Ciao
Lz,
felice
per la vittoria contro coloro che consideravo degni
rivali.Sono partito
dal casello di Roma sud alle 13,40 e alle 14,20 ero
già al River.
Per
strada non c'era una macchina,e questo già la diceva
lunga sull'affluenza.Arrivati,dopo
un km sotto l'acquazzone,abbiamo ascoltato la
partita alle radioline come
sempre,e abbiamo gioito del risultato,tra torce e
cori.Un attimo di tensione
quando un giornalista imboscato ha tentato di
riprenderci tutti,ma niente
di chè (gli è stato chiesto "gentilmente" di non
riprenderci,ha
capito l'antifona e s'è dato!).
Ovviamente
mi sono goduto la discussione de quel buffone de Di
Canio,col Cabarettista
per eccellenza Claudio Lotito,l'unica nota piacevole
dall'altra sponda.
Sono
rimasto decisamente deluso dalla loro linea di
condotta,per me da oggi
sono alla stregua dei loro degni gemellati
milanesi,e personalmente da
loro non me lo aspettavo...
Quest'anno
era chiaro a tutti che sarebbe stato un anno di
transizione,e non molliamo
di un centimetro.Ma è veramente desolante vedere le
immagini dello
storico derby della capitale,ridotto in questo
stato,e personalmente mi
chiedo come possa ancora piacere entrare
all'olimpico in Curva e chiamarlo
Derby!
Stanno
creando il tifoso soldatino senza spina
dorsale,incapace di dire no,per
spremerlo fino all'osso,o forse ci sono già
riusciti,perchè
ormai la Sud alta,è un altro settore in cui ti puoi
anche sedere.Cosa
impensabile anche fino all'anno scorso.
Spero
vivamente che la gente si sia resa conto che il
calcio italiano,inteso
come passione popolare,è in dirittura d'arrivo e che
disdica le
tessere per la prossima stagione.
Tornando
ai dirimpettai,non voglio cadere in slogan banali
,ma PREFERISCO CADERE
COMBATTENDO CHE SOPRAVVIVERE TRA I COMPROMESSI!
Altrimenti
questo mondo non avrebbe più ragion d'esistere,per
quanto mi riguarda.
FORZA
MAGICA ROMA!
Firenze
stiamo arrivando.......
Ang88
Ciao
lorè,
ti
scrivo a caldo dopo questo ennesimo derby vinto, ed
è solo una gioia
vedere quei bavosi amiciditagliente rimanere
frustrati nel loro
nascondiglio.
Il fatto però è un altro: Francesco Totti. Non
faccio il
romanistone che comincia a dire "alla faccia di chi
diceva che era
finito"
etc.. mi viene però un dubbio, com'è possibile che
un giocatore
come Totti, che, è inequivocabile, ha dato tutto
alla Roma e alla
maglia,
non venga osannato dalla curva e da noi ultras. Io
stesso molte volte mi
sono ritrovato a rispondere al coro UN CAPITANO C'è
SOLO UN
CAPITANO..
con SOLO LA MAGLIA TIFIAMO SOLO LA MAGLIA.. però
poi, specialmente
dopo la giornata di oggi, mi sono chiesto se
fosse
veramente
giusto escludere anche lui da quei pilastri sui
quali si basa la Roma come
idea.. è vero.. è un giocatore, e prima o poi
smetterà.
ma
qui
stiamo parlando di un giocatore che ha scritto con i
suoi piedi la storia
della Roma, un giocatore che ha votato la sua vita
alla Roma, con il suo
tornaconto personale, è ovvio! a volte mi pare di
notare una eccessiva
estremizzazione da parte dell'ultras della Roma
perché pensa che
cantare, UN CAPITANO C'è SOLO UN CAPITANO sia da
romanistone.. io
non credo invece.. io credo che a un giocatore come
Totti noi romanisti
dobbiamo
essere grati per tutte le emozioni che ci ha
regalato e che continua a
regalarci. Mi sfugge il perché non sia ultras
cantare, non per un
giocatore qualsiasi che dopo due anni se ne va, ma
per uno come Totti.
Se tu mi canti un coro su menez, o riise o
borriello.. io li ti risponno
dicendoti che tifo solo la maglia.. ma non sui cori
per Francesco Totti.
Credo che la noi come ultras, dobbiamo tenerci
stretto Francesco Totti,
perché passato poi anche Daniele de Rossi, trovare
una
bandiera
Romana e Romanista sarà sempre più difficile.
Parsifal
(so
che molti la pensano contrariamente ma io sono
d'accordo con Parsifal).
bravo
parsifal,sono completamente daccordo con te!!
cantare
"tifiamo solo la maglia" è gisuto...ma totti é la
maglia,quindi
non ci vedo nulla di sbagliato.
giorgio
Ciao
Lorenzo,oggi io e i miei amici abbiamo capito subito
che sarebbe stata
una domenica colorata di giallorosso,in tutto e per
tutto. Infatti alle
14:30,appena entriamo in Sud vediamo subito 4 grandi
e bellissimi bandieroni
(uno enorme) che sventolavano. La cosa che ci ha
colpito e caricato di
più (e che ci ha fatto risentire un pò nella curva
degli
anni 80/90) è che questi bandieroni sono stati
sventolati senza
sosta fino all'inizio della gara (più di mezz'ora
!!!) e per questo
vogliamo solo prendere come esempio tutte quelle
persone che si sono impegnate
perchè questo avvenisse,perchè anche dai commenti di
molta
gente intorno a noi,capivamo che quella grinta e
quella passione che stavano
dimostrando tutti quelli che sventolavano,veniva
anche trasmessa in modo
positivo a tutti. Sentivo soprattutto molti intorno
a noi che vedendo quella
passione e quello spettacolo,si chiedevano come
fosse possibile che per
quanto questa città ama questa maglia,ci sia oggi
gente che viene
allo stadio senza niente di giallorosso... senza una
sciarpa,senza una
bandiera,senza niente. E secondo noi quello
sventolare senza sosta (e viste
le dimensioni delle bandiere,per così tanto tempo) i
colori di Roma
e della Roma,sono state uno stimolo e un'esempio per
molti,su quello che
vuol dire amare la maglia della Magica. Pensa Lorè
che in alcuni
momenti qualcuno di noi se n'è uscito anche dicendo:
"A regà,ma
perchè non ne famo una pure noi de bandiera ?".
Questo è
lo spirito giusto e questo fa capire anche quanto
servono certe iniziative
perchè ci vuole veramente poco per accendere in
molti quel fuoco
che abbiamo dentro. Poi da quel momento ho
cominciato a sentire in me qualcosa
di positivo.... e grazie al Capitano abbiamo vinto
la gara anche sul campo.
Infatti,oltre ad aver vinto 2-0 , la cosa che ci ha
fatto godere di più
è stato il fatto che lo abbiamo fatto con doppietta
del Capitano,cioè
quello che molti laziali chiamano lo zoppo... il
giocatore finito. E quindi
godo perchè hanno un motivo in più per rosicare come
animali
e questo è quello che si meritano. Quindi Daje Roma
e DIFFIDATI
CON NOI... perchè l'unica cosa brutta della giornata
di ieri è
sapere che c'è stata moltissima gente che avrebbe
voluto,ma non
è potuta essere con noi in Sud. Daje regà vi
aspettiamo tutti.
Un grazie Roma da Godzilla , Alfredo '69 , er
Maiolica e Michele '70
|
I
VOSTRI RESOCONTI....
....E
QUELLI DELLA STAMPA
|
MESSAGGERO
ROMA
- Sotto la pioggia, la Roma vince il quinto derby
consecutivo grazie a
una doppietta di Totti nella ripresa e si porta a
due punti da una Lazio
nervosissima nel finale, tanto da chiudere in nove.
La squadra di Reja
(che non sfata il suo tabù: 4 stracittadine,
altrettante sconfitte),
scivola tral'altro al quinto posto in classifica,
scavalcata dall'Udinese
maramalda. Partita non bella, accesa per le notizie
da Cagliari nella ripresa,
quando la Lazio ha tentato di aggiungere pepe alle
sue azioni, ma senza
grandi risultati. Chiuso il derby sul campo, male
anche dal punto di vista
disciplinare per la Lazio, se ne apre un altro a
distanza per un posto
in Champions.
Primo
tempo. Montella sceglie a sorpresa Jeremy Menez al
posto di Rodrigo Taddei:
il francese non premierà la scelta
dell'allenatore. Nella Lazio
confermate le indicazioni della vigilia: Sculli ed
Hernanes alle spalle
di Floccari. Olimpico non al completo: circa
50mila gli spettatori. Prima
del calcio d'inizio viene suonato l'Inno di
Mameli, nel disinteresse generale
dei giocatori. Al 3' angolo biancoceleste, sugli
sviluppi Matuzalem impegna
Doni a terra. Al 4' traversa di Pizarro da 25
metri. Al 15' giallo per
Lichtsteiner. Due minuti dopo ammonito Vucinic. La
Lazio cerca di più
la profondità, preme e colleziona angoli. Al 38'
giallo a De Rossi
per fallo su Sculli. Al 40' Roma a un passo dal
gol: De Rossi a Totti,
che si allarga e serve al centro dell'area Juan,
Ledesma mura il tiro del
difensore.
Secondo
tempo. La Lazio riparte a spron battuto, stimolata
dal vantaggio dell'Udinese
a Cagliari. La Roma risponde al 50' con Menez,
bloccato in angolo. Al 53'
la prima palla gol laziale: sbaglia Juan, Sculli
se ne va ma, troppo sul
fondo, rimette al centro, dove non c'è nessuno. Al
56' fuori Menez,
dentro Taddei. Al 63' una punizione di Ledesma
dalla sinistra alta di poco
sull'incrocio opposto. Due minuti dopo Hernanes
serve Sculli, che di testa
mette a lato di un niente. Al 69' Roma in gol su
punizione di Totti: fucilata
bassa dal vertice sinistro, Muslera, disturbato da
un laser verde, vede
la palla in ritardo e non può nulla. Un minuto
dopo il portiere
smanaccia in angolo un pallone deviato da un
difensore. Sul corner Burdisso
di testa, fuori. Al 73' brutta tacchettata di
Matuzalem sul volto di Totti,
che era finito a terra. Al 75' dentro Mauri e
Kozak per Hernanes e Zarate.
Pizarro intercetta una palla e si lancia in
contropiede, poi simula un
fallo e viene ammonito. All'82' Brocchi rileva
Floccari. Simplicio in campo
per Vucinic. Totti e Simplicio congelano per un
paio di minuti la palla
sul vertice destro del campo. Radu si
innervosisce, raggiunge Simplicio
e gli rifila una testata: espulso. Lazio
sbilanciata in avanti, la Roma
riparte al 90' con Taddei, che serve al centro per
Simplicio, falciato.
Rigore. Viene espulso Ledesma, Lazio in nove.
Totti trasforma il penalty
al 92', viene ammonito per essersi tolto la maglia
e poi al suo posto va
in campo Castellini.
REPUBBLICA
Totti
esulta: "E' il derby
che
ho sempre sognato"
Prima
doppietta contro la Lazio per il capitano, che ai
cugini non segnava da
più di cinque anni: "Dedicato a mia moglie e alla
famiglia Sensi".
Montella: "Francesco mi ha accontentato, abbiamo
vinto con merito". De
Rossi: "Speravo in una partita così, siamo una
famiglia"
di
MATTEO PINCI
ROMA
- Due gol ai piedi della sua curva per decidere la
sfida con la Lazio,
in cui non lasciava il segno addirittura dal 23
ottobre del 2005, la quinta
vittoria di fila nel derby e il sigillo numero 199
in serie A. Semplicemente
"il derby dei sogni" per Francesco Totti, eroe di
una partita che ha finito
seminudo, davanti ai propri tifosi, con in tasca la
quinta vittoria di
fila nel derby e la prima doppietta alla Lazio della
carriera. Stavolta,
però, non bastano i numeri per descrivere la
stracittadina del capitano
romanista: "E' il derby che ho sempre voluto - giura
un Totti stremato
a fine gara - sono contento, vincere con due miei
gol è troppo bello".
DEDICA
- Un successo che ripaga il numero dieci delle
critiche, delle umiliazioni,
della "tristezza" che aveva confessato di
avvertire negli ultimi mesi.
"Ma la mia forza è il carattere che non mi fa mai
mollare. La gente
poi può dire quello che vuole". Una vittoria con
dedica speciale
mostrata sotto la curva: la maglia "6 sempre
unica": "Per mia moglie, nove
anni che stiamo insieme". Ma anche "per la
famiglia Sensi, sarà
il loro ultimo derby e sono contento per loro di
questa grande vittoria".
Un successo che rilancia la Roma in ottica
Champions: "È un nostro
obiettivo. Ora godiamoci questa vittoria, domenica
andremo a Firenze a
giocarci la partita. Da quando c'è Vincenzo è
cambiata la
mentalità e si sta vedendo la voglia di vincere".
DAMMI
DUE GOL - "A Francesco avevo chiesto due gol, lui
mi ha accontentato...",
sorride Vincenzo Montella: "Totti è un grande
giocatore, quando
sta così farebbe comodo a chiunque, ora mi auguro
diventi il giocatore
con più gol nel derby. Fisicamente sta bene, corre
più di
quando giocava con me". Un esordio straordinario
per lui, a cui il derby
di marzo porta fortuna: dalla quaterna alla Lazio
del 2002 alla "manita"
nella prima da tecnico. "Ma è accaduto tanto tempo
fa di segnare
nel derby, oggi è un'emozione particolare in una
partita giocata
bene, una vittoria voluta. Ma sono geloso dei miei
sentimenti, ecco perché
sono stato impassibile sul primo gol". Il tecnico
promuove tutta la squadra:
"La squadra da quando alleno io è in crescita
costante. Anche quando
abbiamo perso a Donetsk. Nel primo tempo abbiamo
giocato benissimo, all'inizio
del secondo siamo stati meno bravi e poi abbiamo
reagito. C'è compattezza,
idee e qualità ma possiamo fare sempre meglio". La
Lazio, però,
si lamenta dell'arbitraggio di Tagliavento.
Montella non ci sta e ribatte
colpo su colpo: "Non parlo dell'arbitro anche se
un paio di vantaggi non
ce li ha dati. Anche qualche punizione dal limite.
La Roma non ha vinto
per l'arbitraggio. Abbiamo vinto sul campo contro
una squadra molto organizzata".
Poi, una sfida per la qualificazione alla
Champions: "Noi siamo più
forti e lo dimostreremo".
"CINQUE
DERBY NEANCHE IL REAL COL RAYO" - Euforico il
"tifoso" De Rossi, che abbraccia
virtualmente il suo capitano: "Lui non ha bisogno
di rilanciarsi, è
un fuoriclasse ed è la Roma. Speravo tanto in una
gara così,
soprattutto per i miei amici laziali che mi
dicevano 'Gioca Totti, allora
vinciamo noi', e invece hanno fatto una brutta
fine". Ma il centrocampista
non si accontenta della vittoria e passa alla
cassa per gli sfottò
da bar: "Neanche il Real Madrid con il Rayo
Vallecano avrà vinto
cinque derby consecutivi". Una similitudine che
piacerà ai tifosi
della Roma. Gli stessi da cui De Rossi, negli
ultimi giorni, si è
sentito tradito: "Le critiche dopo la gomitata a
Srna? Prima venivano dal
Nord. Adesso le critiche che vengono da casa mia e
questo mi fa male. Ma
ho i miei compagni, i miei amici e la mia famiglia
e io vado avanti". Anche
per questo, De Rossi ringrazia Totti, che lo ha
pubblicamente difeso: "Non
è facile schierarsi a fianco di chi sbaglia, mi ha
fatto piacere
ma voglio nominare tutti i compagni e i dirigenti
che mi sono stato vicino.
La cosa che ho nello spogliatoio è la cosa più
preziosa che
ho. E' una famiglia". Una famiglia che, con
Montella, è tornata
anche vincente: "Sicuramente è un giovane
allenatore aggressivo,
nel senso buono. Ma niente paragoni con il
passato, i derby li abbiamo
vinti anche prima". Questo, però, è più bello. Di
più, "da sogno". Parola di capitano.
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