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Ciao Lorenzo, breve resoconto relativo
alla partita di ieri:arrivo allo stadio intorno alle
13,30 e già dai prefiltraggi capisco che sarà una
giornata all'insegna della mestizia. Non c'è infatti
la consueta fila e poche persone si dirigono alla
spicciolata verso lo stadio. Anche ai tornelli
nessuna fila e dopo la solita asfissiante
perquisizione (l'Olimpico è diventato un bunker)
sono dentro. Fino alle 14,30 la Sud è desolatamente
vuota e l'ingresso in campo degli INFAMI/INDEGNI è
salutato dai fischi dei pochi presenti anche se
qualcuno (che evidentemente non è ancora stanco di
essere preso per il culo) intona qualche coro per
Totti. Entrano i gruppi e fanno salire di qualche fila le persone per lasciare vuote le prime file, ad inizio gara viene esposto lo striscione "COLPEVOLI DI UNA FEDE" in riferimento ai vergognosi provvedimenti presi in seguito alle contestazioni di Trigoria dove alcuni ragazzi si sono visti privare della propria libertà a causa degli INFAMI/INDEGNI che indossano la nostra gloriosa maglia nonchè degli INFAMI/INDEGNI che siedono nelle poltrone dirigenziali. Il primo tempo va via tra cori di contestazione, contro le fdo, per i diffidati e un pò contro tutto l'arco costituzionale sintomo di come ormai si sia veramente stanchi un pò di tutto. I gol vengono festeggiati veramente con il minimo entusiasmo e dal coro "Tifiamo solo la maglia". Qualche "fenomeno" della parte alta prova ad abbozzare improbabili cori ma viene fermato ed ovviamente insultato da chi per questi colori si sbatte 7 giorni su 7. L'uscita dal campo di Pizarro, che avviene nel tunnel che divide il Distinto dalla Montemario, è invece segnata dagli impietosi (e giustissimi) fischi nei suoi confronti. Nella ripresa si tenta di sostenere la squadra, o meglio si vuole cantare per la Roma, per i nostri colori e per quello che rappresentano. Gli INFAMI/INDEGNI riescono nell'ennesima impresa di farsi recuperare da una squadra mediocre come il Parma regalando a quella pippa di Amauri ben 2 gol e riuscendo, fortunosamente, ad evitare la sconfitta nel finale. La Curva e finalmente anche il resto dello stadio (ovviamente VUOTO) fischia a più non posso queste femminucce isteriche invitandoli ad andare a lavorare anzichè RUBARE il proprio stipendio alla faccia di chi, nonostante prenda 700€ al mese, continua a muoversi in trasferta (quando ci mandano) ed a pagare biglietti salatissimi per vedere il loro osceno show. Speriamo che questa stagione finisca presto e con essa finiscano di rappresentarci queste bambolette. E con esse ovviamente tutte quelle componenti che in questi anni hanno rovinato la nostra passione, calpestandola, irridendola e prendendola a schiaffi nascondendosi dietro a parole come "gestione virtuosa" o "fair play finanziario". Andateve affanculo, siete solo laziali! Un plauso ai parmensi che nonostante tutte le difficoltà si sono presentati a Roma in buon numero (anche se supportati dagli Empolesi) (mi sembrava la bandiera del Doria, n.d.L.) tifando e colorando il proprio settore per tutti i 90'. NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO Francesco |
I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA |
IL MESSAGGERO La Roma di Montella non va oltre il 2-2 contro il Parma, nella prima in casa dell'Aeroplanino. La squadra giallorossa subisce una rimonta in stile Genoa. In vantaggio 2-0 dopo il primo tempo i giallorossi subiscono due reti di Amauri nel giro di sei minuti nella ripresa. La nuova Roma non riesce quindi ad accorciare la classifica, ma sale a 43 punti e guadagna solo un punto dalla Lazio, mentre perde terreno dall'Udinese. Per la prima dell'Olimpico Montella deve fare a meno di Mexes, squalificato, e lo rimpiazza con Juan. In avanti due novità rispetto a 4 giorni fa: Brighi e Totti, alla 600a partita con la Roma, sono preferiti a Simplicio e Borriello. La seconda Roma di Montella non è spettacolare ma pratica e cinica e nel primo tempo bastano poche occasioni per andare a segno due volte. Al 13' Totti reclama un rigore per un tocco da dietro di Paletta. Passano quattro minuti e Brighi assegna il penalty per un fallo di Lucarelli su Taddei. Dal dischetto va Totti che non sbaglia. Roma in vantaggio e il numero 10 festeggia la rete 197 in serie A e le 600 presenze in maglia giallorossa. Al 37' il raddoppio. Su un calcio d'angolo dalla destra di Pizarro, De Rossi va di testa, Mirante devia in tuffo sui piedi di Juan che da due passi controlla e insacca il pallone del 2-0. Nel finale di primo tempo Pizarro si fa male dopo un intervento, leggero, da dietro, di Giovinco. Subito portato a Villa Stuart per accertamenti, il giocatore torna in panchina nella ripresa. Entra Simplicio. Il Parma si affaccia dalle parti di Doni con Giovinco e Candreva. Marino prova la carta Crespo e le tre punte. La Roma ci prova con Vucinic e Totti ma alla fine capitola al 29'. Cross dalla destra di Valiani per Amauri che di tacco anticipa Juan e mette la palla sul secondo palo alla destra di Doni. I giallorossi accusano il colpo e anche il gol del pareggio. Al 34' Amauri fa il bis. Ancora un cross dalla destra di Valiani, Cassetti di testa manda la palla addosso a Burdisso e poi schizza verso Amauri che sinistro in spaccata batte ancora Doni. La Roma si riversa in avanti e Menez, da poco entrato, costringe al fallo Paci, espulso per doppia ammonizione. La squadra di Montella si riversa in avanti e ci prova con Juan e De Rossi e reclama un rigore per fallo di mano, ma rischia in contropiede la sconfitta prima su un tiro di Dzemaili, respinto da Doni, e poi su un pallonetto di Giovinco che sfiora il palo. Il forcing finale dei giallorossi non porta a nulla se non ai fischi del pubblico per l'ennesimo risultato positivo gettato al vento. |