XXXVIII giornata
ROMA - SAMPDORIA 3-1
Roma, Stadio Olimpico,
22 maggio 2011
ore 20.45

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Tifo Roma:
La serata inizia con un gruppetto di dieci ragazzini di 12 anni che cantano cori contro la tessera all'esterno dell'antistadio, il che mi fa sorridere. Bella Curva Sud con bandiere, striscioni e artifizi pirotecnici lampeggianti che fanno un grande effetto. Altrettanto bella Curva Nord, con rimpatriata ASRU in alto, con tanto di striscione "Nel nome di Roma" e gavettoni nella parte bassa. "Grazie Roma" messo a palla per due volte consecutive per coprire i fischi alla fine. Stadio semideserto, ma ormai ci siamo abituati.
Tabellino partita:
Roma (4-2-3-1): Lobont, Rosi, N. Burdisso, Loria, Riise, Taddei, Pizarro, Perrotta (16’ st Greco), Totti (42’ st Florenzi), Vucinic (28’ Caprari), Borriello. A disposizione Julio Sergio, Castellini, G. Burdisso, Menez). All. Montella.
Sampdoria (4-4-2): Da Costa, Zauri (34’ st Koman), Volta, Martinez, Ziegler, Mannini (29’ st Guberti), Palombo, Tissone, Laczko (42’ st Dessena), Pozzi, Biabiany. A disposizione Curci, Padalino, Poli, Maccarone). All. Cavasin.
Arbitro: Banti di Livorno.
Reti: nel pt 26’ Mannini, 29’ Totti; nel st 25’ Vucinic, 41’ Borriello.
Angoli: 6-4 per la Roma.
Recupero: 1’ e 0’.
Ammoniti: Burdisso, Volta e Martinez per gioco falloso.
Spettatori: 28.000 circa
Tifo Ospiti:
Ammirevoli i doriani, che danno una prova di orgoglio presentandosi in 400 a sostenere la squadra già in B, con bandiere e un bello striscione con scritto "Non tesserati" nonostante siano nel settore ospiti. Tifano costantemente, persino durante l'intervallo, senza mai fermarsi, il tutto di domenica sera.
Voto: 9

FOTOTIFO

Gavettoni
                  in Curva Nord
 
Altre siti che pubblicano foto di ogni partita in casa:
http://www.lamiaroma.it
http://www.romaclubwind.it
www.giallorossi.it
http://www.laroma.net


VIDEOTIFO
 
Inno
Primi sampdoriani
Sampdoriani
 
Artifizi pirotecnici in Curva Sud



     

FOTOCALCIO



VIDEOCALCIO
 
Totti
Vucinic
Borriello
 
Servizio



     

C'ERO PURE IO!
 
 

Arrivo allo stadio intorno alle 19,45 e c'è un po' di fila ai prefiltraggi per i non tesserati, evidentemente devono innervosire la gente fino all'ultimo! Ai tornelli invece ci sono poche persone così passo rapidamente (senza che nessuno mi perquisisca) e sono in Curva Sud. Lo stadio è desolatamente vuoto, ma come hai detto bene te ormai ci siamo abituati. Mi posiziono nella parte bassa salutando i soliti noti, quelli che ci sono sempre. Le squadre entrano in campo e lo speaker pensa bene di elogiare i 206 gol di Totti pensando in questa maniera di far distogliere le persone dal fischiare gli infami/indegni che indossano la nostra gloriosa casacca, il tentativo riesce a metà e dopo i primi applausi sovente si odono i fischi ed i cori di disapprovazione, cosa che si ripete anche al rientro negli spogliatoi. Unici applauditi sono Totti e Burdisso. Nel frattempo gira voce che alcuni ultras doriani sono stati arrestati sulla strada per Roma a causa di 'intemperanze' in un autogrill. Quando la partita inizia la Sud si fa sentire ed offre un bel colpo d'occhio (almeno nella parte bassa) grazie ai bandieroni ed all'accensione di qualche torcia. Dopo pochi minuti arrivano anche i tifosi ospiti, circa 400 tra Fedelissimi (riconoscibili dalla pezza NON TESSERATI) ed UTC che appendono un romantico 'TI AMO'. Il loro tifo sarà encomiabile per tutta la partita, compreso l'intervallo in cui non smettono di cantare e sbandierare. Una prova d'orgoglio e d'amore che da avversario mi ha fatto venire i brividi. La Sud, a differenza di molte altre volte, non ha affrontato l'ultima giornata con la mente già in vacanza, tifo più che discreto ed ovviamente abbondanti i cori di contestazione e contro la tessera. In campo la squadra vince ma viene ovviamente fischiata ed invitata a venire sotto la Curva, dopo qualche minuto d'indecisione quegli uomini di carta igienica travestiti da giocatori si incamminano verso la Sud...accompagnati dai bambini! Che vigliacchi! Il 'Grazie Roma' messo due volte di seguito tenta per la seconda volta di coprire la contestazione. Quando gli infami/indegni guadagnano la via degli spogliatoi capiamo che questa infausta stagione è davvero finita. Adesso tutti in vacanza ma sempre con un occhio vigile alla situazione generale (società e tessera). E speriamo che in finale di Coppa Italia vinca il Palermo...questi signorini non meritano di prolungare le vacanze! Infine un applauso ed un ringraziamento a tutti quei ragazzi che dalla partita con il Lecce in poi hanno deciso di non far morire la Curva Sud, la strada è quella giusta ed andrà perseguita anche il prossimo anno! NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO! ROMA NON E' FIRENZE!
Francesco - CSNT

I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA 
mentre,
sulle note di “Grazie Roma”, abbraccia
quanti sono con lei in tribuna d’onore. Dal
marito alla madre, dall’avvocato Ferreri agli
amici e a tutti coloro che hanno condiviso
questi suoi anni alla guida della società giallorossa.
Tutta la squadra va dal presidente
che ha in mano la maglia della Roma. La numero
uno in quest’ultima partita di un’era.
Ma, al di là del risultato della partita, non
era così che se l’era immaginata, il tifoso romanista,
l’ultima giornata di questo campionato.
E quando entra in campo per il riscaldamento,
la squadra deve ringraziare
Francesco Totti, e i suoi 206 gol - che nel
frattempo scorrono sul maxi-schermo, prima
di diventare 207 - se il primo accenno di
fischi viene subito sovrastato dai cori per il
Capitano. E buon per lei se non riprendono
a proiezione terminata, con i giocatori ancora
alle prese con il torello. Non mancherà
però di ricordarsene, la curva, al momento
del rientro negli spogliatoi e poi, poco più
tardi, quando lo speaker leggerà la formazione.
“Ci fate schifo – recita uno striscione
in curva Sud. – Tutti tranne Totti”. E la conferma
arriva con il fischio prolungato, ad
ogni nome, e che lascia fuori solo Francesco,
per il quale è pronta l’ovazione e il riconoscimento
(un piatto d’argento con il ringraziamento
della società per il nuovo record)
che gli viene consegnato proprio da
Rosella Sensi, accompagnata da Cristian e
Chanel e dalla loro cuginetta, la figlia di Riccardo.
E’ come sempre al suo posto, la Sensi,
mentre James Pallotta, che pure era atteso
all’Olimpico, ha scelto di rimandare ad altra
(migliore?) occasione la sua prima presenza
allo stadio, preferendo partire, proprio
intorno alle 20,30, alla volta di Londra.
Ufficialmente, per incontrare Baldini. Ma
chissà che l’esonero di Ancelotti non abbia
contribuito, in qualche misura, ad anticipare
il volo…
Allo stadio, intanto, c’è ancora tempo
per qualche bordata nelle prime battute di
gioco, e poi - davanti ad una Sampdoria in
maglia bianca, perché ritenuta dai propri
tifosi non degna di indossare quella tradizionale
a strisce orizzontali – per i cori che,
fatte le debite proporzioni, sembrano quasi
accomunare le due squadre nella contestazione:
«Solo la maglia – canta la Sud – tifiamo
solo la maglia!». E’ forse per questo che,
se anche è mancato in tante occasioni, l’orgoglio
dei giocatori – sia quelli di parte romanista
che blucerchiata – prova, timidamente,
a riaccendersi. A conti fatti, all’Olimpico
c’è più gente di quanta ce se n’aspettasse:
i paganti sono più di diecimila e, nel
corso dell’anno, tante, troppe volte, si è scesi
al di sotto di questo valore. Non sono peraltro
pochi neanche i tifosi doriani, le cui
bandiere sventolano ininterrottamente
nello spicchio del settore ospiti, mentre la
Nord continua a ripetere quel «serie B, serie
B», che un’intera tifoseria sognava di intonare
fin da quel 25 aprile dello scorso anno.
Una “liberazione” che arriva con tredici
mesi di ritardo, anche se oggi sa così tanto
di magra consolazione.
Quando, poco prima della mezz’ora, la
Samp va addirittura in vantaggio, la protesta
della curva riparte, sonora. Ci pensa ancora
una volta lui, il Capitano, a mettere le
cose a posto. E allora, tanto vale dedicarsi ad
altro. Molto meglio esultare per i gol del
Lecce, sembra dirsi la Sud, che esplode ogni
volta (rimarranno solo due) che il tabellone
ne segnala uno. E meglio ancora, tenersi l’esultanza
per il gol di Vucinic (anche se al
momento della sostituzione non mancheranno
i fischi per lui). Un gol cercato e voluto.
E che strappa l’urlo anche a Rosella Sensi.
Urlo che è di tutto lo stadio quando segna
Borriello. E che si trasforma in un applauso,
tutti in piedi, quando esce dal campo Totti.
Perché, come canta la Sud, “C’è solo un
Capitano”. Quella stessa curva che al fischio
finale, con uno striscione, ricorda alla squadra,
implacabile: “Un anno senza giocare.
Ma quando andate a lavorare?”. Fanno fatica,
i giocatori ad andare sotto la curva, che
li chiama. Qualcuno di loro ci va. A prendersi
i fischi, anche per gli altri. Poi, è solo festa,
con i bimbi in mezzo al campo. E, per alcuni
ma non tutti, l’appuntamento al prossimo
anno.
(ll Romanista, Mauro Macedonio)
MESSAGGERO
Non è stato una gran congedo dal proprio pubblico per i giocatori della Roma dopo l’ultima partita di campionato, vinta con la Sampdoria. Nonostante il successo che significa un posto in Europa League, la squadra è stata sonoramente fischiata dalla Curva Sud, con l’eccezione del capitano Francesco Totti, osannato per un gol e due assist che lo portano a 207 reti in serie A. “Un anno senza giocare, ma quando andate a lavorare?”, è lo striscione esposto dai tifosi. I giocatori hanno cercato di avvicinarsi alla curva, ma si sono fermati sulla pista d’atletica perchè gli ultrà non sembravano affatto disposti ad accoglierli bene. Sono volate anche un paio di aste di bandiere. Alla fine i calciatori giallorossi hanno rinunciato e lasciato il terreno dell’Olimpico. La partita era iniziata con una doccia gelata all’Olimpico, dove la Sampdoria al 26’ riesce a passare alla prima azione offensiva: Mannini sfrutta una respinta di Lobont e insacca. Quattro minuti dopo è Totti a ristabilire la parità: destro che si insacca nell’angolino. Al 70’ Vucinic torna a segnare: scambia con Totti e infila tra le gambe di Da Costa. All’85’ bordata terrificante di Totti su punizione da 30 metri, Da Costa para ma non trattiene, Borriello realizza.

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