt però fra via Pinciana, Corso d’Italia e via Veneto. «Ad assistere alla gara anche una delegazione di poliziotti inglesi, olandesi e spagnoli - è stato spiegato dalla Questura -, in Italia come osservatori del modello adottato per la gestione della sicurezza dell’evento, con particolare attenzione all’accoglienza dei tifosi ospiti». |
(Il Romanista - P.Marcacci) Abbiamo ancora negli occhi le
immagini di quella che sarà ricordata come una
serata epica, una notte che non trova paragoni
neppure nelle notti di sogni e Coppe dei
Campioni di quella cavalcata che portò alla
finale del trenta maggio, senza scrivere l’anno
perché quella non è più cronaca e nemmeno storia:
è entrata di diritto nella metafisica, anche per questo Chicco Lazzaretti della Terza C pote’ permettersi di affermare, partecipando a un telequiz, che quella notte non era mai esistita. Però, dicevamo, all’epoca all’Olimpico vigeva la legge del tre a zero, non del tre a due partendo da zero a due, doppio handicap, alla fine del primo tempo. Roba da infarto, non per le formule retoriche di rito me per le coronarie di molti di noi, che ad ogni discesa di Menez era quantomeno tachicardia. Ma oltre che averla ancora negli occhi, la serata l’abbiamo anche nelle orecchie: ci perdoni il sontuoso Jerry, ma gli assist più belli son venuti dalla Sud. La curva non è stata solo trascinante dal momento in cui, pronti via per il secondo tempo, il francese se n’è andato sotto il naso di Van Gaal per recapitare il pacco dono dell’1-2 a Borriello; la curva ha fatto sentire la sua presenza soprattutto e a cominciare da quei due momenti nerissimi di partita, nei quali chiunque ha pensato che altro non fossero che definitivi: "Roma!" ha rimbombato, ha ruggito lo stadio infreddolito per ognuno dei due goal di Gomez, che proprio lì sotto sembrava aver liquidato la questione, la serata, la nostra Champions. Eppure il pubblico era lì, come un parente irragionevole al capezzale di un malato dalle condizioni irreversibili. Nonostante tutto. E se la Roma ha rovesciato il destino, se ha ritrovato se stessa dopo un quarto d’ora di occhi negli occhi, è stato innanzitutto per la sua gente, per l’eco della speranza che veniva da là sopra; là sotto Borriello avrebbe scritto, quasi subito, il primo capitolo della storia vera, che una volta tanto ha sostituito quella apparente. Fino a quel rigore stavolta tutto nostro, senza i Pirlo che delegano e i Lippi che esultano. Curva di passione e stadio come un abbraccio: a descriverlo così, sembra si stia parlando di un tutto esaurito, delle cosiddette "grandi occasioni" che i botteghini non conoscono quasi più; invece era solo la carica dei quarantamila, come ha paradossalmente titolato il nostro quotidiano alla vigilia: non fa nulla, stavolta; evidentemente l’Olimpico, grazie alla sua curva, è riuscito ad andare persino oltre le sue assenze, cantando anche per chi non c’era. E chi non c’era, statene certi, stavolta ha rimpianto tutto: pure il traffico delirante, i parcheggiatori-strozzini, l’umidità del Tevere. Una serata così fortemente simbolica, perché non dovrebbe essere anche il simbolo di un’inversione di tendenza? Contro la Tessera del tifoso, sempre; ma oltre la tessera c’è la Roma: un valore assoluto che l’idiozia dei burocrati potrà solo tentare di ostacolare, mai impedire. E sarebbe un altro tre a due, in rimonta. |
Index |
The championship |
Updates |
Pictures |
Premise |
Palmarès |
The second team of the region |
Away fans in Rome |
Unforgettable players |
The glorious ground of AS Roma |
Memorabilia |
Roma and romans |
A.S. Roma History |
Derby! |
AS Roma in TV and radio |
Video |
Lived life |
Miscellanea |
The Ultras' manifesto |
Bibliography |
Curva Sud history |
Matches to remember |
A.S. Roma Ultras groups |
A.S. Roma players under the Curva Sud |
Curva Sud chants |
Friends & enemies |
The wrong and right side of A.S. Roma fans |
Faithfuls to the tribe |
Suggests for the banned |
Links |
E mail me |
Guestbook |