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Buongiorno Lorenzo,
volevo comunicarti che sabato sera stavo allo stadio per la partita, ci siamo accreditati con un amico con una società che offre un servizio di hospitality per le partite casalinghe di inter e milan e ci hanno dato due biglietti di tribuna. Ora non ho ben capito se la limitazione all'acquisto dei biglietti per i non tesserati fosse solo per il settore ospiti, fatto sta che abbiamo inviato i nostri documenti (con residenza Roma) e abbiamo ricevuto i biglietti senza nessun problema, anzi siamo stati pure accompagnati ai posti da una hostess che era una fica pazzesca... un saluto e forza roma! s.f. curva sud non tesserata. Ciao lorenzo,sono uno dei non tesserati presenti a san siro sabato sera, con la pezza NO ALLA TESSERA abbiamo assistito alla partita in disparte dal resto della gente.... MODALITA DI INGRESSO:ACQUISTO DEL BIGLIETTO AL BOTTEGHINO CON IL SOLITO E VECCHIO METODO CHE MI HAI INSEGNATO TE..... CON IL QUALE HO ASSISTITO A MOLTE TRASFERTE VIETATE... ANCHE PRIMA DELLA TESSERA,UNICO BOTTEGHINO APERTO SOTTO LA CURVA NORD DELL INTER,FILA DISUMANA PIOGGIA INCESSANTE E VENDITORE DI BIGLIETTI LETTERALMENTE IMPACCIATO CI HANNO AIUTATO MOLTO NELL ACQUISTO DI UN 3 VERDE, ALTRI AMICI HANNO INVECE ACQUISTATO IL SETTORE OSPITI SENZA TESSERA IN UNA RIVENDITA A ROMA(NON SO QUALE PERCHè L HO SAPUTO UNA VOLTA NEL SETTORE).... COMUNQUE SIAMO STATI SISTEMATI TUTTI NEL SETTORE OSPITI 3 ANELLO BLU, SENZA DISTINZIONE TRA TESSERATI E NON TESSERATI.... UNICA DIFFERENZA L INGRESSO NOI NON TESSERATI (ALL APPARENZA NON RESIDENTI NEL LAZIO) INGRESSO 9...TESSERATI INGRESSO 10......anonimo non tesserato.... Mi reco a San Siro dal momento che sono residente a Milano. Arrivo alle 19:15 per prendere il biglietto. Diluvia. SCene allucinanti di disappunto da parte di moltissimi tifosi interisti normali, anche anziani, che si lamentano dell'eccesso di burocrazia della tessera e inveiscono contro Maroni. Un ragazzo di Roma che tifa Inter e si è fatto il viaggio in giornata viene rimandato a casa! Compro un terzo anello rosso. 25 euro! L'anno scorso oscillava tra i 15 e i 17! Entro nel settore ospiti SENZA TESSERA, con un piccolo "impiccio"! Prima di entrare staziono di fronte alle guardie. Un tizio con una busta di plastica addosso e una radiolina in mano dice a un ragazzo di roma le seguenti parole: "Se insisti a chiedermi se ti faccio entrare qui senza tessera ti faccio partire subito un daspo di tre anni!"...ormai siamo alle frasi farneticanti e alle minacce infantili tipo: "se non mangi la pappa arriva l'uomo nero!". Settore squallido, abbiamo cantato in 5...ci siamo messi a lanciare i cori ma ci avranno seguito una ventina di persone in tutto il settore...certe volte magari qualcosa si è sentito, ma bocche cucite! LA PARTITA LA SI PUO' GUARDARE ANCHE CANTANDO! E questa è una! In secondo luogo, senza ultras al seguito il settore ospiti non ha ragione d'esistere. Infatti ultimamente io mi son sempre comprato un bigleitto di un posto qualsiasi, tanto per andare allo stadio e vedermi la Roma, ma non per farmi una trasferta a cantare e urlare. Siccome questa volta mi hanno fatto entrare nel settore ospiti, beh, ho accettato, però, ripeto, settore imbarazzante! Specie poi se ti sei fatto trasferte tipo brescia, bergamo, genova, insomma, con tifoserie cazzute! Interisti fiacchi anche loro...ormai ci hanno tolto anche questo divertimento... Ave! Federico non tesserato Lorè, ti confermo che i ragazzi del 3° rosso sono tutti Piemontesi! Avevano preso quel settore e lì li hanno messi nonostante il loro tentativo di venire negli ospiti! Io e altri amici avevamo il 3° Verde e
siamo entrati tranquillamente
invece al 3° Blu(Ospiti)con tanto di tornello che
dava luce verde senza problemi!-)
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I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA |
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E
hanno in mano per quasi tutta la gara l’iniziativa.
Possesso palla nella circostanza mai fine a se stesso:
Osvaldo e Borini hanno diverse chance che soprattutto il
primo avrebbe dovuto sfruttare meglio. Manca il gol, ma il
gioco, seppur su un terreno scivoloso per la pioggia, si
sta materializzando. E i fischi del pubblico ai
nerazzurri, a fine gara, confermano che solo una squadra
si è comportata con personalità e coraggio, capace pure di
superare lo spavento per l’infortunio, dopo un quarto
d’ora, a Stekelenburg, rimasto privo di sensi a terra dopo
la brutta entrata di Lucio che lo ha colpito alla tempia.
È solo la seconda partita del campionato, ma dalle scelte
dei tecnici, entrambi ancora senza vittorie, sembra la
sfida Rischiatutto. Prima degli interpreti, mettono in
campo le loro certezze. Ma se Gasperini non ascolta né lo
spogliatoio né i consigli del presidente Moratti, optando
per il ritorno alla difesa a tre dopo il fallimento della
linea a quattro mercoledì contro il Trazbonspor nel
debutto in Champions, Luis Enrique va addirittura oltre. La sua Roma è offensiva come mai si era visto prima. Solo due difensori all’inizio, il debuttante Kjaer, bravissimo, e l’ex nerazzurro Burdisso, l’unico insieme con Stekelenburg a essere stato sempre titolare nelle prime quattro partite ufficiali della stagione. Perrotta è il terzino destro, sul lato opposto finisce invece Taddei (sostituto dello squalificato José Angel) che però soffre e anche tanto Nagatomo. De Rossi, ottimo nell’interdizione, fa da schermo ai due centrali difensivi, gli intermedi sono il rientrante Pizarro, abbastanza lucido, e Pjanic, troppo altalenante e un po’ svogliato in copertura. Davanti Totti da trequartista a dialogare con Borini, l’attaccante più ispirato, e con Osvaldo che sta un po’ meglio. L’Inter, con il 3-5-2, arretra Sneijder a far gioco accanto a Cambiasso che sta attento a Totti. Nagatomo vola a destra, mentre Obi a sinistra non sfonda contro Perrotta. Zanetti attacca Pjanic e anche per questo Luis Enrique spesso chiede a Pizarro di cambiare la posizione con il bosniaco. Osvaldo ha subito l’occasione per il vantaggio, su verticalizzazione di De Rossi, ma calcia addosso a Julio Cesar, ignorando Borini e Totti soli davanti alla porta. La Roma perde presto, al quindicesimo, Stekelenburg: brutta entrata di Lucio sull’uscita bassa dell’olandese, colpito all’altezza della tempia. Il portiere sviene, restando stordito per una ventina di minuti negli spogliatoi, e finisce in ospedale (Tac negativa e due punti di sutura), dove rimarrà in osservazione per 24 ore. Entra Lobont, preferito a Curci per la panchina (finora alternanza tra i due nel ruolo di vice Stekelenburg): il romeno fatica in due tempi su un missile centrale di Sneijder. Totti, dopo qualche errore in partenza, si accende. Da un suo corner, torre di Osvaldo e botta di destro di Borini per la respinta di Julio Sergio. Replica nerazzurra con Milito: Lobont ribatte con il corpo il tiro ravvicinato. Ancora Totti: carezza in area per Borini che al volo calcia sul fondo. Taddei, in area giallorossa, si perde invece Nagatomo, liberato da Sneijder: il giapponese, però, spara sopra la traversa. La Roma parte forte nella ripresa, con Osvaldo che spreca subito una grande chance su apertura di Totti. Il pubblico di San Siro, dopo aver difeso Gasperini e i giocatori e non la società, perde la pazienza e comincia a fischiare. Milito, prima di lasciare spazio a Zarate, di testa appoggia fuori. Anche Luis Enrique interviene: Gago per Pizarro. Esce anche Obi, in campo Jonathan. Dopo la mezz’ora, dentro Borriello per Borini e Muntari, contestato dai tifosi, per Forlan. Zarate è vivace, partendo a destra. Sneijder prima del recupero, su cross teso dell’ex laziale, ha sul destro e a pochi metri dalla porta il match-ball. Kjaer, sulla linea, salva, deviando in angolo. Lobont chiude ancora su Sneijder e la Roma fa il suo primo passo in classifica So le 8, manca meno de un'ora all'inizio de
sta partita che ormai più che un classico è una
stimmata generazionale, quando vengono diramate le
formazioni che vedono schierati Perrotta e Taddei come
terzini. "Più che calcio, postmodernismo", pensano
alcuni, "Porca troia", esclamano altri, "Ma che
davero?" chiedono Perrotta e Taddei, "E noi?" se
chiedono Cassetti e Heinze, "me sa che ormai m'hanno
sgamato" sussurra Rosi. Ma tant'è, a noi le cose
normali ce fanno ribrezzo, la revoluciòn è pane e
sorpresa, a costo de sorprende pure chi deve scende in
campo. E mentre il Barcellona A segna un gol
ogni dieci minuti a qualche migliaio de chilometri de
distanza, la succursale trigorica s'appresta ad
affondar tacchetti nella fanga dell'agriturismo San
Siro, co un Kjaer e un Borini de più e co un Osvaldo
sempre lì, quindi, inesorabilmente, co uno de meno. Er
pubblico d’ambedue s’apposta guardingo su spalti e
decoder, l’Inte s'apposta guardinga in attesa, la Roma
imposta guardinga er chiticaca che s'impone da sé,
com’è naturale che sia. Anche perchè in mezzo a sto
girotondo mò ce se trova pure Trottolino Pizarro,
campione mondiale de giravolte da fermo e
indubbiamente più funzionale al chiticaca di Brighi e
Simplicio. |