Ciao
Lorenzo,
ti
ho allegato una foto dello srtiscione esposto dalla
curva ieri sera.
Purtroppo
mi ritrovo a dover ripetere quello che molti ti
scrivono ogni domenica.
Una
curva Sud indecente come sempre, nonostante la
massiccia presenza di bori
e occasionali che di solito rendono il derby l'unica
partita "cantata"
(non per questo meritano la mia stima).
Non
me la sento più di fare distinzioni tra
tesserati e non tesserati
bla bla bla
Io
vedo solo un branco di SVOGLIATI. E i pochi rimasti
con un minimo di voglia
stanno perdendo la pazienza.
Complimenti
per il sito :) , M.
Ciao
Lorenzo,
per
l'occasione ho ovviamente lasciato la Curva nord
per la Sud, dalla quale
ti mando qualche impressione. Volevo dirti che
sono stato anche ad altre
partite in casa (bologna, inter, basilea, merde
[con resoconto], fiorentina,
udinese, bayern m., catania) ma non ho mandato
resoconti: cose nuove da
dire non ce ne sono, e la generale mosceria fa
passare la voglia anche
di registrare.
Per
un ritardo dell'amico mio, parcheggiamo
fortunosamente vicinissimo la Curva
nord intorno le 20.20, dopo circa 20 minuti siamo
in Sud, giusto in tempo
per "Roma Roma Roma". Volevo scendere alla
balaustra, ma la scaletta trabocca,
poi leggo lo striscione che spiega la decisione di
non tifare il primo
tempo, per cui rimago in alto. Qualche "E la lazio
merdà / e la
lazio merdà [...]" si leva ugualmente ogni tanto,
qui e lì.
Nell'intervallo
si incrociamo e si scontrano quelli che scendono
con quelli che salgono...ne
esce fuori una carica giosa, che diverte (quasi)
tutti.
Arrivati
giù la gara ricomincia, ma all'inizio il tifo non
è seguito
da tutti, anzi! Il rigore di Borriello dà una
scossa anche a quelli
che non cantano (la maggior parte...). In basso
spintoni come una volta
e qualcuno si lancia nel fossato. Verso la metà
del secondo tempo
prendono posizione e cominciano a cordinarsi
alcuni lanciacori, in piedi
sulle balaustre. Uno di loro, anzi furioso ed
indignato, e s'incazzava
(a ragione) contro quelli che rimanevano
silenziosi. Rispetto al gruppo
in nord (chi si mette lì è perché vuole tifare in
un certo modo, e in genere lo fa), benché ieri
fossimo molti di
più, l'impressione che ne ho tratto è che fossimo
meno efficaci;
non certo per chi si è dannato l'anima per
suscitare il tifo e per
i non molti che tifavano, ma veramente c'era di
tutto ieri sera in Sud
(ragazzi di Roma con la faccia impiastricciata,
cappelli a sonagli, stranieri,
occasionali, tifosi dell'ultima ora, improbabili
look i ultratendenza,
ecc.): quasi sembravano i veterani gli estranei!
Gli
ospiti zozzoni non hanno profittato del primo
tempo silenzioso della Sud,
e si sono uditi pochissime volte: peggiori
rispetto ad altre volte, ivi
incluso il novembre scorso. Nel secondo tempo
meglio noi, non ostante tutto.
Al
gol di Simplicio un po' tutta la curva ribolle e
andrà avanti così
fino alla fine. Come già a novembre De Rossi viene
sotto la sud,
la saluta e la ìncita, con grande entusiasmo di
tutti.
C'è
solo la ROMA!
Livio
Ciao
Lorenzo,
è
la prima volta che ti scrivo,altre volte mi limitavo
a leggere il tuo commento
e i diversi resoconti ma questa volta ci tenevo a
inviarti il mio.
Arrivo
allo stadio insieme ad un mio amico verso le
19.30,dopo una prima indecisione
se scavalcare o no prendiamo coraggio e ci mettiamo
in fila per lo scavalco
con gli stewart che ci consigliano di scavalcare uno
alla volta senza creare
mucchio.
Qualche
coro contro le merde nel pre-partita per poi
arrivare all'inno dove le
torce accese quà e là nella curva creano un
bell'effetto
a contrario della Nord colorata soltanto da 4
bandiere e 6 sciarpette.
A
inizio partita ci comunicano della protesta e
ci mettiamo a sedere
per tutto il primo tempo (protesta riuscitissima).
Il
tifo nel secondo sembra iniziare bene ma al pareggio
di Hernanes la gente
incomincia a non seguire i cori e a cantare quello
che je pare sfalsando
i cori lanciati dai gruppi.
Poi
finalmente si posizionano in diverse zone della
curva alcuni lanciacori
che cominciano a cordinare il tifo che un pò si
riprende fino alla
tanto attesa festa.
Da
segnalare che a pochi istanti prima della partita è
stato alzato
il coro ''Campo Testaccio'' rovinato poi dall'
''OOOOOh'' di parecchia
gente.
Complimenti
per il sito.
F.L.
|
I
VOSTRI RESOCONTI....
....E
QUELLI DELLA STAMPA
IL
MESSAGGERO
Derby,
incidenti a fine gara: 36 fermati
Sassaiola
contro il pullman della Lazio
Il
team manager Maurizio Manzini ferito a un occhio.
Accoltellato un 15enne.
Arresti e denunce nei controlli iniziali
ROMA
- Tensione attorno allo stadio Olimpico prima e
dopo il derby di Coppa
Italia. Il pullman della Lazio, in arrivo per la
partita, è stato
fatto oggetto di una sassaiola a ponte Duca
d'Aosta. In frantumi un finestrino.
Il team manager biancoceleste, Maurizio Manzini, è
stato ferito
al volto dai frantumi del finestrino colpito da
una grossa pietra. E' stato
medicato sul posto e si è poi regolarmente
accomodato in panchina
con una vistosa fasciatura sulla fronte.
Tensione
anche a fine gara, con una carica della polizia
contro i tifosi che avevano
iniziato a lanciare oggetti contro i reparti delle
forze dell'ordine all'altezza
di ponte Duca d'Aosta. Gli incidenti hanno portato
al fermo di 36 persone,
tutte rimaste intrappolate sul ponte, bloccato su
entrambi i lati dalle
forze dell'ordine.
In
piazza della Farnesina un ragazzino di 15 anni,
tifoso laziale, è
stato accoltellato a un gluteo intorno alle 18.15
ed è stato trasportato
al San Filippo Neri ma non sarebbe in gravi
condizioni.
Alemanno:
«È inaccettabile che questo bel derby sia stato
turbato da
violenze da parte di gruppi di teppisti che nulla
hanno a che fare con
la sana tifoseria calcistica». Così il sindaco di
Roma al
termine del derby. Alemanno ha annunciato che
«domani faremo il bilancio
di quello che è accaduto ma è assurdo che per una
partita
di calcio, per quanto importante, venga bloccato
il traffico di un intero
quadrante della città e che un ragazzo di 15 anni
debba rimanere
ferito nel quadro di una serie di violenze e
arresti».
Sono
4 gli arresti e 14 le denunce durante i controlli
di prefiltraggio e filtraggio
allo stadio. In particolare, tre giovani, di età
compresa tra i
19 ed i 23 anni, sono stati bloccati e trovati in
possesso di coltelli,
spranghe, passamontagna e fumogeni. Per tutti è
scattato l'arresto,
oltre al daspo per 5 anni. Per altri tre giovani
tra 23 ed i 28 anni, che
erano in compagnia degli arrestati, è invece
scattata la denuncia
per concorso nel reato, oltre al daspo. Arresto e
daspo di tre anni anche
per un 22enne che è stato trovato in possesso di
un coltello. Un
17enne, bloccato durante i controlli e trovato in
possesso di un fumogeno
è stato denunciato e sottoposto a daspo.
Intercettate 10 persone
che hanno tentato di scavalcare le recinzioni
esterne. Di questi, 3 sono
stati trovati in possesso di modiche quantità di
sostanze stupefacenti.
Uno invece è stato trovato con un pass per
l'accesso allo stadio
scaduto. Tutti sono stati denunciati e sottoposti
a daspo. Un altro tifoso
di 19 anni è stato fermato durante i controlli con
10 dosi di hashish.
II
bilancio di alcune perquisizioni effettuate dalla
Digos questa mattina
nei confronti di 11 tifosi della Lazio parla di
quattro denunciati, di
cui tre sottoposti a daspo, e di sequestri di
grossi petardi, fumogeni,
tirapugni e spranghe di ferro. I controlli sono
stati effettuati nell'ambito
delle indagini avviate dopo gli episodi di
violenza verificatisi la sera
dell'8 gennaio, in occasione delle celebrazioni
per l'anniversario della
fondazione della Lazio.
Un
37enne è stato trovato in possesso di 4 fumogeni e
di 12 petardi
di grosso calibro tipo Rambo 31 k, per un peso
complessivo di 330 gr. di
materiale esplosivo. Oltre alla denuncia è stato
sottoposto a daspo
per la durata di 5 anni. Ne aveva avyuto uno già
nel 2009, sospeso
però dal Tar Lazio. Ha precedenti per rissa,
oltraggio, resistenza
e violenza a pubblico ufficiale e lesioni
personali. Per il negozio all'interno
del quale è stato rinvenuto il materiale esplosivo
è già
stata avviata l'istruttoria per la cessazione
dell'attività commerciale.
Un
23enne ha avuto aggravato da 3 a 5 anni il daspo
di cui era già
destinatario, oltre alla denuncia: aveva una
spranga in ferro e di 2 aste
in plastica della lunghezza variabile dai 60 ai 90
cm. La spranga è
stata trovata all'interno dell'auto del 23enne,
nella quale vi erano anche
degli indumenti, verosimilmente per cambiarsi in
caso di eventuali incidenti.
Il giovane ha precedenti per oltraggio ad organo
giudicante e resistenza
a pubblico ufficiale.
Un
30enne con precedenti per oltraggio a magistrato
in udienza e interruzione
di pubblico servizio, è stato denunciato perché in
possesso
di un tirapugni e di un manganello telescopico.
Anche per lui è
scattato il dspo per la durata di 5 anni. Un
quarto tifoso è stato
invece denunciato per la violazione della
sorveglianza speciale, cui era
già stato sottoposto.
CORRIERE
DELLA SERA
COPPA
ITALIA: ROMA-LAZIO 2 A 1
Derby,
tifoso di 15 anni accoltellato
Sassi
contro il pullman laziale: un ferito
Il
giovane curato in ospedale non sarebbe grave.
Lieve ferita per il team
manager Manzini.
Quattro
arresti
ROMA
- La cronaca sportiva racconta di un derby finito
2 a 1 per la Roma con
un rigore concesso e trasformato a testa (Boriello
e Hernanes); è
poi il gol di Semplicio a decidere. In Coppa
Italia, dunque, Roma ai quarti
contro la Juve, Lazio a casa. La cronaca, invece,
fa la conta di arresti,
danni e tumulti. Nonostante i controlli serrati
della questura, il derby
tra Roma e Lazio per Coppa Italia non è stato
pacifico come la questura
si era augurata. Un tifoso della Lazio di 15 anni
ferito lievemente al
gluteo con un'arma da taglio prima del derby di
Coppa Italia tra Roma e
Lazio. Una sassaiola all'indirizzo del pullman che
trasportava la comitiva
biancoceleste allo stadio con il ferimento, per
fortuna in maniera lieve
all'occhio, del team manager Manzini. Quattro
arresti.
IL
RAGAZZO FERITO - Un tifoso della Lazio di 15
anni è stato ferito
lievemente al gluteo con un'arma da taglio prima
del derby di Coppa Italia
tra Roma e Lazio. È successo intorno alle 18 a
piazzale della Farnesina.
Il ragazzo è stato trasportato al San Filippo
Neri, le sue condizioni
non sono gravi. «Non è grave - spiegano i medici
- ma la ferita
da punta e taglio è profonda e sarà tenuto in
osservazione
per una valutazione più accurata, al momento
sembrano interessate
solo le prime fasce muscolari e non quelle più
profonde vascolari
e nervose».
LA
SASSAIOLA - Il pullman della Lazio è stato
bersagliato da una sassaiola
di teppisti, prima del derby di Coppa Italia, e
un vetro del veicolo è
andato in frantumi. Secondo quanto si è appreso
un dirigente del
club biancoceleste, il team manager Maurizio
Manzini, è rimasto
lievemente ferito al volto. Il lancio è avvenuto
quando il pullman
transitava sul ponte Duca d'Aosta, a poche
centinaia di metri dallo stadio
Olimpico. Una grossa pietra ha colpito uno dei
finestrini anteriori del
veicolo, e andando in frantumi ha provocato un
taglio al volto del dirigente.
Il pullman poi è entrato regolarmente nello
stadio. Maurizio Manzini
è regolarmente in panchina accanto
all'allenatore biancoceleste
Edy Reja nel derby di Coppa Italia in programma
allo stadio Olimpico con
un cerotto sulla tempia destra.
ARRESTI
E DASPO - Quattro gli arresti, 14 le denunce, 18
i daspo scattati durante
i controlli della questura. In particolare, tre
giovani, di età
compresa tra i 19 ed i 23 anni, sono stati
bloccati da personale della
Digos e trovati in possesso di coltelli,
spranghe, passamontagna e fumogeni.
Per tutti e tre è scattato l'arresto, e nei loro
confronti è
stato adottato il Daspo per la durata di 5 anni.
Per altri tre giovani
di età compresa tra 23 ed i 28 anni, che si
trovavano in compagnia
dei tre arrestati, è invece scattata la denuncia
in stato di libertà
per concorso nel reato, oltre al Daspo.
L'arresto è scattato anche
per un 22enne, che, sempre durante le fasi dei
controlli ad ampio raggio
nelle vicinanze dello stadio, è stato trovato in
possesso di un
coltello. Anche nei suoi confronti è stato
adottato il Daspo per
la durata di 3 anni. Un minore 17enne, bloccato
durante i controlli di
prefiltraggio e trovato in possesso di un
fumogeno è stato denunciato
e fatto oggetto di daspo. Gli agenti della
polizia hanno sequestrato 25
"bomboni", ovvero petardi di grosso calibro,
durante i controlli di filtraggio
e prefiltraggio degli spettatori allo stadio
Olimpico. Nel pomeriggio erano
stati perquisiti 11 laziali, sequestrati bombe
carta, fumogeni, tirapugni
e spranghe, 4 denunciati, di cui 3 sottoposti a
daspo per la durata di
5 anni. Avviso orale per altri 12 ultras
bianco-celesti.
LA
REPUBBLICA
CALCIO,
ROMA-LAZIO; INCIDENTI: 40 FERMATI
Sono
una quarantina le persone fermate a seguito di
alcuni momenti di tensione
allo stadio Olimpico nel dopo partita del derby
Roma-Lazio in Coppa Italia.
Gli agenti stanno accompagnando i fermati in
questura e per ognuno di loro
sarà vagliata la singola posizione. Le tensioni si
sono verificate
a ponte Duca D'Aosta, quando un gruppo di tifosi
romanisti ha lanciato
bottiglie e petardi contro le forze dell'ordine:
gli agenti sono avanzati
formando più cordoni in diversi punti e, filtrando
man mano le persone,
hanno fatto prima indietreggiare e poi hanno
bloccato i tifosi fermati.
Questi ultimi avevano anche tentato di entrare in
contatto con i supporter
della Lazio.
LA
REPUBBLICA
COPPA
ITALIA
Derby,
la festa giallorossa
tensioni
e scontri prima del match
Borriello
e Simplicio portano la Roma ai quarti di finale.
Nel pre-partita un giovanissime
laziale accoltellato, sequestrati 25 "bomboni". Lo
spogliarello di De Rossi.
I controlli preventivi sugli ultrà in
mattinata
di
MATTEO PINCI
L'Olimpico
canta "Grazie Roma". Borriello e Simplicio mettono
voce nella gola dei
tifosi giallorossi e lanciano la squadra di
Ranieri, alla quarta vittoria
in altrettanti derby disputati. Finisce con gli
"olè" del pubblico
ad accompagnare la corsa della squadra fin sotto
la Curva. "Non vincete
mai", cantano i romanisti mentre De Rossi fa festa
seminudo, soltanto la
fascia da capitano al braccio, in una stretta
virtuale con il proprio pubblico.
Alla fine, l'urlo di rabbia che libera le tensioni
di due settimane ad
alta tensione dopo le discusse polemiche interne.
Per la Lazio, le briciole
della rabbia: per alcune decisioni arbitrali, per
una mancata espulsione
di Juan, per quel gol preso quando alla fine
mancavano meno di otto minuti.
Facendo calare il gelo sulla Curva biancoceleste.
Non certo sulla festa
della Roma.
Sassi
e petardi contro il pullman della Lazio.
All’altezza delle piscine del
Coni, sul Lungotevere, un gruppo di tifosi ha
atteso il mezzo che trasportava
la squadra biancoceleste all’Olimpico. Vari
oggetti sono stati scagliati
contro il veicolo, tra questi anche un grosso
sasso che ha colpito il parabrezza
del mezzo. Alcune schegge di vetro hanno ferito
lievemente il team manager
della squadra, Maurizio Manzini. Il dirigente,
70 anni compiuti lo scorso
anno, è stato medicato negli spogliatoi appena
raggiunto lo stadio
dallo staff sanitario del club. Intanto sono
stati sequestrati 25 "bomboni"
- petardi di grosso calibro - durante i
controlli ai varchi dell'ingresso
all'Olimpico.
Ma
prima della partita, ci sono stati diversi
momenti di tensione, con le
forze dell'ordine impegnate a evitare il peggio.
Prima del fischio d'inizio
un tifoso laziale 15enne è stato accoltellato a
un gluteo (la "puncicata")
in piazza della Farnesina, intorno alle 18, nei
pressi dello stadio Olimpico.
A quanto si apprende sarebbe rimasto ferito
lievemente ed è stato
trasportato al San Filippo Neri.
Quattro
denunciati, di cui 3 daspati, e sequestri di
grossi petardi, fumogeni,
tirapugni e spranghe di ferro. E' questo il
bilancio delle perquisizioni
effettuate nelle prime ore della mattinata da
personale della digos e della
squadra mobile della questura di roma nei
confronti di 11 tifosi della
Lazio. I controlli sono stati effettuati su
delega dell'autorità
giudiziaria, nell'ambito delle indagini avviate
dopo i recenti episodi
di violenza verificatisi la sera dell'8 gennaio
scorso, in occasione delle
celebrazioni per l'anniversario della fondazione
della Lazio. Nella circostanza
un gruppo di supporter biancocelesti aveva
attaccato deliberatamente alcuni
contingenti delle forze dell'ordine. Tra i
perquisiti, un 37enne è
stato trovato in possesso di 4 fumogeni e di 12
petardi di grosso calibro
tipo "rambo 31 k", per un peso complessivo di
330 grammi di materiale esplosivo.
Oltre alla denuncia, lo stesso è stato
sottoposto a daspo per la
durata di 5 anni. Il 37enne, già destinatario di
daspo nel 2009,
aveva beneficiato della sospensione del
provvedimento interdittivo disposta
dal tar lazio. Per lui figurano precedenti di
polizia per rissa, oltraggio,
resistenza e violenza a pubblico ufficiale e
lesioni personali.
Per
il negozio all'interno del quale è stato
rinvenuto il materiale
esplosivo la polizia amministrativa ha già
avviato l'istruttoria
finalizzata alla cessazione dell'attività
commerciale. Per un 23enne
è invece scattato l'aggravio della durata da 3 a
5 anni del daspo
di cui era già destinatario, oltre alla denuncia
in stato di libertà,
in quanto trovato in possesso di una spranga in
ferro e di altre 2 aste
in plastica della lunghezza variabile dai 60 ai
90 cm., Di cui non ha saputo
giustificare il possesso. Inoltre, un 30enne con
precedenti per oltraggio
a magistrato in udienza e interruzione di
pubblico servizio, è stato
denunciato in quanto sorpreso in possesso di un
tirapugni e di un manganello
telescopico. Anche per lui è scattato il daspo
per la durata di
5 anni. Un quarto tifoso è stato invece
denunciato per la violazione
della sorveglianza speciale, cui era già stato
sottoposto.
|
ROMA
- La Roma batte 2-1 la Lazio nel derby di Coppa
Italia e affronterà
nei quarti la Juventus a Torino mercoledì 26
gennaio. I biancocelesti
escono a testa alta, dopo una partita che li hanno
visti dominare il primo
tempo senza però riuscire a sbloccare il risultato.
Giallorossi
tonificati nella ripresa dagli ingressi di Vucinic -
per un Adriano che
continua a destare perplessità - e soprattutto di
Menez, cinici
dopo il doppio vantaggio propiziato da errori
difensivi di Lichtsteiner
e Radu, e poi in grado di resistere agli assalti
veementi della Lazio.
Primo
tempo. La Roma lascia in panchina Menez e Vucinic:
accanto a Borriello
gioca Adriano con un centrocampo comprendente De
Rossi, Greco, Brighi e
Simplicio. In difesa non c'è Cassetti e giocano
Burdisso, Mexes
e Juan. Nella Lazio fuori Floccari mentre sono in
campo Hernanes e Kozak.
Al 4' Adriano a terra, dolorante a una spalla dopo
un contrasto con Ledesma.
Lazio più intraprendente e aggressiva, Roma lenta
e macchinosa.
Al 13' tutore alla spalla per Adriano. Al 14'
Riise anticipa Kozak di un
niente nell'area piccola. Al 18' due corner
consecutivi della Lazio. Al
19' calcio al volto di Radu a Burdisso: cartellino
giallo e scintille in
campo. Al 21' miracolo di Julio Sergio su Kozak
servito da Brocchi a tu
per tu con il portiere. Al 30' ammonito De Rossi
per una brutta entrata
su Gonzalez. Al 38' Hernanes da fuori, deviato in
angolo. Allo scadere
Hernanes al centro, Kozak brucia di testa Julio
Sergio e Juan ma non inquadra
la porta.
Secondo
tempo. Ranieri lascia negli spogliatoi Adriano e
Greco, entrano Vucinic
e Menez: Roma trasformata. Il francese parte
subito in accelerazione, Radu
lo ferma fallosamente. Al 49' Dias di testa su
angolo, fuori. Al 51' rigore
per la Roma: De Rossi serve lungo per Riise, cross
e mano di Lichtsteiner.
Tira Borriello e segna. Al 56' rigore per la
Lazio: Juan stende Zarate
appena entrato in area. Tira Hernanes e segna. La
Lazio riprende ad attaccare
come nel primo tempo, Roma in affanno. Al 74'
Floccari in campo per Kozak.
Al 76' Menez parte, perde palla al limite, Radu
non controlla e il rimpallo
finisce a Simplicio che entra in area e infila
Berni. Al 78' Hernanes serve
Floccari sul filo del fuorigioco, stop a seguire e
dal centro dell'area
in acrobazia palla fuori di un niente. All'80'
Bresciano per Brocchi. Subito
dopo Vucinic spara dal limite, Berni in angolo.
All'85' Mauri dentro per
Gonzalez. Cambi esauriti, Zarate dolorante
costretto a rimanere in campo.
Due minuti dopo un suo guizzo mette in difficoltà
la Roma, la Lazio
protesta per un fallo di Burdisso su Mauri. Al 90'
gran sinistro di Bresciano
dal limite, fuori di poco. Tre minuti di recupero,
poi la festa giallorossa.
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