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Arrivo allo stadio intorno alle 19,45 e
c'è un po' di fila ai prefiltraggi per i non
tesserati, evidentemente devono innervosire la gente
fino all'ultimo! Ai tornelli invece ci sono poche
persone così passo rapidamente (senza che nessuno mi
perquisisca) e sono in Curva Sud. Lo stadio è
desolatamente vuoto, ma come hai detto bene te ormai
ci siamo abituati. Mi posiziono nella parte bassa
salutando i soliti noti, quelli che ci sono sempre.
Le squadre entrano in campo e lo speaker pensa bene
di elogiare i 206 gol di Totti pensando in questa
maniera di far distogliere le persone dal fischiare
gli infami/indegni che indossano la nostra gloriosa
casacca, il tentativo riesce a metà e dopo i primi
applausi sovente si odono i fischi ed i cori di
disapprovazione, cosa che si ripete anche al rientro
negli spogliatoi. Unici applauditi sono Totti e
Burdisso. Nel frattempo gira voce che alcuni ultras
doriani sono stati arrestati sulla strada per Roma a
causa di 'intemperanze' in un autogrill. Quando la
partita inizia la Sud si fa sentire ed offre un bel
colpo d'occhio (almeno nella parte bassa) grazie ai
bandieroni ed all'accensione di qualche torcia. Dopo
pochi minuti arrivano anche i tifosi ospiti, circa
400 tra Fedelissimi (riconoscibili dalla pezza NON
TESSERATI) ed UTC che appendono un romantico 'TI
AMO'. Il loro tifo sarà encomiabile per tutta la
partita, compreso l'intervallo in cui non smettono
di cantare e sbandierare. Una prova d'orgoglio e
d'amore che da avversario mi ha fatto venire i
brividi. La Sud, a differenza di molte altre volte,
non ha affrontato l'ultima giornata con la mente già
in vacanza, tifo più che discreto ed ovviamente
abbondanti i cori di contestazione e contro la
tessera. In campo la squadra vince ma viene
ovviamente fischiata ed invitata a venire sotto la
Curva, dopo qualche minuto d'indecisione quegli
uomini di carta igienica travestiti da giocatori si
incamminano verso la Sud...accompagnati dai bambini!
Che vigliacchi! Il 'Grazie Roma' messo due volte di
seguito tenta per la seconda volta di coprire la
contestazione. Quando gli infami/indegni guadagnano
la via degli spogliatoi capiamo che questa infausta
stagione è davvero finita. Adesso tutti in vacanza
ma sempre con un occhio vigile alla situazione
generale (società e tessera). E speriamo che in
finale di Coppa Italia vinca il Palermo...questi
signorini non meritano di prolungare le vacanze!
Infine un applauso ed un ringraziamento a tutti quei
ragazzi che dalla partita con il Lecce in poi hanno
deciso di non far morire la Curva Sud, la strada è
quella giusta ed andrà perseguita anche il prossimo
anno! NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO! ROMA NON E'
FIRENZE! Francesco - CSNT |
I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA sulle note di “Grazie Roma”, abbraccia quanti sono con lei in tribuna d’onore. Dal marito alla madre, dall’avvocato Ferreri agli amici e a tutti coloro che hanno condiviso questi suoi anni alla guida della società giallorossa. Tutta la squadra va dal presidente che ha in mano la maglia della Roma. La numero uno in quest’ultima partita di un’era. Ma, al di là del risultato della partita, non era così che se l’era immaginata, il tifoso romanista, l’ultima giornata di questo campionato. E quando entra in campo per il riscaldamento, la squadra deve ringraziare Francesco Totti, e i suoi 206 gol - che nel frattempo scorrono sul maxi-schermo, prima di diventare 207 - se il primo accenno di fischi viene subito sovrastato dai cori per il Capitano. E buon per lei se non riprendono a proiezione terminata, con i giocatori ancora alle prese con il torello. Non mancherà però di ricordarsene, la curva, al momento del rientro negli spogliatoi e poi, poco più tardi, quando lo speaker leggerà la formazione. “Ci fate schifo – recita uno striscione in curva Sud. – Tutti tranne Totti”. E la conferma arriva con il fischio prolungato, ad ogni nome, e che lascia fuori solo Francesco, per il quale è pronta l’ovazione e il riconoscimento (un piatto d’argento con il ringraziamento della società per il nuovo record) che gli viene consegnato proprio da Rosella Sensi, accompagnata da Cristian e Chanel e dalla loro cuginetta, la figlia di Riccardo. E’ come sempre al suo posto, la Sensi, mentre James Pallotta, che pure era atteso all’Olimpico, ha scelto di rimandare ad altra (migliore?) occasione la sua prima presenza allo stadio, preferendo partire, proprio intorno alle 20,30, alla volta di Londra. Ufficialmente, per incontrare Baldini. Ma chissà che l’esonero di Ancelotti non abbia contribuito, in qualche misura, ad anticipare il volo… Allo stadio, intanto, c’è ancora tempo per qualche bordata nelle prime battute di gioco, e poi - davanti ad una Sampdoria in maglia bianca, perché ritenuta dai propri tifosi non degna di indossare quella tradizionale a strisce orizzontali – per i cori che, fatte le debite proporzioni, sembrano quasi accomunare le due squadre nella contestazione: «Solo la maglia – canta la Sud – tifiamo solo la maglia!». E’ forse per questo che, se anche è mancato in tante occasioni, l’orgoglio dei giocatori – sia quelli di parte romanista che blucerchiata – prova, timidamente, a riaccendersi. A conti fatti, all’Olimpico c’è più gente di quanta ce se n’aspettasse: i paganti sono più di diecimila e, nel corso dell’anno, tante, troppe volte, si è scesi al di sotto di questo valore. Non sono peraltro pochi neanche i tifosi doriani, le cui bandiere sventolano ininterrottamente nello spicchio del settore ospiti, mentre la Nord continua a ripetere quel «serie B, serie B», che un’intera tifoseria sognava di intonare fin da quel 25 aprile dello scorso anno. Una “liberazione” che arriva con tredici mesi di ritardo, anche se oggi sa così tanto di magra consolazione. Quando, poco prima della mezz’ora, la Samp va addirittura in vantaggio, la protesta della curva riparte, sonora. Ci pensa ancora una volta lui, il Capitano, a mettere le cose a posto. E allora, tanto vale dedicarsi ad altro. Molto meglio esultare per i gol del Lecce, sembra dirsi la Sud, che esplode ogni volta (rimarranno solo due) che il tabellone ne segnala uno. E meglio ancora, tenersi l’esultanza per il gol di Vucinic (anche se al momento della sostituzione non mancheranno i fischi per lui). Un gol cercato e voluto. E che strappa l’urlo anche a Rosella Sensi. Urlo che è di tutto lo stadio quando segna Borriello. E che si trasforma in un applauso, tutti in piedi, quando esce dal campo Totti. Perché, come canta la Sud, “C’è solo un Capitano”. Quella stessa curva che al fischio finale, con uno striscione, ricorda alla squadra, implacabile: “Un anno senza giocare. Ma quando andate a lavorare?”. Fanno fatica, i giocatori ad andare sotto la curva, che li chiama. Qualcuno di loro ci va. A prendersi i fischi, anche per gli altri. Poi, è solo festa, con i bimbi in mezzo al campo. E, per alcuni ma non tutti, l’appuntamento al prossimo anno. (ll Romanista, Mauro Macedonio) |
MESSAGGERO Non è stato una gran congedo dal proprio pubblico per i giocatori della Roma dopo l’ultima partita di campionato, vinta con la Sampdoria. Nonostante il successo che significa un posto in Europa League, la squadra è stata sonoramente fischiata dalla Curva Sud, con l’eccezione del capitano Francesco Totti, osannato per un gol e due assist che lo portano a 207 reti in serie A. “Un anno senza giocare, ma quando andate a lavorare?”, è lo striscione esposto dai tifosi. I giocatori hanno cercato di avvicinarsi alla curva, ma si sono fermati sulla pista d’atletica perchè gli ultrà non sembravano affatto disposti ad accoglierli bene. Sono volate anche un paio di aste di bandiere. Alla fine i calciatori giallorossi hanno rinunciato e lasciato il terreno dell’Olimpico. La partita era iniziata con una doccia gelata all’Olimpico, dove la Sampdoria al 26’ riesce a passare alla prima azione offensiva: Mannini sfrutta una respinta di Lobont e insacca. Quattro minuti dopo è Totti a ristabilire la parità: destro che si insacca nell’angolino. Al 70’ Vucinic torna a segnare: scambia con Totti e infila tra le gambe di Da Costa. All’85’ bordata terrificante di Totti su punizione da 30 metri, Da Costa para ma non trattiene, Borriello realizza. |