VII giornata
ROMA - GENOA 2-1
Roma, Stadio Olimpico,
sabato 16 ottobre 2010
ore 20.45

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L'ambiente:
Sconfortante il colpo d'occhio: Tribuna Tevere semideserta, così come la Curva Nord. Solo la Sud e i Distinti Sud sono pieni. Una torcia e un fumone all'inizio, poi tifo di routine. Sud senza striscioni, battibecchi in Nord tra tifosi tesserati e il gruppo della parte bassa. Tre striscioni anti-Lega. Cori contro Maroni e Berlusconi. Significativo nella parte alta della Nord il tifoso crocifisso, simbolo perfetto di questo momento storico in cui lo Stato sta distruggendo il tifo negli stadi.
Tabellino partita:
Marcatore: Borriello al 34' p.t., Brighi all’8's.t., Rudolf al 34' s.t.
ROMA (4-4-2): Lobont, Cassetti, N.Burdisso, Juan, Riise, Taddei,  Pizarro (al 34? s.t. Simplicio), Brighi, Perrotta (al 33? s.t. Castellini), Totti, Borriello.
A disposizione: Doni, Cicinho, Mexes, Greco, Baptista,  Okaka.
Allenatore: Ranieri
GENOA (3-4-3): Eduardo, Chico, Ranocchia (Sculli al 10? s.t.), Dainelli, Rossi,  Kharja, Milanetto, Criscito, Mesto (Rafinha al 18? s.t.), Toni, Palacio (Rudolf al 1? s.t.).
A disposizione: Scarpi, Kaladze, Palladino, Destro.
Allenatore: Gasperini.
Arbitro: Damato di Barletta
Note: 12.341 paganti incasso 266.539 euro. 18.617 abbonati. Un laser verde dalla tribuna Monte Mario disturba i giocatori del Genoa.
Ammoniti: Palacio al 43? p.t., Brighi al 26? s.t., Milanetto al 35? s.t., Criscito al 46? s.t.
Tifo Ospiti:

Un centinaio gli autorizzati dal Ministro Maroni.

FOTOTIFO
La parte bassa della Nord dissente con il resto della curva
Altre siti che pubblicano foto di ogni partita in casa:
http://www.lamiaroma.it
http://www.romaclubwind.it
www.giallorossi.it
http://www.laroma.net

VIDEOTIFO
 
     
     

FOTOCALCIO

VIDEOCALCIO
 
Borriello al 34' p.t.
Brighi all’8's.t.
Il servizio
     

C'ERO PURE IO!
     

Ciao Lorenzo, stasera ho preso posto in Curva Nord come faccio abitualmente da inizio stagione. 
Il momento più esilarante (ma che allo stesso tempo mi ha fatto riflettere prfondamente) è stato il battibecco a distanza tra gli ultras assiepati in basso a destra del settore ed il resto della nord, i cosiddetti "tesserati" (ma chissà, magari anche tra loro c'è qualcuno che non ha sottoscritto la privilege card...)
Dopo un bel tiro di Totti, tutto lo stadio fa partire un'ovazione per il capitano. I ragazzi della parte bassa non la prendono bene e cantano "c'è solo l'a.s.Roma".
Parte così la disputa, dall'alto arrivano insulti del tipo:"c'avete rotto er cazzo", "laziali!!", "e voi undici anni in b"...da sotto le seguenti risposte:"se volete caricare siamo qua", "tesserato pezzo di merda!", e gli ironici "violenti!", "cattivi!" e "assassini!!".
Alla fine, il dibattito rigurda sempre gli stessi aspetti: da una parte tifosi totalmente disinteressati dalle dinamiche ultras e preoccupati soltanto dall'aspetto sportivo, dall'altra chi vivre la passione per la Roma con una mentalità che non antepone l'amore per un calciatore alla maglia (anche se qualche giocatore lo apprezzano, ma Totti sicuramente no a quanto pare...).
Il ragionamento che porta molti ad accettare il ricatto della tessera del tifoso è una semplice conseguenza di questa ormai insanabile spaccatura. Come in tutte le cose la verità sta nel mezzo, e l'amarezza più profonda sta nel realizzare che andare allo stadio ormai ispira più tristezza che gioia, e queste divisioni interne sono auspicate dal governo e dai poteri alti poichè facilitano il processo di smobilitazione degli stadi e l'isolamento degli ultras.
Sempre forza Roma! Michele

Ciao Lorenzo,
ti scrivo per far notare ancora una volta ai ben pesanti,chi sono i tutori della legge!
Ieri arrivo alle 20,00 circa, all’obelisco. Fila tremenda,genitori con i figli in braccio onde evitare problemi e sequestro ordinario di bottigliette d’acqua, alle mogli. Dopo aver mostrato biglietto e documento allo Stewart, perquisizione. Come al solito,cerco di sviare o uno cellerino libero, il quale appena 
mi vede tira fuori il suo onerevole “savoir faire”.
P.S.: Scusa ma do vai ?
Io: perché che succede?
P.S.: Ti devo perquisire mettiti in fila.
Finisce di perquisire una ragazza,dopodiché guarda in un’altra direzione,e io fermo davanti a lui ad aspettare,perché la fila non c’era ma era libero.
Io: Scusa perché non me perquisisci che so le 8.15 ?
P.S.: senti devi stare calmo,decido io quando passi, hai capito? Che vai de corsa?
Io: Intanto non vedo il motivo per cui me devi fa il malandrino e poi sono qui che aspetto come tutti!
P.S.: Ah si?
Mi chiede il documento e  chiama il maresciallo (A Marescià…va de corsa..! ),il quale mi chiede che è successo. Io gli rispondo che quel ragazzo si è rivolto  a me in modo inopportuno. Il P.S. vede che parlo di lui, arriva e con aria da farwest, mi avvicina il volto…
A questo punto mi imbestialisco!
Io: Senta Marescià me mandi via questo!
Lui: ***** (nome letto sul documento con aria minacciosa), vieni un pò con me che la partita non te la vedi!
Io: Ah si,e perché ?
Lui: perché io se voglio ti trattengo per 24 ore. Mi prende per un braccio,e io mi dimeno.
Nel frattempo si avvicinano 2 miei amici (eventuali testimoni ),e immediatamente altri  2 ***** in divisa.
Io: Va bene, prima mi perquisisce qui davanti a tutti, poi me porta via e me spiega per quale motivo però !?
Si rilegge le generalità e mi fa:
Forse è meglio che te ne vai?
Io: si visto che è mezz’ora che sto qua:
Morale della favola:  NESSUNA PERQUISIZIONE !
PS: Non li ho visti così coatti contro i  Serbi. 

Ciao Lz arrivo in gran anticipo allo stadio perchè vogilo vedere com è la 
situazione con i genoani non tesserati che hanno deciso di venire a Roma (non 
sapevo ancora che causa boigottaggio dei pulmann non sarebbero arrivati) ma 
zero assoluto. Mi metto a girovagare per il bar- obelisco- e nord per un pò ma 
non trovo nessun spunto interessante e me ne ritorno sotto l'obelisco...Si sono 
fatte le 8 ormai e il gruppo di chi rimane fuori ormai si incomincia a 
delineare sulle 50 unità scarse mentre sotto la sud la fila ai tornelli fa 
pensare che i disagi sono voluti proprio da quei caschetti blu che dovrebbero 
risolverli...me ne torno fuori la partita incomincia la radiolina è accesa e la 
voce in gola non viene risparmiata purtroppo è desolante vedere che se i 
ragazzi fossero stati uniti.........finita la partita spengo la radio e me ne 
torno a casa sempre pensando che non saremmo stati sconfitti!
 

I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA 




 SSenza Tessera, bus “rotto”
Ma a Roma sono andati lo stesso
16 ottobre 2010
  Marcello Zinola
Senza Tessera, bus “rotto”. Un guasto sospetto comunicato al momento della partenza. Ma a Roma sono andati lo stesso, auto e un paio di pullmini, una sessantina. Hanno vinto la loro personale battaglia contro la “tessera”, ma quando sono arrivati all’albergo dove era ospitata la squadra,a lle 19, il Genoa era appena partito per lo stadiio. «Volevamo incitare la squadra prima che partisse». Il “guasto” al pullman affittato per andare a Roma non ha fermato il gruppo di senza tessera del tifoso il cui intento era e rimane quello di una protesta pacifica senza intenti di ingresso allo stadio o di altre forzature, ma la presenza a Roma, spiegano, è non solo simbolica: quello che oggi fanno a noi tifosi, non agli ultrà, ai tifosi, lo fanno per provare se riescono a limitare a tutti il movimento. «La tessera non è legge - dicono - ma una circolare e non può impedire di spostarsi. Confermata l’intenzione di procedere «ad una azione giudiziaria sul tema della tessera con una iniziativa che partirà proprio da Genova per affermare il fatto che va contro diritti costituzionali». A Roma poi tutto liscio, anche se i carabinieri hanno arrestato tre “tifosi” della Lazio poco prima della partita armati di machete, coltelli e bastoni di ferro.

IL PULLMAN “ROTTO”
Erano circa 150 che sarebbero andati a Roma  non per andare allo stadio, ma per sostenere a “distanza” il Genoa e senza provocare incidenti. Ma stamane per i 60 che avevano affittato un pullman la sorpresa: la ditta ha comunicato che il mezzo era “rotto”. I tifosi andranno lo stesso nella capitale. Il guasto del pullman, per i tifosi è quantomeno sospetto: «è stato posto un limite alla libertà di movimento delle persone senza alcun diritto di farlo» dicono i tifosi. I rapporti e il modo di agire, aggiungono i tifosi, sono stati corretti, come dimostrato ancora di recente con la trasferta a Milano. A Roma non avremmo provocato alcun incidente e non ne provocheremo alcuno, aggiungono. Perché il gruppo comunque appare intenzionato a muoversi lo stesso. Controllata la stazione di Brignole, ma non ci sono stati problemi. La trasferta a Roma sarebbe stata una protesta «civile contro i provvedimenti restrittivi. Il ministro Maroni colpisce non gli ultras o qualche fetta particolare del tifo, ma i tifosi in generale. Tifosi siamo e vorremmo essere definiti come tali e non stiamo commettendo alcun reato». Il guasto al pullman è stato comunicato questa mattina attorno alle 8. I tifosi che contestano la “tessera del tifoso” sospettano, nemmeno troppo velatamente, che si sia trattato di una “scusa” e che ci siano state pressioni da parte delle autorità per non fare partire il gruppo di tifosi del Genoa. Ma ci sarà, sul tema generale della “tessera” anche un ricorso al giudice,
Lo conferma sulla pagina di Face book anche Roberto Scotto, uno degli esponenti storici della tifoseria del Genoa e della Gradinata Nord: « Non ho molta voglia di parlare in questi giorni e ve ne sarete accorti. Mma oggi e’ successo che qualcuno ha fatto pressione alla ditta dei pulman che doveva portare a Roma pacificamente quelli senza tessera e hanno di fatto impedito un diritto democratico.. Non volevamo entrare a andare a Roma magari all’hotel dei giocatori...e invece all’ultimo, in modo che non avessimo tempo di organizzarci, ci hanno detto che i pulman non ci sono.. perché rotti... Bene penso che sia arrivato il momento di fare qualcosa contro questo regime che nega anche i diritti fondamentali fosse stato altro che manifestare il nostro dissenso alla tessera.. Ora ci servono avvocati che sappiano cosa fare.. Se questa che non è neanche unoa legge o un decreto ma una circolare del ministero, ci sarà un modo di farla giudicare da un giudice terzo...Troviamolo..»

LA VIGILIA
“Liberi di tifare Genoa”. Con questo slogan i sostenitori rossoblù senza Tessera del Tifoso partiranno questa mattina, con auto e pulmini, verso Roma: 150-200 persone per una protesta pacifica contro le restrizioni per le trasferte. Ieri ne ha parlato anche Gasperini: «Peccato per i nostri tifosi che non potranno sostenerci». Loro rispondono: «Ci saremo comunque». E se non potranno assistere alla partita, in progetto c’è una partita di calcetto all’esterno dell’Olimpico, fin dove il corteo potrà arrivare. «Questa è una battaglia sui diritti fondamentali che non si possono avere solo in virtù di una tessera e sostenere il Genoa 1893 è il nostro unico scopo».

Ranieri ha scelto il 4-4-2. Taddei torna titolare. Gioca Pizarro, Menez neanche in panchina. Duo d'attacco Totti-Borriello. Al 6' Totti lancia Borriello: contatto in area col portiere Eduardo in uscita, il centravanti reclama, l'arbitro fa proseguire. Convincente l'inizio giallorosso. Al 13' annullato un gol a Totti per fuorigioco, ma il capitano giallorosso era in posizione regolare. Sfortunata la Roma al 17': Borriello coglie il palo, fortunata sul ribaltamento di fronte quando Toni, di testa, la grazia da un metro. La squadra di Ranieri manca un po' di velocità ma gioca molto meglio del Genoa che però si mangia un altro gol al 26' con Criscito: tiro a lato a un metro da Lobont. Al 33' gol della Roma: Totti, fra i migliori in campo, crossa dalla destra. Deviazione d'un difensore e Borriello anticipa tutti e mette alle spalle di Eduardo. Il primo tempo si chiude con un vantaggio meritato.

Ripresa: Genoa con Rudolf al posto di Palacio. Al 7' raddoppio giallorosso: lo realizza Brighi al termine di un'azione manovrata. Il centrocampista si avventa sul pallone, anticipa due difensori, e mette in rete. Quattro minuti e Rudolf, smarcato da Sculli, tira in corsa a botta sicura: il pallone scheggia la traversa di Lobont. La Roma "restituisce" subito: ancora Totti smarca di tacco Borriello: tiro e traversa scheggiata. Il Genoa cerca la rimonta e chiude i giallorossi nella loro area ottenendo corner a ripetizione, in più Taddei è visibilmente stanco e Pizarro e Perrotta alle prese con i crampi. E il gol del Genoa arriva: lo realizza Rudolf approfittando di una distrazione della difesa romanista. Subito dopo escono Pizarro e Perrotta ed entrano Castellini e Simplicio. Il Genoa continua a martellare e reclama il rigore per una spinta di Burdisso a Toni, la Roma non esce quasi più dalla sua metà campo, ma riesce a conquistare 3 punti preziosi.


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