Ciao
Lorenzo, stasera ho preso posto in Curva Nord come faccio abitualmente
da inizio stagione.
Il
momento più esilarante (ma che allo stesso tempo mi ha fatto riflettere
prfondamente) è stato il battibecco a distanza tra gli ultras assiepati
in basso a destra del settore ed il resto della nord, i cosiddetti "tesserati"
(ma chissà, magari anche tra loro c'è qualcuno che non ha
sottoscritto la privilege card...)
Dopo
un bel tiro di Totti, tutto lo stadio fa partire un'ovazione per il capitano.
I ragazzi della parte bassa non la prendono bene e cantano "c'è
solo l'a.s.Roma".
Parte
così la disputa, dall'alto arrivano insulti del tipo:"c'avete rotto
er cazzo", "laziali!!", "e voi undici anni in b"...da sotto le seguenti
risposte:"se volete caricare siamo qua", "tesserato pezzo di merda!", e
gli ironici "violenti!", "cattivi!" e "assassini!!".
Alla
fine, il dibattito rigurda sempre gli stessi aspetti: da una parte tifosi
totalmente disinteressati dalle dinamiche ultras e preoccupati soltanto
dall'aspetto sportivo, dall'altra chi vivre la passione per la Roma con
una mentalità che non antepone l'amore per un calciatore alla maglia
(anche se qualche giocatore lo apprezzano, ma Totti sicuramente no a quanto
pare...).
Il
ragionamento che porta molti ad accettare il ricatto della tessera del
tifoso è una semplice conseguenza di questa ormai insanabile spaccatura.
Come in tutte le cose la verità sta nel mezzo, e l'amarezza più
profonda sta nel realizzare che andare allo stadio ormai ispira più
tristezza che gioia, e queste divisioni interne sono auspicate dal governo
e dai poteri alti poichè facilitano il processo di smobilitazione
degli stadi e l'isolamento degli ultras.
Sempre
forza Roma! Michele
Ciao
Lorenzo,
ti
scrivo per far notare ancora una volta ai ben pesanti,chi sono i tutori
della legge!
Ieri
arrivo alle 20,00 circa, all’obelisco. Fila tremenda,genitori con i figli
in braccio onde evitare problemi e sequestro ordinario di bottigliette
d’acqua, alle mogli. Dopo aver mostrato biglietto e documento allo Stewart,
perquisizione. Come al solito,cerco di sviare o uno cellerino libero, il
quale appena
mi
vede tira fuori il suo onerevole “savoir faire”.
P.S.:
Scusa ma do vai ?
Io:
perché che succede?
P.S.:
Ti devo perquisire mettiti in fila.
Finisce
di perquisire una ragazza,dopodiché guarda in un’altra direzione,e
io fermo davanti a lui ad aspettare,perché la fila non c’era ma
era libero.
Io:
Scusa perché non me perquisisci che so le 8.15 ?
P.S.:
senti devi stare calmo,decido io quando passi, hai capito? Che vai de corsa?
Io:
Intanto non vedo il motivo per cui me devi fa il malandrino e poi sono
qui che aspetto come tutti!
P.S.:
Ah si?
Mi
chiede il documento e chiama il maresciallo (A Marescià…va
de corsa..! ),il quale mi chiede che è successo. Io gli rispondo
che quel ragazzo si è rivolto a me in modo inopportuno. Il
P.S. vede che parlo di lui, arriva e con aria da farwest, mi avvicina il
volto…
A
questo punto mi imbestialisco!
Io:
Senta Marescià me mandi via questo!
Lui:
***** (nome letto sul documento con aria minacciosa), vieni un pò
con me che la partita non te la vedi!
Io:
Ah si,e perché ?
Lui:
perché io se voglio ti trattengo per 24 ore. Mi prende per un braccio,e
io mi dimeno.
Nel
frattempo si avvicinano 2 miei amici (eventuali testimoni ),e immediatamente
altri 2 ***** in divisa.
Io:
Va bene, prima mi perquisisce qui davanti a tutti, poi me porta via e me
spiega per quale motivo però !?
Si
rilegge le generalità e mi fa:
Forse
è meglio che te ne vai?
Io:
si visto che è mezz’ora che sto qua:
Morale
della favola: NESSUNA PERQUISIZIONE !
PS:
Non li ho visti così coatti contro i Serbi.
Ciao
Lz arrivo in gran anticipo allo stadio perchè vogilo vedere com
è la
situazione
con i genoani non tesserati che hanno deciso di venire a Roma (non
sapevo
ancora che causa boigottaggio dei pulmann non sarebbero arrivati) ma
zero
assoluto. Mi metto a girovagare per il bar- obelisco- e nord per un pò
ma
non
trovo nessun spunto interessante e me ne ritorno sotto l'obelisco...Si
sono
fatte
le 8 ormai e il gruppo di chi rimane fuori ormai si incomincia a
delineare
sulle 50 unità scarse mentre sotto la sud la fila ai tornelli fa
pensare
che i disagi sono voluti proprio da quei caschetti blu che dovrebbero
risolverli...me
ne torno fuori la partita incomincia la radiolina è accesa e la
voce
in gola non viene risparmiata purtroppo è desolante vedere che se
i
ragazzi
fossero stati uniti.........finita la partita spengo la radio e me ne
torno
a casa sempre pensando che non saremmo stati sconfitti!
|
I
VOSTRI RESOCONTI....
....E
QUELLI DELLA STAMPA
SSenza
Tessera, bus “rotto”
Ma
a Roma sono andati lo stesso
16
ottobre 2010
Marcello Zinola
Senza
Tessera, bus “rotto”. Un guasto sospetto comunicato al momento della partenza.
Ma a Roma sono andati lo stesso, auto e un paio di pullmini, una sessantina.
Hanno vinto la loro personale battaglia contro la “tessera”, ma quando
sono arrivati all’albergo dove era ospitata la squadra,a lle 19, il Genoa
era appena partito per lo stadiio. «Volevamo incitare la squadra
prima che partisse». Il “guasto” al pullman affittato per andare
a Roma non ha fermato il gruppo di senza tessera del tifoso il cui intento
era e rimane quello di una protesta pacifica senza intenti di ingresso
allo stadio o di altre forzature, ma la presenza a Roma, spiegano, è
non solo simbolica: quello che oggi fanno a noi tifosi, non agli ultrà,
ai tifosi, lo fanno per provare se riescono a limitare a tutti il movimento.
«La tessera non è legge - dicono - ma una circolare e non
può impedire di spostarsi. Confermata l’intenzione di procedere
«ad una azione giudiziaria sul tema della tessera con una iniziativa
che partirà proprio da Genova per affermare il fatto che va contro
diritti costituzionali». A Roma poi tutto liscio, anche se i carabinieri
hanno arrestato tre “tifosi” della Lazio poco prima della partita armati
di machete, coltelli e bastoni di ferro.
IL
PULLMAN “ROTTO”
Erano
circa 150 che sarebbero andati a Roma non per andare allo stadio,
ma per sostenere a “distanza” il Genoa e senza provocare incidenti. Ma
stamane per i 60 che avevano affittato un pullman la sorpresa: la ditta
ha comunicato che il mezzo era “rotto”. I tifosi andranno lo stesso nella
capitale. Il guasto del pullman, per i tifosi è quantomeno sospetto:
«è stato posto un limite alla libertà di movimento
delle persone senza alcun diritto di farlo» dicono i tifosi. I rapporti
e il modo di agire, aggiungono i tifosi, sono stati corretti, come dimostrato
ancora di recente con la trasferta a Milano. A Roma non avremmo provocato
alcun incidente e non ne provocheremo alcuno, aggiungono. Perché
il gruppo comunque appare intenzionato a muoversi lo stesso. Controllata
la stazione di Brignole, ma non ci sono stati problemi. La trasferta a
Roma sarebbe stata una protesta «civile contro i provvedimenti restrittivi.
Il ministro Maroni colpisce non gli ultras o qualche fetta particolare
del tifo, ma i tifosi in generale. Tifosi siamo e vorremmo essere definiti
come tali e non stiamo commettendo alcun reato». Il guasto al pullman
è stato comunicato questa mattina attorno alle 8. I tifosi che contestano
la “tessera del tifoso” sospettano, nemmeno troppo velatamente, che si
sia trattato di una “scusa” e che ci siano state pressioni da parte delle
autorità per non fare partire il gruppo di tifosi del Genoa. Ma
ci sarà, sul tema generale della “tessera” anche un ricorso al giudice,
Lo
conferma sulla pagina di Face book anche Roberto Scotto, uno degli esponenti
storici della tifoseria del Genoa e della Gradinata Nord: « Non ho
molta voglia di parlare in questi giorni e ve ne sarete accorti. Mma oggi
e’ successo che qualcuno ha fatto pressione alla ditta dei pulman che doveva
portare a Roma pacificamente quelli senza tessera e hanno di fatto impedito
un diritto democratico.. Non volevamo entrare a andare a Roma magari all’hotel
dei giocatori...e invece all’ultimo, in modo che non avessimo tempo di
organizzarci, ci hanno detto che i pulman non ci sono.. perché rotti...
Bene penso che sia arrivato il momento di fare qualcosa contro questo regime
che nega anche i diritti fondamentali fosse stato altro che manifestare
il nostro dissenso alla tessera.. Ora ci servono avvocati che sappiano
cosa fare.. Se questa che non è neanche unoa legge o un decreto
ma una circolare del ministero, ci sarà un modo di farla giudicare
da un giudice terzo...Troviamolo..»
LA
VIGILIA
“Liberi
di tifare Genoa”. Con questo slogan i sostenitori rossoblù senza
Tessera del Tifoso partiranno questa mattina, con auto e pulmini, verso
Roma: 150-200 persone per una protesta pacifica contro le restrizioni per
le trasferte. Ieri ne ha parlato anche Gasperini: «Peccato per i
nostri tifosi che non potranno sostenerci». Loro rispondono: «Ci
saremo comunque». E se non potranno assistere alla partita, in progetto
c’è una partita di calcetto all’esterno dell’Olimpico, fin dove
il corteo potrà arrivare. «Questa è una battaglia sui
diritti fondamentali che non si possono avere solo in virtù di una
tessera e sostenere il Genoa 1893 è il nostro unico scopo».
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Ranieri
ha scelto il 4-4-2. Taddei torna titolare. Gioca Pizarro, Menez neanche
in panchina. Duo d'attacco Totti-Borriello. Al 6' Totti lancia Borriello:
contatto in area col portiere Eduardo in uscita, il centravanti reclama,
l'arbitro fa proseguire. Convincente l'inizio giallorosso. Al 13' annullato
un gol a Totti per fuorigioco, ma il capitano giallorosso era in posizione
regolare. Sfortunata la Roma al 17': Borriello coglie il palo, fortunata
sul ribaltamento di fronte quando Toni, di testa, la grazia da un metro.
La squadra di Ranieri manca un po' di velocità ma gioca molto meglio
del Genoa che però si mangia un altro gol al 26' con Criscito: tiro
a lato a un metro da Lobont. Al 33' gol della Roma: Totti, fra i migliori
in campo, crossa dalla destra. Deviazione d'un difensore e Borriello anticipa
tutti e mette alle spalle di Eduardo. Il primo tempo si chiude con un vantaggio
meritato.
Ripresa:
Genoa con Rudolf al posto di Palacio. Al 7' raddoppio giallorosso: lo realizza
Brighi al termine di un'azione manovrata. Il centrocampista si avventa
sul pallone, anticipa due difensori, e mette in rete. Quattro minuti e
Rudolf, smarcato da Sculli, tira in corsa a botta sicura: il pallone scheggia
la traversa di Lobont. La Roma "restituisce" subito: ancora Totti smarca
di tacco Borriello: tiro e traversa scheggiata. Il Genoa cerca la rimonta
e chiude i giallorossi nella loro area ottenendo corner a ripetizione,
in più Taddei è visibilmente stanco e Pizarro e Perrotta
alle prese con i crampi. E il gol del Genoa arriva: lo realizza Rudolf
approfittando di una distrazione della difesa romanista. Subito dopo escono
Pizarro e Perrotta ed entrano Castellini e Simplicio. Il Genoa continua
a martellare e reclama il rigore per una spinta di Burdisso a Toni, la
Roma non esce quasi più dalla sua metà campo, ma riesce a
conquistare 3 punti preziosi. |