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Ciao Lorenzo,
ti invio un resoconto sulla disfatta di ieri sera,anche se per me è partita molto prima... Comunque...rientravo in Sud dopo tanto tempo,perchè ho deciso di boicottare il campionato tempo fà,tante,troppe facce nuove,poi che facce è un giudizio personale.La prestazione è stata decente nel primo tempo,anche durante il breve periodo in cui gli ucraini ci hanno asfaltato.Poi i soliti meravigliosi romantici a combattere per un ideale in via di estinzione.. Sulla squadra c'è poco da dire...INDEGNI,SENZA ORGOGLIO,NE' DIGNITA' e nemmeno rispetto per la situazione in cui si giocava la partita. Invito tutti i frequentatori di discoteche di fargli capire che è la maglia che indossano che conta qualcosa,e che loro senza,per noi non sono NULLA! Invece di adularli. Poi,ormai mi sembra ripetitivo,parlare ancora di chi ancora una volta ci ha raccontato "frottole" dicendo che a noi non servivano acquisti,ma fortuntamente ci stanno salutando....A proposito bellissimo il coro "NOI NON SIAMO AMERICANI..!" a fine primo tempo,anche se non ha preso molto in una curva in cui del rispetto della tradizione interessa ormai a poca gente.Ad alcuni pesava tenere in altro la coreografia... Ovviamente il coro,almeno per me,non era contro i nuovi proprietari (per ora...),ma per i soliti giullari che hanno messo in mostra bandiere americane nelle partite precedenti,ROMA E' ,E RESTA DEI ROMANI... Purtroppo a Donetsk,per motivi personali,non credo potrò essere presente,ma domenica ci proverò... MORTADELLA CON NOI! Un saluto.Angelo88,ormai senza fisso settore.. |
I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA |
IL MESSAGGERO ROMA - Finisce 3-2 per lo Shakhtar Donetsk la gara di andata degli ottavi di finale di Champions League all’Olimpico. La Roma ha costruito molto ma ha concretizzato poco mentre gli ucraini, cinici in ogni momento della partita, hanno segnato con relativa facilità tre reti. Giallorossi in vantaggio con Perrotta e che faceva sognare una goleada. Invece dopo pochi secondi è arrivato il pareggio e prima del riposo le altre due reti. Inutile nella ripresa un gran gol di Menez e l’assedio alla porta avversaria. A fine gara contestati i giallorossi e bordate di fischi (forse ingenerosi) per tutti. Per passare il turno la Roma deve ora vincere in trasferta per 2-0. Solo la rete di Jeremy Menez nella ripresa tiene vivo un sottilissimo filo di speranza, dopo che lo Shakhtar era andato negli spogliatori sul 3-1 a proprio favore, facendo un figurone con i suoi brasiliani, autori di tutte le reti. Ora i giallorossi hanno tre settimane per ritrovarsi e tentare l'impresa alla Dombass Arena. A Ranieri nel ritorno mancheranno sia Cassetti sia Menez, entrambi diffidati ed ammoniti. Il 3-2 finale è benzina sulla rabbia dei tifosi, che chiamano i giocatori sotto la Sud per coprirli di fischi. Dopo il campionato, adesso anche l'Europa è tutta in salita. La Roma dei primi 45' è un incubo giallorosso. Gli uomini del volpone Lucescu l'aspettano rimanendo in 10 dietro la linea della palla, per poi ripartire in contropiede, sfruttando i molti errori in palleggio degli avversari. Totti e De Rossi sono due fantasmi, la difesa traballa ad ogni folata di vento, Doni ispira tutt'altro che sicurezza. Il vantaggio firmato di testa da Perrotta al 28' su cross di Taddei (deviazione ininfluente di Rat) è un'effimera illusione. Sessanta secondi e lo Shakhtar trova il pareggio sul tiro di Jadson. Roma anche sfortunata perchè il tacco di De Rossi lo rende imparabile. Subito l'1-1, la Roma va ancora più in confusione. E crolla. Il filtro a centrocampo non esiste più e Jadson al 36' lo spacca in due senza trovare resistenza. Palla all'altro brasiliano Douglas Costa (20 anni) ed euro-gol, con palla che s'infila ad una spanna dal palo. E la mattanza non è finita qui, perchè Riise (41'), nel goffo tentativo di tenere la palla in campo, cade e lascia via libera al solito Douglas Costa che serve Luiz Adriano per il terzo gol ucraino. Ranieri non se la sente di lasciare in campo il frastornato danese ed, a inizio ripresa gli preferisce Castellini. Che non sfigurerà. Toccato il fondo, l'11 giallorosso non può che risalire e nella ripresa si vede un po' di carattere. Il gioco continua ad essere a sprazzi, confuso, arrembante ma senza un obiettivo preciso. Però, almeno, l'abulia del primo tempo è rimasta negli spogliatoi. Su tutti è proprio Menez a correre e dannarsi inseguendo quella rete che ridarebbe un senso al ritorno. Ed al 16' il francese, vista la scarsa collaborazione dei compagni, fa tutto da solo: prende palla sulla trequarti, resiste ad una trattenuta e scarica un destro che si infila nel sette. Ranieri tenta la carta Borriello (fuori Vucinic), ma lo Shakhtar non sta a guardare e la sua banda di brasiliani mette ancora paura a Doni, che un paio di volte si salva dal quarto gol uscendo sui piedi degli avversari. L'ultimo sussulto lo costruisce Totti (poca roba per il resto), con un tacco che smarca Castellini. Pyatov alza in angolo. Poi sono solo i fischi della curva a riempire l'ennesima giornata amara della Roma. |
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