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ROMA - LECCE 2-0 Roma, Stadio Olimpico, sabato 30 ottobre 2010 ore 18.00  invia una e-mail per i resoconti |
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Solito stadio desolante in quanto a presenze. Curva Nord più che semivuota, così come la Tribuna Tevere. La Sud è più piena e, come al solito, senza alcuno stendardo, visto che il Questore Tagliente vuole che si faccia il fax per farli entrare. Primo tempo molto sottotono, ravvivato nelle ripresa dalla discesa dei gruppi ultras della Sud nella parte bassa, per ravvivare l'atmosfera. La scelta è vincente in quanto viene offerto un buon colpo d'occhio. Da sottolineare il coro contro la tessera del tifoso sventolando i biglietti. |
Roma: Julio Sergio, Cassetti (46' Cicinho), N. Burdisso, Juan, Riise, Perrotta (59' Simplicio), Brighi (83' Menez), De Rossi, Vucinic, Totti, Borriello. A disp: Lobont, G.Burdisso, Castellini, Simplicio, Okaka. All.: Ranieri. Lecce: Rosati, Schiavolin, Ferrario (16' Giuliatto), Vives, Mesbah, Munari, Giacomazzi, Piatti (65' Chevanton), Di Michele, Olivera, Corvia. A disp: Benassi, Rispoli, Grossmuller, Bertolacci, Ofere. All.: De Canio. Arbitro: Gervasoni di Mantova. Assistenti Bianchi e Iannello, quarto uomo Pinzani Reti: 62' N. Burdisso, 76' Vucinic Note: Ammoniti Juan, Cicinho (R). Espulsi Totti (R) e Oliviera (L) al 76'. Spettatori 10.692 paganti; recupero 2' (pt), 3' (st)
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La pagliacciata della tessera del tifoso prosegue a Roma, dove gli ultras leccesi, circa 400 sprovvisti - ovviamente - di TdT vengono comunque fatti accomodare nel settore ospiti, in barba al Ministro Maroni. In Monte Mario, invece ci sono tifosi "normali" tesserati, comodamente seduti. Dall'esterno sembra che nel settore ospiti ci siano i tesserati, ma - all'italiana - è il gioco delle tre carte! Fedeli alla linea, i leccesi non tifano, se non in qualche rara occasione, e accendono due torce. Buon colpo d'occhio, di questi tempi. Voto: 7 |
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| Caro Lorenzo, testimonianza di Roma Lecce
: Porto mio cugino piccolo ( sette anni ) allo stadio al quale mi lega un affetto quasi paterno. E’ la seconda partita allo stadio. La prima lo scorso anno : Roma – Kosice 7-1. Lo scorso anno acquistati i biglietti ed entrato per la prima volta allo stadio (DISTINTI SUD ) rimane sbalordito per i colori, il campo vero ( “diverso da quello della play station”), il tifo, le persone “che sembrano vere non come in televisione”. Quando inizia la partita rimane sbalordito dall’inno e dalle sciarpe. La Roma segna subito ma noi siamo seduti e allora in modo che mi lascia sbalordito mi dice “andiamo alla vetrata che ci divertiamo di più”. Scendiamo, io felice lui gasatissimo come può esserlo un bambino piccolo che è nel mondo fino a poco prima solo virtuale. E siamo vicino alla vetrata, vicino al campo e vicino “a quelli che cantano” “dove dire le parolacce non serve perché in campo non si sentono ma bisogna cantare con tutti gli altri” ( parole sue). Anche in questa occasione siamo in Distinti Sud sotto alla vetrata. Diretti in quello che è il suo posto naturale : vicino al campo, vicino alla squadra, dentro lo spettacolo e dentro la magia, LA VETRATA. Lui ha 7 anni e ha capito già tutto dello stadio. “Sopra sono tutti seduti e non si divertono”. Il secondo tempo è molto bello e dalla posizione laterale si vede il colpo d’occhio : decine di persone in piedi nella parte bassa della curva a dirigere il tifo. Bella immagine di tifo compattato, coordinato, rumoroso, costante, con quelle braccia che si alzano a coordinare il coro successivo nonostante il momento difficile della squadra anche nella vittoria momentanea. La prossima volta mio cugino piccolo sarà in CURVA SUD, senza TDF, lui a rincorrere un’emozione. Io a rincorrere la giovinezza. DAJE ROMA – DAJE CURVA SUD il nome nn serve |
  I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA  |
